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ARCHITETTURA
La simmetria definisce i rapporti geometrici che le strutture del corpo animale assumono rispetto a un
punto, un asse o un piano di simmetria convenzionale, che dividono il corpo in due o più antimeri:
e l’asse
parti specularmente simili ma non sovrapponibili. Il piano di simmetria passano attraverso bocca e
ano, in senso cefalo-caudale.
Negli animali, il corpo può essere asimmetrico o simmetrico.
I casi di asimmetria si hanno in poriferi (spugne) e chiocciole. Alcuni animali sono asimmetrici
internamente: alcuni uccelli hanno un solo ovario a sinistra, i serpenti hanno un solo polmone a destra, i
hanno l’intestino
vertebrati asimmetrico.
La simmetria, può essere di diversi tipi:
si ha quando l’individuo è diviso in due antimeri da qualsiasi
- simmetria sferica, piano che attraversi un
punto di simmetria; si ha nelle alghe verdi Volvox;
ha quando c’è un asse longitudinale di simmetria, attraverso cui possono passare
- simmetria raggiata, si
numerosi piani di simmetria (meduse, cnidari, coralli); è caratteristica di molti animali sessili e alcuni
planctonici;
- simmetria biradiale (o bi-bilaterale); consta di due piani di simmetria, longitudinali e perpendicolari fra loro,
in modo che gli antimeri siano a due a due simili (attinie); anche in questo caso gli stimoli vengono percepiti
da tutti i lati; con un piano di simmetria in genere sagittale e mediano (lungo l’asse longitudinale
- simmetria bilaterale,
del corpo; è strettamente legata alla conquista del movimento, con la cefalizzazione del corpo e quindi la
concentrazione degli organi in relazione al capo; questi animali percepiscono stimoli provenienti da tutti i lati;
si ha in vertebrati (umani, anfibi, ecc.), nei lepidotteri;
è un’apparente simmetria radiale, con presenza di elementi
- simmetria pseudoradiale; a disposizione pari
secondo una simmetria bilaterale (è il caso di stelle di mare e ricci di mare).
La metameria consiste nella ripetizione lineare (in senso cefalo-caudale) di parti morfologicamente
simili (somiti, o metameri, o segmenti). Interessa animali a simmetria bilaterale o pseudoradiale, come
anellidi, artropodi, echinodermi e vertebrati. Può riguardare sia la morfologia interna che quella esterna.
Spesso è resa evidente da solchi sul tegumento.
Nell’uomo e negli altri cordati è prevalentemente interna e vestigiale o relitta (vertebre, muscoli del
corpo, alcuni vasi sanguigni e nervi).
Esistono due tipi di metameria: fra loro tranne il primo e l’ultimo (anellidi,
- omonoma, con metameri simili policheti, oligocheti, irudinei);
- eteronoma, quando i metameri simili costituiscono gruppi (tagmi o regioni) differenti fra loro (insetti,
dell’uomo).
crostacei, colonna vertebrale
Nel caso degli echinodermi caratterizzati da simmetria pseudoradiale, si parla di ciclomeria e non di
metameria.
SVILUPPO EMBRIONALE E POSTEMBRIONALE
Le uova, in base alla quantità e alla distribuzione del vitello nella cellula si classificano come segue:
- isolecitiche (oligolecitiche, alecitiche), con piccole quantità di vitello, distribuito uniformemente nel
citoplasma; gli embrioni sono nutriti direttamente dalla madre (mammiferi), o hanno tempi molto brevi di
sviluppo (echinodermi), o schiudono dando origine a un organismo poco sviluppato (alcuni insetti imenotteri
parassitoidi di altri insetti);
- centrolecitiche, con vitello ampiamente disperso nel citoplasmao o collocato in posizione centrale
(artropodi);
- telolecitiche, dove si distinguono un polo vegetativo (contenente il vitello) e un polo animale (contenente
gli organi cellulari). A loro volta si distinguono in telolecitiche mesolecitiche (con poco vitello, in alcuni
platelminti, molti anellidi, molluschi e anfibi) e telolecitiche discoidali (con un piccolo disco di citoplasma
che sovrasta una massa molto consistente di vitello, in molluschi cefalopodi, pesci, rettili e uccelli).
Lo sviluppo embrionale si ha nella fase che va da zigote/cellula uovo a neonato (da uovo o per parto).
Consiste in un incremento numerico delle cellule caratterizzato da: differenziamento, processo in cui le
cellule si specializzano; morfogenesi, processo in cui le cellule si organizzano in tessuti e organi.
La segmentazione durante lo sviluppo embrionale, dipende dalla quantità e distribuzione del vitello
nell’uovo e può essere:
- oloblastica o totale nelle uova isolecitiche e telolecitiche mesolecitiche; in questo caso le nuove
occupano l’intero
cellule volume della cellula uovo;
- meroblastica o parziale nelle uova centrolecitiche e telolecitiche discoidali; in questo caso le nuove
cellule occupano solo il polo animale, ricco di citoplasma).
Nella segmentazione oloblastica delle uova isolecitiche (mammiferi), le prime cellule hanno dimensione
simile e l’embrione assume l’aspetto di una mora, formando una struttura detta morula. Successivamente le
sulla periferia dell’embrione,
cellule tendono a formare un foglietto monostratificato (blastoderma)
andando a costituire una struttura detta blastula, con una cavità interna piena di liquido (blastocele).
Negli stadi di blastula avviene la formazione degli embrioni cellulari che, quanto a forma, sono
completamente diversi dall’animale. La generazione della forma inizia con la gastrulazione. È un processo
in cui si forma la gastrula, un embrione costituito da più foglietti cellulari monostratificati e sovrapposti,
distinti in: ectoderma, esterno, che originerà epitelio, tegumento e sistema nervoso; endoderma,
che originerà l’intestino;
interno, mesoderma, intermedio, che originerà i tessuti connettivi. In alcuni
animali, detti diblastici, il mesoderma è assente. Gli animali (maggior parte) con tutti e tre i foglietti si
L’endoderma
dicono triblastici. tappezza un canale alimentare cieco primitivo detto archenteron, da cui
avrà origine l’intestino adulto, con una sola apertura (blastoporo). Negli anellidi, artropodi e molluschi,
detti protostomi, il blastoporo darà origine alla bocca; negli echinodermi e cordati, detti deuterostomi, il
blastoporo darà origine all’ano. del nuovo individuo/schiusura dell’uovo,
Lo sviluppo postembrionale si compie dalla nascita fino alla
maturità sessuale e somatica. Le fasi dello sviluppo post embrionale sono: sviluppo, con
differenziamento di tessuti e organi dalla nascita fino alla maturità sessuale; accrescimento, con aumento
ponderale e volumetrico delle dimensioni corporee, dalla nascita, potenzialmente fino alla morte.
Esistono due tipi di sviluppo post-embrionale:
- diretto, con le forme giovanili simili a quelle adulte, soltanto più piccole e sessualmente non mature. È
tipico di organismi che depongono uova ricche di vitello; si ha in mammiferi, insetti eterometaboli, ecc;
- indiretto, con le forme giovanili molto diverse dagli adulti, che subiscono una serie di trasformazioni
(metamorfosi in rane e insetti olometaboli) per giungere alla maturità. Le forme giovanili si dicono
comunemente larve.
L’accrescimento può essere:
- definito, quando si arresta raggiungendo le dimensioni tipiche della specie (mammiferi, uccelli);
- indefinito, quando non ha limite (pesci);
- continuo, quando procede gradualmente;
- discontinuo, quando procede a salti (mute).
quando l’accrescimento
Si parla di allometria non è proporzionale per le varie parti del corpo (es.
umani). La neotenia è il mantenimento dei caratteri morfologici larvali, anche durante la riproduzione. È
comune in alcuni anfibi (axolotl e salamandre), cocciniglie. Può essere obbligata o facoltativa.
Alla nascita , la prole può essere:
- atta, con i neonati autonomi (girini, pesci e molti insetti);
- inetta, con i neonati non autonomi, che necessitano di cure parentali (mammiferi, uccelli e alcuni
insetti). Le cure parentali sono tutte le azioni dei genitori, volte a garantire lo sviluppo della prole,
partendo già dalla deposizione delle uova. Possono essere cure preventive se messe in atto prima della
nascita (costruzione di nidi o ooteche); cure successive, se messe in atto dopo la nascita
(alimentazione, difesa, ecc.).
DIMORFISMO
Nelle specie a sessi separati, si distinguono caratteri sessuali primari (organi genitali interni ed esterni) e
I caratteri secondari sono l’insieme di
secondari. caratteristiche morfologiche, etologiche e fisiologiche
tipiche del sesso, che permettono di distinguere il maschio dalla femmina. Si parla di dimorfismo
sessuale. In alcuni gruppi e specie di animali (colombi, cozze, echinodermi), la distinzione può avvenire solo
dall’esame degli organi genitali. Si possono avere diversi tipi di dimorfismo sessuale:
- dimorfismo sessuale propriamente detto; si ha nei maschi di alcuni pesci abissali (Ceratioidei),
piccolissimo, che vivono da parassiti sulla femmina; negli esseri umani fra maschio e femmina si ha diverso
sviluppo pilifero, mammelle, zone diverse di accumulo di grasso, ecc; nelle cocciniglie la femmina è regredita
e il maschi è alato; nelle lucciole la femmina è attera e luminosa, il maschio è alato e poco luminosi; nei cervi
e nelle antilopi il maschio è cornuto, la femmina è acorna;
- dimegetismo, con differenze dimensionali fra gli individui dei due sessi; si ha nei geometridi, con la
femmina attera o brachittera e il maschi alato; nei galli, provvisti di barbigli, creste e sperone oltre che a una
maggiore dimensione e diverso piumaggio rispetto alle galline;
- dicromismo, con differenze di colore; negli uccelli comunemente il maschio è molto colorato (pavoni,
fagiani); nelle farfalle i maschi hanno colori più vivaci;
- polimorfismo, con più forme dello stesso sesso nella stessa generazione o in generazioni successive. Ha
base genetica e può essere polimorfismo di casta, tipico degli insetti sociali; polimorfismo stagionale nel
caso di afidi atteri e alati e degli acari eriofidi
SIMBIOSI è un’interazione
La simbiosi interspecifica data da uno stretto rapporto, solitamente obbligato, ma anche
facoltativo, fra due individui, detti simbionti, appartenenti a specie diverse. Comporta modificazioni
strutturali, fisiologiche e comportamentali. Esiste simbiosi: mutualista e antagonista (parassitismo).
l’una dall’altra, in modo che
La simbiosi mutualista si ha quando entrambe le specie traggono vantaggio
una o entrambe non possano sopravvivere in assenza dell’altra; se una delle due non trae né vantaggio né
danno dalla presenza dell’altra, si parla di commensalismo e inquilinismo.
Un caso di simbiosi mutualista si ha nella staurogamia (impollinazione). Molte Angiosperme e alcune
richiedono l’azione di un
Gimnosperme animale mobile (pronube) per il trasporto del polline da una pianta
all’altra. L’impollinatore, trae beneficio dal nettare o polline, mentre