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Petruccio e Caterina
Petruccio è uno scorbutico, al cui confronto Caterina è un agnellino, che durante la cerimonia ha cominciato a bestemmiare, ha rifilato uno sganassone al prete e si è messo a bere il vino della comunione. Dopo la celebrazione, Petruccio continua a comportarsi in maniera sconveniente: tutti sono pronti per celebrare al banchetto di nozze ma lui dichiara di avere degli affari da sbrigare che non può rimandare. A nulla valgono le suppliche degli altri invitati e della stessa Caterina, che inizia a mostrare così un'insolita gentilezza, Petruccio è determinato, e si mette in viaggio verso casa con sua moglie. Il banchetto avverrà senza di loro, Tranio e Bianca siederanno al posto dello sposo e della sposa.
Atto IV, Scena 1
Petruccio e Caterina stanno per arrivare alla villa di Petruccio in campagna. Grumio arriva prima lamentandosi di essere stato mandato avanti per assicurarsi che i servi si preparino per l'arrivo del loro padrone e della sua
nuova moglie. Curtis, un altro servitore, lo saluta e ascolta la sua storia del viaggio da Padova: Caterina è caduta nel fango, Petruccio si è arrabbiato e i cavalli sono scappati. Grumio quindi ordina a Curzio di riunire tutti gli altri servitori, adeguatamente vestiti e con un buon comportamento. Curtis li chiama e alcuni arrivano proprio mentre Petruccio e Caterina tornano, dopo un lungo viaggio al freddo. Petruchio si arrabbia immediatamente, sostenendo che i suoi servi non riescono a servirlo correttamente; loro fanno del loro meglio, ma chiaramente non è contento di niente. Richiede la cena e la preparano il più rapidamente possibile, ma afferma che la carne è bruciata e spinge l'intero pasto fuori dal tavolo insultando tutti i servitori tranne Curzio. Nel frattempo, Caterina visibilmente stanca e affamata, lo supplica di essere più paziente con i domestici, ma Petruccio le dice allegramente che ne richiede molto per il suo beneficio. Dopoaverlaportata a letto senza cibo, Petruccio torna da solo e annuncia le sue intenzioni: tutte lesue azioni sono state calcolate per indispettire Caterina e farla desiderare, poiché si riferisce a lei come un falco selvaggio che deve addestrare per obbedire alla sua chiamata. Intende impedirle di dormire facendo storie sul modo in cui il letto è fatto, proprio come ha fatto con il cibo. Questo, dice, è il modo migliore per "frenare il suo umorismo pazzo e testardo".Atto IV, Scena 2Ortensio, sconvolto per aver perso Bianca contro il suo maestro di scuola rivale, si impegna a informare Lucenzio che in realtà non è un maestro di musica e che anche lui è sfortunato nella sua conquista di Bianca. Tranio recita, fingendosi sorpreso quando vede il vero Lucenzio e Bianca corteggiarsi l'un l'altro durante la loro "lezione". Finge di essere così arrabbiato che decide di rinunciare al corteggiamento di Bianca e convince
Ortensio a fare lo stesso, eliminando così abilmente la concorrenza. Tranio informa Bianca e Lucenzio di questi eventi dopo la partenza di Ortensio, Bianca ne è felice. Ortensio ha deciso di sposare una ricca vedova invece di Bianca e parte per andare a Petruccio per frequentare la "scuola di addomesticamento", vuole vedere come Petruchio gestisce Caterina in modo che possa applicare le lezioni al proprio matrimonio. Proprio quando Tranio finisce la storia, Biondello si precipita sulla scena con notizie incoraggianti: ha appena visto un uomo entrare a Padova che farebbe interpretare un padre falso convincente per Lucenzio. Tranio si avvicina al nuovo arrivato, apprendendo che è un maestro pedante di Mantova, gli racconta che i duchi di Mantova e Padova, dice, sono in contrasto tra loro, e il duca di Padova ha proclamato che chiunque di Mantova trovato a Padova verrà messo a morte. Il pedante, spaventato dal suo ingegno, promette un favore a Tranio in cambio.
diprotezione: fingerà di essere suo padre (intendendo il padre di Lucenzio, Vincenzio) per poter sposare Bianca.Atto IV, Scena 3A casa di Petruchio, Caterina ha mangiato o dormito poco ormai da diversi giorni, e supplica Grumio di portarle qualcosa da mangiare, lui rifiuta e, come il suo padrone, afferma che la stanno privando per il suo beneficio. Arriva Ortensio per educarsi alla "scuola di addomesticamento di Petruccio" e insieme le portano un pasto. Caterina ha poco tempo per mangiare prima che arrivino il sarto e il merciaio di Petruccio chiamati per andare a cena a casa di Battista. Il sarto ha preparato abiti eleganti e costosi, ma com'era prevedibile, Petruccio trova difetti in tutto ciò che piace a Caterina, dal cappello all'abito, e dà la colpa al sarto per la scarsa abilità artigianale. Il sarto cerca di deviare la colpa su Grumio, ma Petruccio e Grumio lo costringono con indignazione ad andarsene. Petruccio, tuttavia, dice da parte aOrtensio di dire al sarto che verrà pagato il giorno seguente, rivelando che il trattamento sgradevole di Petruccio sul sarto è per scherzo. Petruccio dice poi a Caterina che partiranno subito per Padova con gli abiti che indossano, pensando di arrivare a mezzogiorno. Ma, quando lei gli dice che il mezzogiorno è già passato, lui risponde rabbiosamente che, ancora una volta, lei lo sta contraddicendo. Petruccio dice poi a Caterina che partiranno subito con gli abiti che indossano, pensando di arrivare per cena. Ma, quando lei gli dice che l'ora di cena sarà passata prima del loro arrivo, lui risponde rabbiosamente che, ancora una volta, lei lo sta contraddicendo. Dichiara che non andranno quel giorno e che, quando lo faranno, sarà per l'ora che avrà detto lui. Atto IV, Scena 4 A Padova, Tranio ha adeguatamente preparato il pedante come Vincenzo e prova il suo atto con lui per assicurarsi che le loro storie coincidano. Il finto padre diLucenziogiunge a casa di Battista e gli assicura che assegnerà una "superdote" alla figlia. Battista, il pedante e Tranio partono quindi per trovare un posto privato dove discuterei dettagli finanziari del matrimonio, lasciando il tempo al vero Lucenzio di andare inchiesa con Bianca dove un prete li aspetta per celebrare segretamente le loro nozze. Atto IV, Scena 5a suon di minacce e ricatti comincia a "domare" Caterina, se lui dice le cosePetrucciopiù assurde e improbabili, come che la luna è il sole e il sole è la luna, lei concordasottomettendosi totalmente alla sua volontà, pur di raggiungere la casa del padre. Perstrada incontrano intanto Vincenzo, il vero padre di Lucenzio, che sta andando aPadova e trovare il figlio; quando si presenta, Caterina e Petruccio si congratulano perle nozze del figlio, di cui egli naturalmente è inconsapevole e pensa ad uno scherzo. I due e Ortensio decidono di accompagnarlo. Ortensio nel
frattempo ha deciso che sposerà la sua vedova e se dovesse essere bisbetica seguirà l’esempio di Petruccio. Atto V, Scena 1
Biondello porta in fretta Lucenzio (in veste di se stesso) e Bianca in chiesa, dove il prete è pronto a sposarli. Il gruppo di Petruccio arriva insieme a Vincenzo e bussano alla porta della casa di Lucenzio, dove Tranio e il pedante attualmente risiedono nei loro rispettivi travestimenti. Quando il pedante risponde, Vincenzo afferma di essere il padre di Lucenzio, ma il pedante afferma di essere lui e chiede l'arresto dell'impostore. Proprio in quel momento arriva Biondello che sbianca quando vede il suo vecchio padrone, Vincenzio, che lo riconosce. Biondello finge di non notarlo mentre Baptista, Tranio e il pedante escono di casa. Vincenzo riconosce anche Tranio nei panni di Lucenzio, ed è ulteriormente infuriato quando Tranio finge di non conoscerlo. Vincenzo sta per essere portato via dalle guardie, quando il vero Lucenzio,
ormai sposo di Bianca, arriva. Biondello, Tranio e il pedante colgono questo momento di confusione per scappare dalla scena, sapendo che il gioco è finito. Lucenzio non può far altro che chiedere perdono a suo padre e rivelare lo schema a tutti i presenti: spiega che il suo inganno derivava dal suo amore per Bianca, che in qualche modo pacifica un po' i due padri.
Atto V, Scena 2
Tutti i personaggi si trovano ad un banchetto a casa dei novelli sposi Lucenzio e Bianca. Tutti lanciano frecciatine alla strana coppia Petruccio e Caterina. Petruccio propone allora una scommessa: cento corone a colui la cui moglie, mandata a chiamare, arriverà prima dal marito. Bianca non si presenta e nemmeno la moglie di Ortensio. L'unica a presentarsi è proprio Caterina, che sotto l'ordine dal marito, va a chiamare anche le altre due e ricorda loro i propri doveri di moglie: obbedire, essere sempre gentili e premurose, trattare il marito come un sovrano, un principe.
di ascoltare attentamente le parole di Sly e di seguirlo per vedere cosa succederà. Sly, ancora convinto di essere un nobile signore, inizia a raccontare la sua storia e come ha trasformato la sua moglie Caterina da una donna ribelle e indomabile a una moglie obbediente e sottomessa. Sly spiega che ha utilizzato un metodo molto particolare per addomesticare Caterina: l'ha trattata con gentilezza e rispetto anziché con violenza e autorità. Ha capito che per farla cambiare, doveva conquistare il suo cuore e non solo il suo corpo. Ha imparato ad ascoltarla, a comprenderla e a soddisfare le sue esigenze e desideri. Man mano che Sly racconta la sua storia, lo sguattero rimane sempre più affascinato e incuriosito. Non può credere che un uomo possa addomesticare una donna senza ricorrere a metodi brutali. Sly gli spiega che ogni donna ha bisogno di essere amata e rispettata, e che solo così può davvero essere felice e appagata. Lo sguattero, colpito dalle parole di Sly, decide di provare a seguire il suo esempio e di trattare le donne con gentilezza e rispetto. Capisce che la violenza e l'autorità non portano a nulla di buono, ma solo a sofferenza e ribellione. Così, Sly e lo sguattero si mettono in cammino per cercare di cambiare il modo in cui gli uomini trattano le donne. Vogliono dimostrare che è possibile avere relazioni basate sull'amore e sulla comprensione reciproca, anziché sulla dominazione e sulla sottomissione. E così, la storia di Sly e dello sguattero diventa un esempio di come l'amore e il rispetto possono trasformare le relazioni umane. Sly ha dimostrato che non è necessario essere un nobile signore per trattare una donna con gentilezza e rispetto, ma basta avere un cuore aperto e la volontà di cambiare. La storia si conclude con Sly e lo sguattero che camminano insieme, pronti a diffondere il messaggio di amore e rispetto per tutte le donne del mondo.di accompagnarlo per conoscere il seguito del sogno. Temi Campagna e città In quest'opera Shakespeare ci mostra la città come culla dell'arte e della civiltà, a discapito della campagna, luogo in cui Petruccio picchia i suoi servi e maltratta i suoi animali, e dove trasformerà e domerà sua moglie trattandola come un animale. Questo paragone a favore della città però, è solo apparente, e viene capovolto, così come il confronto tra Caterina e sua sorella, alla fine del dramma. Matrimonio Il matrimonio è sempre stato un tema importante nella letteratura di tutti i tempi e anche in Shakespeare non fa eccezione. Quasi tutte le commedie di Shakespeare devono il loro lieto fine a dei matrimoni, spesso tanti matrimoni contemporaneamente. Il matrimonio è visto come l'istituzione ristoratrice della giustizia dopo le inevitabili traversie che precedono il finale (basti pensare a "Sogno di una notte di mezza estate" dove i matrimoni ripristinano l'ordine nel regno fatato). Amore e odio L'amore e l'odio sono due sentimenti che si intrecciano spesso nelle opere di Shakespeare. Nel caso de "La bisbetica domata" l'odio iniziale tra Petruccio e Caterina si trasforma in amore, mentre l'amore tra Bianca e i suoi pretendenti si trasforma in odio a causa delle loro rivalità. Shakespeare ci mostra come l'amore e l'odio siano due facce della stessa medaglia, e come possano coesistere e influenzarsi reciprocamente. Maschere e travestimenti Le maschere e i travestimenti sono spesso presenti nelle opere di Shakespeare, e anche in "La bisbetica domata" troviamo un esempio di questo. Petruccio si traveste da uomo povero per conquistare Caterina, mentre Lucentio si traveste da tutore per avvicinarsi a Bianca. Questi travestimenti servono a mettere in luce la natura ingannevole delle apparenze e a creare situazioni comiche e di confusione. Conclusione "La bisbetica domata" è un'opera che affronta temi universali come l'amore, il matrimonio, l'odio e la maschera. Shakespeare ci mostra come questi temi si intrecciano e si influenzano reciprocamente, creando situazioni comiche e drammatiche. La sua abilità nel creare personaggi complessi e situazioni intriganti rende questa commedia una delle sue opere più amate e studiate.estate”, a “La dodicesima notte” o a “Pene