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LE OPERE DELLA SECONDA FASE
Enrico IV, Enrico V (pubblicati nel 1600)
drammi storici Romeo e Giulietta (pubblicati nel 1597)
tragedia sul tema dell’amore Giulio Cesare (1600)
tragedie “senechiane” Sogno di una notte di mezza estate (pubblicata nel 1600)
Il Mercante di Venezia (pubblicata nel 1598)
La Notte dell’Epifania (pubblicata nel 1599)
commedie sul tema dell’amore Molto rumore per nulla, Come vi pare, Le Allegre comari di Windsor (tutte pubblicate nel 1600)
LE OPERE DELLA TERZA FASE
commedie Tutto è bene quel che finisce bene (1601), Misura per misura (1604)
grandi tragedie della maturità Amleto (1600-1601), Otello (1603-1604), Macbeth (1605), ReLear (1606)
Antonio e Cleopatra (1606), Coriolano (1607)
tragedie sulla storia romana LE OPERE DELLA QUARTA FASE
ultime commedie Racconto d’inverno (1610), La Tempesta (1611)
Tra Medioevo ed età Moderna
L’attività creativa di Shakespeare si colloca quasi del tutto fra l’ultimo decennio del 500 e il primo del 600, quindi fra la parte finale de regno di Elisabetta I Tudor e quella iniziale di
Giacomo I Stuart. Questo periodo rappresenta per l’Inghilterra la fase culminante del passaggio del Medioevo all’Età Moderna. Si verificano, infatti eventi come la formazione della
monarchia assoluta dei Tudor e la nascita dell’anglicanesimo; il lungo regno di Elisabetta I che nonostante varie lotte politiche, consolida l’assolutismo monarchico e da l’avvio al
primato inglese del dominio sui mari, la sostituzione con Giacomo I della dinastia degli Stuart e quella dei Tudor, ancora fra congiure politiche e conflitti religiosi dato che i nuovi re
erano cattolici. Nel corso del 500 e all’inizio del 600 in Inghilterra domina una visione del mondo rinascimentale, basata sull’esaltazione della ragione, dell’ingegno e della libertà
dell’uomo. Gli interpreti piu significativi del Rinascimento inglese furono Thomas Moro, autore di no scritto filosofico, Utopia in cui è descritta una società ideale, che vive secondo
principi di uguaglianza e di giustizia, e Francis Bacon, considerato uno dei fondatori della scienza moderna. Shakespeare riflette nelle sue opere, naturalmente ad un altissimo livello
di trasfigurazione poetica, tutte le tensioni ideali della sua epoca: sia la consapevolezza dell’autonomia dell’uomo e delle potenzialità positive della sua intelligenza edema libertà, sia
il sentimento di ciò che di oscuro, di conflittuale, di negativo proviene ora dalle circostanza della storia, ora dalle buie, non dominabili pulsioni dell’animo del singolo individuo.
L’analisi dell’uomo
Nelle sue opere teatrali, le riflessioni, i momenti in quale modo filosofici di certe famosi MONOLOGHI devono essere intesi come espressione dell’animo di quei determinati
personaggi in quelle specifiche condizioni che risultano dall’intreccio del dramma, ( per esempio Amleto tormentato dal dubbio, Macbeth torturato dal rimorso e dalla constatazione
del fallimento) e non come diretto pensiero dell’autore. Mostra quindi l’atteggiamento dell’uomo di fronte ai grandi temi e problemi dell’esistere. I temi trattati da Shakespeare sono
l’amore, la lotta per il potere, l’illusorietà e brevità della vita, la morte, i temi che dominano nei testi che incontreremo nel percorso antologico. Fra le passioni che tormentano l’animo umano
Shakespeare in tante opere ha indagato l’amore dei sonetti, nei quali è piu evidente la dimensione autobiografica, alle commedie leggere, alle tragedie, nelle quali la passione amorosa porta alle
L’autore vede le capacità umane ma
conseguenze piu devastanti. Concepisce l’amore come un sentimento di nobilitazione spirituale, ma intimamente connesso alla dimensione erotica, sensuale.
avverte anche i limiti insiti della natura umana mostrandosi incline alla crisi che caratterizza il pensiero del seicento barocco. Un tratto originale del drammaturgo inglese sta nei suoi
personaggi femminili: queste figure, ben lontane dall’esse solo proiezioni del sentimento dell’innamorato, innamorato, hanno una loro autonomia, forte individualità. sono
protagonista dell’intensità della passione amorosa pari dell’uomo. Poi il tema della fugacità della vita, del tempo che incalza, dell’approssimarsi della morte. Per capire cosa pensa
Shakespeare della sorte dell’uomo oltre la morte, possiamo rispondere solamente con il dubbio del celebre monologo di Amleto, per il quale la morte è un continente inesplorato. La
presenza cosi insistita della morte nell’opera shakespeariana costituisce uno dei motivi fondamentali dell’ombra buia, del margine di insicurezza da cui è circondata e limitata la vivida
luce che pure illumina di giovinezza e bellezza, di eroismo virtuoso, di amore ricambiato almeno una parte dell’avventura terrena dell’uomo.
TEMI SHAKESPEARIANI passione disperata (Otello)
L’amore come passione sensuale
(Sonetti, Romeo e Giulietta)
corrotto, legato all’ambizione personale
(Macbeth)
tragedie “senechiane” legittimo (Amleto, Macbeth)
Il Tempo distruttore (Sonetti)
commedie sul tema dell’amore la morte che incombe (Sonetti, Amleto)
la vita è un breve sogno (Amleto, Macbeth, La Tempesta)