vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PATOGENESI DELLE INFEZIONI VIRALI
Dobbiamo riuscire a capire quali sono le condizioni che ci fanno considerare i virus come agenti
patogeni.
Andiamo a vedere cosa avviene quando il virus entra nell’organismo.
Cosa si intende per patogenesi?
La patogenesi è la genesi della patologia cioè i meccanismi attraverso i quali il virus provoca la
malattia. Per fare questo, per poter parlare di meccanismi che causano patologia non possiamo
non far riferimento all’entrata del virus.
Il virus entra attraverso diverse strade: vie aeree , via orale, cute, ferite, artropodi etc
Tra queste vie d’entrata è possibile controllare quella orale mentre non riusciamo a controllare i
virus che entrano attraverso il tratto respiratorio.
Nei paesi in via di sviluppo c’è ancora il problema dell’infezione attraverso via orale.
Fino al 1970 la popolazione italiana del centro, centro sud al di sopra dei trent’anni aveva anticorpi
anti epatite A, il virus si trasmette per via oro fecale.
Quando entra il virus possono accadere tre cose
Nel primo caso (pensiamo al raffreddore cioè ad Adenovirus o Rhinovirus).
Il virus entra nell’organismo, trova le cellule verso cui ha tropismo, si replica, insorge la malattia
che è causata nel distretto in cui entra, il virus viene debellato sempre a questo livello. Si tratta di
infezioni localizzate. Il tutto è ristretto a un tipo di tessuto.
Il tempo di incubazione è corto (questione di giorni, il tutto è circoscritto all’entrata del virus e
all’insorgenza dei sintomi) perché il virus non deve “spostarsi”. Es. Raffreddore, gastroenteriti etc
Questo tipi di virus entrano attraverso le vie respiratorio, il tratto alimentare, la cute…
C’è coincidenza tra sito di ingresso e organo bersaglio. Il virus si è evoluto per quel tessuto. NB: il
virus entra per replicarsi! Non per causare malattie.
C’è coincidenza tra via d’ingresso e cellule bersaglio dove il virus si replica, in queste cellule trova
l’ambiente adatto e si replica
Secondo processo
Virus nell’ambiente entra in un distretto (esempio morbillo, paramixoviridae) entra per via
respiratoria e avviene una replicazione moderata al sito di entrata, i recettori ci sono ma sono in
poca quantità, o sono poco espressi… Il virus viene drenato dalla linfa, arriva ai linfonodi dove c’è
scambio tra linfa e sangue, nel sangue trova cellule bersaglio più efficienti : sia i linfociti, sia le
cellule endoteliali; questa fase è caratterizzata, quindi, da viremia, abbiamo cioè, i virus nel
sangue. Inizialmente si ha una prima viremia che deriva dalla replicazione nel distretto di entrata
che è modesta, è solo il virus drenato che arriva nel sangue. Nel momento in cui il virus arriva nel
sangue e vi si replica grazie alle cellule di questo tessuto abbiamo una viremia secondaria, più
acuta rispetto a quella primaria, questa viremia secondaria causa l’espansione, il virus si trasmette
a tutto il corpo tramite il circolo sanguigno e abbiamo l’esantema. Si parla di infezione sistemica
(prima era localizzata); il periodo di incubazione è di decine di giorni, abbiamo il coinvolgimento di
tanti organi.
Virus che danno infezioni di questo tipo sono
il virus della poliomelite: il sito di ingresso è tratto alimentare, l’ organo bersaglio è il SNC, la via di
diffusione è sangue
Terzo processo (es. virus rabbia) di diffusione nell’organismo: il virus può entrare ovunque , di
solito avviene a livello del connettivo dove il virus si replica malissimo, quasi per niente, la
replicazione può andare avanti per settimane/mesi . Tutto questo finché non incontra un neurone,
in queste cellule il virus si replica molto bene anche per un fatto di recettori, inizia quindi la vera
replicazione del virus neurone per neurone, entra quindi nel sistema nervoso centrale dove causa
encefalite L’infezione è sistemica, il sito di entrata è diverso dall’organo bersaglio; il tempo di
incubazione è di 2 anni circa.
Cosa comporta questo dal punto di vista della vaccinazione?
Dal punto di vista profilattico , della vaccinazione questo comporta che possiamo vaccinare post
esposizione. Questo riguarda questo tipo di infezioni e le infezioni croniche. Non possiamo fare
questo per l’influenza dato che questa impiega 3 - 4 giorni per la sintomatologia ed è proprio la
sintomatologia che noi vogliamo evitare.
Possiamo vaccinare post esposizione nel caso di rabbia ed nel caso di esposizione ad Herpes
Virus sfruttando le fasi di latenza.
Quindi…
Il virus una volta entrato può fare comportarsi in tre modi diversi (a seconda del virus!) e cioè:
dare vita a un’ infezione localizzata; il virus trova subito le cellule permissive e si replica
nelle cellule che si trova davanti quando entra;
può entrare attraverso una via e causare un’ infezione sistemica;
entra attraverso un punto dell’organismo, raggiunge siti distanti da quelli d’entrata, la via di
trasmissione è quella neuronale.
Oggi si sa che le cellule della mucosa respiratoria, ad esempio, ma questo vale anche per
l’apparato digerente etc, sono polarizzate; questo significa che queste cellule hanno un senso.
Alcuni virus entrano ed escono dalla stessa parte grazie alla polarizzazione della cellule, vengono
quindi infette quindi solo le cellule della mucosa. Questo è il caso delle infezioni localizzate.
Altri virus riescono anche a penetrare nei tessuti profondi, questo consente al virus di essere
drenato dalla linfa e di infettare altri tessuti provocando così un’infezione sistemica.
Un caso particolare di trasmissione è quella madre-feto. È come se il feto fosse un organo… Si
tratta di un organo speciale perché tutte le condizione di massima efficienza si trovano nel feto. Le
cellule sono totipotenti e sono sempre in fase S.
Tutto l’ambiente fetale è caratterizzato dalla presenza di ormoni che stimolano questa crescita.
La cellula che sta bene (quindi quella fetale) è altamente permissiva alla replicazione virale. Più la
cellula sta bene meglio si replica e, quindi, meglio sta il virus.
Questo discorso vale per Citomegalovirus, Rosolia, Parvovirus. Fortunatamente alcuni virus non
passano la placenta.
Se assumiamo che il feto sia un organo possiamo considerare questo tipo di infezione come
sistemica, il virus entra attraverso il sangue (secondo tipo).
Tutto questo vale soprattutto nei primi tre mesi. I primi tre mesi sono i più critici.
Il virus entra attraverso tre strade. Una via da luogo infezione localizzata mentre le altre ad
un’infezione sistemica.
Sta cambiando molto velocemente il concetto che il virus causa una sola patologia.
Sapevamo che il virus respiratorio sinciziale dava sempre bronchiolite: non è vero, in realtà causa
questa malattia nella maggior parte dei casi; Rhinovirus: può dare anche polmoniti mentre si
pensava causasse solo il raffreddore.
Non dobbiamo considerare il virus associato a un organo come una cosa assoluta, la
sintomatologia dipende anche dall’ospite.
Tutti i virus respiratori possono potenzialmente causare polmoniti.
Oggi sappiamo che I virus che causano il raffreddore sono tutti i virus respiratori!
Non possiamo più con assoluta certezza associare un organo a un virus!
Diversi virus possono essere simultaneamente eliminati da diversi distretti quando l’infezione è
sistemica.
10.000 organismi al giorno sono introdotti nel sistema respiratorio (questo riguarda anche batteri e
funghi)
Abbiamo visto quando entra dove va e come ci va, abbiamo visto da dove esce. Quando esce il
virus può esserci una trasmissione interumana. Ci può essere un ingresso continuo di virus che
provengono dagli animali e questi virus possono essere “interscambiati” tra uomo e animale, tra
animali diversi… Molto spesso, però, l’uomo è l’ospite finale.