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HDV
•
Virus difettivo: necessita coinfezione HBV per l’infezione (involucro con HBsAg, non
codificato dal genoma)
Genoma
piccolo, RNA-, circolare a bastoncello.
Core proteico con antigene delta (p27 e p29).
Circondato da un envelope costituito dall’HBsAg—> non codificato dal suo genoma,
necessita quindi che la cellula in cui risiede sia infettata anche dall’ HBV.
Replicazione
Nel nucleo, utilizzando RNA polimerasi 2 cellulare.
Il genoma forma un ribozima che taglia RNA circolare per produrre mRNA necessario per
la sintesi dell’antigene delta.
Responsabile della maggior parte dei casi di epatite fulminante.
Necessità di HBV per HDV porta:
- coinfezione-> HBV E HDV contratte contemporaneamente, determinando malattia acuta,
basso rischio cronicizzazione
-superinfezione: HDV contratto in paziente con HBV cronica, seconda epatite clinicamente
evidente. Frequente sviluppo di infezione cronica con rischio cirrosi.
Trasmissione:
-orizzontale: percutanea (aghi o politrasfusi); permucosale (sessuale). Trasmissione
parentale, virus nel sangue.
-verticale.
Patogenesi:
Danno epatico immuno-mediato
Prevenzione: coinfezione—>profilassi prevenireHBV superinfezione—>Educazione 3
VIROLOGIA
HEV
•
Famiglia Hepeviridae
Capside icosaedrico, nudo, 35-40nm. Genoma RNA + singolo filamento, replicazione
citoplasmatica. Mortalità 10 volte più elevata della A
Incubazione 40gg. Non cronicizza.
La trasmissione è per ingestione di cibi o acqua contaminata, persona-persona è minima.
Zoonosi con maiali domestici.
Adottare corrette misure igieniche.
HCV
•
Famiglia Flaviviridae, Genere Hepacivirus.
-Struttura e replicazione
Virus con envelope—> due glicoproteine E1-2 altamente variabili: più di 90 sottotipi virali
Capside icosaedrico; 30-60nm
-RNA singolo filamento +:
tradotto in un’unica poliproteina, tagliata da proteasi;
presenta un loop in 5’.
-Si moltiplica nel citoplasma degli epatociti, dei linfociti T e B e delle cellule della linea
monocito-macrofagica.
-Envelope acquisito gemmando in vescicole intracellulari.
Recettore CD81 e recettore per LDL; antirecettore virale E2.
Uomo e scimpanzè unici reservoir conosciuti.
6 gentopi, 90 sottotipi (alta variabilità delle glicoproteine dell’envelope)
-Patogenesi
Stabilisce infezioni non citolitiche e persistenti, tende a cronicizzare.
Può causare carcinoma epatocellulare.
Periodo di incubazione 6-7settimane, fino a parecchi mesi.
malattia acuta (ittero): <20%;
infezione cronica: 60-85%;
cirrosi 10-20%
Infezione acuta asintomatica nell’80% dei casi; infezione sintomatica abitualmente lieve
(ittero, nausea, doloro addominali, perdita appetito, urine scure).
Danno cronico al fegato—> rigenerazione che può far accumulare alterazioni genetiche,
che possono sfociare in trasformazioni maligne.
Le proteine di HCV interagiscono con molti fattori della cellula ospite:
le proteasi e le elicasi alterano processi metabolici cellulari;
le proteine virali interferiscono con pathway cellulare;
le proteine HCV determinano aumento di stress ossidativo, aumenta apoptosie e
proliferazione cellulare.
-Trasmissione
Percutanea: aghi infetti, fattori di coagulazione, trasfusione, terapeutica; permucosale;
perinatale e sessuale (molto meno frequente di HBV).
Il virus è presente nel sangue, liquido seminale, secrezioni vaginali)
-Terapia
Interferon alpha:
-genotipo 1 è resistente (E2 e NS5A inibiscono la protein chinasi antivirale indotta da
interferon);
-genotipo non 1 risposta 40-50%; -genotipo 2-3 88%;
Farmaci:inibitori proteasi (grazoprevir); inibitore NS5A (elbasvir); inibitore polimerasi NS5B
4
VIROLOGIA
Retrovirus
3 sottofamiglie:
Oncovirinae: presentano nel genoma un oncogène. HTLV-1 virus umano T-linfotropico
causa leucemia a cellule T nell’adulto—> non presenta un oncogène ma codifica una
proteina dal gene Tax che va ad interferire con l’espressione dei geni che controllano la
crescita.
possono agire in tre modi:
Possono portare integrato nel loro genoma una copia di un oncogene cellulare (v-onc):
• una volta integrato, questo gene si trova sotto il controllo del promotore virale e quindi la
sua sintesi è molto maggiore rispetto alle condizioni normali. Il virus che porta
l’oncogene, però, risulta difettivo (porta un gene cellulare invece di un gene virale),
quindi ha bisogno di un virus helper per la replicazione completa.
La seconda classe è composta da quei virus che si integrano in prossimità del gene c-
• onc, aumentandone quindi la trascrizione.
Infine, nel caso di HTLV, non c’è un oncogene integrato nel proprio genoma e non si
• integra in prossimità dell’oncogene, ma produce un trans-attivatore capace di attivare la
trascrizione degli oncogeni cellulari.
Lentivirinae: malattie lente e progressive (incubazione anche 1/3 di vita). Malattie non
neoplastiche del sistema immunitario e del sistema nervoso. HIV ne fa parte.
Spumavirinae: no associazione con malattie nell’uomo.
Struttura
Virus con envelope;
Pericapside ottenuto per gemmazione dalla membrana plasmatica e contiene proteine
virali—> circonda un capside—>contiene:
-genoma singolo filamento RNA + due copie identiche
sequenza cap estremità 5’ poliadenilato estremità 3’—> non codifica polimerasi per
• generare altri mRNA, quindi non è subito infettivo
alle estremità presenta sequenze LTR (sequenze terminali lunghe e ripetute):
• contengono enancher (promotori)
retrovirus a genoma complesso, HTLV e Lentivirus codificano per proteine che
• accrescono la virulenza e necessitano di splicing
3 geni codificano per proteine enzimatiche e strutturali: gag, pol, env—>
• poliproteine poi tagliate danno luogo alle glicoproteine virali
10-50 copie trascrittasi inversa (RT) e integrasi
-
-2 tRNA (primer per la trascrittasi).
PER LA REPLICAZIONE GUARDA HIV
HTLV
•
Retrovirus oncogeni dopo un lungo periodo di incubazione (20-30 anni).
Sono i virus leucemici.
Sono necessari multipli eventi per causare infezione (poco infettivo).
HTLV-1 HTLV-2—> retrovirus di tipo C, infettano produttivamente TCD4, hanno elevato
livello di sensibilità genomica. esiste anche HTLV5 associato forse a linfoma cutaneo maligno
HTLV-1
-
ATLL (adult T-cell Leukemia Lymphoma)—>
-encefalopatie croniche (paraparesi spastica tropicale), -leucemia/linfoma.
Insorge in età adulta; morte provocata da immunodeficienza (infezioni polmonari, 5
VIROLOGIA
meningite, zoster disseminato), sopravvivenza dopo insorgenza dei sintomi acuti
due settimane/un anno
Genoma
RNA+ due singoli filamenti omologhi
LTR: contengono promotori, enhancer e altre sequenze per legare fattori
trascrizionali cellulari.
Gag: poliproteina
p24 capside;
p15 nucleoproteina; Scisse da proteasi pro
p19 matrice.
Pol: poliproteina con sequenza più lunga di tutto il genoma
RT; Integrasi; RNAsi.
Env: poliproteina
gp46 proiettata all’esterno, ancorata a gp 21;
gp21, transmembrana
2 geni regolatori
Tax: attivatore trascrizionale, proteina fosforilata,
agisce su LTR adiacente a gag; transattivante
Rex: regolatore post-trascrizionale, proteina fosforilata,
aumenta trasporto mRNA per proteine strutturali al citoplasma;
regola splicing ed elaborazione mRNA.
quindi promuove la formazione di una maggiore quantità di proteine
strutturali virus specifiche.
Trasmissione e patologia
Non come virus libero ma attraverso una cellula infettata
Sangue infetto, rapporti sessuali; via transplacentare, allattamento.
Non ha oncogene; non dà cis-attivazione—> non si integra a livello di una regione
preferenziale del genoma ma addirittura in cormosomi diversi.
Tax attiva la trascrizione di geni cellulari per il recettore IL2, per varie linfochine, tra
cui IL2, di fattori per crescita cellulare, di fos e sis (protoncogeni cellulari coinvolti
nella crescita e divisione delle cellule
Alterazioni dei T4: non svolgono loro funzioni, minore dipendenza IL2,
immortalizzano cellule.
HIV
•
Due virus:
HIV-1, tutto il mondo;
HIV-2, Africa occidentale, America Sud, Caraibi, meno virulento.
-Struttura
Envelope, di derivazione cellulare, con due antigeni di superficie: due glicoproteine
gp120 antirecettore (estremamente variabile); problema per vaccino
gp41 proteina fusogena e immunosilente, è una proteina transmembrana.
Superficie interna envelope rivestita dalla proteina matrice che contiene il nucleocapside
-Genoma
2 molecole RNA + a singolo filamento identiche—> legate ognuna ad un tRNA, serve da
primer per la trascrittasi inversa
3 geni codificano per proteine enzimatiche e strutturali: (come HTLV)
gag: antigeni interni gruppo-specifici core e matrice,
pol: trascrittasi inversa, proteasi, integrasi,
env: antigeni di superficie. 6
VIROLOGIA
Antigeni gruppo-specifici:
Superficie interna: p17
• Capside: p24
• Nucleocapside con RNA: p9
•
Piccole proteine non strutturuali:
Precoci
TAT: transattivatore di trascrizione
REV: regolatore di espressione delle proteine virali; promuove trasporto mRNA non
sottoposto a splicing nel citoplasma)
NEF: fattore di regolazione
Tardive VIF: fattore che aumenta infettività in alcune cellule
VPU: facilita l’ assemblaggio e il rilascio
VPR: media trasporto del genoma nel nucelo cellulare.
-Replicazione:
Replica esclusivamente in cellule T4 proliferanti in risposta ad uno stimolo.
Tropismo: linfocita T4 (CD4+); distruzione specifica linfociti CD4+ ; linea macrofagica
(persistente): macrofagi e cellule dendritiche.
1. Assorbimento: legame gp120 virale con recettore CD4 su membrana cellulare;
2. Penetrazione: necessita di un corecettore (CCR5, recettore per le chemochine,
molecole coinvolte nella risposta infiammatoria); determina, per chi dovesse avere
variazioni a livello di questo recettore, un’immunità per il virus —> long term non-
progressor; mutazione piò essere eterozigote (infetta più lentamente) o omozigote
(non infetta). In seguito al legame con recettore-coreccetore-antirecettore, si ha un
cambiamento di conformazione di gp120, che determina esposizione di gp 41, proteina
fusogena. Fusione envelope con membrana citoplasmatica. Provoca formazione
sincizi, importante per la progressione della malattia e per la terapia (anticorpi non
bloccano questo tipo di diffusione.
3. Retrotrascrizione del genoma virale: non possiedono una RNApol-RNAdip ma la
trascrittasi inversa, attività RT. Questa