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Wagner spiegherà come il corso proprio da quel momento cambierà di
contenuto.
Wagner è incaricato di costruire la rete metropolitana di Vienna. Un’operazione gestita con una
rapidità impressionante (4 anni). Per far fronte a questo impegno dovrà allargare il proprio studio
con allievi importanti. Stazione metropolitana di Unter-Dobling, Vienna, 1895. Trabeazione
completa con le sue gutte. Parte centrale chiusa da un arco moderno in ferro.
dell’Hofpavillon
Stazione sicuramente quella dell’Hofpavillon. Essa, infatti,
La stazione più singolare realizzata da Wagner è
è un padiglione che funge da stazione privata per la corte imperiale, è ubicato poco distante dalla
reggia estiva di Schonbrunn. Questa stazione al contrario
delle altre, non è concepita come un edificio destinato ad
accogliere servizi ma, essendo uno spazio privilegiato per
i reali, diviene una sorta di palazzina decentrata dalla
residenza estiva imperiale, con annessa una sala d’aspetto
di lusso. La costruzione è costituita da una struttura di
base di forma cubica, sormontata da un tamburo
ottagonale, ornato da elementi barocchi, le finestre a
rosoni ovoidali e da una cupola di matrice bizantina di
colore scuro. E’ presente una pensilina per l’attesa delle carrozze, in acciaio di pianta rettangolare.
A Karlsplatz vi è una stazione, a padiglioncino che presenta una struttura moderna in ferro che però
non si mostra. Non si mostrano le strutture. Decorazione a motivi di girasole che continua nella
decorazione in ferro. Concentra l’attenzione sul rivestimento (caratteristica della scuola viennese).
La decorazione si concentra tutta nella parte alta della struttura, smaterializzando la cornice.
Rapporto tra costruzione e forma. Allontanandoci un momento vediamo che il padiglioncino si
raddoppia. Due padiglioni che si guardano e che inquadrano uno spazio, dove si può riconoscere
sullo sfondo la chiesa di San Carlo. Stabilendo così un rapporto con il luogo e la memoria.
GOTTFRIED SEMPER (Amburgo, 1803 - Roma 1879)
Architetto tedesco che lascia la Germania dopo i moti del 1848. Arriva a Vienna ed influenza gli
architetti viennesi per i suoi scritti. Un libro fondamentale è “Lo Stile”. Tra le sue esperienze
a Londra al Crystal Palace, all’interno
fondamentali è la visita alla mostra internazionale che si tiene
del quale espongono i padiglioni nazionali. Edificio montato rapidamente. I padiglioni mostrano
diversi e nuovi oggetti d’uso che entreranno nelle case di tutti. Riscontra un attrito fra
tra le merci e le forme scelte per esprimerle. Inadatte ed inadeguate. L’osservare
l’inadeguatezza
una capanna caraibica esposta nei padiglioni lo porterà a riconoscere la necessità di individuare uno
spazio. L’architettura nasce dalla necessità di coprirsi. Distingue chiaramente ciò che è struttura e
costruzione da ciò che è involucro. E proprio nel gesto di annodare stuoie e tappeti prende il via il
lavoro creativo dell’artista artigiano. Distinzione fra ciò che è necessità da ciò che è elemento
L’inizio dell’ornamento viene dalla capacità dell’artigiano di intrecciare
ornamentale e decorativo.
stuoie e tappeti.
“Questioni di stile” Rieghel dirà che l’architettura non può prescindere dalla necessità ma deve
partire dai materiali, tecniche e capacità costruttive.
Nel 1897 gli allievi che lavorano con lui si uniscono a Klimt per creare il movimento della
secessione in segno di protesta. Klimt guida 15 giovani nella scelta di lasciare la Kunstlerhaus per
dar vita alla Secessione. Nel 1899 Wagner li segue.
Casa della Secessione
Iscrizione che inneggia la libertà. Tempo, arte, libertà.
Con gli allievi realizza due palazzine costruite sulla Linke Wienzeile n.38 e 40 nel 1898. Hanno una
struttura estremamente complesse. La scala interna conduce ad una corte. Un organismo complesso
nascosto da una facciata. La facciata MASCHERA ciò che sta dietro. La casa delle maioliche
realizzata con rivestimento di maioliche per combattere
l’inquinamento della città fumosa e sporca. Proteggere
l’edificio rivestendolo. Il muro non ci viene mostrato come
la struttura. Le finestre sembrano ritagliate nel tappeto.
Ritaglio in una pelle. Disegno bruscamente interrotto
dall’apertura. Usa la decorazione per restituirci la forma
come forma instabile.
“Gli edifici per appartamenti moderni devono avere..Una
superficie liscia interrotta solamente da una serie
indifferenziata di finestre.. Le superfici rivestite di
porcellana, maiolica, pietra, mosaico…per ragioni di igiene e per combattere l’inquinamento”
Questo diventa massimamente evidente in un altro edificio ovvero la Cassa di Risparmio Postale
(1903-1912). La facciata fa da sfondo alla piazza. Struttura trapezoidale. Ingresso con pensilina in
all’edificio storico. Nulla del
ferro sostenuta da colonnine in ghisa che sembrano aggrapparsi
linguaggio storicista. Non abbiamo più ordini architettonici. Il
controllo del prospetto è affidato al rivestimento in sottili lastre di
pietra. Facciata centrale con due avancorpi. Rivestimento con
lastre quadrate ed un chiodo (tenere le lastre salde fino a quando il
cemento non fa presa) al centro, capocchia rivestita in alluminio.
Non svolgono una funzione strutturale. Le giunture delle lastre
sono perfettamente allineate. Avancorpi leggermente aggettanti, e
rettangolari un po’ sfalsanti, sostenute nella stessa
qui lastre
maniera. Negli spigoli ci lascia vedere che ciò che io vedo è solo
rivestimento. Rievocando in maniera consapevole la lezione di
Infittirsi nella facciata centrale dell’utilizzo del chiodo
Semper.
come puro elemento decorativo. Facciata vibrante.
“Il chiodo è affine sia linguisticamente che concettualmente alla cucitura. Il chiodo diviene quindi
anch’esso simbolo naturale del concetto di cui si sta trattando. Forse la capocchia del chiodo, che
sulla decorazione di superfici appare come una rosetta, è un motivo decorativo trasferito più tardi
dal rivestimento secondario, basato sulla tecnica del metallo, all’autentico rivestimento tessile,
motivo che tuttavia, anche in quest’ultimo, poteva forse essere nato in origine come bottone o
laccio.”
Sala degli sportelli
Doppia copertura, in ferro, molto moderna. L’involucro avvolge lo spazio. L’involucro è il luogo di
lavoro dell’architetto.