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VIE OLFATTIVE
I recettori della sensibilità olfattiva sono le cellule olfattorie, che si trovano nella regione posterosuperiore delle cavità nasali. Gli assoni di queste cellule si chiamano filamenti olfattori e si dirigono superiormente entrando nella cavità cranica attraverso la lamina cribrosa dell'etmoide.
Entro il cranio, i filamenti olfattori fanno sinapsi con le cellule mitrali del bulbo olfattivo (circonvoluzioni olfattorie = superficie inferiore del lobo frontale); gli assoni delle cellule mitrali del bulbo olfattivo decorrono come un tronco unico costituendo le cosiddette strie olfattive (laterale e mediale) dirette alle circonvoluzioni olfattive del lobo F, all'ippocampo, all'amigdala e al nucleo DM del talamo.
A livello centrale le vie olfattive seguono interconnessioni molto complesse che rendono ragione del legame importante che c'è tra gli odori e le emozioni e tra gli odori e la memoria: infatti l'ippocampo è una
stazione del circuito di Papez: è connesso ai nuclei anteriori del talamo, i quali proiettano ai tubercoli mammillari (ipotalamo), i quali sono connessi al giro del cingolo, oltre che al tegmento del mesencefalo. Meno conosciute sono le connessioni della corteccia olfattiva, che pare proietti al nucleo subtalamico di Luys. Per riassumere: neuroni di 1° ordine della via olfattiva = cellule olfattorie della mucosa nasale filamenti olfattivi neuroni di 2° ordine della via olfattiva = cellule mitrali del bulbo olfattivo strie olfattive neuroni di 3° ordine della via olfattiva: nell'ippocampo, corteccia olfattiva, amigdala, nucleo DM del talamo. Circuito di Papez (memoria): ippocampo ---> nuclei ant. del talamo ---> tubercoli mammillari ---> giro del cingolo & tegmento del mesencefalo. VIE OTTICHE: I fotorecettori si trovano nella retina e come sappiamo si chiamano coni e bastoncelli (coni per la visione diurna, bastoncelli per quella notturna). Si puòimmaginare ogni retina come divisa in quattro quadranti: superolaterale, inferolaterale, superomediale, inferomediale: esiste una corrispondenza invertita fra i quadranti retinici di ciascun occhio e quelli del campo visivo che in essi trovano la loro rappresentazione. Ciò significa, ad esempio, che ciò che vedo nella zona superolaterale del campo visivo viene captato dal quadrante nasale inferiore della retina.
Nella retina due zone dobbiamo tenere presenti: la papilla del nervo ottico, che è l'unica zona priva di fotocettori ed è l'emergenza del nervo ottico, e la fovea o "zona della visione distinta", che al contrario è la zona in cui i fotocettori sono più densi e a cui corrisponde la più estesa area di rappresentazione somatotopica sulla corteccia visiva.
Dai fotocettori lo stimolo fisico della luce viene trasformato in uno stimolo chimico e poi lungo gli strati dell'epitelio della retina in uno stimolo elettrico:
si arriva fino alle cellule gangliari del VII strato della retina, i cui assoni costituiscono il nervo ottico. Il nervo ottico si dirige posteriormente ed entra nella cavità cranica tramite il foro ottico; una volta entrati nel cranio ed arrivati davanti alla sella turcica della sfenoide avviene il chiasma ottico = la decussazione delle fibre provenienti dalle emiretine nasali, mentre le fibre provenienti dalle emiretine temporali rimangono ipsilaterali. Dal chiasma ottico dunque originano i tratti ottici: il tratto ottico di sinistra è formato dalle fibre provenienti dall'emiretina temporale di sinistra e dall'emiretina nasale di destra e quindi trasporta gli stimoli della metà destra del campo visivo; all'opposto il tratto ottico di destra è formato dalle fibre provenienti dall'emiretina temporale di destra e dall'emiretina nasale di sinistra e quindi trasporta gli stimoli della metà sinistra del campo visivo; i tratti ottici si dirigono a fare sinapsi nei corpi.genicolati laterali del talamo; dai corpi genicolati laterali del talamopartono le proiezioni per la corteccia visiva, che costituisce le labbra superiori e inferiori della scissura calcarina, nelpolo occipitale (lobo O): area 17 di Brodmann.
Da notare che le fibre provenienti dalle emiretine nasali trasportano gli impulsi visivi provenienti dagli emicampi visivilaterali, mentre quelle provenienti dalle emiretine temporali trasportano gli impulsi visivi provenienti dagli emicampivisivi mediali; perciò le vie ottiche sono vie sensitive crociate rispetto agli emicampi visivi: alla corteccia visiva dellobo O sinistro arrivano le informazioni dell'emicampo visivo destro, alla corteccia visiva del lobo O destroarrivano le informazioni dell'emicampo visivo sinistro.
i labbri superiore ed inferiore della scissura calcarina corrispondono alla proiezione dei quadranti rispettivamentesuperiore ed inferiore delle emiretine omolaterali, che corrispondono nel campo visivo ai
quadranti rispettivamente inferiore e superiore controlaterali.
Riassumendo:
coni e bastoncelli ----------------------------------> cellule gangliari
VII° strato retina ----------------------------------------------> corpi genicolati
laterali ----> area 17 (lobo O)
stimoli luminosi stimoli chimici, stimoli elettrici nervo ottico; chiasma ottico; tratti ottici