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ANATOMIA VASI SANGUIGNI
ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUIGNI
Le pareti delle arterie e delle vene sono costituiti da:
TONACA INTIMA: strato più esterno del vaso sanguigno, formato da TESSUTO CONNETTIVO contenente fibre
· elastiche e un RIVESTIMENTO ENDOTELIALE. Nelle arterie il versante esterno della tonaca intima contiene
uno spesso strato di fibre elastiche chiamato MEMBRANA ELASTICA INTERNA
TONACA MEDIA: strato intermedio costituito da TESSUTO CONNETTIVO LASSO e FASCI CONCENTRICI DI
· MUSCOLATURA LISCIA intorno al lume del vaso. Le fibrocellule possono contrarsi e attivare un meccanismo
chiamato VASOCOSTRIZIONE o aumentare il diametro del lume, meccanismo chiamato VASODILATAZIONE.
Questo avviene in risposta a stimoli locali o sotto il controllo della componente simpatica del SN. Le fibre
collagene collegano questa tonaca alla sovrastante e alla sottostante. Tra la tonaca media e la tonaca
avventizia delle arterie si trova la membrana elastica esterna.
TONACA AVVENTIZIA: strato più esterno che forma una guina di tessuto connettivo intorno al vaso, è uno
· strato molto spesso costituito da fibre collagene e fibre elastiche. Queste fibre si disperdono nei tessuti
adiacenti fornendo stabilità e ancoraggio ai vasisanguigni.
Nella tonaca media e in quella avventizia l’
apporto di sangue viene garantito da piccole vene e arterie definite vasa
vasorum.
Le pareti delle arterie sono più spesse di quelle delle vene, la loro tonaca media ha più fibre muscolari lisce ed
elastiche. Quando non sono sottoposte a pressione le pareti arteriose si contraggono. Queste sono più resistenti e
mantengono la forma circolare anche in sezione a differenza delle vene che collassano. Il rivestimento dell’
endotelio
di un’
arteria non può contrarsi cosicché quest’
ultimo si solleva in pieghe.
ARTERIE
Nel suo corso dal cuore verso i capillari, il sangue scorre attraverso una serie di arterie di diametro sempre minore:
ARTERIE ELASTICHE (o arterie di conduzione): sono grossi vasi di diametro superiore a 2,5 cm, trasportano
· grandi volumi di sangue lontano dal cuore. Ex: TRONCO POLMONARE e TRONCO AORTICO. Le pareti di queste
arterie non sono molto spesse ma estremamente resistenti. La loro tonaca media contiene tante fibre
elastiche e poche fibrocellule muscolari lisce le quali non si contraggono attivamente e la loro funzione
principale è quella di secernere numerose fibre elastiche all’
interno della tonaca media. Le arterie elastiche
sono in grado si sopportare cambiamenti pressori che si susseguono durante il ciclo cardiaco; durante la
sistole ventricolare la pressione aumenta e le arterie elastiche vengono distese mentre durante la diastole
ventricolare le fibre tornano alle dimensioni originali.
ARTERIE MUSCOLARI (o arterie di distribuzione): sono arterie di medio calibro con diametro di 0,4 cm.
· Distribuiscono il sangue ai muscoli scheletrici e agli organi interni; hanno spessa tonaca media. Ex: ARTERIE
CAROTIDI ESTERNE DEL COLLO, ARTERIE BRACHIALI, ARTERIE FEMORALI e ARTERIE MESENTERICHE. Possono
essere controllate dalla componente simpatica del SN (vasocostrizione e vasodilatazione) e può regolare il
flusso sanguigno di ogni organo. Modificano il diametro in risposta alle condizioni locali o alla stimolazione
simpatica o endocrina.
ARTERIOLE: diametro medio di circa 30 µm. Tonaca avventizia scarsamente definita, tonaca media costituita
· da fibrocellule muscolari lisce che non formano uno strato completo. Modificano il diametro in risposta alle
condizioni locali o alla stimolazione simpatica o endocrina. Le arteriole controllano il flusso sanguigno tra
arterie e capillari.
CAPILLARI: vasi sanguigni più piccoli e delicati; sono importanti perché la parete permette gli scambi tra il
· sangue e i fluidi interstiziali circostanti. La parete capillare è relativamente sottile, la distanza di diffusione è
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ANATOMIA VASI SANGUIGNI
limitata e gli scambi possono venire rapidamente anche perché il sangue in essi scorre lentamente e ciò
permette un tempo sufficiente per la diffusione o il trasporto attivo di sostanze attraverso la parete capillare.
Alcune sostanze attraversano la parete dei capillari tramite diffusione mentre altri passano attraverso pori
esistenti tra cellule endoteliali adiacenti. Le dimensioni di un capillare sono di circa 8 µm. un tipico capillare è
costituito da un CILINDRO ENDOTELIALE contornato da una sottile LAMINA BASALE. Esistono 3 tipi di capillari:
CONTINUI: si trovano in molte regioni del corpo umano, il loro endotelio è un rivestimento completo
o con cellule endoteliali connesse tra loro per messo di giunzioni strette e desmosomi.
FENESTRATI: rivestimento endoteliale incompleto o perforato per la presenza di pori che permettono
o a molecole delle dimensioni di peptidi e piccole proteine di entrare e uscire dal circolo. Questi tipi di
capillari permettono scambi molto rapidi di fluidi e soluti. Sono presenti nel plesso carotideo dell’
encefalo, in vari organi endocrini e a livello dei siti di filtrazione dei reni.
SINUSOIDI: assomigliano a capillari fenestrati ma hanno pori più grandi e una lamina basale più
o sottile. Sono appiattiti e irregolari e seguono i contorni interni di organi complessi. Il sangue si muove
attraverso i sinusoidi lentamente prolungando al massimo il tempo a disposizione per l’
assorbimento
e le secrezioni attraverso le pareti dei sinusoidi.
VENE: raccolgono il sangue dai tessuti e organi e lo riportano al cuore. Le pareti delle vene sono più sottili e
· meno elastiche rispetto a quelle delle arterie corrispondenti poiché la pressione del sangue all’
interno di
queste è più bassa. Tutte le vene ad eccezione delle venule hanno gli stessi tre strati che si trovano nelle
arterie . La struttura istologica di una determinata vena può cambiare anche lungo il decorso della vena
stessa. Sono classificate in base alla loro dimensione e hanno un diametro maggiore rispetto alle arterie
corrispondenti.
VENULE: vene con il calibro inferiore, raccolgono il sangue dal letto capillare, le venule con diametro
o inferiore a 50µm mancano della tonaca media. Il diametro interno di una venula è di circa 20µm.
superiori a 50µm hanno tutte e tre gli strati ma la tonaca media è sottile e dominata da tessuto
connettivo. La tonaca media delle venule di massime dimensioni contiene anche fibrocellule
muscolari lisce sparse.
VENULE DI MEDIO CALIBRO: ha un diametro da 2-9mm, le dimensioni generali sono simili a quelle
o delle arterie di medio calibro. La tonaca media è sottile e contiene una piccola quota di fibre
muscolari lisci, lo strato più spesso è la tonaca avventizia contenente fasci longitudinali di fibre
elastiche e collagene.
VENE DI GROSSO CALIBRO: comprendono le grosse vene, le vene cave superiori e inferiori. Tutti gli
o strati della parete sono più spessi e la tonaca media è circondata da una spessa tonaca avventizia
costituita da una commistione di fibre elastiche e collagene.
VALVOLE VENOSE: negli arti le venule e le vene di medio calibro contengono valvole unidirezionali formate da pieghe
della tonaca intima, queste valvole prevengono il reflusso di sangue, le valvole compartimentalizzano il sangue all’
interno delle vene suddividendo il peso della massa ematica nei vari compartimenti. Ogni movimento di muscoli
scheletrici circostanti preme il sangue verso il cuore con il meccanismo definito POMPA MUSCOLARE SCHELETTRICA.
Le vene di grosso calibro non hanno valvole perché il movimento del sangue verso il cuore è assicurato dai
cambiamenti di pressione all’
interno della cavità toracica.
Esistono 4 meccanismi di base per lo scambio di materiale:
DIFFUSIONE ATTRAVERSO LE CELLULE ENDOTELIALI DEI CAPILLARI
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ANATOMIA VASI SANGUIGNI
DIFFUSIONE ATTRAVERSO APERTURE PRESENTI TRA LE CELLULE ENDOTELIALI ADIACENTI
· DIFFUSIONE ATTRAVERSO I PORI DEI CAPILLARI FENESTRATI
· TRASPORTO VESCICOLARE MEDIANTE CELLULE ENDOTELIALI, H O E SOLUTI SPECIFICI LEGATI E NON
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I capillari non funzionano come entità isolate ma fanno parte di una rete interconnessa detta PLESSO CAPILLARE O
LETTO CAPILLARE. All’
imbocco di ciascun capillare si trova un anello di tessuto muscolare liscio definito sfintere
precapillare. La contrazione delle fibrocellule muscolari lisce restringe il diametro del lume (minor flusso ematico)
mentre il rilasciamento dello sfintere dilata il lume (maggior afflusso).Gli sfinteri precapillari si aprono all’
aumentare
dei livelli di CO e si chiudono quando questi si abbassano .Il letto capillare stabilisce le connessioni tra arteriole e
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venule. Nel letto capillare il sangue scorre a velocità costante e ogni sfintere capillare è sottoposto ad un ciclo
continuo di rilasciamento e contrazione, ne risulta che il flusso ematico in ciascun capillare è intermittente e questo
processo prende il nome di AUTOREGOLAZIONE CAPILLARE. Le reti capillari di un distretto sono spesso irrorate da più
di una arteria queste arterie dette COLLATERALI piuttosto che ramificarsi in una serie di arteriole entrano nella
regione e di fondono tra loro andando a costituire una ANASTOMOSI ARTERIOSA (nell’
encefalo, cuore, stomaco, altri
organi o regioni corporee con richieste circolatorie significative), ANASTOMOSI ARTEROVENOSE rappresentano
connessioni dirette tra le arteriole e le vene(visceri, articolazioni). La muscolatura liscia presente in questi vasi può
contrarsi o rilasciarsi al fine di regolare la quota di sangue che raggiunge il letto capillare. Quando le anastomosi sono
dilatate il sangue salta il letto capillare e si dirige direttamente nella circolazione venosa .
DISTRIBUZIONE DEL SANGUE
Il volume del sangue non è distribuito uniformemente tra arterie, capillari e vene. Il cuore, le arterie e i capillari
contengono il 30 -35 % del volume ematico (1,5l) mentre il sistema venoso contiene circa(3,5l). Avendo pareti più
sottili le vene risultano essere più distendibili rispetto alle arterie.
DISTRIBUZIONE DEI VASI SANGUIGNI
I vasi sanguigni del corpo umano possono essere suddivisi nel circolo polmonare e in quello sistemico.
Il circolo polmonare è costituito da arterie e vene che portano il sangue tra cuore e polmoni, coprono quindi una
distanza breve. Le arterie e le vene del circolo sistemico trasportano sangue ossigenato in tutto il corpo.
La pressione sanguigna nel circolo polmonare è bassa e le pareti delle arterie polmonari sono più sottili.
CIRCOLAZIONE POLMONARE
Il sangue che entra nell’
ATRIO DESTRO proviene dai LETTI CAPILLARI dei tessuti periferici e dal MIOCARDIO; ha
ceduto O e acquisito CO . Attraverso la VALVOLA TRICUSPIDE passa al VENTRICOLO DESTRO dopo il quale entra nel
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TRONCO POLMONARE. Questo si