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GARDEN CITIES

Si diffondono soprattutto in Inghilterra e in Germania.

Il modello della città giardino risponde sia alla necessità delle classi meno abbienti di trovare un alloggio sia a classi maggiori con più possibilità.

L'ideatore del modello delle città giardino è Ebenezer Howard; egli pensa ad una città ideale che anziché essere cinta da mura doveva essere cinta da una "cintura verde" che va a creare una sorta di filtro tra la città costruita e la campagna aperta. La città doveva contenere sia le residenze degli abitanti sia i loro luoghi di lavoro.

Ebenezer Howard seguace del partito socialista. Personaggio molto eclettico e filantropo. Egli porta avanti le idee socialiste e crede sia necessaria (e possibile) una riforma sociale. Scrive "garden cities of to-morrow". Howard non è un urbanista, né un architetto o un professionista del settore. Egli parla e disegna dei

modelli delle gardencities; immagina tali città come una fusione ordinata tra città (intesa come città storica) e campagna (intesa come ampio terreno libero dove si coltiva), in mezzo alle quali c'è una cinta verde. Le attività industriali venivano posizionate fuori, esternamente alla campagna. Inoltre, egli immagina una cooperativa, composta dagli abitanti della città, che doveva comprare i vari edifici della città e creare una sorta di realtà condivisa. Realizza anche degli schemi astratti per indicare tutti i dettagli, tipo ampiezza delle strade, qualità degli spazi pubblici, ecc. Pensiero fortemente utopistico. → Raymond Unwin architetto che ispirandosi ai principi e ai disegni di Howard realizza il primo esempio di garden city. Si tratta dell'applicazione concreta e pratica di quello che Howard aveva teorizzato; naturalmente è una sorta di compromesso, poiché sarebbe stato impossibile realizzare

Esattamente quello che Howard aveva immaginato, come ad esempio l'idea della cooperativa, la città circolare, ecc. → Coniugi Barnett Hampstead Garden Suburb. Coppia di filantropi. Immaginano un modello utopico ma poi lo realizzano, non rimane solo teorico. Partono dalla costruzione di un ostello.

CASI INGLESI

LETCHWORTH È una garden city che segue il modello definito da Howard. Si parte da un piccolo nucleo preesistente, un piccolo borgo; dal borgo si comprano i terreni circostanti; la forma non è per forza circolare ma segue l'orografia dello specifico territorio. Abbandonata l'idea di Howard della cooperativa, la città diventa una parte estremamente ambita e ricca di attrazioni anche dal punto di vista culturale. Il paesaggio urbano è abbastanza tradizionale: case a schiera con massimo due o tre piani, strade ampie affiancate da marciapiedi.

WELWYN GARDEN CITY È una garden city che si basa sul modello di Howard. Risale al 1919. Nasce come

Piccola città e poi, con la riforma di Londra del 1946 e la nuova legge sulle New Town, diventerà una "New Town".

Sorta di evoluzione moderna e più articolata delle garden city. Città di nuova fondazione che vengono realizzate "a corona", attorno a Londra. Con il boom economico, Londra attirava tantissima gente e anche queste città che la circondavano (New Town) diventano molto abitate nonostante fossero nate come città destinate ad una classe media. Parchi, buoni collegamenti stradali. La parte centrale di Welwyn era molto molto disegnata, vediamo la presenza di grandi parchi e di boulevards. Abbandonata la parte utopica del modello definito da Howard, si inizia a promuovere il modello della garden city; grossa promozione per la vendita di queste nuove residenze, si inizia a fare pubblicità immobiliare. Nei giornali iniziano a comparire gli annunci per la vendita di case.

Oggi è entrata nella lista

delle città giardino. Si è costituito un museo che parla del modello della gardencity.

HAMPSTEAD GARDEN SUBURB

Realizzata da due coniugi, medico lui e educatrice lei. Entrambi erano dei riformisti sociali. Tutto inizia con la realizzazione di una sorta di coo-housing (tipo ostello); c'erano laboratori, ambulatori, luoghi per bambini, asilo, ecc. Con la creazione di questo Toynbes Hall nasce il "Settlement movement"; questo movimento crea dei presidi territoriali, ovvero questa sorta di ostelli nelle varie città. Qui i vari giovani venivano ospitati in cambio del loro servizio; gli veniva offerto vitto e alloggio in cambio del loro "sapere". Dei due coniugi, un ruolo decisivo lo ebbe Henrietta (la moglie).

Obiettivo

Il loro obiettivo era quello di realizzare una garden city un po' utopistica. In questa città, volevano dare alloggio alle persone povere offrendo loro case poco costose e in cambio queste persone prestavano il loro servizio.

tempo per attività collettivi sociali, c'era chi si occupava della cucina, chi dell'educazione di bambini, chi delle lavanderie, ecc.

CASI TEDESCHI →Contesto storico Si diffonde uno spirito socialista, la borghesia è animata da una serie di progetti e iniziative filantropiche e dalla volontà di una riforma sociale.

HALLAERAU (Dresda) Karl Schmict è il promotore di questo progetto, affiancato dall'architetto Richard Riemenschmict (il quale apparteneva al movimento del Werkbund).

Hallaerau è un esempio di città giardino in cui si immaginava la città come una unità organica con un centro attorno al mercato. Il mercato era visto come elemento propulsore della vita sociale, estremamente importante per lo sviluppo della città; tutto nasce attorno al mercato. La città si divide in tre sezioni, ognuna delle quali è caratterizzata da una tipologia edilizia: nella sezione centrale c'è un mix di

Appartamenti e divillette a schiera bifamiliari, nella parte occidentale ci sono le villette semi-indipendenti, nella parte settentrionale ci sono villette a schiera, molto densa.

Oggi tutto il quartiere è stato recuperato e restaurato.

FALKENBERG (Berlino)

Architetto Bruno Tautz

È una città giardino che viene realizzata in uno spazio di risulta intercluso tra delle linee ferroviarie.

Uso spinto dei colori, aggiunta della qualità estetica, voglia di esagerare come se l'obiettivo fosse quello di trasformare la città in un monumento, in un'opera unica.

La sua posizione un po' sfigata, giustifica il fatto che si voleva "puntare" sull'estetica.

Potremmo dire che anche Ferrara ha la sua città giardino dato che è circondata da un quartiere verde che racchiude il centro storico e precede la campagna. Richiama quindi lo schema città - cintura verde - campagna.

LEZIONE 6 - 25 MARZO 2022

LA CITE'

INDUSTRIELLE – TONY GARNIER

Nasce a Lione nel 1869 e muore nel 1948.È uno studioso di arte e architettura proveniente da famiglia di operai.→Lione città industriale piena di problemi della rivoluzione industriale. Lione sarà ilterreno di sviluppo dei suoi interessi artistici.

Egli studia all’accademia di belle arti.Arriva a Parigi, dove comincia l’attività professionale lavorando alla candidatura al “Grana Prix du Rome”(ovvero il premio per studiosi per dedicarsi all’arte e all’architettura stipendiati per gli anni nella scuolaromana).Si interessa di archeologia nella visione totale della città, diverso dallo studio del singolo monumento antico.

Si interessa della città nella sua totalità, nelle sue contraddizioni e nel suo evolversi costruttivo.Comincia lo studio su documenti e in loco della città di Tusculupi.→Frascati vuole intervenire sul territorio, essendo comunque

Consapevole delle regole che hanno permesso la sua costruzione in epoca romana. Lo studio della città industriale nasce in chiusura dello studio su Tusculum. Le conoscenze devono essere al servizio della città e di chi lo vive. Inoltre, definisce la regola per la città moderna. "Città industriali" diventa progetto culturale e modello teorico. Tale modello è frutto delle riflessioni della fine del 1800 e inizio 1900. →1917 pubblica un saggio di riflessioni culturali, tecniche per diventare poi programma concreto di pianificazione urbana. Tale saggio è considerato un manifesto dell'urbanistica moderna; esso influenza la filiera di architetti socialisti ed incuriosirà gli urbanisti espansionistici dell'URSS del primo dopoguerra. È quindi un modello di pianificazione internazionale per l'impianto (asse principale con strade minori che si diramano a pettine). Si punta sulla qualità estetica degli edifici.

pubblicipoiché rappresentativi della comunità. Caratteristiche:
  • Separazione netta tra le funzioni lavorative e abitative
  • Valorizzazione degli spazi verdi, funzionale e non solo estetico
  • Esaltazione dei nuovi materiali, cemento armato (le Corbusier)
Schema funzionale basato su un impianto dove:
  • La zona residenziale si sviluppa lungo l'asse centrale, asse eliotermico a cui si legano passaggi dei percorsi pubblici. Per la prima volta si dà importanza al tema dell'orientamento solare
  • La zona industriale è completamente divisa dalla residenziale
Grande attenzione alla fase progettuale e alle funzioni sociali, grande importanza al tema della costruzione di una comunità attraverso gli edifici pubblici. Gli abitanti non devono essere accomunati solo dal tema comune del lavoro. Il cuore della città è molto compatto e circondato da parchi pubblici. Modulato da asse principale e disposizione a pettine sul quale.siaffiancano gli edifici residenziali (edifici di vario tipo, singoli o a schiera,di altezza contenuta); densificazione visiva efunzionale.
Spazi aperti molto curati, si cerca continuità traquesti spazi aperti e gli edifici.
L'impianto industriale rappresenta una vera epropria fabbrica ideale basata sulla odierna centraletermoelettrica, sfrutta l'energia creata dal bacinoidrico. Agli elementi prettamente tecnici Granierassocia anche edifici sanitari.
La città dovrebbe essere collocata in una zonacaratterizzata da rilievi e soprattutto dalla presenzadi un fiume.
A partire dagli anni '20, Garnier risponde al bando pubblico lionese progettando un quartiere di abitazionipopolari di 1500 alloggi; sperimentazione in parte della città industrialle. Ciò avviene anche grazie
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
16 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FediM181 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Leder Francesca.