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Caratteristiche delle prove penetrometriche
Italiana AGI 1972 le classi dei campioni sono cinque.
L'operazione di campionamento nei terreni coesivi saturi avviene in condizioni di drenaggio impedito e comporta l'insorgere di una pressione neutra che rimane impressa nel campione e prende il nome di pressione neutra residua.
La pressione neutra residua indotta dal campionamento induce all'interno del campione tensioni efficaci positive ed isotrope.
Le prove penetrometriche sono indispensabili per la caratterizzazione geotecnica dei terreni sabbio-limosi.
La finalità delle prove penetrometriche è di individuare le proprietà meccaniche dei depositi presenti e indirettamente la stratigrafia.
L'attrezzatura della prova CPT può penetrare solo alcuni tipi di terreni.
La prova CPTU consente anche la misura delle sovrappressioni neutre indotte in fase di avanzamento.
La prova CPT consiste nell'infissione statica di una punta conica, che consente la misura della resistenza del terreno alla penetrazione.
La punta
del CPT consente la misura dellaresistenza alla punta. 7 L'attrezzo CPT può essere dotato di un manicotto che misuraresistenza laterale alla penetrazione. 8 La modalità di prova CPT consiste nell'infissione dell'attrezzatura da piano campagna 9 Parametri ottenibili da una prova penetro metricaresistenza e compressibilità 10 L'attrezzatura CPT non riesce a penetrarenelle sabbie addensate e nelle ghiaie. 1 La finalità delle prove penetrometriche è diindividuare le proprietà meccaniche dei depositipresenti e indirettamente la stratigrafia. 2 La finalità delle prove penetrometriche è diindividuare le proprietà meccaniche dei depositipresenti e indirettamente la stratigrafia. 3 L'attrezzattura della prova SPT può penetrare insolo alcuni tipi di terreni 4 La prova SPT è una provapuntuale 5 La prova SPT consistenell'infissione dinamica di un campionatore aparete spessa (campionatore Raymond) sul fondodel foro di sondaggio 6 In presenza di falda ilvalore di SPT deve essere corretto
La resistenza SPT è pari alla somma del numero di colpi N necessari a far avanzare il campionatore di N2+N3.
La modalità di prova consiste nell'infissione dell'attrezzatura da piano campagna
Parametri ottenibili da una prova penetrometrica: resistenza e compressibilità
Le prime correlazioni empiriche erano tra SPT e la densità relativa
Le prove di laboratorio si eseguono su campioni di classe Q5
Il volume significativo è la porzione di terreno che interagisce in modo apprezzabile con l'opera, delimitabile in base agli effetti meccanici e idraulici indotti dalla costruzione del manufatto
Il volume significativo è funzione del manufatto, dei carichi e del sottosuolo
La frequenza delle indagini cresce con la non uniformità del sottosuolo e l'importanza dell'opera
Il campionamento è un'operazione ideale che dovrebbe consentire di estrarre dal sottosuolo un volume di terreno del quale viene modificato lo stato tensionale
1. I metodi sismici in foro rappresentano una importante classe di prove in sito che consente di indagare il comportamento del terreno naturale a bassi livelli deformativi
2. Il livello deformativo nel corso della prova DH è dell'ordine di 10-3%.
3. Visto il livello deformativo indotto dalla prova DH è lecito assumere che il comportamento del materiale è elastico.
4. La prova DH è condotta realizzando 1 foro.
5. La sorgente nella prova DH è posta in superficie.
6. La sorgente nella prova DH genera onde in assoluta assenza di deformazioni.
7. Nei terreni coesivi saturi il campionamento avviene in condizioni non drenate.
8. La pressione neutra residua è proporzionale alla tensione efficace agente in sito prima del campionamento.
9. La prova edometrica si esegue su provini cilindrici di diametro 58mm altezza 20mm.
10. La prova di taglio diretto si esegue su provini prismatici con base quadrata di lato 60mm altezza > 20mm.
11. La prova triassiale si esegue su provini cilindrici di diametro 38mm altezza 76mm.
elastiche polarizzate orizzontalmenteche si propagano nel piano verticale.
La prova DH consentela misura di VS
Le registrazione delle prove DH si possono interpretarecon il metodo diretto e con il metododell'intervallo.
Il metodo diretto per l'interpretazione della prova DHconsistenella valutazione della Vs attraverso l'inclinazionerispetto all'asse dei tempi dei tratti lungo i quali siha l'allineamento dei punti sperimentali
Il metodo numerico per l'interpretazione della prova DHconsistenella determinazione della funzione di Cross-correlazione.
I metodi sismici in foro rappresentanouna importante classe di prove in sito checonsente di indagare il comportamento del terrenonaturale a bassi livelli deformativi.
Il livello deformativo nel corso della prova CH èdell'ordine di10-3%
Visto il livello deformativo indotto dalla prova CH è lecitoassumere che il comportamento del materialeelastico
La prova CH è condotta realizzandoalmeno 2 fori.
La sorgente nella prova CH è posta alla stessa quota del ricevitore.La sorgente nella prova CH genera onde elastiche SV che viaggiano nel piano orizzontale.
La prova CH consente la misura di VS.
Le registrazione delle prove CH si possono interpretare attraverso l'analisi digitale dei segnali acquisiti.
La prova CH è più costosa della prova DH.
Uno dei limiti della prova CH rispetto alla DH è la presenza di terreno stratificato con inversione nel profilo di velocità.
La liquefazione avviene nei terreni a grana grossa.
La resistenza a taglio di un terreno che obbedisce al criterio di Mohr Coulomb è crescente con la tensione efficace.
L'innesco della liquefazione è espresso in termini di deformazione tangenziale limite.
La liquefazione si verifica quando il rapporto tra sovrapressione neutra e tensione efficace litostatica è pari a uno.
La liquefazione comporta anche la modifica del segnale sismico.
La liquefazione inoltre comporta instabilità di fondazioni, argini.
muri di sostegno.
La verifica a liquefazione è da escludersi per terremoti con magnitudo inferiore a 5.
La verifica a liquefazione è da escludersi per le argille limose.
Ai fini della mitigazione del rischio di liquefazione i pali di fondazione devono innestarsi ad una profondità maggiore dello strato liquefacibile.
Tra gli interventi di mitigazione si prevede la realizzazione di colonne di ghiaia.
La verifica a liquefazione basata sul calcolo del CSR è di tipo semi-empirico.
Nell'approccio semi-empirico il metodo di calcolo è basato su abachi.
Il CSR è il rapporto tra tensione tangenziale indotta dall'azione sismica e tensione citostatica.
Il CSR è funzione dell'accelerazione orizzontale di picco attesa in superficie.
Il coefficiente rd nel CSR serve a ricondurre il modello di colonna rigida del terreno a colonna deformabile.
Il CSR deve essere scalato attraverso il coefficiente MSF per ricondurlo a magnitudo 7.5.
Il CRR può essere valutato in funzione della velocità.
8 Il parametro che esprime il CRR deve essere normalizzato per ricondurlo alla pressione atmosferica.
9 La curva di resistenza ciclica varia al variare di contenuto di fine
10 All'aumentare del contenuto di fine il CRR aumenta
1 Il modulo di compressibilità Edometrica rappresenta il rapporto fra tensioni e deformazioni in condizioni di deformazione laterale impedita.
2 La prova edometrica si esegue su provini cilindrici di diametro 58mm altezza 20mm.
3 La prova edometrica si esegue su provini saturi
4 Nella prova edometrica la deformazione assiale concide con quella volumetrica
5 L'apparecchio edometrico è costituito da un anello indeformabile nel quale è contenuto il provino di terreno di forma cilindrica con altezza Ho minore del diametro.
6 Nelle apparecchiature edometriche usuali l'altezza Ho e il diametro D sono pari a Ho = 20 mm e D=56mm.
7 Il provino è contenuto tra due piastre di materiale poroso permeabile per consentire il libero drenaggio
dell'acquainterstiziale.
8. La prova si esegue applicando al provino di terreno una serie di incrementi di carico verticale (Δσi).
9 Dopo l'applicazione di ciascun incremento di carico, il carico complessivo (σi = σi-1+ Δσi) è lasciato agire per un intervallo di tempo sufficientemente lungo da assicurare la completa dissipazione degli eccessi di pressione neutra indotti dall'incremento di carico applicato (Δσi).
10 Per ciascun incremento di carico si misurano gli abbassamenti verticali (ΔH) nel tempo attraverso un micrometro.
1 Le tensioni indotte da carichi in superficie si calcolano sulla base della teoria dell'elasticità
2 La soluzione per forza concentrata sul semispazio elastico fu ottenuta da Boussinesque
3 Le soluzioni per carico indefinito si ottengono per integrazione della soluzione di Boussinesque per carico concentrato.
4 Le soluzioni ottenute con la teoria dell'elasticità applicata al semispazio sono espresse in