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NASI: il ruolo centrale nella salute alimentare

NASI oggi svolgono un ruolo centrale, sono un organismo che dipende direttamente dal ministero della salute, e hanno a che fare con tutto ciò che ha a che fare con la salute e principalmente con la salute alimentare, prodotti alimentari ma anche farmaci e prodotti che sono destinati a venir a contatto con gli alimentari. I NAS non fanno solo controlli sul prodotto alimentare lungo la filiera (dalla produzione al consumo) ma anche sui luoghi dove vengono distribuiti i prodotti alimentari (bar, ristoranti che portano alla chiusura del locale nel caso in cui vengano riscontrate delle incorrettezze).

Alla luce dei casi e dei dati in Italia, in tema della sicurezza alimentare e del rispetto delle norme igienico-sanitarie è un tema che tocca direttamente la salute dei consumatori anche se non in tutti i casi l'irregolarità produce un effetto diretto sulla salute dei consumatori. Garantire il rispetto delle regole anche quando non c'è un pericolo diretto per i consumatori.

consumatori serve a garantire la salute, perché la violazione delle regole può essere innocua dal punto di vista del danno oggi ma pericoloso domani, quindi bisogna calibrare un sistema di controllo efficace che serve a prevenire in seguito alla scoperta di una frode non pericolosa che non si verifichi di nuovo. Quando si parla di sicurezza alimentare non è in gioco solo la salute dei consumatori ma anche l'economia, è in gioco anche lo sviluppo e gli interessi del mercato. Effetto moltiplicatore nel caso di sicurezza alimentare, la sensibilità del consumatore del rischio alimentare è molto più elevata che produce un effetto comportamentale molto più forte che in altri settori. Lo scandalo alimentare ha un effetto che si dilata al di là delle effettive dimensioni del problema, quindi tutela la sicurezza anche per evitare che diventi uno scandalo fuori controllo. Sicurezza alimentare nell'UE Lo scandalo della mucca

Pazza è stato quello che ha avuto maggiore impatto a livello normativo, perché da quel momento l'UE si mette al lavoro per creare una regolamentazione europea in materia di sicurezza alimentare. Il Regolamento 178/2002 è la base giuridica della sicurezza alimentare in Europa, è un regolamento ossia è una legge europea che è a tutti gli effetti applicabile in tutti gli stati europei immediatamente e non richiede nessuna legge nazionale per la sua applicazione a contrario della direttiva che armonizza una certa materia ed è necessario approvare una legge per applicarla nel proprio paese.

I punti principali del regolamento:

  • Stabilisce i principi e requisiti generali della legislazione alimentare
  • Istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) alla quale è stata data la sede a Parma, fortemente voluta dal governo italiano per una questione d'immagine e prestigio del paese che ospita l'autorità.

I NAS hanno una forza di intervento sul mercato efficace e puntuale. Ha lo scopo di garantire la qualità degli alimenti, siano essi destinati al consumo umano o animale (mangimi). Il principio del regolamento "farm to fork" si applica in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione alla trasformazione e al trasporto fino alla distribuzione e alla fornitura del prodotto. Comprende anche la salute animale e i prodotti a contatto con alimenti (confezioni, imballaggi).

I punti chiave sono:

  • È vietato mettere in vendita alimenti pericolosi per la salute o non adatti al consumo umano (es. vino al metanolo). Il concetto di sicurezza riguarda anche il prodotto non adatto al consumo umano (esempio del latte con tracce di inchiostro della confezione significa che è stato confezionato in modo inappropriato). Occorre tenere in considerazione i seguenti fattori:
  • Le condizioni d'uso normali degli alimenti

Alimenti da parte del consumatore (es. consumato cotto o crudo);

Le informazioni fornite al consumatore (etichette);

L'effetto sulla salute a breve e lungo termine;

Gli effetti tossici cumulativi;

Sensibilità specifiche di una determinata categoria di consumatori, come i bimbi;

Se un alimento o mangime a rischio fa parte di una partita si presume che l'intera partita sia a rischio. Se all'interno di un alimento risulta una certa % di alcol metilico nel vino o diossina, se viene trovato in un prodotto la regolamentazione prevede che tutti i prodotti che sono stati fatti con la medesima partita contengano lo stesso rischio, abbiano lo stesso problema.

Nel caso dei prodotti durevoli questo va dimostrato, perché si possa parlare di prodotto difettoso è tendenzialmente un solo prodotto/esemplare, il difetto riguarda il singolo prodotto. Se il difetto è comune a una partita ma deve essere dimostrato allora il prodotto diventa pericoloso.

L'apresunzione di pericolosità di un lotto, nel caso ne venga trovato uno, non c'è nel caso di benidurevoli. Esiste invece nel caso di lotti di prodotti alimentari.

Il principio di precauzione

Nell'ambito della sicurezza alimentare è stato sulla base del regolamento è stato enunciato il principio di precauzione, nella valutazione del pericolo e del rischio occorre adottare tale principio. È un criterio fondamentale per gestire tante situazioni che presentano problematiche di carattere tecnico scientifico, è un principio tipicamente europeo al mercato, non a caso non esiste negli Stati Uniti.

Quando sussistono incertezze nella salute umana, le istituzioni di controllo possono adottare misure protettive senza dover attendere che siano esaurientemente dimostrate la realtà e la gravità dei rischi. In una situazione di incertezza possono essere adottate le misure provvisorie per garantire il livello elevato di tutela della salute.

Nel dover tener conto della protezione del consumatore da un lato e dall'altro la libertà di commercio; nel dubbio prevale la protezione di tutela dei consumatori nonostante non ci sia una prova scientifica definitiva. WTO Un esempio è dato dal fatto che c'è stata una controversia in sede di World Trade Organization (WTO) dove vengono risolte controversie tra stati in materia di commercio, ha visto contrapposti per anni Europa e Stati Uniti sul divieto di consumo e commercializzazione di carne di bovini allevate con ormoni, in Europa l'uso di ormoni negli allevamenti è vietato mentre gli USA sostengono che non c'è una prova scientifica che attesti che sia pericolosa per i consumatori. Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) È una delle novità introdotte dal regolamento europeo, non è un'autorità che si occupa di sicurezza alimentare sul campo (non fa prelievi e controlli).

Un'autorità scientifica che offre assistenza tecnica ai paesi dell'UE in tutte le aree che hanno un impatto sulla sicurezza alimentare. È di consulenza, ad esempio si è occupata dei casi OGM. Si tratta di valutazioni di carattere tecnico-scientifico; fissare i limiti della diossina, ad esempio. Coordina le valutazioni del rischio, ossia identifica i rischi emergenti e fornisce consulenze sulla gestione delle crisi. Qualora un'analisi del rischio sanitario evidenzi un rischio, i paesi dell'UE e la Commissione possono adottare misure cautelari provvisorie tali da garantire un elevato livello di tutela della salute.

L'intervento delle autorità sanitarie in caso di rischio

Nel caso in cui l'alimento/mangime rappresenti un rischio serio per la salute o l'ambiente e l'operatore (azienda) non abbia assunto misure necessarie o esse siano insufficienti, le autorità sanitarie possono adottare misure cautelari.

di emergenza che possono comprendere la sospensione del commercio o dell'importazione del prodotto. Se le misure non sono sufficienti, la Commissione deve elaborare un piano generale per la gestione della crisi, tramite unità di crisi, incaricata di identificare tutte le opzioni per proteggere la salute.

Obblighi dei produttori alimentari:

  • Garantire la tracciabilità degli alimenti, dei mangimi e degli animali destinati alla produzione tracciabilità alimentare in tutte le fasi della produzione e della distribuzione. La tracciabilità deve essere tale da garantire che qualora si verifichi un problema di sicurezza del prodotto finale, il produttore e le autorità di controllo sono in grado di risalire lungo la filiera del prodotto alimentare in modo tale da individuare nel modo più rapido possibile dove è il problema. La tracciabilità non è principalmente uno strumento di informazione per il consumatore (da dove viene la materia prima, le varie fasi
della produzione dove sono avvenute) ma serve principalmente come strumento di tutela della sicurezza, non tanto serve al consumatore per sapere dove è stato prodotto l'alimento, ma serve da un punto di vista tecnico a sapere rapidamente, qualora ci sia un allarme a livello di consumo finale, da dove viene quel prodotto e quali passaggi produttivi ha subito. - Ritiro immediato degli alimenti e mangimi dal mercato o richiamo di prodotti già forniti se dannosi per la salute. A volte non è propriamente sufficiente dal punto di vista del consumatore, come nel caso del latte con ITX, le cui confezioni presenti sugli scaffali sono state ritirate, ma non ci fu nessun richiamo. La valutazione fu che non essendo dannosi per la salute era evitabile il richiamo di confezioni già vendute. Ritirare un prodotto vuol dire che il supermercato, qualora il prodotto fosse arrivato sullo scaffale, lo deve ritirare, ma non è obbligato ad informare nessuno, perché se nonc'è un obbligo di richiamo. Non c'è obbligo di informare la gente a riportare il prodotto. Qualora si valuti che in una certa situazione il prodotto non sia dannoso per la salute, la tutela si ferma a metà, ovvero la fase di ritiro (non lo vendo più) ma non faccio il richiamo di quelli già venduti. - Informare le autorità preposte e i consumatori quando necessario (ministero della salute, Asl, Nas). - Informazioni ai consumatori: c'è quando esiste un rischio reale per la salute. Gli obblighi informativi sono a carico degli operatori alimentari (aziende) sia per il sistema di allerta rapido sia per le autorità nazionali. Di regola, i cittadini hanno accesso alle informazioni sull'identificazione dei prodotti, sulla natura del rischio e sulle misure adottate. Gli operatori del settore alimentare hanno l'obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio.

di ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro qualora il prodotto

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
50 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elen.lorenzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tutela del consumatore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Martinelli Paolo.