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"La rovina ti colga, o re crudele! Confusione accompagni i tuoi stendardi; sebbene agitati dall'la rossa della conquista Si prendono gioco dell'aria con il loro stato ozioso Né l'elmo, né la maglia ritorta dell'armatura E neppure le tue virtù, o tiranno, potranno servire A salvare la tua anima segreta dai timori notturni Dalla maledizione della Cambria, dalle lacrime della Cambria" Tali erano i suoni che sopra il crestato (con il cimiero) orgoglio Del primo Edward seminavano lo sconforto Quando giù per il dirupo dello sterposo fianco di Snowdon Snodava con una faticosa marcia le sue lunghe truppe Il coraggioso Gloster rimase stupefatto in un muto trance All'armi gridò Mortimer, e mise in resta la sua fremente lancia Su di una rupe, la cui altezzosa cima Si acciglia sullo schiumoso flusso del vecchio Conway vestito con il nero costume del dolore Con gli occhi tirati stava il poeta; liberò la sua barba ed i suoi capelli"
bianchiondeggiavano come meteore nell'aria agitata con mani maestre e fuoco profetico toccava le profonde pene della sua lira ascolta come ogni quercia gigante e caverna deserta sospira alla maestosa voce del torrente al di sotto su di te o re le loro cento braccia scuotono vendetta su di te sussurrano i mormorii più rochi dal giorno fatale di Cambria non rispondono più all'arpa dell'illustre Hoel o al canto dei LLewellyn (Principi gallesi, e bardi.) Fredda è la lingua di Cadval Che calmò il mare tempestoso Il coraggioso Urien dorme sul suo letto roccioso Montagne piangete invano Modred (un bardo) Il cui magico canto Fece chinare il capo all'imponente Plinlimnon (Montagna dove a lungo combatterono i Gallesi) Sulla cupa spiaggia di Avron giacciono Macchiati di sangue e orribilmente pallidi Lontani viaggiano i corvi impauriti L'aquila affamata urla e passa accanto Cari compagni persi, della mia stessa melodiosa arte Cari come la luce che visita
questi tristi occhi
Cari come le rosse lacrime che mi scaldano il cuore
Voi moriste tra le grida della patria morente
Non piango più; loro non dormono
Su quelle scogliere un terribile gruppo
Ho visto seduto; resistono ancora
Vendicatori della loro patria
Si uniscono a me in terribile armonia
E tessono con mani sanguinose la discendenza del tuo lignaggio
Tessere l'ordito e tessere la trama
Il sudario dei discendenti di Edward
Date ampio spazio e confini
Per tracciare i caratteri dell'inferno
Segnate l'anno e segnate la notte
In cui il Severn potrà riecheggiare con terrore