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Negli eucarioti ,i ribosomi contengono 4 tipi di rRNA ed essendo i ribosomi formati da
2 subunità:
- Nella subunità più piccola è presente una singola molecola di rRNA 18S
- La subunità maggiore invece contiene 3 molecole di rRNA : 28S poi
5.8 S e 5S.
Il nucleolo è una struttura nucleare che è deputata alla sintesi dei
ribosomi(strutture presenti sia liberi nel citoplasma che ancorati al reticolo .
Dei 4 tipi di rRNA presenti nei ribosomi , i 3 più grossi cioè 18S 28S e
5.8S ,derivano dalla stessa molecola di rRNA sintetizzata nel nucleolo dalla
RNA POLIMERASI 1 detta pre-rRNA. Questa molecola pre-rRNA contiene
sequenze non formate da RNA dette spaziatori trascritti che sono separate
all’interno della catena dalle sequenze di rRNA .Dopo che è stata trascritta la
molecola di pre-rRNA ,essa subisce un processo di maturazione che comprende reazioni di
taglio per rimuovere gli spaziatori trascritti e rilascia i 3 rRNA maturi. Le
sequenze degli spaziatori trascritti vengono quindi degradati. La maturazione del
pre-rRNA nel nucleolo è accompagnata dall’unione dell’RNA ribosomiale con le proteine per
formare le subunità dei ribosomi che si uniscono solamento quando si lega all’mRNA per
la traduzione. Un ribosoma eucariotico completo è di 80S formato dalla sub
unità minore di 40S e quella maggiore di 60S.; quello procariotico 70S. L’rRNA
5S viene prodotto per maturazione di un diverso precursore.
TRASCRIZIONE E PROCESSAMENTO DI tRNA di trasporto Le
cellule sintetizzano vari tipi di tRNA ciascuno dei quali ha il compito di trasportare un
aminoacido specifico a uno o più codoni dell’mRNA. Tutte le molecole di tRNA hanno una
stessa struttura generale perché infatti : si verifica l’appaiamento delle basi
tra sequenze complementari situate in diverse regioni e ciò porta la molecola di tRNA a ripiegarsi in una
struttura secondaria detta STRUTTURA A TRIFOGLIO formata da diverse strutture a forcina (anse) . La
maggior parte dei tRNA è formata da 4 regioni con appaiamenti di nucleotidi mentre alcuni mostrano una
quinta regione a livello dell’ansa variabile. Nella struttura terziaria ha forma di L capovolta . I geni per i tRNA
vengono trascritti dalla RNA POLIMERASI 3 che portano alla formazione di una molecola pre-tRNA che
presenta sequenze aggiuntive alle due estremità 5 e 3 che vengono poi rimosse e poi all’estremità 3 viene
aggiunta la sequenza CCA e si ha la modifica delle basi lungo tutta la molecola. Ogni tRNA lega uno
specifico aminoacido e inoltre riconosce i codoni(sequenze di 3 nucleotidi) dell’mRNA perché possiede un
ANTICODONE ,cioè una particolare sequenza a 3 nucleotidi che si trova all’interno dell’ansa della
molecola di tRNA.L’amminoacido corretto viene legato al tRNA da un enzima detto amminoacil-tRNA
sintetasi tramite legame esterico e una volta legato,il tRNA viene detto AMMINOACIL- tRNA (o tRNA
carico). VACILLAMENTO: Inoltre l’insieme dei 61
codoni senso può essere letto da meno di 61 tRNA diversi a causa delle proprietà di appaiamento delle
basi nell’anticodone : es. G può appaiarsi con U o G e da qui U può appaiarsi con A o G e c’è anche I
(inosina) che può appaiarsi con A,U e G. Questo permette un appaiamento delle basi meno preciso detto
appaiamento vacillante. Le prime due basi sono sempre appaiate in modo corretto,mentre l’appaiamento
alla terza base è flessibile.
CODICE GENETICO : Con la scoperta dell’mRNA , ci fu la necessità di capire come la sequenza delle 4
basi (A,G,C,U) presenti nelle molecole di mRNA poteva specificare la sequenza di aminoacidi nelle
proteine. Essendoci 20 amminoacidi ,con le 4 basi disponibili quindi devono essere formati almeno 20
aminoacidi quindi si formulò un codice a 3 lettere perché così venivano generati 64 aminoacidi da 4^3.
Questa cosa non succedeva se il codice era a 2 lettere perché formava solo 16 aminoacidi. Ma essendo
solo 20 aminoacidi presenti in natura e avendo 64 codici possibili per codificare 4 aminoacidi (quindi in
eccesso), si arrivò alla conclusione che alcuni aminoacidi possono essere codificati da più di un codone.
CARATTERISTICHE DEL CODICE GENETICO (insieme di regole per creare una catena
polipeptidica):
• Il codice genetico è formato da triplette di nucleotidi : 3 nucleotidi dell’mRNA specificano un
aminoacido quindi ,ogni codone dell’mRNA che codifica per un aminoacido è formato da 3
nucleotidi
• Viene letto in modo continuo: l’mRNA viene letto in modo continuo ,3 nucleotidi per volta.
• Non è sovrapposto : l’mRNA viene letto a gruppi successivi di 3 nucleotidi
• È degenerato: tutti gli aminoacidi sono specificati da più di un codone tranne due (metionina AUG e
triptofano UGG )
• Contiene codoni di inizio e di terminazione: ci sono codoni specifici per iniziare e terminare le
catene polipeptidiche
• È universale : tutti gli organismi hanno lo stesso linguaggio genetico
Solamente 61 dei 64 codoni codificano per aminoacidi e questi codoni vengono detti CODONI SENSO. Gli
altri tre codoni –UAG,UAA,UGA - non codificano per nessuno aminoacido e in cellule normali non esiste
nessun tRNA che porta l’anticodone appropriato ,durante la sintesi proteica. Questi 3 codoni sono i
CODONI DI STOP detti anche CODONI NON SENSO o DI TERMINAZIONE e vengono usati per
segnalare la fine della traduzione di una catena polipeptidica. Il codone AUG (per la metionina) è quasi
sempre il CODONE DI INIZIO nella sintesi proteica sia nel procarioti che eucarioti. L’mRNA contiene a
entrambe le estremità sequenze che non vengono tradotte e che stanno prima dei codoni di inizio e fine.
TRADUZIONE o sintesi proteica
Visto che negli eucarioti,la trascrizione avviene nel nucleo mentre la traduzione avviene nel citoplasma,
l’mRNA deve essere prima esportato dal nucleo grazie a proteine che legano l’mRNA che contengono
SEGNALI DI ESPORTO NUCLEARE e dirigono l’mRNA attraverso i pori nucleari.La traduzione avviene sui
ribosomi nel citoplasma in cui l’mRNA viene tradotto in direzione 5’-3’ e il polipeptide viene prodotto
dall’estremità N-terminale a quella C-terminale.
Nel ribosoma ci sono 4 siti importanti per la sintesi proteica : - Un sito di legame per l’mRNA
e 3 siti dove si lega il tRNA :
• SITO A (amminoacilico) che lega ogni tRNA nuovo con attaccato il suo amminoacido
• SITO P dove risiede il tRNA che porta legata la catena polipeptidica in allungamento
• SITO E (uscita) dal quale i tRNA lasciano il ribosoma dopo che hanno scaricato i loro amminoacidi
Il processo di traduzione è suddiviso in 3 fasi :
- INIZIO : in cui l’mRNA è unito al ribosoma e posizionato per la traduzione grazie all’aiuto
di fattori di inizio proteici IF
- ALLUNGAMENTO : in cui gli amminoacidi vengono aggiunti e uniti da legami peptidici
dalla sequenza dei codoni nel mRNA
- TERMINAZIONE: in cui l’mRNA e il polipeptide appena prodotto vengono rilasciati dal ribosoma
INIZIO NEI PROCARIOTI: nei procarioti,l’inizio avviene quando la subunità minore del ribosoma legato a
fattori di inizio (IF1 e 3) si unisce all’mRNA che contiene il codone di inizio AUG. Il codone AUG da solo
non basta per indicare il punto in cui la subunità 30S deve legarsi all’mRNA e per questo motivo è
necessaria la presenza di una sequenza che sta prima di AUG nota come sequenza di SHINE-
DALGARNO ricca di A/G. [Sia nei procarioti che negli eucarioti ,AUG codifica per la metionina e perciò le
proteine iniziano con la metionina. In molti casi la metionina viene rimossa dopo la sintesi.]Nei batteri,il
tRNA iniziatore è il” tRNA f Met” che trasporta una forma di metionina modificata la
FORMILMETIONINA(fMet) in cui al gruppo amminico della metionina è aggiunto un gruppo formilico.
Questo tRNA viene portato da IF2 alla subunità 30S legata all’mRNA ,dove qui si lega al sito P (disponibile
solo per il tRNA iniziatore) .In seguito si lega anche la subunità 50S che causa il rilascio dei 3 fattori di
inizio.
INIZIO NEGLI EUCARIOTI :
l’inizio è simile a quello dei batteri ma sono presenti molti più fattori di inizio e si
distingue:
La metionina iniziatrice non è modificata
- Le sequenze di shine dalgarno non sono presenti
-
All’inizio, un fattore di inizio Efi2 lega il metionil -Trna iniziatore ,molto prima che si lega alla
subunità minore del ribosoma. Dopo che la subunità minore del ribosoma si è unita ai fattori con il
tRNA, essi si legano all’mRNA grazie all’aiuto di un altro fattore di inizio “eIF4f” ,il quale si è
legato al CAP all’estremità 5’ dell’mRNA . Una volta avvenuto il legame all’mRNA , la sub unità
minore scivola lungo l’mRNA e inizia la traduzione a livello del primo AUG che trova. Una comune
sequenza di inizio degli eucarioti è la sequenza di Kozak in cui è contenuta la tripletta AUG.
Quando il tRNA iniziatore si appaia con la sequenza di inizio, la subunità maggiore si unisce al
complesso con una reazione favorita dall’idrolisi di GTP(questo è legato ad un fattore di inizio).
ALLUNGAMENTO IN ENTRAMBI (PROCA. ED EUCA.)
Dopo che il tRNA iniziatore si è unito al codone di inizio AUG nel sito P del ribosoma, un altro
amminoacil tRNA appropriato si lega al codone dell’mRNA esposto nel sito A del ribosoma. Il
ribosoma mantiene i due amminoacil tRNA dei siti P e A nella posizione corretta affinché si può
formare il legame peptidico tra i due amminoacidi. Viene rotto il legame tra il la metionina e il suo
tRNA e una volta libera ,la metionina si lega all’aminoacido attaccato al tRNA nel sito A catalizzata
da un enzima detto peptidil - transferasi. Una volta che si è formato il legame peptidico ,nel sito P
rimane un tRNA privo di amminoacido mentre il tRNA nel sito A detto peptidil-tRNA è attaccato ai
primi due amminoacidi della catena polipeptidica .Durante l’allungamento si ha la traslocazione
ovvero quando il ribosoma si sposta di un codone lungo l’mRNA verso l’estremità 3’ . il tRNA
scarico si sposta dal sito P al sito E e viene rilasciato dal ribosoma dopo la traslocazione. Una
volta avvenuta la traslocazione ,il sito A si libera ed è pronto ad accogliere un nuovo amminoacil
tRNA che si legherà al nuovo codone dell’mRNA e continua l’allungamento.
TERMINAZIONE: La fine della traduzione viene segnalata da uno dei 3 CODONI STOP
( UAA,UAG,UGA) che non codificano per nessun amminoacido e per questo nella cellula non
esistono tRNA con i relativi anticodoni. Il ribosoma riconosce un codone di stop grazie all’aiuto di
proteine dett