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PARAQUAT

•erbicida non selettivo, altamente tossico. Attualmente è stata ritirata l’autorizzazione al commercio in

Europa (G.U. 5 gennaio 2008)

•negli USA è commercializzato in forma liquida a cui si addiziona un colorante blu scuro, affinché non lo

si possa confondere con una bevanda, un aroma forte e un additivo che provoca il vomito, qualora

dovesse essere inavvertitamente ingerito.

•si decompone per riscaldamento sopra i 300°C, producendo fumi tossici contenenti ossidi di azoto e

acido cloridrico

Simboli ed indicazioni di pericolo

Frasi di rischio

R24/25: Tossico a contatto con la pelle e per ingestione

R26: Molto tossico per inalazione

R36/37/38: Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle

R48/25: Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione

R50/53: Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per

l`ambiente acquatico .

Frasi di sicurezza

S1/2: Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini

S22: Non respirare le polveri

S28: In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con prodotti idonei da

indicarsi da parte del fabbricante

S36/37/39: Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia

S45: In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli

l'etichetta).

S60: Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.

S61: Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali, schede informative in materia di

sicurezza.

Utilizzo

È classificato come "uso limitato": può essere utilizzato solo da personale autorizzato.

esposizione: orale

cutanea

inalatoria

DL50 (mg/kg): 196 (orale, topo)

il paraquat ha una struttura polare: assorbimento gastrointestinale ridotto (5­10%)

polmone, BEE, rene ; organo bersaglio: polmone, rene, SNC

I segni cutanei della tossicità da paraquat sono comuni tra gli agricoltori

•Con un’intatta barriera cutanea, il paraquat lascia le mani secche e fessurate, può causare avvallamento

orizzontale e perdita delle unghie

•Il contatto prolungato con la pelle crea ulcerazioni ed abrasioni, sufficienti per permettere

l’assorbimento sistemico

•Sono riportate intossicazioni fatali come risultato di contaminazione cutanea protratta da paraquat

Segni e sintomi precoci per ingestione

•Azione locale: dolore alla bocca, gola, torace, addome superiore, dovuto all’effetto corrosivo del

paraquat sulla mucosa. Può manifestarsi diarrea talvolta ematica.

•Azione sul SNC: Vertigini, cefalea, febbre, mialgie, letargia e coma

•Una pancreatite può causare dolore addominale severo

•Azione sul rene: Proteinuria, ematuria, piuria e iperazotemia riflettono il danno renale. Oliguria/anuria

indica necrosi tubulare acuta.

•Poiché il rene è pressoché l’unica via di eliminazione del paraquat dall’organismo, l’insufficienza renale

innalza la concentrazione tissutale, inclusa quella del polmone.

•Questa sequenza patogenetica può verificarsi nelle prime ore successive all’ingestione di paraquat,

generando concentrazioni letali di paraquat nel tessuto polmonare prima che le misure terapeutiche per

limitare l’assorbimento e aumentare la eliminazione del paraquat abbiamo effetto.

segni ritardati di tossicità

•Tosse, dispnea e tachipnea si verificano solitamente 2­4 giorni dopo l’ingestione del paraquat, ma

possono essere ritardate fino a 14 giorni.

•Cianosi progressiva e dispnea riflettono deterioramento degli scambi gassosi per danno polmonare.

•In alcuni casi la comparsa di espettorato schiumoso (edema polmonare)

Effetti tossici: lesioni polmonari: emorragia alveolare, edema, fibrosi

Necrosi tubulare renale

Necrosi centrolobulare epatica

Scala dose­effetto in caso di ingestione

di 20 mg 7.5 ml

•Meno di paraquat ione per kg di peso corporeo (meno di di concentrato di paraquat al

20%).

Nessun sintomo o sintomi gastroenterici. Recupero probabile

20 a 40 mg ml

•Da di ione paraquat per kg di peso corporeo (7.5­15 della soluzione al 20% di paraquat).

Fibrosi polmonare. La morte si verifica nella maggior parte dei casi, ma può essere ritardata di 2­3

settimane. di 40 mg 15 ml

•Maggiore di ione paraquat per kg di peso corporeo (più di di paraquat concentrato

20%).

Si verifica un danno multiplo d’organo rapidamente progressivo. Spesso caratterizzato da ulcerazioni

profonde dell’orofaringe. La mortalità è del 100% in 1­7 giorni.

Meccanismo d’azione:

Trasporto attivo nelle cellule alveolari tramite sistema diamina/poliamina i pneumociti accumulano

selettivamente il paraquat H2O2 e O2 ­ attaccano i lipidi

poliinsaturi della membrana

alveolare

Idroperossidi lipidici

reazione a catena danno

tessutale fibrosi

effetti del PARAQUAT sul SNC

•il paraquat supera la BEE (carrier)

•degenerazione dei neuroni dopaminergici della SNc

•accumulo di ­sinucleina

α

fibrillare

•sindrome

neurocomportamentale

(parkinsonismo)

Una indagine in

Taiwan, dove il paraquat veniva utilizzato come erbicida nei campi di riso, ha dimostrato che

l’incidenza della malattia di Parkinson nei soggetti esposti all’erbicida per più di 20 anni era 6,4

volte superiore ai soggetti non esposti (McCormack, 2002)

In accordo con questi dati, numerosi studi anatomici hanno riportato che ripetute esposizioni al

paraquat aumentano la vulnerabilità del sistema nigrostriatale.

Inoltre da uno studio comportamentale eseguito su animali trattati ripetutamente con diverse

dosi di paraquat, è emerso che l’erbicida induce una riduzione dell’attività locomotoria e del

coordinamento motorio. Questa sindrome era associata alla perdita dei neuroni della SNpc (Brook

et al, 1999)

Esperimenti in vivo hanno confermato la formazione di aggregati di ­sinucleina in seguito ad

α

esposizione al paraquat (Manning­Bog et al., 2002).

trattamento della intossicazione da Paraquat

monitorare i livelli di paraquat plasmatici e urinari (indicatori biologici)

– lavanda gastrica (entro un’ora)

– somministrazione di minerali assorbenti allo scopo di legare il Paraquat non ancora assorbito ­

– terra di Fuller (BENTONITE IN SOSPENSIONE ACQUOSA AL 30% ­PER SONDA ORALE)

l’emodialisi può essere effettuata, ma ha efficacia limitata in quanto le conc. di Paraquat nel

– sangue sono limitate

L’O iperbarico è controindicato in quanto promuove le lesioni polmonari

Composti clorofenossici

la DL50 è piuttosto elevata: 300 mg/kg sintomi tossici: 50­60 mg/kg

2,4­D e di 2,4,5­T

in seguito a ingestione accidentale di si sono osservati diversi sintomi tossici, quali

cloracne, alterata funzionalità renale, edema polmonare, necrosi epatica, neuropatie periferiche in un

caso di avvelenamento suicida l’esame morfologico ha rivelato demielinizzazione acuta diffusa oggi si

ritiene che la tossicità di questi composti sia dovuta alla presenza di un contaminante, la TCDD

(diossina), che si forma durante la produzione quando questa non avviene a temperature strettamente

controllate.

RODENTICIDA IDEALE

•non deve risultare sgradevole alle specie bersaglio

•non deve indurre diffidenza nell’animale

•la morte non deve insospettire i sopravvissuti

•deve indurre l’animale a uscire all’aperto prima di morire

•deve essere specie specifico

•maneggevolezza e sicurezza per l’operatore

Fosfuro di zinco

Uno dei rodenticidi più utilizzato nei paesi in via di sviluppo. Ampio spettro, basso costo, caratteristico

odore agliaceo o di pesce marcio. Appetito dai roditori e dai carnivori domestici. Irritante.

Meccanismo d'azione.

Dettagli
A.A. 2014-2015
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roberta.piras.91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tossicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Carta Anna.