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Le formule del campo elettrico sono :
in cui la prima rappresenta vettorialmente l’intensità del vettore del campo elettrico (in poche
parole è una sorta di " gravità ”).
Il Potenziale elettrico
Ad una carica q posta in un campo E si trova un’energia associata alla singola carica che
denotiamo con w.
l’energia per carica la chiameremo potenziale elettrico la cui formula sarà
=
Questa energia (w) è possibile associarla per similitudine all’energia potenziale
gravitazionale.
Tensione elettrica
Dati 2 punti a e b immersi in un campo elettrico, la tensione elettrica tra questi due punti è la
differenza tra i potenziali di una stessa carica
posizionata nei 2 punti. Viene infatti definita come
() − () ∆
= − = () − () = =
La tensione elettrica o differenza di potenziale viene
espressa in volt e viene misurata con uno strumento
chiamato Voltmetro
1 = 1
A titolo di richiamo la tensione dipende solo dai punti a e b senza considerare la carica
spostata e il percorso svolto.
Polarità della tensione
Ai capi di una “scartola” il polo a potenziale maggiore è caratterizzato da un segno + (testa
della freccia).
Convenzioni
Qui come per la corrente, a meno che non sia specificato a priori, sarà necessario anche in
questo caso scegliere arbitrariamente la polarità e poi valutare a posteriori del calcolo se la
nostra scelta è stata corretta e nel caso invertirla.
Forme d’onda
Nel corso delle lezioni incontreremo vari grafici e varie forme d’onda tra cui
(corrente continua, corrente alternata,segnali in PWM, carica e scarica di un condensatore,
diodi, transistor, isteresi magnetica ecc…) Sarà necessario vedere quindi le variazioni al
variare del tempo cosa accade.
Utilizzeremo molto a corrente alternata e la corrente continua.
qui riportiamo alcuni esempi
Esistono diverse fonti di energia a corrente continua: pannelli solari, batterie, convertitori a
idrogeno, pannelli solari, dinamo ecc…
E utilizzatori in corrente continua come led, computer, server, telefoni ecc…
Così come esistono generatori a corrente alternata come alternatori, inverter generatori a
gasolio ecc…
E utilizzatori a corrente alternata come motori trifase, motori bifase asincroni.
Potenza elettrica
La potenza elettrica è definita come la quantità di energia che il movimento delle cariche
produce o perde passando da un potenziale all’altro (attraversamento del dipolo) in un certo
periodo di tempo (in qualche modo riconducibile concettualmente all’energia cinetica e al
lavoro gravitazionale) Riducendo l’equazione è possibile ricavare varie
formule per la potenza elettrica:
- p=v x i
2
- p=Ri
2
- p=v /R
vedremo più avanti il significato di R come
resistenza.
La potenza inoltre si misura in watt tramite il
Wattmetro (strumento).
Convenzioni
Anche in questo caso ci sono delle convenzioni
per il segno e in particolare il verso della potenza scambiata al dipolo coincide con
quello della corrente al polo positivo.
In poche parole se il verso della corrente al polo positivo allora la potenza sarà
entrante (potenza assorbita).
Se in questo caso la corrente sarà negativa allora la potenza verrà negativa il che
significa che fisicamente la potenza è uscente (potenza generata). portando quindi a
4 combinazioni:
vediamo:
- caso 1 corrente uscente al polo positivo → potenza uscente
- caso 2 corrente entrante al polo positivo → potenza entrante
- caso 3 corrente uscente al polo positivo → potenza uscente
- caso 4 corrente entrante al polo positivo → potenza entrante
esempio 1.5 del Perfetti : calcolare la potenza assorbita da 1 e 2
esempio 1.6 del Peretti : calcolare sempre potenza assorbita
vediamo che una delle potenze assorbite è negativa; questo indica che in realtà la potenza
non è assorbita ma emessa dal dipolo preso in considerazione.
convenzioni
Da un dispositivo elettrico la potenza può essere assorbita o ceduta al circuito e questo
determina la differenza tra utilizzatori e generatori.
Per il generatore si assegna verso positivo alla potenza ceduta, mentre per gli utilizzatori si
assegna verso positivo alla potenza assorbita.
Vediamo per i generatori che corrente e DDP sono coordinati e la potenza ceduta ha valore
positiva.
Per l'utilizzatore invece vediamo che la corrente e la DDP non sono coordinate e la potenza
assorbita allora avrà valore positivo.
Il Wattora è la quantità di potenza assorbita o ceduta ogni lasso di tempo ed è una
rappresentazione effettiva di energia (misurabile in joule).
1 Wattora= 3600 j
se la potenza non è costante allora si fa l’integrale della potenza nel tempo
Il costo el watt ora è influenzato da molti fattori, con riferimento al solo costo dell’energia
questo è un mercato estremamente volatile e varia giornalmente di 0,08/0,1 €
土
Importante ai fini ambientali è il consumo medio annuo per una famiglia media si aggira
intorno ai 2000 kWh
Esempi di calcolo di energia
Energia prodotta annualmente da una centrale
Convenzioni interne al corso
- Le grandezze elettriche variabili nel tempo si indicheranno con la lettera
minuscola
esempio
i=i(t)
- Le grandezze elettriche fisse nel tempo saranno rappresentate con la lettera
maiuscola
- ci saranno altre grandezze legate alle correnti alternate (fasori in numero
complesso) che segneremo con una lettera maiuscola con un tratto sopra
esempio
Ī
Conduttori Ideali
(i fili che collegheranno i terminali tra una scatola e l’altra)
Si ipotizza per i conduttori ideali che i collegamenti tra un multipolo e l’altro siano
equipotenziali, cioè all’interno dello stesso filo il
potenziale è 0
V =V
ab cd
V =0
ac
V =V
a c
V =V
b d
Questo implica che le variazioni di energia avviene solo all’interno dei multipoli
Reti o Circuiti elettrici
L’insieme di più multipoli collegati da conduttori ideali prende il nome di circuito e dato che i
collegamenti sono equipotenziali e le variazioni di energia avvengono solo all’interno dei
multipoli, questi circuiti vengono definiti a parametri concentrati.
Il modo in cui i vari elementi di un circuito sono collegati tra loro viene detta topologia del
circuito.
Per la topologia non è importante la lunghezza del filo o la posizione nello spazio, ma solo e
unicamente delle connessioni tra i multipoli.
Per esempio nell'immagine sotto i tre circuiti hanno stessa topologia perché i collegamenti
sono sempre gli stessi
ESEMPIO 1A—1C ; 2C—2B
Lo studio del circuito
Nello studio del circuito i multipoli verranno visti come delle scatole nera al cui interno
avvengono cose e che (come detto prima) interagiranno attraverso i loro terminali tramite
variabili esterne che saranno tensioni e correnti.
L’analisi quindi del circuito si basa sulla volontà di ricavare tensioni e correnti ai vari terminali
data la topologia degli elementi che lo compongono. In questa serie di relazioni saranno
denominate relazioni caratteristiche e tramite le equazioni topologiche.
Leggi di Kirchhoff
Leggi di kirchhoff leggi fondamentali su cui si basa lo studio dei circuiti a parametri
concentrati
Nodi,rami e maglie, di un circuito
Un nodo è il punto di incontro di 3 o più poli, in poche parole un
bivio di correnti.
Un ramo è l’insieme dei componenti compreso tra 2 nodi, cioè un
gruppo di componenti connessi tra loro senza nodi intermedi.
Una maglia di un circuito e un insieme di rami in cui la corrente
può scorrere in un percorso chiuso, Ogni maglia può contenere
altre maglie al suo interno.
Prima legge di Kirchhoff
- 1 in un nodo la somma delle correnti è uguale a 0
+ + = +
1 4 5 3 2
LKC
∑ = 0
=1
Esempio 1.2 perfetti
Esempio fatto in classe
perto dal nodo A che ha una sola incognita e scrivo l’equazione del solo nodo A per poter
ricavare I :
2 che in numeri (
+ = + ⇒ + − = − 1) + 3 − (1) = 1
7 8 6 2 7 8 6 2
dal nodo B abbiamo equazioni che in numeri
+ + = + ⇒ + + − = 5 + 2 + 1 − (− 3) = 11
5 3 2 1 4 5 3 2 4 1
Non sempre però è disponibile un “nodo di partenza” con una singola incognita; nel caso si
costruisce un sistema a n equazioni in n incognite :
equazione del nodo A
+ = +
7 8 6 2 equazione del nodo B
+ + = +
5 3 2 1 4
Seconda legge di Kirchhoff
- 2 in una maglia la somma delle tensioni è uguale a 0
+ + + = 0
1 2 3 4
LKT
∑ = 0
=1
Esempio 1.3 del Perfetti
In questo caso bisogna scegliere un senso di percorrenza della maglia per poter assegnare
il segno alle varie DDP della maglia e assegneremo le frecce concordi al senso di
percorrenza con segno positivo e quelle contrarie con segno negativo.
Per esempio se prendiamo il senso orario otterremo
4+10-v-12=0
mentre se prendiamo il senso antiorario otterremo
-4-10+v+12=0
Il risultato indiscutibilmente non cambia
Per le leggi di kirchhoff in poche parole quello che entra deve anche uscire
Esempio 1.5 del Perfetti
Equazioni di un circuito
Le leggi di Kirchhoff dipendono dalla topologia del circuito non dagli elementi che
compongono il circuito.
Supponiamo di avere un circuito con n nodi e l lati
- applicando LKC otteniamo n-1 equazioni indipendenti
- applicando LKT otteniamo l-n+1 equazioni indipendenti
Quindi dalla sola topologia del circuito otteniamo [(N-l) +(L-N+I)]= L equazioni indipendenti
che denotiamo come equazioni topologiche che però non sono sufficienti a risolvere il
circuito, infatti per risolvere il circuito avremmo bisogno di 2L equazioni date dalle L tensioni
+ L correnti
Per ottenere le altre equazioni bisogna fare ricorso alle equazioni costitutive ( dette anche
relazioni caratteristiche) degli elementi che lo compongono.
Conservazione della potenza istantanea La somma algebrica delle
potenze assorbite (o
generate) da tutti gli
elementi di un circuito è
nulla in ogni istante.
Questo significa in termini
fisici che in un circuito
ideale la potenza generata
viene anche
completamente assorbita.
Consideriamo due dipoli a e b collegati tra loro da conduttori