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Estratto del documento

TOPOGRAFIA INTRODUZIONE

  1. FINE = RAPPRESENTAZIONE TOPOGRAFICA DEL RILIEVO TERRITORIALE
  2. RILEVARE E MONITORARE L'EVOLVERSI DEI FENOMENI

TOPOGRAFIA DI BASE

  • RILEVARE
  • CRITERIO:
    • RILEVARE PORZIONI DELLA SUPERFICIE DELLA TERRA (RILIEVI)
    • RAPPRESENTARE FENOMENI
    • ESEGUIRE TRACCIAMENTI DI OPERE DI INGEGNERIA
  • COSA SI MISURA?
  • ANGOLI

α = ANGOLO AZIMUTALE

  • FORMATO DAGLI ANGOLI ΠB E ΠC

φ = ANGOLO ZENITALE

= ANGOLO FORMATO DA VA E DALLA CONGIUNGENTE AC

USO: TEODOLITI - STAZIONI TOTALI

DISTANZE

VA VB

do = d * sen φ

Uso: DISTANZIOMETRI ELETTRONICI METODI INDIRETTI, GPS

DISLIVELLI

ΔAB = qB - qA

QUOTA A/B

Uso: VASI COMUNICANTI LIVELLAZIONE GEOMETRICA

DISTANZIOMETRI ELETTRONICI

d = Δφ/π λ

DISLIVELLI: LIVELLAZIONE GEOMETRICA

METODI PER IL COLLAUDO E IL MONITORAGGIO DI GRANDI STRUTTURE

SPOSTAMENTI ASSOLUTI: CAMBIAMENTO DELLA POSIZIONE DI UN P.TO RISPETTO A PUNTI CHE GARANTISCONO DI NON SUBIRE SPOSTAMENTI REALI

CAP.2 SLIDE 9

SPOSTAMENTI RELATIVI: DETERMINANDO LO SPOSTAMENTO RISPETTO A P.TI CHE POSSONO SUBIRE ANCH’ESSI CAMBIAMENTI DI POSIZIONE

  • A SI MUOVE
  • B FERMO
  • A FERMO
  • B SI MUOVE
  • A SI MUOVE
  • B SI MUOVE

Geide

Superficie media degli oceani intesa come formata da acque di densità e temperatura costanti, soggetta solo alle maree delle variazioni di P, atm

Equazione del Geide

(U - G) V dm = 1/2 (x2 + y2) ω2 = 0

Coordinate angolari astronomiche

  • Latitudine φ = angolo che la verticale forma con un piano normale all’asse di rotazione terrestre

Piano meridiano astronomico

Piano contenente un verticale in P e l’asse della terra

Longitudine astronomica o geografica

  • Λ = Angolo contenuto in un determinato senso tra il piano assunto come origine e il piano meridiano di P

Meridiano geodetico

Tutti i punti del geide la cui longitudine rispetto ad un punto scelto come origine sia la stessa

Parallelo geodetico

Tutti i punti che corrispondono ad uno stesso valore della latitudine

Equatore geodetico

Parallelo cui corrisponde la latitudine nulla

Sezioni Normali Principali

  • Sono nel piano del meridiano
  • Sezioni con raggio di curvatura massimo e minimo
  • Sono normali tra loro
  • Su di rotazione, una sezione normale principale è curva meridiana

Raggio minino r

Raggio massimo a

(Rm) Raggio Medio 4= √F*N

Curvatura media Cmm = 1/2 (1/F + 1/N)

Curvatura Totale Gaussiana Ce = 1/F*N

Teorema di Eulero

1/Rx = cos²α / F + sen²α / N = cost

F = Raggio di curvatura della sezione normale principale meridiana

N = Raggio principale di curvatura ortogonale a quello precedente

X = Vernici della sezione normale

? = Espressione raggi principali

UNA GEODETICA ≠ MERIDIANO PASSA SEMPRE VERSO EST O OVEST

HP

P (atto equatoriale, sotto l'azimut) λ = π/2

MI SPOSTO VERSO N-E

al proietto di questo raggio la GEODETICA è T0

  • TEOREMI DI GEODESIA OPERATIVA
  • SUR FISICA GEODE (ALLA VERTICALE)
  • SUR GEODE ELLISSOIDE (ALLA NORMALE)

TAGLIO IL GEODE D UN ALTRO P©TO (OCULUS UN PUNTO) CU VERTICE NEL P© COLLINEATO NON

α = ANGOLO TRA LE T© ALLE "SEZIONI NORMALI"

α' = ANGOLO FRA LE T© ALLE "SEZIONI NORMALI"

RELATIVE AL VERTICE O GEODETICHE

SUL GEODE

LIVELLE TEORICHE

  • ISOTOPICA - SUL GENERATORE DELLA BOTTIGLIA DI UN CERCHIO INDICATO AD O
  • TAMBURICA - INSERITA IN UNA CUSTODIA. CONTIENE FLUIDO (ALCOOL) IN PARTE ALLO STATO GASSOSO
  • INCISA UNA GRADAZIONE DI 2 mm
  • RISPETTATO LO ZERO CENTRALE
  • LA TO AL PUNTO CENTRALE SI CHIAMA TANGENTE CENTRALE

SEZIONE MEDIANA DELLA VESUV

R = ∑ Fi CHE AGISCONO SULLA SEPARAZIONE FRA PARTE LIQUIDA E PARTE GASSOSA

PASSA PER IL PUNTO K INTERSEZIONE FRA GLI ESTREMI DELLA BUBINA

SE CONSIDERO Ε, TANGENTE IN K ALLA SEZIONE LA RISULTANTE È f1 At

CONDIZIONI DI PERFETTA ORIZZONTALITÀ

Tangente centrale ≡ tg Ε

SENSIBILITÀ

ANGOLO DICHIUDE RUOTARE LA LIVELLA AFFINCHE' LA BOLLA SPOSTI DI 1 mm

Ε = 1 mm (IN FOGLIA MOLTIPLICO PER 20365)

R (mm)

  • 40 metri arco

ε ≈ 10''

1''

x VERTICALITÀ HO 2 PUNTI DISTINTI TRA LORO (VRIVIDATA PARTERDEL BODOVLT1)

PRINCIPIO DI BASE

Il programma che conosce la posizione dei 3 satelliti

calcola la posizione di P su cui è l'antenna

TEMPO - SINCRONIA OROLOGI

  • (3 satelliti, orologio)
  • Misura del tempo necessario al segnale per giungere dal satellite al ricevitore
  • Differenza tra tempo di ricezione (letto sul ricevitore) e tempo di emissione (letto sul satellite)

Sfasamento orologi Δt = ?

4º satellite

Offset Δt (χj'*) = ... [L1]

Ottenendo pseudo distanza (con errore)

pj* = √((xi-xj)2+(yi-yj)2+(zi-zj)2+c·Δt)

p = pseudo range (misurato)

c = velocità di propagazione del segnale (nota)

Δt = ?

xj, yj, zj = ?

xm, ym, zm, con i = 1,2,3,4

d*j = pj - c·Δt

3 COORDINATE P. DI O (INCOGNITE)

0&SET (INCOGNITA)

- N. NUMERO INTERO DI CICLI E QUELLE CYCLE SLIPS x O§N§ET,

LO RENDE DETERMINATO X AUMENTARE LA PRECISIONE

E ERRORI

SI RIRIGENTANI

ROUSOLU

  • ORDOSSI (10-100 m)
  • PRECISIONE (10-20 m" o 3-5 mm)
  • RIERIZIONE (20-50 mm

0 OSSERVATORE

  • INTERAZIONE SEGNALE
  • SEGNALI ARRIVA IN MODO INDIRETTO (0,5 m)
  • CATADO T-LESSE (0,01 mm)

POSIZIONAMENTO CENTITIVO LA DIFFERENZIAZIONE

ASSURERE COHE OSSERVABLE LA DIFF DI NIASURE DI BASE

  • ELIMINATI ERRORI SISTESUTICA
  • AUMENTA IL RAMORE DI MISURA

DIFFERENZIE ZAMP: POSIZIONE RISULTIVA PER 2 RIGEVITORI CON 1 SATELLI

  • RINCONNZARIONE ELIMINATO

& RIDUZIONE DI ASSORDI DI RIFRAZIONE, INCERTEZZA N 'ORBITI

1' S

X M

DIFFERENZE DOCIE: 2 RICEVITOE, 1 2 SATELLITI, 4 DISTANSE

  • ELIMINA ERRORI SATELITE-RICIEVITORE RIDOTTI ERRORI SISTESUTICA

DIFFERENZE TRODLE: D.DOOPE- OOO DIFF. DI LEOCE

  • ELIMINA errori OBLOGII
  • AMBIGUITA' N
  • IDENTIOCI i CYCLES SLIPS

OTF

  • Algoritmo probabilistico (minimi quadrati e filtro di Kalman)
  • Trova la combinazione di interi "possibili"
  • Master comunica la sua posizione al rover
  • Almeno 5 satelliti
  • Fase statica, non richiede che il rover sia fermo

Stazioni GPS Permanenti

  • Costituita da apparecchiatura GPS
  • Osserva in continuo i segnali del satellite GPS e li mette a disposizione di potenziali utenti
  • Precisione anche con un solo ricevitore

Applicazioni topocartografiche e di navigazione delle reti di stazioni permanenti GPS

  • Tracciamento ore
  • Applicazioni catastali
  • (GIS) Aggiornamento cartografica
  • Controllo mezzi in movimento
  • Alt.
  • In GMM

Applicazioni reti, stazioni permanenti GPS x def. ente del territorio

  • Analisi def. di carattere geodinamico a scala globale
  • In MMM post-processing
  • Rete di stazioni permanenti dell'ASI
  • > 30 SP.
  • > Effettua analisi e compensazione di rete incoerente
  • Stazioni permanenti 12 attive
  • Posizionamento in post-processing
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
64 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/06 Topografia e cartografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marco819 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia e trattamento delle osservazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Barzaghi Riccardo.