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Orario: Scuola dell'Infanzia e Scuola Elementare

Art.3: "La scuola dell'infanzia si diversifica da un minimo di 875 ad un massimo di 1700 ore, a seconda dei progetti educativi delle singole scuole dell'infanzia, tenuto conto delle richieste delle famiglie."

La scuola elementare prevede 27 ore obbligatorie più 3 ore facoltative. Non sono previste modifiche ai POF. L'organizzazione delle attività educative e didattiche è affidata ai docenti. A tal fine, concorre prioritariamente, fatta salva la contitolarità didattica dei docenti, per l'intera durata del corso, il docente in possesso di specifica formazione che, in costante rapporto con le famiglie e con il territorio, svolge funzioni di orientamento in ordine alla scelta delle attività, di tutorato degli allievi, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall'allievo, con l'apporto degli."

altri docenti. Inoltre, il docente al quale sono affidati i compiti previsti dal comma 5 assicura, nei primitre anni della scuola primaria, un'attività di insegnamento agli alunni non inferiore alle 18 ore settimanali.

L'introduzione del tutor definisce 2 tipi di insegnanti: il "tutor" e il "non tutor". Spariscono:

  • Contitolarità;
  • compresenze;
  • collegialità;
  • conresponsabilità educativa didattica;

Tra i Regolamenti attuativi alla legge 53 c'è quello per la "Individuazione del nucleo essenziale dei piani di studio scolastici per la quota nazionale":

Con la Riforma Moratti si introduce il: Mettere ognuno/a nelle individualizzazione condizioni di raggiungere lo stesso traguardo.

Finalità: uguaglianza dei punti di arrivo

Strategie pedagogiche di differenziazione dei percorsi Far raggiungere traguardi differenziati sulla base delle personalizzazione disuguaglianze di partenza

Sancisce le differenze La Moratti

nella su Riforma introduce le tre "I": INGLESE – INFORMAZIONE – IMPRESA. Poi si è parlato della "Riforma Gelimini" che prevede: Punto primo, il ritorno ai voti in pagella per elementari e medie. Ricordiamo che nel sistema-scuola fuoriuscito dal fervore ideologico sessantottino si era deciso di mutare i voti in giudizi perché meno traumatici nei confronti dei bambini/ragazzi. Ricordo lo spiazzamento generale quando ciò avvenne (a me capitò a metà delle elementari) e le continue domande ai professori. "Cosa vuol dire più che discreto? A che voto corrisponde il buono? Grazie per il distinto, ci tenevo a presentarmi bene, ma l'interrogazione com'è andata?" Gli insegnanti erano esasperati. Ora si torna alla chiarezza, anche se alle elementari il giudizio accompagnerà ancora il voto, mentre sarà reintrodotto il voto in condotta con bocciatura in caso di 5. Punto secondo, il

Risparmio per le famiglie sui testi scolastici. Sarà introdotto l'obbligo per gli insegnanti di adottare solo libri i cui editori si siano impegnati a mantenere invariati i contenuti per tutto il quinquennio. Stop quindi al lucroso mercato degli aggiornamenti, che spesso costringeva gli alunni a cambiare il testo ogni anno solo perché vi erano state introdotte piccole modifiche.

Punto terzo, l'educazione civica (e non solo: introduce le tre "E" Educazione alla salute, all'ambiente alla cittadinanza). La materia sarà incentrata su educazione ambientale e Costituzione e dopo anni tornerà a essere obbligatoria per tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Punto quarto, (e pomo della discordia), il ritorno al maestro unico. Si comincerà a reintrodurlo nella prima classe dal 2009-2010 e gradualmente entrerà a regime in tutte le classi successive; non ci sarà dunque alcuno scioccante cambiamento per i bambini.

partiticol vecchio sistema. Il maestro unico porterà un grandissimo risparmio con il taglio di circa 87.000 insegnanti in tre anni, cosa che ha ovviamente causato la sollevazione dellacategoria e di tutte le forza politiche e sociali che la appoggiano.

Inoltre abolisce la programmazione modulare e introduce quella vigente. Si parla anche di programmazione flessibile e può essere modificata in itinere. (ore insegnate 22+2 per la programmazione)

Infine si è discusso, per quanto concerne la scuola dell’infanzia, degli orientamenti del’ 91: Con gli orientamenti del’ 91, la scuola dell’infanzia non rappresenta più un’ area di parcheggio bensì una scuola a tutti gli effetti in cui si svolgono attività didattico/formative.

ESERCITAZIONE DI TIROCINIO INDIRETTO

Evidenzia gli elementi e le riflessioni emerse dal confronto intersoggettivo nelle supervisioni di gruppo.

Durante l’incontro del tirocinio indiretto avvenuto con il

supervisore si è presentato, con il referente responsabile, il POF (Piano Offerta Formativa) del V° circolo didattico di Caserta "Don Lorenzo Milani". Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), secondo il regolamento sull'autonomia scolastica, è il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale, ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Il presente Piano nasce dal riesame dei precedenti documenti progettuali di Circolo (PEI, Progetto Educativo d'Istituto, programmazione di Circolo Carta dei servizi, Regolamenti ecc.) e tiene conto della più recente elaborazione collegiale avvenuta a diversi livelli. Esso è il naturale sviluppo della pratica didattica di ciascuna scuola ed è costruito su criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo da consentire all'istituzione scolastica la massima apertura nei.confronti dei genitori e dell'interacomunità. Il POF inoltre è coerente con gli obiettivi generali e educativi determinati a livello nazionale e locale, tiene conto delle esigenze del contesto sociale e nello stesso tempo prevede un'organizzazione della didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno. Il piano dell'offerta formativa è adottato dal Consiglio di Circolo ed è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dallo stesso Consiglio di Circolo, tenuto conto delle proposte formulate dai genitori e dagli organismi presenti nel territorio. Il POF è flessibile e aperto, come tale è soggetto ad aggiornamenti nel corso dell'anno scolastico in funzione dell'evoluzione del sistema formativo ed organizzativo della scuola. Costituisce quindi un impegno per la comunità scolastica in quanto rappresenta l'offerta globale di tipo educativo e didattico della scuola. Esso contiene,oltre alle scelte curricolari ed extracurricolari che il Circolo Didattico di Vigonza adotta nell'ambito della propria autonomia, i servizi offerti, le scelte organizzative e le modalità di valutazione degli interventi. Il piano dell'offerta formativa sarà oggetto di periodiche valutazioni da parte sia della commissione che l'ha elaborato, sia da parte degli insegnanti incaricati a svolgere le funzioni obiettivo relative al coordinamento del piano stesso. Gli organi collegiali, attraverso un'ampia documentazione del lavoro svolto e attraverso un'attenta analisi degli esiti formativi relativi alle azioni educative programmate potranno verificare l'effettivo andamento delle attività didattiche. - E' elaborato dal COLLEGIO DOCENTI sulla base degli: - INDIRIZZI GENERALI - SCELTE GENERALI DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE - definiti dal CONSIGLIO DI CIRCOLO - e tenuto conto delle - PROPOSTE E PARERI di ORGANISMI E ASSOCIAZIONI di GENITORI - E'ADOTTATO dal CONSIGLIO DI CIRCOLO- è reso pubblico e consegnato agli ALUNNI e alle FAMIGLIE IL DIRIGENTE SCOLASTICO attiva i necessari rapporti con: - ENTI LOCALI - REALTÀ ISTITUZIONALI - REALTÀ CULTURALI - REALTÀ SOCIALI - REALTÀ ECONOMICHE operanti sul TERRITORIO Le istituzioni scolastiche definiscono e realizzano: - Offerta Formativa - Interagiscono tra di loro - Interagiscono con ENTI LOCALI AUTONOMIA GARANTISCE - LIBERTÀ D'INSEGNAMENTO - PLURALISMO CULTURALE Si sostanzia nella: - PROGETTAZIONE O REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI: - EDUCAZIONE - FORMAZIONE - ISTRUZIONE - Mirati allo: SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA Adeguati ai: - DIVERSI CONTESTI - DOMANDE FAMIGLIE - CARATTERISTICHE SPECIFICHE - SOGGETTI COINVOLTI AL FINE DI: - GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO - MIGLIORARE EFFICACIA INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE delle singole Istituzioni Scolastiche - esplicita - PROGETTAZIONE CURRICOLARE - PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE - PROGETTAZIONE

EDUCATIVA- PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA- è coerente con gli- OBIETTIVI DEI PROGRAMMI. riflette le esigenze del- CONTESTO CULTURALE, SOCIALE, ECONOMICO della realtà locale.

Dopo questa esposizione del POF, il referente insieme al supervisore ci hanno parlato circa l'organizzazione strutturale della scuola. Il V° Circolo didattico di Caserta "Don Lorenzo Milani" si trova ad operare in un contesto territoriale quanto mai variegato, sia per l'elevato numero di plessi che per diseguaglianze, da parte dell'utenza, in merito alla provenienza socioeconomico-culturale. In particolare il divario economico sembra essersi, negli ultimi anni, ulteriormente accentuato e pur non essendo il fenomeno conclamato, si iniziano a rilevare casi di parziale dispersione scolastica. Fatta eccezione per la presenza di oratori nelle vicinanze di alcuni dei plessi del Circolo, il territorio è privo di strutture atte a favorire l'aggregazione sociale, pur essendo

Alquanto elevata la densità di popolazione. L'identità culturale del territorio non risulta essere molto marcata, anche a causa di continui flussi migratori. Le istituzioni scolastiche presenti sul territorio appaiono, dunque (unitamente alle vicine comunità parrocchiali) particolarmente vocate a costituirsi quali luoghi di incontro e socializzazione oltre che presidi di cultura e di legalità per la crescita dell'intera comunità locale. Ci sono tre plessi per la scuola primaria e cinque per l'infanzia.

Dopo la riunione informativa con il referente della scuola ospitante e la lettura del POF, si rilevi:

  • Il contesto sociale, culturale economico in cui agisce l'istituzione;
  • Le finalità educative generali indicate nel POF;
  • La struttura organizzativa dell'istituzione scolastica.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tirocinio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Scienze Storiche Prof.