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PUNTI SALIENTI DELLA CARTA DI SERVIZIO DEL PROGETTO FORMATIVO

L'asilo nido Papa Cervi ospita circa 90 bambini organizzati su 3 sezioni in base all'età del bambino. Ogni sezione ha un numero di educatrici in rapporto numerico in media 1 a 6 bambini. Il progetto educativo prevede una continuità nei passaggi annuali privilegiando il mantenimento della stessa figura di riferimento per ogni bambino. Un progetto ponte prevede azioni finalizzate a consentire un passaggio sereno alla scuola dell'infanzia. Il nido ha il compito di favorire lo sviluppo armonico ed unitario dal punto di vista fisico, affettivo, intellettuale e sociale; inoltre insieme alla famiglia concorre alla formazione del bambino.

PROGETTO FORMATIVO: è un documento di lavoro per i bambini dai 6 mesi ai 3 anni riconoscendo l'asilo nido come un luogo di vita e di apprendimento. L'asilo nido è un luogo dove fare esperienze cognitive, fisiche, emotive ed infine sociali ma è

anche un luogo in cui si svolgono le relazioni tra i bambini, gli altri e l'ambiente. L'io è la struttura che percepisce se stessa ed entra in relazione con le altre persone e quindi il bambino potrà gestire le attività, interpretare i dati e gli stimoli esterni che rivolge verso se stesso e verso l'ambiente che gli garantisce lo sviluppo dell'IDENTITA'. La sia sull'IDENTITA' psicologia ci invita ad una riflessione che sull'io COMPETENTE ossia sulla necessità di riconoscersi e riconoscere gli altri in una dimensione collettiva in quanto il NOI è sacrificato e confinato a favore di una continua affermazione di sé, di competitività e mancanza di empatia. Il modo in cui i bambini interagiscono è importante per aumentare e raffinare il loro bagaglio di competenze affinché sia un trampolino di lancio verso l'AUTONOMIA. La percezione degli altri è uno dei compiti più importanti per la formazione dell'identità e per lo sviluppo delle relazioni sociali.

importanti e complessi che dobbiamo risolvere nella vita quotidiana. Come finalità fondamentali dell'asilo nido è quello di mantenere alla luce di tutto ciò l'identità, la competenza e l'autonomia e di creare una proposta didattico-educativa completa e coerente su: l'IO, il TU, il NOI, ... il mondo.

L'equipe degli educatori riconosce lo SPAZIO e la sua organizzazione come un fondamentale veicolo educativo. Con la parola spazio indichiamo anche il giardino che può diventare laboratorio, palestra per sperimentare un'infinità di esperienze. L'organizzazione degli spazi e dei materiali a disposizione sarà intesa come un sistema aperto e modificabile sia dagli adulti che dai bambini.

All'interno del nido è importante trovare uno spazio fisico per i genitori ma altrettanto è importante trovare/riconoscere un loro spazio "invisibile". Alle educatrici deve essere garantito uno spazio adeguato.

in cui poter preservare il momento dell'incontro con i genitori per poter realizzare una proficua collaborazione con loro. Gli obiettivi sono processi che facilitano lo sviluppo del bambino in ordine alle proprie aree di sviluppo. Gli obiettivi generali che seguono saranno una guida per la verifica, la valutazione e un riferimento per lo sviluppo globale dei bambini e un sostegno alla genitorialità:

  • sostenere e sviluppare il processo di separazione del bambino dagli adulti familiari
  • cogliere nel bambino le sue capacità e affinarle affinché il nido sia un laboratorio esperienziale in cui egli possa realizzare di essere un individuo capace di riconoscersi in un "TU"
  • far sì che il gruppo dei coetanei diventi per il bambino un laboratorio di esperienze cognitive ed affettive attraverso imitazioni, condivisioni, prestiti di idee e conflitti
  • accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita affinché possa valorizzare le proprie competenze offrendo
Basi sicure per lo sviluppo dell'autostima e della fiducia in se stesso - Favorire l'idea che il nido è dei bambini, delle famiglie, delle educatrici - Rivedere e rivalutare le aree del nido affinché l'architettura dello spazio educativo non diventi puro assemblaggio di spazi e materiali - Accogliere un bambino al nido significa accogliere la sua famiglia - Valorizzare il riconoscimento delle reciproche qualità e originalità offrendo pari opportunità nell'accogliere diverse culture. Il punto di partenza e di arrivo dell'accoglienza e dello stare al nido per i bambini e le famiglie, è la relazione affettiva e un percorso educativo condiviso. I bambini al nido devono poter crescere con serenità, fare esperienza nel rispetto della loro unicità dei loro tempi di sviluppo. Gli spazi del nido devono essere pensati e strutturati per favorire il loro percorso di crescita. Gli spazi diventano gli strumenti di realizzazione.gli obiettivi che ci siamo posti. E' stato necessario ripensarli e riorganizzarli. Gli allestimenti sono previsti per attività di intersezione per condividere attività ed esperienze insieme ai bambi delle altre sezioni. Uno spazio per l'incontro, il dialogo, la conoscenza, la condivisione, fra genitori ed educatrici: la riunione è il primo momento di incontro tra le famiglie e il servizio. Quest'anno si è svolto prestando particolare attenzione ai contenuti più affettivo-relazionali. Le educatrici hanno privilegiato momenti di scambio e di riflessione, con il contributo di famiglie che già frequentano il nido, utilizzando letture, pensieri e video. Le immagini e i bambini hanno raccontato il servizio in tutte le varie fasi della giornata, scandendo tempi, modalità ed esperienze. Ogni momento viene documentato con materiale fotografico. Il primo colloquio con la famiglia è un momento di conoscenza individuale dove tutti

iniziano a raccontarsi. Nella seconda settimana di ambientamento, i genitori si ritrovano in gruppo, dopo aver salutato i loro bambini, in una fase delicata. Il supporto delle educatrici facilita il dialogo, rassicura e coglie la diversità delle emozioni. È un momento di conoscenza che si allarga a tutte le famiglie del Nido, le educatrici si avvicinano porgendo pensieri, riflessioni, poesie e filastrocche, offrendo un'immagine di servizio.

Lo spazio rappresenta anche un "tempo" nel quotidiano per restituire ai genitori le esperienze del proprio bambino, unico e originale. La presenza di numerose famiglie straniere è occasione per riflettere e trovare pratiche comunicative efficaci e chiare. La riunione è il momento collettivo di condivisione e i colloqui individuali valorizzano il percorso di crescita di ogni singolo bambino al nido e in famiglia.

2. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA

2.1 (PRIMA DEL COVID)

2.1.1 DESCRIZIONE DELLA

L'asilo nido è composto da:

  • Ingresso con armadietti dei singoli bambini
  • 3 sezioni: lattanti, divezzi e semi-divezzi
  • Ufficio
  • Biblioteca
  • Stanza delle bambole con angolo cucina e gioco simbolico

La struttura include anche:

  • Spogliatoi per educatrici e operatrici
  • Cucina
  • Stanza per il pranzo delle educatrici e delle operatrici

Le tre sezioni dell'asilo nido sono:

  1. Sezione lattanti: strutturata per accogliere e rassicurare i bambini, con momenti di protezione e scoperta. Allestita con tappetoni morbidi, cuscini e mobili primi passi.
  2. Sezione divezzi:
  3. Sezione semi-divezzi:
vetri stimolano l'attenzione visiva dei bambini. Le finestre della sezione mostrano l'esterno e il giardino della sezione. La sezione è un luogo in cui si accolgono i bambini e le famiglie. - sezione mista 1 + sezione mista 2 (bambini semi-divezzi e divezzi): le sezioni dei grandi e dei medi sono organizzate per l'accoglienza quotidiana e il gioco di piccoli e grandi gruppi. Sono strutturate per creare degli angoli raccolti con l'utilizzo di tappeti e mobili divisori che contengono materiali messi a disposizione dei bambini. Una parete è dotata di un pannello attrezzato con contenitori contenenti materiali accessibili ai bambini. Nella sezione è presente una casetta per favorire dei momenti di gioco appartati. Le ampie finestre mettono in contatto i bambini con il mondo esterno e con il giardino. Tutti gli spazi dell'interno e dell'esterno della sezione accolgono eventi con importanza emotiva. Inoltre la struttura ha un cortile interno dove

i bambini delle due sezioni dei divezzi e semi-divezzi possono giocare con una casetta di plastica e delle moto in plastica. Il cortile viene utilizzato in tutte le stagioni; per esempio nel periodo invernale il cortile viene allestito con rami, foglie, pigne etc. si creano delle attività e fare delle attività al riguardo. Nel periodo estivo si possono fare dei giochi con l'acqua quindi mettere per esempio delle bacinelle piene di acqua e fare delle attività al riguardo.

DESCRIZIONE DELLA SEZIONE MISTA 2

La sezione mista 2 è composta dall'antibagno dove ci sono due tavoli e delle sedie ad altezza dei bambini ed un armadio. Qui si possono svolgere delle piccole attività, come la pittura e altre attività come le palline di Natale dove i bambini le hanno fatte con le loro manine. Al loro interno ci hanno messo dei legnetti, dei pezzettini di carta, del sale etc. Andando avanti cioè oltre la porta ci troviamo nel bagno.

troviamo anche dei tavoli e delle sedie adatte alle dimensioni dei bambini. Nella stanza principale avvengono diverse attività, come il gioco libero, la lettura, la manipolazione di materiali didattici e la realizzazione di piccoli progetti. Gli educatori sono presenti per guidare e supportare i bambini durante queste attività, incoraggiandoli a esplorare, sperimentare e imparare attraverso il gioco. La stanza è organizzata in modo da favorire l'autonomia dei bambini, con materiali e giochi facilmente accessibili e a loro misura.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 96REBECCA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tirocinio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pareti Germana.