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TIPOLOGIA DI AZIONI
L’azione è un titolo che rappresenta la proprietà di una quota di una società, che
conferisce all’investitore (azionista) diritti patrimoniali: diritto a ricevere gli utili
distribuiti dalla società, e il patrimonio netto della società stessa nel caso di
liquidazione, e diritti amministrativi: come il diritto di voto nelle assemblee.
A differenza dell’obbligazione, non comporta un diritto di credito nei confronti della
società emittente: la restituzione del capitale avveniene solo con la vendita dell’azione
stessa ad altri investitori.
Le diverse tipologie di azioni si distinguono in relazione ai diritti riconosciuti al
sottoscrittore:
Azioni ordinarie:
Il capitale sociale di una società deve sempre presentare azioni ordinarie: azioni aventi
diritto di voto sia nelle assemblee ordinarie che in quelle straordinarie.
Le azioni hanno un valore nominale al di sotto del quale non possono essere emesse,
ed in genere vengono emesse ad un valore superiore a quello nominale ma inferiore a
quello di mercato.
La differenza: val nominale - prezzo di emissione è detto sovrapprezzo azioni
(contabilizzata come riserva dell’equity).
Valore contabile vs. valore di mercato:
• Il valore contabile è un indicatore di dati pregressi, ci dice quanti fondi ha
raccolto in passato l’impresa dagli azionisti, non misura il valore che gli azionisti
attribuiscono alle azioni oggi.
• Il valore di mercato dell’impresa è un indicatore che guarda al futuro, e dipende
dai futuri dividendi che gli azionisti si attendono di percepire.
Tra queste ricordiamo le azioni a voto pieno:
• diritto di voto nelle assemblee sia ordinarie sia straordinarie
• diritto al dividendo e al rimborso del capitale in caso di liquidazione, il rimborso
avverrà solo dopo quello delle azioni con privilegi di natura patrimoniale (ad esempio:
le azioni di risparmio).
Azioni di risparmio: (istituite nel 1974)
Azioni prive del diritto di voto che possono essere emesse solo da società quotate alla
Borsa Italiana. In virtù di ciò godono di maggiori diritti patrimoniali rispetto alle azioni
ordinarie, (privilegi declinati nei singoli statuti societari).
In generale hanno:
•Diritto ad un dividendo minimo legale pari al 5% del valore nominale cumulabile per
3 esercizi
•Il dividendo deve essere maggiorato rispetto a quello delle ordinarie, di un importo
minimo del 2% del val nominale
•Sono senior rispetto alle azioni ordinarie: in caso di fallimento dell’impresa hanno
prelazione nel rimborso del cap.
Inoltre sono al portatore e, in concorso con le az privilegiate, non possono superare il
50% del capitale sociale
Azioni privilegiate:
Attribuiscono una prelazione nella partecipazione agli utili e nel rimborso del capitale
in caso di fallimento della società (fatti salvi i diritti delle az. risparmio).
Di contro l’atto costitutivo in genere, limita il diritto di voto delle privilegiate alle sole
assemblee straordinarie.
Il flusso di dividendi distribuito è strettamente correlato a quello distribuito per le
azioni ordinarie, poichè i privilegi consistono tipicamente in una prelazione sugli utili
fino ad una certa percentuale del valore nominale e ad una eventuale maggiorazione
rispetto alle azioni ordinarie.
Il loro prezzo in genere incorpora anche un valore per il diritto di voto nelle assemblee
straordinarie, quindi tendono ad essere quotate a sconto rispetto alle ordinarie, a
premio rispetto alle risparmio.
- Non sono nominative ed hanno il diritto di opzione sull’emissione di nuove azioni.
Privilegiata a tasso variabile: Az. privilegiata che paga dividendi variabili secondo i
tassi di interesse a breve termine.
MERCATI AZIONARI
Il mercato azionario fornisce liquidità agli azionisti: la possibilità di vendere facilmente
un investimento, ad un prezzo vicino a quello al quale è possibile acquistarlo.
• Public company: Le azioni sono scambiate pubblicamente su un mercato
azionario
• Private company: Le azioni sono scambiate privatamente
Quando una società emette e vende nuove azioni, lo fa nel mercato primario.
Dopo tale transazione iniziale, le azioni continuano ad essere scambiate direttamente
tra gli investitori, senza il coinvolgimento della società: mercato secondario.
I mercati azionari italiani:
1) Mercato ufficiale MTA, ripartito nei seguenti segmenti:
•Blue Chip (Large Cap): comprende le prime 40 società per capitalizzazione e grado di
liquidità, che vanno a costituire il principale indice della B.I., il FTSE MIB, che copre
circa l’80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano.
•Mid Cap: comprende le successive 60 imprese per capitalizzazione e grado di
liquidità.
•Small Cap: comprende le imprese che non fanno parte delle prime 100, ma che
superano i criteri di liquidità di B.I.
•Micro Cap: comprende tutte le altre società non presenti nei gruppi precedenti e che
non rispettano i requisiti di liquidità fissati da Borsa Italiana.