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THE ELEPHANT MAN (DAVID LYNCH)
L'impatto emozionale della musica filmica
Quando si parla di "impatto emozionale", sono due le domande che sorgono:
- La musica può significare uno stato emozionale per lo spettatore?
- La musica può suscitare nello spettatore uno stato emozionale?
Si tratta di due domande apparentemente simili, ma a cui si possono dare risposte differenti. Ad esempio, la musica può significare felicità, ma non per forza la provoca nello spettatore.
Teoria dell'espressività musicale
Esistono due correnti di pensiero in merito all'espressività musicale.
- COGNITIVISTI: sostengono che la musica può significare emozioni, ma non suscitarle. Secondo loro, l'espressività musicale risiede nel nostro riconoscimento di un'emozione, non nella nostra esperienza di essa.
- EMOTIVISTI: sostengono che la musica può significare e può suscitare emozioni, poiché induce una risposta
- La musica dà alla visione un senso di continuità, ad es. attraverso il leitmotiv (brano musicale che ritorna)
- Rinforza l'unità formale e narrativa
- Accresce la valenza emozionale dell'ambientazione (ad es. nei film horror)
- Sottolinea gli stati psicologici dei personaggi
- Stabilisce il mood generale.
- MOOD: bassa tonalità emozionale di
- INCIPIT
- parte come spettacolo da fiera, a causa della sua diversità
- "diventa" un essere vivente, perché poco alla volta lo
- separazione e ricongiungimento: deriva dal bisogno innato di attaccamento;
- disgrazie di un personaggio giusto: si soffre per la sua impotenza.
lunga durata
PICCO EMOZIONALE: di alta intensità e breve durata, riattiva il mood
Possibilità delle immagini di accompagnare la musica
Le immagini accompagnano la musica in due modi, attraverso la polarizzazione o attraverso la congruenza affettiva.
POLARIZZAZIONE: il carattere emotivo della musica spinge il contenuto dell'immagine verso lo stesso polo emozionale; un'immagine neutra, ad es., può essere spinta verso l'allegria o la tristezza, che sono poli opposti. La musica, dunque, modifica la qualità emotiva dell'immagine.
Un es. è rappresentato da Kubrik, che polarizza la musica di Beethoven e Rossini per una scena di stupro (Arancia Meccanica), mentre usa la sinfonia di Strauss, che rimanda a feste di fine Ottocento, su immagini di fantascienza (2001: Odissea dello spazio).
CONGRUENZA AFFETTIVA: lo spettatore rileva che la dimensione emotiva della musica si accorda con il tono emozionale della narrazione, come avviene guardando i
film di Spielberg, dove il tema di Indiana Jones è avventuroso, mentre quelli di E.T. e Schindler's List li pongono nel filone malinconico del regista.
In questo caso, la musica intensifica l'interpretazione delle immagini: il potere emozionale delle immagini si combina con quello della musica e può indurre una risposta nello spettatore.
The Elephant Man (David Lynch, 1980)
Retorica del disgusto e sentimentalismo
La traiettoria emotiva
Si parte con un effetto di suspense, poiché la visione del famoso "Uomo Elefante" viene differita. L'uomo è oggetto esclusivo di sguardi altrui e lo spettatore vede soltanto le reazioni dei personaggi: fin da questo momento, nutre il terrore di essere disgustato da ciò che in futuro vedrà. La suspense è presente fin dal titolo e prosegue per ben venti minuti, prima che lo spettatore possa scoprire il volto dell'Uomo Elefante. Lynch lavora inizialmente sull'attesa del mostro.
Unascelta tipica del filone horror (ad es. L'alba dei morti viventi, Romero). C'è un allineamento-coinvolgimento dello spettatore con il protagonista attraverso il personaggio di Treves (Anthony Hopkins): è con lui che lo spettatore scopre di allinearsi.
L'allineamento percettivo, però, non corrisponde a quello cognitivo, perché non si comprende da quali azioni sia spinto; per tale motivo l'allineamento non genera subito coinvolgimento, essendoci ambiguità e opacità. Lynch non rispetta dunque i canoni dal cinema classico, ma è naturale, tendendo lui a essere del tutto anticlassico nei suoi film.
Treves, comunque, non è il vero protagonista del film.
DA "UOMO ELEFANTE" A MERRICK
La narrazione trasforma il "freak" in un personaggio:
culturale negativa, a causa dell’ereditàbrechtiana (esperienza emotiva vs giudizio critico). Si tratta comunque di un’emozione legata alpianto, che dipende da un sentimento di impotenza o resa (nel caso di Merrick, l’impossibilità dinon poter essere mai completamente umano).Il sentimentalismo non produce azione, ma genera vergogna e imbarazzo.È alla base di tutti i generi hollywoodiani.I temi tipici che producono emozioni sentimentali sono:
Analisi dell’incipit
Nell’incipit del film si può notare lo stile visionario tipico di Lynch: il regista allude all’incidentedella madre di Merrick, ma non lo rappresenta. Il pianto del bambino allude al tema del rapporto trabambino e madre.Le risate e la musica da luna park risultano stranianti accanto al pianto della donna
E all'ambientazione della scena, e si scontrano anche con la suspense. Il Freak Show era stato già rappresentato in Freaks (1932), film però in apparenza horror, con attori "freak" e con alla base il tema della vendetta.