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PLASMA:
plasma
Il è un liquido trasparente, di colore giallognolo, ha un
pH intorno al neutralità, ed è costituito prevalentemente da
acqua, poi nel plasma troviamo delle proteine plasmatiche
molto importanti e altre sostanze come i gas della respirazione
o ioni o sostanze nutritizie (come lipidi, glucosio, amminoacidi)
o sostanze di rifiuto del catabolismo cellulare.
Proteine plasmatiche: albumine
principalmente (circa il 60%
globuline,
della frazione proteica totale) e in minor misura
fibrinogeno proteine regolatrici.
e Le ALBUMINE sono delle
grosse proteine prodotte del fegato che rimangono sempre
all’interno dei vasi sanguigni (non escono mai, come anche le
globuline alfa e beta.) Le GLOBULINE si distinguono in
globuline alfa beta (Alfa e beta sono sempre prodotte dal
fegato) e gamma (sono anticorpi, quindi non sono prodotte dal
fegato ma dai linfociti o dalle plasmacellule). Le globuline sono
osmotico
molto importanti per garantire l’equilibrio tra il
sangue e i liquidi interstiziali che sono al di fuori nei vasi, nel
connettivo, poiché richiamano liquido all’interno dei vasi, sono
mantenere costante il pH
importanti anche nel del sangue e
trasportatori
funzionano anche come di alcune sostanze come
vitamine, farmaci, ormoni, colesterolo. Il rapporto fra le
albumine e le globuline in condizioni normali è costante (1,7);
questo rapporto può cambiare in condizioni patologiche (come
una patologia del fegato in quanto le albumine e gran parte
delle globuline sono prodotte dal fegato, o quando ci sono
infezioni in corso perché nel caso delle infezioni vengono
prodotte grandi quantità di anticorpi, quindi aumenta la
frazione delle gamma globuline). Poi, tra le proteine
fibrinogeno
plasmatiche, troviamo, in minor misura, il (circa il
4% delle proteine plasmatiche), molto importante per la
coagulazione perché quando si verifica una lesione di una vaso
e il fibrinogeno è in contatto con l’aria, esso precipita e da
proteina solubile si trasforma in una proteina insolubile
fibrina),
(chiamata la quale forma un reticolo irregolare che si
oppone alla perdita di sangue (è come una rete nel quale
rimangono imbrigliati tutti gli elementi figurati del sangue); è un
inizio del coagulo. Quando si è formato il coagulo dalla ferita
serio
fuoriesce un liquido trasparente chiamato (ovvero plasma
privo di fibrinogeno). Po troviamo nel plasma una piccola
percentuale di PROTEINE REGOLATRICI (circa l’1%), che
sono ormoni o enzimi o pro-enzimi, cioè la forma inattiva di
alcuni enzimi che magari devono essere trasportati grazie al
circolo sanguigno in un posto specifico prima di diventare
attivi).
Per osservare il sangue al microscopio è necessario fare uno
striscio di sangue: si prende un vetrino, ci si mette una
gocciolina di sangue da una parte e con vetrino più sottile
(detto coprioggetto) si striscia il sangue su tutto il vetrino, poi il
sangue viene fissato sul vetrino col calore e viene colorato con
coloranti specifici. All’osservazione al microscopio si ottiene
così un preparato che è costituito per la maggior parte, dal
punto di vista delle cellule, da globuli rossi (marroncini), poi in
minor quantità globuli bianchi che sono più rari e piastrine,
piccoli elementi viola sparsi. Troviamo solo gli elementi figurati
del sangue poiché il plasma se ne va con il processo di
preparazione del vetrino.
ELEMENTI FIGURATI DEL SANGUE: Tra gli elementi figurati
del sangue, cioè la porzione cellulare, troviamo per il 99% i
globuli rossi globuli bianchi
e per l’1% (ce se sono molti tipi:
piastrine.
neutrofili, eusinofili, basofili, linfociti e monociti) e
I GLOBULI ROSSI sono abbastanza piccoli ( hanno un
forma caratteristica:
diametro di 7.5/8 micron) e hanno una è
fatta cioè a disco biconcavo (presenta una strozzatura
privo di nucleo,
centrale, essendo non è quindi una vera e
propria cellula, ma è una cellula che ha perso il nucleo).
privo di
Presenta un citoplasma abbastanza omogeneo e
organuli. deformabilità
L’assenza del nucleo favorisce la del
globulo rosso che gli consente il passaggio anche nei capillari
(che hanno talvolta un diametro inferiore a quello del globulo
rosso, come succede al livello dei capillari polmonari). Il
globulo rosso contiene per la maggior parte acqua (circa il
66%) e proteine (33%); la più abbondante è l’emoglobina (l), la
proteina responsabile della maggior parte del trasporto dell’O2
e di CO2 (in piccola parte questi gas possono trovarsi anche
sciolti nel plasma, ma l’emoglobina è proprio specializzata in
questo trasporto). L’emoglobina è fatta da quattro catene di
globina (due alfa e due beta) e ogni globina contiene al centro
gruppo eme
un (detto parte prostetica; cioè la parte proteica è
fatta dalle globine, la parte prostetica è fatta dai gruppi eme)
atomo di ferro (che
che contengono un è il pigmento che
colora il nostro sangue) mantenuto in forma ridotta bivalente e
quindi è in grado di legare una molecola di ossigeno.
L’emoglobina che è legata all’ossigeno si chiama
ossiemoglobina, quella priva di ossigeno si chiama
desossiemoglobina. Il legame tra ossigeno è ferro è labile,
dipende dalla concentrazione ambientale di ossigeno (ad alte
concentrazione di ossigeno esso si lega spontaneamente
all’emoglobina, in condizioni di bassa concentrazione di
ossigeno, esso se ne distacca spontaneamente). In condizioni
normali il livello di globuli rossi è ben preciso nell’uomo (5,5
milioni per millimetro cubo) o nella donna (4,5 milioni per
millimetro cubo); questo numero può crescere ad esempio in
alta montagna perché l’esposizione a lungo periodo a
concentrazioni più basse di ossigeno può stimolare di sintesi
di globuli rossi. I globuli rossi inizialmente sono cellule normali,
fase di maturazione
dopo perdono il nucleo durante la in cui
perdono anche gli organuli citoplasmatici: ciò succede nel
midollo osseo; quando vengono immessi nel circolo sanguigno
sono già reticolociti, cioè globuli rossi privi di nucleo, privi di
organuli che conservano per poche ore, circa 24 ore, un po’ di
ribosomi e polisomi con i quali sintetizzano emoglobina per un
breve periodo (perché alla fine conterranno appunto solo
emoglobina). I globuli rossi hanno una vita limitata, siccome
mancano di nucleo, circa 120 giorni dopodiché vengono
distrutti dai macrofagi localizzati nella milza principalmente
oppure in misura minore nel fegato e nel midollo osseo.
GRUPPI SANGUIGNI: antigeni
ci sono numerosi che i globuli
rossi espongono sulla loro membrana che caratterizzano
specificatamente il sangue di ognuno di noi. antigeni più
importanti:
AB0:
-sistema è fatto da antigeni di natura glucidica, particelle
glucidiche che sono attaccate alla membrana plasmatica dei
globuli rossi e che ne consentono la distinzione in 4 gruppi: 0,
A, B, AB. Gli antigene in realtà sono due: il tipo A e il tipo B.
Nel gruppo 0 troviamo quei globuli rossi che non espongono
antigeni ne A ne B. Il sangue che espone l’antigene di tipo A,
viene chiamato sangue di gruppo A, il sangue che espone
l’antigene di tipo B è il gruppo B e il sangue che ne espone
entrambi è sangue di gruppo AB. Siccome questi antigeni
esposti sulla membrana dei globuli rossi sono associati a degli
anticorpi specifici presenti nel plasma sanguigno; l’assenza o
la presenza di questi antigeni è complementare all’assenza o
alla presenza di anticorpi specifici nel plasma (il gruppo 0 che
non ha gli antigeni sulla superficie dei globuli rossi, ha però nel
plasma gli anticorpi specifici antiA e antiB nel plasma che si
agglutinine
chiamano , mentre il gruppo A avrà nel plasma gli
anticorpi anti-B, il gruppo B gli anticorpi anti A); se un soggetto
viene sottoposto a una trasfusione di sangue bisogna essere
molti attenti a darle un sangue contro cui non ha gli anticorpi
altrimenti si crea la reazione di rigetto, e per questo motivo il
sangue 0 è considerato donatore universali, mentre il sangue
AB è il ricevente universale non avendo ne gli anticorpi anti-A
ne gli anticorpi anti-B .
Rhesus:
-sistema che viene identificato con un antigene di
natura proteica chiamato RH, per cui il sangue può essere RH
negativo o RH positivo a seconda se i globuli rossi espongano
o meno sulla loro membrana questo antigene. Fortunatamente
l’antigene RH non è concomitante con la presenza
dell’anticorpo nel plasma, quindi il primo contatto tra il sangue
di un RH positivo e di un RH negativo non produce nessun
rigetto (e ciò che succede quando una madre RH negativa è in
attesa di un bambino RH positivo: la prima gravidanza va
tranquillamente senza problematiche però dal momento in cui
la donna ha avuto questo primo contatto con il sangue RH
positivo produce anticorpi anti-RH+ perché lì riconosce come
non propri, quindi un eventuale successiva gravidanza con un
feto RH positivo può provocare la morte del feto perché questi
anticorpi si vanno a scagliare contro il sangue del nascituro.
GLOBULI BIANCHI (o leucociti): sono cellule molto più grandi
rispetto ai globuli rossi e hanno il nucleo ben visibile (si
colorano molto meglio). Esse sono le cellule preposte alla
difesa del nostro organismo. Se il loro numero aumenta di
molto rispetto al normale vuol dire che c’è un infezione in
corso che sta scatenando la risposta immunitaria e quindi fa
aumentare il numero di leucociti. I leucociti dividono in molti
tipi. Una prima suddivisione è quella tra leucociti granulari (che
sono provvisti di granuli specifici per ogni tipo cellulare nel loro
citoplasma, detti anche granulociti, più grandi dei globuli rossi,
neutrofili,
si dividono in sono i più diffusi vanno dal 50 al 70%
di tutte le cellule bianche, le cellule che si vedono con più
basofili eosinofili
facilità, dallo 0 all’1%, o che vanno dall’1 al
4%; si colorano in maniera diversa per via della specificità dei
granuli per ogni tipo cellulare che hanno quindi delle affinità
tintoriali diverse per i diversi coloranti neutri, acidi o basici.
Quindi i neutrofili avranno granuli che hanno particolare affinità
per i coloranti neutri, gli eosinofili hanno particolari affinità per i
coloranti acidi e i basofili per i coloranti basici; la colorazione è,
infatti, uno step essenziale nella preparazione di u