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Caratteristiche del tessuto connettivo
➢ Funzione di sostegno
➢ Funzione di connessione con altri tessuti e di fornire un'impalcatura e sostegno al corpo
➢ Partecipa alla termoregolazione
➢ Partecipa ai meccanismi di difesa
➢ È vascolarizzato e innervato
➢ Alcune delle sue cellule sono capaci di muoversi nel tessuto stesso
Da Dove Deriva Principalmente dal mesoderma (uno dei tre foglietti embrionali)
Cellule Mesenchimali Indifferenziate possono differenziare in tutti i tipi cellulari del connettivo maturo. Fonte di cellule staminali dei tessuti connettivi.
PROTEOGLICANI sono macromolecole composte da un asse proteico (core) a cui sono unite covalentemente lunghe catene di disaccaridi o glicosamminoglicani (GAG).
Sono quindi una famiglia di glicoproteine altamente glicosilate, in cui le componenti glucidiche sono soprattutto glicosaminoglicani.
I proteoglicani e i GAG sono carichi negativamente e idrofili; perciò attirano cationi e acqua formando un gel idratato. Questo
Il gel costituisce un filtro molecolare, lega varie molecole (es. ormoni), regola il turgore della matrice extracellulare, regola la migrazione cellulare. Essi conferiscono la resistenza alla compressione. Ci possono essere anche aggregati di vari proteoglicani o proteoglicani transmembrana che servono a legare la cellula alla matrice extracellulare.
La matrice extracellulare è composta da una sostanza fondamentale e fibre. La funzione principale della sostanza fondamentale è la resistenza alla pressione (gel idratato), mentre la funzione principale delle fibre è la resistenza alla trazione. La presenza di acqua facilita la diffusione di sostanze di nutrimento e di scarto tra tessuti e sangue o linfa.
Componente fibrillare:
- Collagene: fasci con orientamento ben definito. Esistono almeno 20 differenti tipi di fibre collagene; spessore (10-100 nm) prive di diramazioni. Al TEM appare una bandeggatura regolare rappresentata dalle fibrille di collagene.
- Reticolari: intreccio a formare una rete tridimensionale; stessa proteina costitutiva del collagene.
ma minore grado di aggregazione; meno resistenti, ma più flessibili rispetto alle collagene
Elastiche: componente fibrillare immersa in una matrice amorfa; le fibre elastiche, a differenza del collagene, si allungano se sottoposte a trazione; al cessare della trazione, le fibre riacquistano la loro forma originale
Fibrille collagene
- Type I: più abbondante; pelle, ossa, tendini
- Type II: senza bandeggiatura; in cartilagine
- Type III: fibrille reticolari
- Type IV: senza bandeggiatura; maggior componente delle membrane basali
Elastina viene sintetizzata dai fibroblasti
- Funzione: Conferisce l'elasticità
- Organizzata in fibre e fogli discontinui nell'ECM:
- Corde vocali
- Arteria aorta e polmonare
- Bronchi, polmoni
- Pelle ed alcune cartilagini
Aspetto:
- Sottile, fino ad 1 nm
- Meno ondeggiante del collagene e ramificata
- richiede tecniche particolari di colorazione
Simile al
collagene ma non glicosilata • Ha legami crociati molto forti essenziali per la funzione elastica • Assume una struttura a spire casuali che si possono deformare per poi tornare alla posizione originale
Fibre Reticolari Funzione: Supporto intimo dei capillari, nervi e fibre muscolari– Si osservano nella lamina reticolare della membrana basale
Forma le capsule di rivestimento degli organi Aspetto:– Collagene di tipo III rivestito da glicoproteine con particolari proprietà di colorazione– PAS (Acido Periodico di Schiff)– Argento –Diametro 0.5-2 nm
Fibroblasti:– Modesta capacità migrante– Sono le cellule più ubiquitarie– Sono cellule attive• Funzione:– Formano collagene, elastina ed altre fibre– Producono la sostanza fondamentale ECM (Extra Cellular Matrix)
Aspetto:– Cellule affusolate o con ampi processi citoplasmatici– Citoplasma basofilo– Nucleo con grande
nucleolo/nucleoli
Fibroblasti attivi: Stretta associazione con fasci di fibre collagene. Abbondante RER e Golgi. Nucleo grande di forma ovoidale. Fibroblasti a riposo (fibrociti): Più piccoli, citoplasma acidofilo, scarso RER e ribosomi liberi. Fibroblasti possono muoversi, raramente mitosi (ferite), differenziabili in adipociti, condrociti e in osteoblasti.
Mastociti (o Mastcellula)
- Funzione: Intervengono nelle reazioni allergiche
- Contengono: istamina (vasodilatatore), ed eparina (anticoagulante).
- Distribuzione: Derma, Rivestimento gastro-intestinale, perivascolare e delle vie respiratorie
- Aspetto: Cellule larghe, rotondeggianti od ovoidali, Granuli secretori sferici addossati alla membrana. Numerosi mitocondri. Poco RER e Golgi abbondante
Macrofagi
- Sia fissi che mobili
- Funzioni: Fagocitano residui e li degradano attraverso i lisosomi. Fonte delle proteine del complemento e dei regolatori della
crescita – Aiutano la risposta immunitaria
- Origine: – Derivano dai monociti del sangue – Possono avere nomi caratteristici: istiociti (nel fegato)
- Aspetto: cellule con forma da rotondeggiante ad ovoidale, nucleo scuro e periferico, a volte si possono vedere i materiali fagocitati.
Il derma può essere suddiviso, nonostante non vi sia una netta demarcazione, in uno strato papillare e in uno strato reticolare profondo. Lo strato papillare è il più sottile ed è formato da connettivo lasso. Il nome deriva dal contatto tra questo strato e l'epidermide che si verifica attraverso le papille dermiche. Quest'ultime si ingranano alle creste epiteliali della sovrastante epidermide e costituiscono, con esse, la giunzione dermo-epidermica. Le papille dermiche hanno il compito di rafforzare l'adesione tra i due strati e di aumentare la superficie di diffusione delle sostanze che dal derma nutrono e ossigenano gli strati profondi dell'epidermide.
Lo strato reticolare è più spesso ed è formato da tessuto connettivo denso irregolare. Esso si continua con l'ipoderma e forma un tappeto di fibre disposte irregolarmente, resistenti all'ostiramento in molte direzioni. Le cellule presenti nel derma sono fibrociti, mastociti, macrofagi, ma si rinvengono anche plasmacellule e leucociti migrati dal sangue. Il derma è attraversato da capillari sanguigni, linfatici e nervi. Le terminazioni nervose sono varie per struttura e funzione: sono terminazioni nervose libere e specializzate, a funzione comunque recettoriale. Il derma inoltre contiene inoltre follicoli piliferi, ghiandole sudoripare (eccrine e apocrine) e sebacee.
Strato sottocutaneo (Ipoderma) L'ipoderma connette il derma ai muscoli e alle ossa sottostanti e lo fornisce di vasi sanguigni e nervi. L'ipoderma è costituito da tessuto connettivo lasso con fibre collagene ed elastina. I principali tipi di cellule
all'interno dell'ipoderma sono presenti fibroblasti, cellule adipose e macrofagi. L'ipoderma, che non è parte della pelle, è talvolta chiamato tessuto sottocutaneo o fascia superficiale. In questo tessuto si possono rinvenire accumuli di tessuto adiposo che vanno a costituire il grasso denominato pannicolo adiposo. Altri depositi adiposi nell'ipoderma sono presenti a livello dei cuscinetti digitali e plantari dove servono da ammortizzatori. Tessuto connettivo lasso (areolare) Fibrillare lasso (areolare): Composto da fibre, disposte in modo lasso e da cellule disperse in una matrice gelatinosa; presente nello strato papillare del derma, sottocute, sottomucosa. Aspetto: Abbondante sostanza fondamentale, cellule chiaramente visibili, poche fibre. Connettivo fibroso a fasci intrecciati Fibrillare denso: contiene molte fibre e poche cellule rispetto al tessuto lasso. Aspetto: Disordinato; più fibre molto compatte e meno cellule; nuclei dei fibroblasti benvisibili; presente in derma cutaneo (strato reticolare) e lamina propria mucose. Funzione: Protezione, molto resistente Connettivo fibroso a fasci paralleli (denso regolare) Aspetto: Le fibre collagene sono disposte parallelamente tra loro. Funzione: Questa particolare morfologia fa si che il tessuto abbia una elevata capacità di resistere all'allungamento. Il tendine, ad esempio, è un tessuto connettivale a fibre parallele e da questa particolare disposizione delle fibre ne deriva la sua straordinaria resistenza alla trazione. Dal punto di vista degli stress meccanici il tessuto a fibre parallele ha una buona capacità di rigenerarsi. Tessuto connettivo reticolare Aspetto reticolare: struttura retiforme con fibroblasti e macrofagi Presente in: - Membrana basale degli epiteli - Tessuto peri-endoteliale - Stroma degli organi ghiandolari - Stroma di sostegno degli organi linfoidi e del midollo osseo Tessuto connettivo elastico - grossi fasci di fibreelastiche frammiste a poche fibre collagene; • formano laminefenestrate e guaine (arterie); • fibroblasti sparsi tra i fasci
Tessuto adiposoTipo di t. connettivale in cui la componente cellulare prevale su quella extracellulare.Le cellule adipose sono sempre presenti in tutte le sedi in cui vi sia tessuto connettivolasso; in determinate regioni gli accumuli di cellule adipose, raggiungono un volumetale da sostituire il t. connettivo lasso come ad es. nel connettivo sottocutaneo. Unimportante accumulo di grasso si trova nell’ipoderma e costituisce il grassosottocutaneo oppure intorno ai reni, ai visceri, al cuore dove va a costituire ilcosiddetto grasso viscerale. Accumuli più o meno importanti di tessuto adiposo siformano anche tra i muscoli e nei sepimenti di connettivo che ne separano i vari fasci,detto grasso interfascicolare o di marezzatura. (ad es. nel suino il pannicolo adipososottocutaneo va a costituire il lardo; il grasso periviscerale corrisponde allo
strutto). Funzioni del tessuto adiposo:
- protezione e resistenza meccanica legata alla forma ed al turgore delle cellule
- regolazione e modellamento della forma del corpo
- riserva di H2O dalla demolizione dei lipidi contenuti nelle cellule adipose
- isolamento termico
- riserva energetica
Grasso bruno (BAT)
Di formazione primaria, cioè compare durante la vita embrionale e non se ne forma dopo la nascita. Occupa sedi ben precise: nella regione interscapolare, corpo adiposo della guancia, regione perifaringea e periaortica.
Caratteristiche:
- Colorito rosso-brunastro
- ricchissima vascolarizzazione
- molti mitocondri in cui la respirazione cellulare è disaccoppiata dalla sintesi dell'ATP pertanto l'ossidazione degli acidi grassi anziché ATP produce calore utile per aumentare la temperatura corporea degli animali ibernanti al momento del risveglio
- organizzazione globulare
- nucleo sferico