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Si divide in:
1) Tessuto connettivo lasso: poche fibre e molte cellule
2) Tessuto connettivo denso: molte fibre, poche cellule
Tessuti connettivi liquidi:
- Popolazioni cellulari specifiche (piastrine, globuli rossi e bianchi)
- Fibre assenti
- Sostanza fondamentale di consistenza acquosa
Si divide in:
1) Sangue: contenuto nel sistema circolatorio
2) Linfa: contenuta nel sistema linfatico
Tessuto connettivi di sostegno:
- Pochi tipi cellulari e specifici (condroblasti e condrociti se si parla di cartilagine,
osteoblasti e osteociti se si parla di osso)
- Fibre abbondanti e avvolte dalla sostanza fondamentale che nell’osso ha una
consistenza compatta, nella cartilagine mantiene una struttura gelatinosa
Si divide in:
1) Cartilagine
2) Osso
Tessuto connettivo propriamente detto:
In generale è quello che riempie lo spazio lasciato libero dalle altre strutture.
Consente la comunicazione extracellulare, cioè di cogliere gli stimoli chimici e fisici.
Le cellule del tessuto connettivo propriamente detto sono:
- Fisse: fibroblasti, macrofagi fissi, adipociti, melanociti. Hanno una funzione di
omeostasi, riparazione, difesa e immagazzinamento di energia.
- Migranti: la composizione del connettivo può cambiare drasticamente in risposta a
lesioni, si riempie di cellule migranti. Sono macrofagi liberi, mastociti, granulociti,
linfociti, plasmacellule.
- Cellule pluripotenti: cellule che hanno la capacità di differenziarsi a seconda
dell’esigenza dell’organismo e del tessuto
Componente fibrosa:
È molto rilevante perché da la capacità a questo tessuto di sostenere le sollecitazioni
meccaniche. È organizzata e da origine a dei fasci più o meno orientati nella stessa direzione
in cui si sviluppa il tessuto. Tre tipi di fibre in proporzione diverse a seconda della necessità del
tessuto:
- Fibre collagene: strutture molto resistenti
- Fibre reticolari: sono importanti per dare origine allo stroma, cioè l’impalcatura
importante per l’organizzazione degli organi.
Tutte e due costituite da collagene ma con organizzazione molto diversa.
- Fibre elastiche: formate dall’elastina che conferisce proprietà elastiche
Sostanza fondamentale:
- Funzione trofica: attraverso di essa si compiono gli scambi nutrienti e respiratori tra
sangue e le cellule dei tessuti
- Funzione difensiva: la viscosità deve ostacolare la diffusione di sostanze estranee
(batteri)
- Funzione meccanica: resistenza alla compressione, cementa le fibre
È prodotta dai fibroblasti. È un gel semifluido ad aspetto amorfo composto da:
- Fase acquosa con sali inorganici disciolti
- Fase dispersa nelle quali si trovano glicoproteine, vitamine, enzimi, ormoni, poli e
disaccaridi, proteoglicani.
Tessuto connettivo lasso:
- Poche fibre, abbondante matrice extracellulare amorfa
- Sono presenti molte cellule, per lo più fibroblasti e macrofagi
Si distingue in:
1. Areolare (meno specializzato)
2. Adiposo
3. Reticolare
1. Tessuto connettivo lasso areolare:
- Connettivo meno specializzato dell’adulto
- Abbondante sostanza fondamentale
- Può essere deformato senza produrre danni
- Forma uno strato che separa la cute dai tessuti più profondi
- Si utilizza per l’iniezione di farmaci sottocute
2. Tessuto connettivo adiposo:
Due tipi principali di tessuto adiposo: grasso bianco e grasso bruno.
Grasso bianco:
Il grasso bianco è più diffuso nell’adulto, spesso associato agli organi. Il citosol delle cellule è
occupato da una grossa goccia lipidica che contiene appunto lipidi importanti come riserve
energetiche e che spinge il nucleo lateralmente.
Funzione:
- Deposito di energia
- Modella il corpo
- Ammortizza
- Isolante termico
Grasso bruno:
Il tessuto bruno invece è abbondante nei bambini appenati, e si trova normalmente a livello
dello sterno. Questo tessuto svolge una funzione fondamentale nella termoregolazione (il
bambino non ha un sistema di termoregolazione sviluppato). Le cellule adipose sono
multioculari, cioè contengono più gocce lipidiche. È un tessuto molto vascolarizzato quindi più
attivo dal punto di vista biochimico.
3. Tessuto connettivo lasso reticolare: formato da una rete di fibre reticolari e fibroblasti.
Queste fibre formano lo stroma di molti organi come fegato, milza, linfonodi e midollo osseo.
Tessuti connettivi densi:
La maggior parte di questi tessuti è occupata da fibre di collagene.
Si divide in:
1. Connettivo denso regolare: forma fondamentalmente i tendini e i legamenti che
connettono i muscoli a strutture ossee. Questo tessuto è estremamente resistenti alle
sollecitazioni meccaniche (contrazione del muscolo). Le fibre sono tutte orientate nella
stessa direzione, parallelamente alla direzione di contrazione del muscolo.
2. Connettivo denso irregolare: le fibre orientate in più direzioni, questo offre una
resistenza meccanica alle sollecitazioni provenienti da molte direzioni. Si trova nella
cute, nel derma e nella capsula degli organi.
3. Connettivo elastico: le fibre sono orientate nella stessa direzione ma prevale la
componente elastica per riportare il tessuto allo stato iniziale dopo la contrazione. Si
trova tra una vertebra e l’altra.
Tessuti connettivi di sostegno:
1. Cartilagine
2. Osso
Sono strutture molto resistenti che sostengono il resto del corpo. Hanno una matrice ricca di
fibre e, in qualche caso, di depositi di sali di calcio insolubili.
Tessuto cartilagineo:
Si trova:
- Nei mammiferi forma lo scheletro fetale
- Nell’adulto nella superficie articolare delle ossa
- Parte delle coste
- Dischi invertebrali
- Alcune strutture dell’albero respiratorio (trachea)
Non contiene vasi e nervi, per cui la matrice deve restare permeabile ai nutrienti.
Componente extracellulare:
Assume una componente amorfa gelatinosa. Contengono proteoglicani che mantengono
idratata la matrice extracellulare e contiene cellule tipiche, i condroblasti.
Componente fibrosa:
Formata da collagene ed elastina. Questa componente conferisce l’elasticità e la plasticità ai
tessuti cartilaginei.
Componente cellulare: molto peculiare, muovendosi verso gli strati più profondi le cellule sono
distribuite diversamente. Dallo strato più interno al più esterno:
- Fibroblasti (nel pericondrio)
- Condroblasti (cellule tipiche della cartilagine perché sintetizzano la matrice e distribuiti
nello strato condrogenico)
- Condrociti (cellule mature e degradano la sostanza intracellulare in seguito a stimoli)