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Tesina su il mondo animale, Didattica delle scienze Pag. 1
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Spazio: visita al bioparco

Realizzazione: la classe nel suo insieme

Obiettivi didattici: istruzione diversificata tra vertebrati e invertebrati: caratteristiche

A conclusione dell’ anno scolastico 2023/2024, decisi con i miei alunni di trascorrere una giornata

al giardino zoologico per fargli osservare meglio, e da vicino, quegli animali di cui si era trattato

mesi addietro.

Quando vi arrivammo, la stagione presentava una mattinata mite e lunga e soprattutto, più

luminosa. Il contesto ambientale di maggior chiarore rilucidava “ricordi scolastici” del periodo

invernale e, non immaginai più la loro contentezza nell’ammirare tipologie di animali diversi, già

scrutati su libri o fotografie, ma la costatai…

L’ obiettivo dell’uscita in comune era…ludicamente didattico. La mia classe era formata

da 20 alunni, ognuno con caratteristiche proprie: chi più monello, chi invece più

tranquillo, ecc.. Tutti però si distinguevano dal desiderio di andare a trovare gli

animali “cartacei”, toccati in classe. Così entrammo e scorgemmo alla

nostra destra le giraffe... Non potei non sorridere vedendo facce stupite ed

attonite per ovvi motivi: non credevano fossero così alte, così alte ed

anche così eleganti per le bambine. Andrea mi chiese :<<

Maestro, ma fino a che altezza possono arrivare ? >> <<

Possono superare i cinque metri e quindi 5 volte circa la

tua altezza >> risposi << Wowww!!! >> fu

l’esclamazione. Proseguendo l’itinerario, nella rumorosa contentezza generale, posi interrogativi

che si intercalavano secondo l’ambiente, …extracittadino. Ma volli che

prima si guardassero il circondario, completamente nuovo per loro.

Fiducioso , e conoscendoli, non tardarono dubbi e domande. La

sosta all’isola dei felini si prolungò… Notando l’ interesse

maggiore per i “gattoni”, mi soffermai, chiedendo: << Chi mi sa

dire se i leoni sono vertebrati o invertebrati ? >> Giuseppe, lesto

<< Sono vertebrati ?!>>. Lo vidi un po’ insicuro sulla risposta,ma

deciso...nel tono! << Giuseppe, come mai hai risposto che sono

vertebrati ? >> << Lo avevo letto tempo fa in classe >> Dalla “sua” recepii l’apprendimento

mnemonico del concetto ma non la sua comprensione intrinseca...cioè reale. Mi rivolsi così al mio

piccolo gruppo, spiegandogli perché il leone fosse un vertebrato. << Osservate bambini, la

struttura del corpo del leone è formata da ossa le quali sostengono il corpo così come i muscoli lo

agitano nei suoi movimenti attraverso i tendini. Senza l’aiuto delle ossa e soprattutto della colonna

vertebrale il leone sarebbe solo un ammasso di pelliccia. Per questo la scienza definisce questa

categoria di animali “vertebrati”>>. A questo punto Giuseppe comprese, ma ricordava al nostro

gruppo anche un'altra suddivisione degli animali ovvero gli invertebrati e che gli sarebbe piaciuto

vederne un esemplare. Ragionandoci su, mi accorsi che difficilmente avremmo trovato animali

invertebrati in esposizione, ma la fortuna… assecondò, la mia didattica. Volle che, in quel mentre,

notassi un verme, venuto allo scoperto dai piovaschi notturni… Allorché richiamai all’ osservazione

“del più piccolo tra tutti noi”... Subito le esclamazioni: << Ma è viscido ?! >> << Sembra

gelatinoso>> << Io quello lì non lo tocco mica, è velenoso >>. Superati i momenti iniziali di

chiacchiericcio, gli feci notare come il suo corpo fosse completamente molle, non avendo né arti

né scheletro. Alcuni erano scettici, quindi gli proposi di toccarlo per poter sentirne la struttura. I più

coraggiosi provarono e si trovarono d’accordo con ciò che gli avevo detto, i quali a loro volta

recepirono sia il concetto teoricamente ma anche praticamente. Ecco l’importanza dei sensi per i

bambini. Dopo esserci lavati le mani continuammo la nostra avventura. Non mi resi conto che il

giardino zoologico fosse più grande del previsto, ma munitomi di una mappa all’ingresso localizzai

gli animali più interessanti. I bambini però desideravano vederli tutti e a questa voglia incontenibile

di natura selvaggia, non restava altro, se non declinare la cartina…

Osservammo uccelli di vario genere e colore. I bambini seguivano con sguardi “volanti”, lo

spostamento di costoro, dagli angoli opposti delle gabbie. << Ma come fanno gli uccelli a

volare ?? >> fu la nuova domanda che mi sollecitò…e risposi: << Gli uccelli hanno una struttura

fisica che gli permette il volo: dai loro muscoli pettorali alla loro attività digestiva, che gli permette di

rifornirsi velocemente dell’energia necessaria per il volo, fino ad arrivare alla capacità respiratoria

che gli consente lunghi tragitti. Le ali, muovendosi in alto e in basso sfruttano le correnti del

vento... >> I bambini rimasero sorpresi dalla mia spiegazione e come, piccoli volatili potessero

avere tanta energia. Proseguendo, un operatore del

bioparco ci si avvicinò, avvertendoci che un esemplare di

rinoceronte aveva appena dato alla luce un cucciolo.

Incuriositi, ci dirigemmo per ammirare questo miracolo della natura.

Lo vedemmo li, accanto alla mamma, così piccolo e indifeso, nel

pensiero esplicito che condividevo, che un giorno “il

neonato” sarebbe diventato uno dei mammiferi più

possenti della terra... Ne approfittai per chiedere in generale se tutti gli

animali concepissero in questo modo... Giada mi rispose di

no, che ad esempio gli uccelli depongono le uova e dopo un po’ di tempo si schiudono. << Molto

bene ,Giada, però mi sembra una buona occasione per approfondire l’argomento >>. Allorché

richiamai i miei alunni per un attimo di attenzione, dicendogli: << I vertebrati per la loro

riproduzione si possono classificare in vivipari, ovipari e ovovivipari. Sono vivipari tutte quelle

specie che non depongono uova, ma il piccolo esce già formato dal corpo della mamma come

abbiamo visto con il rinoceronte. Sono ovipari coloro che depongono le uova, le quali si schiudono

fuori dal corpo della mamma come l’esempio che ha fatto

Giada. Sono invece ovovivipari alcuni rettili e pesci i quali

depongono le uova ma rimangono all’interno della mamma fino

a quando il piccolo non è completamente formato>>. Dopo

questa spiegazione, ci accingemmo ad andare a pranzo. Nel

dopo, mi accorsi che mancavano ancora due ore al rientro,

parte delle quali, le trascorremmo ancora e insieme, ai nostri

cari animali. Tra canguri, scimmie, serpenti, cammelli e ogni

altra sorta di vivente, il sorriso dei miei alunni aumentava

sempre più, la stanchezza sicuramente si faceva sentire, ma la curiosità e il loro interesse

sembravano inesauribili... Il tempo ormai tiranno, imponeva un confronto rapido tra le foto scattate

in diversi momenti… A quel punto l’idea migliore, cui convenimmo con altri docenti sarebbe stata,

quella che poi fu, di un cartellone riassuntivo di immagini varie e di momenti umani felici da

condividere e raccogliere insieme per costruire in classe, non solo un progetto didattico, ma che

lasciasse inoltre nei cuori di costoro e dei miei alunni un bel ricordo di questa splendida giornata.

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Publisher
A.A. 2014-2015
4 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lele.94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattiche delle scienze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof Gatta Lucia.