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La narrazione del Bene e del Male in Cappuccetto Rosso

La narrazione si apre con l'azione o il sentimento del Bene: a Cappuccetto Rosso "tutti volevan bene" e la protagonista mostra sentimenti positivi nei confronti dell'nonna, compiendo un'azione solidale. Si passa dal Bene al suo contradditorio, cioè Non Bene, quando il lupo cerca di ingannare la povera bambina, tentando di farla cadere nella sua perfida trappola. Il Male si manifesta solo dopo che il Bene è stato negato. Cappuccetto Rosso, intrappolata nella pancia del lupo insieme alla nonna, non è in realtà morta ma ha già subito il Male operato del lupo. Pertanto si passa dal Male alla sua negazione, Non Male, per arrivare al Bene che, in conclusione del racconto, porterà alla salvezza di Cappuccetto Rosso e della nonna da parte di un cacciatore, rendendo vani i tentativi del lupo e sancendo la vittoria del Bene su quella del Male.

4.2. Isotopie figurative e tematiche: l'attorializzazione, la...

spazializzazione e latemporalizzazione. L'isotopia è una persistenza degli effetti di senso all'interno della catena del discorso, una ripetizione costante di elementi semantici al fine di produrre continuità tematica, figurativa e di senso. Nel caso di Cappuccetto Rosso, una delle isotopie maggiormente identificabili sono gli interventi verbali di Cappuccetto Rosso e le conseguenti risposte del lupo nel momento narrativo del danneggiamento. Si evidenzia comunque la presenza di elementi tipici della fiaba: un mandante (la mamma), un antagonista (il lupo) e un aiutante (il cacciatore). Pagina 9 di 15 Si parla di attorializzazione quando gli attanti sono impersonati da attori. Nella fiaba di Cappuccetto Rosso, essi sono: - Cappuccetto Rosso: una piccola bambina disponibile e dal cuore tenero che costituisce l'eroe o la protagonista; - Il lupo: perfido e calcolatore che mette in pericolo l'eroe, diventando l'antagonista; - Il cacciatore: disponibile e

premuroso che diventa l'aiutante di CappuccettoRosso, ottenendo al termine una ricompensa;

La mamma: costituisce il mandante, ovvero spinge Cappuccetto Rosso apartire per la sua missione;

La nonna: vittima del lupo.

A livello di spazializzazione, tendenzialmente i luoghi narrativi sono:

  • La casa di Cappuccetto Rosso e della mamma situata nel villaggio;
  • Il bosco, luogo dove si dirige Cappuccetto Rosso per recarsi dalla nonna;
  • La casa della nonna sotto la macchina di noccioli nel bosco;
  • Il letto e le cortine.

A livello di temporalizzazione, il lettore non è in grado di delineare effettivamenteun periodo o un preciso lasso di tempo.

Vi sono comunque connettori temporali che permettono al lettore di possedereelementi tali da poter creare logicità narrativa.

"C'era una volta": rappresenta il classico inizio (incipit) della fiaba; il tempo,quindi, non viene specificato e serve a generare un'imprecisione tale daavvolgere l'intera

narrazione in un alone di mistero e suspance;

“Una volta le regalò…”: indica nuovamente un’imprecisione temporale tale da mettere il lettore in condizione di ignorare in modo definito quando la nonna ha regalato a sua nipote il cappuccetto di velluto rosso;

“Un giorno sua madre le disse…”: anche in questo caso, l’intera narrazione temporale impedisce al lettore di conoscere il momento in cui il mandante decide l’allontanamento;

“…prima che faccia troppo caldo”: in questo caso si tratta di un avvertimento della mamma nei confronti della figlia; da qui, però, si può già dedurre che l’azione è stata compiuta in mattinata. Pagina 10 di 15

“…a una mezz’ora dal villaggio”: il lettore consta così che la bambina impiega mezz’ora per andare dalla nonna partendo da casa sua;

“…così presto”: il lupo conferisce al lettore

un suggerimento temporale tale da intendere un orario non troppo avanzato della giornata come momento in cui la nipote si reca dalla nonna.
“Ieri abbiamo cotto del pane…”: attraverso questo connettivo, il lettore comprende che l’atto di portare da mangiare alla nonna è subordinato a un’azione precedente. Prima il pane viene cotto, poi Cappuccetto Rosso, a distanza di un giorno, lo consegnerà.
“..è così presto che riesco a arrivare in tempo”: Cappuccetto Rosso mostra la presenza di un “appuntamento” temporale, una sorta di scadenza.
Legato alla categoria temporale, è importante il concetto di aspettualità. « Infatti, è proprio l’aspetto a regolare l’uso delle differenti forme temporali: lo svolgersi del discorso presenta una concatenazione estremamente coerente delle categorie aspettuali incoativa, durativa e terminativa, che consentono di scandire nel tempo la

successione lineare degli enunciati di stato e degli enuncianti di fare, rappresentandoli come un processo.» (Bertrand, 40).

È possibile rintracciare nel testo un esempio delle differenti tipologie di aspetti:

  • Incoativo: “…e così si addentrava sempre più nel bosco”;
  • Durativo: ” Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo.”;
  • Terminativo: “Le pietre erano così pesanti che subito cadde a terra e morì.”.

Le isotopie tematiche sono i temi generali presenti all’interno del discorso narrativo. In questo caso a dominare tematicamente la fiaba vi è la lotta tra bene e male, marcata dalla presenza di un’eroina buona e di un anti-soggetto cattivo.

Il bosco rappresenta e incarna il percorso duro e difficile, ricco di ostacoli e difficoltà, caratteristico della vita. Pagina 11 di 155.

LIVELLO NARRATIVO

5.1. La logica dei ruoli di Bremond

A scagliarsi contro le 31

funzioni ideate ed elaborate da Propp sulla base delle fiabe russe, vi è Claude Bremond che sviluppa la sua Logica del racconto.

«Bremond introduce delle alternative e delle scelte: la struttura del racconto presenta una lista degli itinerari narrativi possibili. [...] L'unità di base dei possibili narrativi è la "sequenza elementare", intesa come la serie di elementi che caratterizzano lo sviluppo di un processo.» (Bertrand, 172)

Situazione Attualizzazione Realizzazione

Passaggio all'atto Compimento

Eventualità Non-passaggio all'atto Non-compimento

«I primi due elementi danno vita a un'alternativa: una virtualità inscritta in una situazione può evolvere o meno verso il passaggio all'atto, e a sua volta quest'ultimo può andare a buon fine o non andare a buon fine.» (Bertrand, 172)

Relativamente al testo preso in analisi, è possibile ipotizzare cosa sarebbe

Potrebbe essere successo se vi fosse stato un "non-passaggio all'atto" da parte di un personaggio. Se infatti, il lupo non si fosse fatto prendere dai suoi istinti carnivori, la storia si sarebbe conclusa prima in quanto Cappuccetto Rosso non sarebbe incorsa in nessun tipo di pericolo. Il suo istinto, però, ha permesso di passare all'atto e alla consecutiva realizzazione e compimento.

5.2. Il punto di incontro tra Propp e Bremond

La fusione delle funzioni proppiane e la logica dei ruoli di Bremond ha portato alla produzione di una strutturazione funzionale, distinta in cinque sequenze:

  1. Situazione iniziale (funzioni preparatorie)
  2. Evento perturbatore (il prodursi della mancanza)
  3. Aggravamento
  4. Lotta (sotto forma di differenti possibili narrativi)
  5. Situazione finale (esito)

La fiaba di Cappuccetto Rosso si apre con la presentazione della protagonista e il suo ingresso (situazione iniziale). La mamma manda la bambina a portare del cibo alla sua nonna, vecchia e malata.

Raccomandandosi di non uscire di strada (evento perturbatore/allontanamento/divieto). Avendo deciso di passare nel bosco, Cappuccetto Rosso si trova davanti a una situazione di pericolo, incontrando un lupo malvagio e cattivo (aggravamento). Inizia così l'investigazione da parte del lupo e il suo relativo tranello. Dopo una connivenza attuata dal lupo per distrarre la bambina, inizia il vero e proprio danneggiamento o lotta che porta il lupo a mangiarsi la nonna prima e Cappuccetto dopo. Si assiste, così, grazie all'aiuto del cacciatore, alla vittoria dell'eroe sull'antagonista (situazione finale).

5.3. Gli attanti di Greimas

Greimas propone un modello attanziale composto da: Soggetto, Oggetto, Destinante, Destinatario, Aiutante e Opponente.

Considerando l'analisi del modello applicata alla fiaba, Cappuccetto Rosso è il Soggetto e agisce secondo il suo Oggetto di valore modalizzato secondo il voler, poter e dover fare, ovvero recarsi dalla nonna.

Il Destinatario, e portarle del cibo. La bambina incontra nel bosco il lupo (Opponente). Essa non viene privata dell'Oggetto in quanto riesce a recarsi a casa della nonna e con il cibo ma, qui, ad aspettarla vi è il lupo che già ha inghiottito la Destinante.

5.4. Schema Narrativo Canonico

Lo Schema Narrativo Canonico include contratto, competenza, performanza e sanzione.

Dal punto di vista del lupo, si ha:

CONTRATTO = Il lupo, Destinante e Soggetto al tempo stesso, desidera mangiare la bambina e la nonna.

COMPETENZA = Il lupo tenta di acquisire le capacità per raggiungere il suo scopo, facendo domande più precise sulla casa della nonna per architettare meglio il tranello.

PERFORMANZA = Il lupo si camuffa diventando una nonna e inganna la povera bambina.

SANZIONE = Il cacciatore salva la bambina e la nonna dalla pancia del lupo, uccidendo quest'ultimo.

Dal punto di vista della mamma, si ha invece:

CONTRATTO = La mamma, la Destinante, manda la

figlia a portare da mangiare alla nonna.

COMPETENZA = Il soggetto acquisisce le competenze necessarie secondo la modalizzazione del poter-fare e del voler-fare e dover-fare: si avvia verso la casa della nonna.

PERFORMANZA = Il soggetto riesce a portare a compimento la sua azione cioè recarsi dalla nonna nonostante il tranello del lupo.

SANZIONE = Per aver inteso il lupo come una bestia buona, Cappuccetto Rosso viene punita: la nonna e lei stessa vengono mangiate dal lupo, il quale fin da subito ha mostrato le sue cattive intenzioni.

Si attua così, analizzando la figura del lupo, la contrapposizione dei valori dell'essere e dell'apparire. Il lupo, infatti, è una bestia cattiva ma appare agli occhi della bambina, un animale buono, di cui non aver paura.

LIVELLO PASSIONALE
6.1.Schema Passionale Canonico

Lo Schema Passionale Canonico permette di analizzare le passioni che un testo suscita e i suoi effetti. Esso è co-

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
15 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gnammipink di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica del testo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Volli Ugo.