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APPUNTI MATERIALI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI
Terreno e Fondazioni. Attacco a terra dell'edificio. Orizzontamenti
TERRENO E FONDAZIONI
Suolo e terreno
Un edificio scarica il suo peso e quello di tutti i carichi che gravano su di esso, sulla
terra. Ed esso si ancora al suolo per risultare stabile ai carichi variabili che lo
investono nell'arco della sua vita.
Un edificio impegna più o meno il suolo su cui poggia, la sua resistenza, la sua
stabilità nel tempo. Il terreno su cui si costruisce l'edificio però non è un materiale
omogeneo, ma varia molto le sue caratteristiche di comportamento meccanico da
zona a zona e dalle diverse profondità.
La base di appoggio di un edificio sul terreno deve allargarsi per investire superfici
abbastanza estese di suolo su cui scaricare i carichi. Appoggiare e ancorare un
edificio al suolo significa fondarlo.
Si definisce terreno di fondazione quella porzione di terreno, in estensione e
profondità, interessata dalle sollecitazioni dovute ai carichi dell'edificio, questa è a
sua volta funzione della superficie di contatto. Per superfici di contatto più estese la
profondità del terreno interessato è maggiore.
È molto importante anche valutare la presenza di acqua del terreno, questo per poter
studiare adeguatamente soluzioni contro la possibilità di risalita dell'umidità negli
edifici.
Le fondazioni
Le fondazioni sono la parte della costruzione che svolge la funzione di scaricare i
carichi dell'edificio sul terreno, si tratta di una parte del sistema strutturale. Il
progetto delle fondazioni vanno affrontate insieme al progetto delle strutture in
elevazione e di eventuali sottostrutture di parti interne dell'edificio.
L'articolazione volumetrica dell'edificio e la sua organizzazione strutturale
determinano l'entità dei carichi portati a terra per unità di superficie che deve risultare
compatibile con la resistenza unitaria del terreno.
Gli scavi di fondazione devono per lo più essere realizzati all'asciutto. Se la
profondità a cui si opera è maggiore della falda friatica, allora si deve procedere alla
creazione di barriere impermeabili o con il prosciugamento dell'acqua con operazioni
di pompaggio che abbassano il livello della falda friatica nella zona che interessa
l'edifico.
Lo scavo si esegue con macchine escavatrici di vario tipo. Se il terreno roccioso gli
strati superficiali, disgregati o facilmente disgregabili, devono essere rimossi con
perforatrici, martelli pneumatici e talvolta con esplosivi.
Gli scavi di fondazione possono essere divisi in: scavo di sbancamento, che si
definisce come l'asportazione del terreno all'interno dell'area individuata dal
tracciamento del perimetro dell'edificio; scavo a sezione obligata, che si definisce
come lo scavo effettuato a partire dallo sbancamento generale, per alloggiarvi gli
elementi di fondazione.
Le fondazioni possono essere: diretta, o superficiali, quando appoggiano su terreno
resistente non troppo profondo; indirette, o profonde, quando sono realizzate
interponendo tra le fondazioni propriamente dette e il terreno resistente, a notevole
profondità, dei pali portanti.
Le fondazioni dirette possono essere distinte in discontinue, quando sono puntiformi;
continue, quando sono lineari e piane.
Le fondazioni dirette puntiformi portano quasi sempre una struttura a pilastri e sono
costituite da plinti. Le fondazioni dirette lineari sono costituite da cordoli o da travi
rovesce. Le fondazioni piane sono costituite da piastre o platee, in cemento armato,
che appoggiano con continuità sul terreno.
Le fondazioni discontinue si adottano per strutture intelaiate quando il terreno
resistente è poco profondo ed ha un'alta capacità portante. I plinti possono essere
collegati tra di loro da un reticolo di travi o cordoli per conferire una maggiore
omogeneità della struttura. I plinti generalmente hanno forma troncopiramidale
rovesciata a base quadrata, possono essere realizzati in calcestruzzo o in calcestruzzo
armato.
Viene usato il plinto inerte se esso ha una conformazione tale da conferirgli
sufficiente rigidezza, lo si può realizzare con calcestruzzo anche di resistenza
inferiore a quella normalmente utilizzata, e posizionare una rete di armatura solo alla
base inferiore. Esso ha un angolo di 60 gradi.
Viene usato il plinto flessibile se la sporgenza rispetto
alla superficie di appoggio del pilastro è rilevante, in
rapporto all'altezza del plinto, occorre armarlo
posizionando armature in corrispondenza delle parti a
trazione (quelle a contatto col terreno) e in
corrispondenza degli scorrimenti provocati dalla sollecitazione di taglio. Esso ha un
angolo minore di 40 gradi. [come immagine]
Quando il plinto rappresenta la fondazione di un pilastro posto sul confine di una
proprietà, che il plinto stesso deve rispettare, si può utilizzare il così detto plinto
zoppo.
La forma dei plinti risponde ad esigenze costruttive, per cui, ad esempio, essi si
raccordano ai pilastri in calcestruzzo armato con una base superiore di dimensioni
maggiori rispetto alla superficie del pilastro, in modo da permettere il posizionamento
sul plinto delle casseformi. I lati inclinati si raccordano alla base maggiore con tratti
verticali (h 1/3-1/6 dell'altezza del plinto) per non avere angoli acuti difficilmente
fattibili con getti di calcestruzzo.
Le fondazioni continue lineari hanno un comportamento differente a seconda se
portano una struttura in muratura o una struttura a pilastri. Nel caso della muratura, la
fondazione continua lineare è caricata sia superiormente che inferiormente da un
carico distribuito, funziona come cordolo; nel caso di una struttura a pilastri, il carico
avviene per punti e funzione come una trave rovesciata.
Le fondazioni sottostanti a una muratura, oggi sono quasi sempre realizzate in
calcestruzzo semplice o armato, e sono sempre connesse alla muratura da un cordolo
armato. Vengono realizzate in calcestruzzo non armato quando la resistenza del
terreno alla profondità di appoggio prevista, permette un allargamento graduale della
base mediante riseghe o piani inclinati a 60 gradi, non richiedendo così l'armatura. In
questa soluzione si possono anche non usare casseformi ma gettare il calcestruzzo
direttamente all'interno di uno scavo a sezione obbligata; vengono realizzate in
calcestruzzo armato quando la resistenza del terreno e la profondità interessata dalla
fondazione impongono un allargamento più rilevante alla base inferiore della
fondazione ripetto al muro sovrastante. Questa fondazione deve quindi essere armata
in modo da costituire un cordolo continuo munito di due mensole laterali, armate in
relazione delle flessioni di taglio e flessione.
Le fondazioni sottostanti a una struttura a pilastri è necessaria quando occorre
distribuire su un terreno più ampio il carico da questi portati, funziona in senso
longitudinale come una trave rovescia.
L'armatura longitudinale risponde al
taglio e a flessione grazie all'inserimento
di ferri resistenti a trazione, staffe
resistenti a taglio e ferri relativi ferri
reggistaffe [vedi immagine]. L'altezza della trave rovescia inoltre influenza la sua
rigidità a flessione, travi rovesce troppo basse e larghe devono essere infatti molto più
armate. Le travi rovesce seguono una direzione della maglia strutturale e sono
collegate tra loro nell'altra direzione tramite cordoli a terra di irrigidimento.
Le fondazioni a platea in cemento armato sono sempre più utilizzate in situazioni in
cui il terreno risulta scadente e quando si vuole realizzare un solaio al piano interrato
di notevole portata. In questi casi la platea può fungere sia da fondazione che da
solaio dei piani interrati. La fondazione a platea funziona come un solaio rovesciato,
con il carico distribuito rappresentato dalla spinta del terreno e i carichi concentrati
dalle strutture in elevazione. In questa soliuzione quindi i ferri resistenti a trazione
vengono posti nella parte superiore della platea. La rigidità di esso è comunque
funzione dello spessore della platea. Nel caso in cui non sii voglia realizzare delle
solette troppo massicce, si possono creare delle solette del tipo del solaio nervato
rovesciato. Questo però è poco conveniente per quanto riguarda la funzionalità del
piano interrato, ed è di difficile realizzazione a causa della complessità delle
casseforme. Si possono anche creare le nervature gettando il calcestruzzo in scavi a
sezione obbligata.
Le fondazioni indirette a pali vengono usate quando è necessario raggiungere strati
di terreno resistente posti in profondità. Essi possono essere fatte con pali infissi o
gettati. I pali infissi, prefabbricati, per lo più in calcestruzzo armato di lunghezza fino
a 30 metri, vengono infissi nel terreno tramite magli, azionati da argani che ricadono
sulle testate dei pali o mediante martelli a vibrazione. L'infissione dei pali può
disturbare con le vibrazioni le strutture vicine. I pali vengono infissi fino al 'rifiuto',
cioè fino a quando la penetrazione del terreno diventa difficoltosa e quindi quando le
punto hanno raggiunto gli strati di terreno resistenti. Se il terreno resistente è molto in
profondità e quindi in uno strato che non si riesce a raggiungere con il palo, il palo
può funzionare come palo sospeso, che risulta stabile con l'attrito laterale col il
terreno circostante e sottostante.
I pali gettati sono realizzati con getti di calcestruzzo, o calcestruzzo armato, in opera.
Il getto viene posto all'interno di tubi forma metallici che vengono precedentemente
infissi nel terreno senza asportarlo o asportandolo con trivelle che accompagnano il
tubo forma. Nei pali gettati con l'asportazione del terreno, il foro viene realizzato con
benne mordenti, sonde, scavatrici rotative. In caso in cui il terreno non sia coerente e
asciutto, si devono porre dei tubi forma che penetrano nel terreno assieme allo scavo
del foro e che vengono man mano rimossi mentre si effettua il getto; oppure si
sostengono le pareti con fanghi bentonitici.
I pali possono avere molte misure differenti a seconda dell'utilizzo.
Isolatori sismici. Essi sono dei dispositivi che servono a isolare la struttura portante
degli edifici dagli effetti di un terremoto. Interponendo gli isolatori tra le fondazioni e
le strutture in elevazione si disaccoppiano le frequenze del sisma dalle frequenze
della struttura in elevazione e si evita così l'insorgere di fenomeni di risonanza. In
questo modo la struttura durante il sisma si comporta quasi come un corpo rigido che
tende a rimanere fermo rispetto alle vibrazioni del terreno.
ATTACCO A TERRA DEGLI EDIFICI
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