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16/11/2020
FLUIDODINAMICA TURBOLENTA
Fluidodinamica turbolenta: modelizzazione della turbolenza
- Modelli che rendono praticabile simulare turbolenza
CASCATA DELL’ENERGIA IN FLUSSI TURBOLENTI
Cos’è un flusso turbolento?
Si parla di simulazione della turbolenza "associata ai" seguenti fenomeni:
- Disordine/caos
- Miscelazione particolarm. efficace (es. ciminiere de scarico fumi in atmosfera → fumi si disperdono rapidamente diventano indistinguibili)
- Vorticità → flusso 3D
- Molteplicità di scale spaziali e temporali
- Processo di cascata energia da vortici "grandi" e vortici "piccoli"
- N° di Reynolds elevato (meno editivi)
In generale, vortici "grandi" hanno dimensione paragonabile a dimensioni caratter. delle strutt. geometriche che li generano
→ es. cascate: dato un salto di altezza L, a valle si generano vortici di dimensione ~L
Grandi vortici sono instabili e tendono a frammentarsi in vortici sempre + piccoli → si ha trasferim. di moto da grandi a piccoli vortici
Separare tra le scale di moto è tanto + semplice quanto + Re è elevato ("separate." = di riferimento di lung.)
Re = forze d’inerzia/forze viscose > 0 (term. convettivo) / O(term. diffusivo)
Termini che compaiono da bilancio quant. di moto interno dimens. di una forza → in sostanza, bilancio q.m. e altra forma di F = ma
• Termine convettivo = ∫V ρU·grad(U)dV
• Termine diffusivo = ∫V ∇·Ξ = ∫V div(2μŜ)dV
Ξ = tensore degli sforzi; Ŝ = tensore vel di deformazione = grad (U) + grad(U)/2
controllo dimensionale:
[∫ρUgrad UdV] = kg/m3m/s 1/s m3 = kg m/s2 = N
[∫∇·(μŜ)dV] = 1/m kg/m·s 1/s m3 = kg m/s2 = N
→ Re = O ( ρUgrad(U) )/O(div (2μŜ)) = ρ·O (U)·O ( grad(U) )/μ·O (∇)·O (Ŝ)
Ū = U/Uc = O(1) → O(U) = O(Uc Ū) = Uc
X̃ = X/Lc = O(1) → O(X) = O(Lc X̃) = Lc
Uc e Lc sono scelte in modo da ottenere O(1)[ ]
O(grad(U)) = O (Ū/X̃) = O(Uc/Lc) = Uc/Lc
O(div) = O(1/X) = O(1/Lc X̃) = 1/Lc
⇒ Re = ρUc Uc/Lc/μ 1/Lc = ρUc Lc/μ
Proviamo a definire le varie scale:
- Energetiche: perché grandi scale possiedono la maggior parte dell'energia cinetica
- Inerziali: perché Re(lI) è sufficientemente grande da rendere trascurabili gli effetti viscosi rispetto agli effetti inerziali
- Dissipative: perché Re(lD) è abbastanza piccolo da rendere prevalenti gli effetti viscosi rispetto a quelli inerziali
lEI = demarcazione tra scale energetiche e inerziali
lID = demarcazione tra scale inerziali e dissipative
Trasf. energia dalle grandi scale ≈ U(lEI)3⁄lEI
Trasf. energia verso le piccole scale ≈ U(lID)3⁄lID
In pratica sto assumendo che energia trasferita non venga dissipata finché non si arriva alle piccole scale
⇒ U(lEI)3⁄lEI ≈ U(lI)3⁄lI ≈ U(lID)3⁄lID
Pertiche (U3(lE)⁄lE) ≈ cost.
lEI >> lI >> lID
⇒ UEI3 >> UI3 >> UID3
⇒ UEI2 >> UI2 >> UID2 (energia cinetica diminuisce con le scale, grandi scale possiedono il grosso dell'en. cinetica)
L/n = lunghezza d'onda
supponendo di dividere l'intervallo [0,L] in n sotto-intervalli:
x ∈ [L/n(i-1), L/n i]
i = 1, 2, ..., n
si ha che Kn ∈ [2π(i-1), 2πi], ovvero Kn compie un giro di
circunferenza
se l'n si divide l'intervallo in no numero di sotto-intervalli e
quindi Kn compie + giri di circunferenza
Applicato alle strutture turbolente:
l = L/n = dimensione
crocetti del vertice
In pratica, l'intervallo [0,L] rappresenta la griglia di calcolo x
simulare turbulenza e l/n l'ampiezza dei sotto-intervalli:
più l/n è piccolo (più n è grande), più sono capace di rappresent.
strutt. turbulente + piccole freq. spaziali + elevate
(Num di onde Kn= 2πn/L = grandi permutazioni di rappresentazione
vortic + i piccol)
Rappresent: U(X,t) = Espansione in serie di Fourier:
U(X,t) = +∞∑+Ûn(t) e-iKnXn=-∞, con:
Ûn(t) ∈ ⊂ = ampiezza e fase dell'onda
eiKnX ∈ ⊂ = funzione nota una volta Kn (funz trigonometrica)
Soluz di questo tipo respeito la condiz di periodicità:
eiKn(x+aL) = cos(2πn/L x 2πan) + i sen(2πn/L x 2πan)
=
cos(2πn/L) + i sen(2πn/L x)
eiKnX
formula di Eulero
Knx = 2πn/L x
Eq. BURGERS
u/t + u u/x = 2u/x2
Kn { ... } = { ... }
Theorem Lemmi (derivazione sotto segno di integrale)
/t = 2/x2 - Kn2 n
(scritto così per brevità)
Considero l'equaz. u/t = 2u/x2
Termine non-lineare nu2t/xDisegno lo scambio termico e movimento della temperatura
Eq. diff. ordinaria risolubile analiticamente
Lorem ipsum derivazione sotto segno ...
A −Kn2t
➔ ottengo la sol. al tempo t1:
Ui(t1) = Ui(t0) - i Δt Kn Ui(t0)
U2(t1) = 1/2 i Δt K2 Un(t0) Un(t0) ≠ 0
U3(t1) = 0
(numero d’onde maggiori)
Da qui si vede che il termine non lineare trasferisce il modo verso le strutture + piccole al tempo t1 si origina al termine U2(t1) che è associato a K2 > K1
passo al tempo t2:
d/dt U3(t1) - U3(t0) / Δt = - i K3 U1(t1) U2(t1)
➔ U3(t2) - i Δt K3 U1(t1) U2(t1) ≠ 0
(al tempo t2 il transf. del moto prosegue verso struttu
caratterizzata da K3 > K2 > K1)
NOTA ➔ Azione del termine viscoso non cambia risp. al caso
di sola diffusione (anche con eq. burger completa si
ha maggior diffusione x num. d’onda maggiore )
Da qui si capisce perchè la dissipaz. riguarda solo i
vertici + piccoli (e è grazie al termine non lineare che
la quant. di moto arriva ai vertici + piccoli, dove viene
dissipato dal termine di diffusivo)
STUDIO DELLA CASCATA DI ENERGIA EQ. BURGERS 1D
∂u/∂t + u ∂u/∂x = ν ∂2u/∂x2
moltiplico per u e ottengo eq. energia cinetica:
1/2 ∂u2/∂t + u ∂u2/∂x = ν ∂2u2/∂x2
∂u/∂t u ∂u/∂x