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MACCHINE PER COMUNICARE

Alan Turing e Norbert Wiener son i massimi rappresentati della svolta comunicativa del XX secolo. Sono

scienziati che entrano in conflitto con la società del loro tempo. Turing collaborò durante la seconda guerra

mondiale decifrando i codici enigma, poi accusato di omosessualità fu costretto alla castrazione chimica,

poco dopo si suicida. Wiener, nonostante avesse collaborato al programma Manhattan, fu inserito nella

lista nera e perseguitato dalla commissione McCarthy. Si figura un nuovo rapporto drammatico e

conflittuale tra scienziati e potere. Secondo la visione di Turing e Wiener, lo scienziato ha una missione

fondamentale, che non è <<PRENDERE IL POTERE>>, ma al contrario costruire macchine che sollevino

l’uomo da compiti che assolve male, quali decidere, comandare, governare, <<trasformare gli intellettuali in

gente comuni>>. Sostiene Wiener: << vivere in modo effettivo, significa vivere con una quantità adeguata di

informazione>>. E poi sulla questione del potere, afferma :<< la comunicazione è il cemento della società e

[…] coloro che si sono assunti il compito di preservare i canali di comunicazione sono gli uomini

maggiormente responsabili della sopravvivenza o della rovina della nostra società>>.

Alan Turing

Nel 1936 propone il disegno di un automa in grado di effettuare tutte le operazioni computabili attraverso

l’applicazione di un algoritmo. La macchina << teorica>> capace di elaborare informazioni in formato

digitale sulla base di un programma composto da regole. La “macchina di Turing” non venne mai realizzata

poiché richiedeva un nastro di memoria illimitato. Questo nastro è diviso in celle-ognuna delle quali può

contenere un solo simbolo- e da una testina in grado di spostarsi da una cella all’altra e di leggere o scrivere

all’interno di essa. L’automa può assumere una serie finita di stati distinti, grazie ai quali è possibile

specificare la progressione delle istruzioni che compongono un qualsiasi programma da fare eseguire alla

macchina. A seconda dello stato in cui si trova e del simbolo che legge sul nastro rappresenta l’output della

computazione. La Macchina di Turing è in grado di effettuare tutte le operazioni computabili attraverso un

metodo definito e un numero finito di passaggi.

Il test di Turing. Nel saggio del 1950 “macchine calcolatrice intelligenza” Turing affronta la questione

<<Possono pensare le macchine?>>. Per rispondere a questa domanda propone il gioco dell’imitazione. I

partecipanti sono tre, che on devono conoscersi. Due di essi devono essere di sesso diverso e saranno i

candidati, dovranno cioè rispondere alle domande del terzo partecipante. Quest’ultimo deve trovarsi in una

stanza diversa da quella dei candidati, non può vederli e può interagire con loro solo per mezzo di una

telescrivente. L’interrogante deve individuare chi tra i candidati sia l’uomo e chi la donna. Al contrario, lo

scopo dei candidati è quello di confondere l’interrogante, fornendo le risposte che ritengono opportune al

loro obiettivo. Turing propone di sostituire uno dei due candidati con una macchina: gli obiettivi rimangono

immutati, ma nella variante l’interrogante dovrà identificare la macchina. Obbiettivo della macchina è

ovviamente quello di imitare il più possibile l’uomo. Se l’interrogante non riuscirà a capire quale dei

candidati sia l’uomo e quale la macchina, allora si potrà dire che la macchina avrà superato il test e che

potrà essere definita come <<macchina intelligente>>. Un calcolatore digitale può essere normalmente

considerato composto di tre parti: memoria, unità operativa e governo. Le informazioni contenute nella

memoria sono comunemente suddivise sezioni di dimensioni abbastanza ridotte.

Norbert Wiener

Proposta della cibernetica: una spiccata interdisciplinarità che consente l’incontro di competenze assai

diverse, soprattutto tra i rappresentanti delle due culture, quella scientifica e quella umanistica. in una

conferenza si riscontrarono (riscontrate da Wiener e Bigelow) delle somiglianze tra l’azione dei congegni

elettronici e macchine automatizzate e il sistema nervoso umano. Nuovi processi di comunicazione non

erano governati dalla tradizionale logica delle relazioni lineari di causa ed effetto; erano regolati da un

inedito principio logico, che R. denominò <<causalità circolare>>. In quella diversa causalità, gli esseri

viventi e le macchine agivano, alla stessa stregua, con intenzione. Per lui le relazioni che intercorrono tra i

fenomeni contano molto di più di ciò che essi <<contengono>>. La realtà può essere interpretata in termini

d’informazione e di comunicazione. Il campo dell’informazione e della comunicazione elimina l’antico

dualismo tra corpo e anima, tra realtà interna e realtà esterna. Il <<comportamento>> degli esseri umani

consiste nello scambio <<scambio di informazioni>>. Il criterio fissato è quello della complessità. Il

comportamento umano è regolato da un sistema dinamico: gli scambi di informazioni. Senza informazione

non c’è vita sociale e quindi non c’è esistenza umana. La macchina è soltanto meccanismo; è l’uomo a

progettare e programmare la macchina e, quindi, s dotarla di intelligenza. Wiener conclude che il nostro

rapporto con la realtà esterna deve essere regolato da un sistema che ci consenta di reagire

adeguatamente. Ma questo sistema è in grado di decodificare e quindi utilizzare i segnali che Wiener

definisce informazioni. Le informazioni sono anche delle macchine: questo è il campo comune su cui

fondare la nuova scienza. Wiener inoltre sostiene che per un’azione efficace sul mondo esterno, non solo è

essenziale possedere buoni organi motori, ma occorre che l’attività di tali organi sia adeguatamente

segnalata a scopo di controllo al sistema nervoso centra, e che i rilevamenti degli organi di controllo si

combinano appropriatamente con le altre informazioni in arrivo dagli organi sensoriali per determinare

un’uscita motoria regolare. Qualcosa di simile avviene nei sistemi meccanici. Il ritorno dell’informazione:

feedback. Vi sono anche catene di feedback in cui non vi è alcun intervento umano (es. termostato). Il

passaggio dalla nozione <<tecnica>> di feedback a quella di messaggio è fondamentale, perché ci fa capire il

percorso unificante che va dalla macchina all’umano e dall’umano alla macchina. Supera le teorie

meccaniciste e funzionaliste dell’informazione e apre il campo ad un concetto unificante, in grado di

spiegare tutti i fenomeni di relazione tra gli uomini diretta e tra gli uomini mediata da una macchina.

Il messaggio è una sequenza temporale. La previsione del futuro di un messaggio si compie per mezzo di

qualche tipo di operatore sul suo passato, sia che questo operatore venga realizzato mediante uno schema

di calcolo matematico, sia che venga realizzato da un apparato meccanico o elettrico. Nella visione di

Wiener l’informazione è la misura del grado di organizzazione di un sistema.

Shennon: Come codificare un messaggio in modo che venga trasmesso con il minimo di distorsione e di

errore. Ogni sistema di comunicazione si fonda su elementi comuni, quali:

- Fonte di informazione

- Un trasmettitore

- Un canale

- Un ricevitore in grado di decodificare il messaggio

- Un destinatario

Obiettivo: il messaggio ricevuto deve essere una copia esatta di quello inviato.

L’informazione è intesa come unità di misura (quantitativa) della libertà di scelta della sorgente nel

comporre inviare un messaggio. Riduce ogni scelta a una successione di scelte binarie rappresentabili

algebricamente attraverso il codice binario 0/1. I valori 0/1 sono definiti BIT.

Il contenuto informativo di un messaggio è legato alla sua probabilità di mostrarsi entro un insieme di

messaggi possibili: maggiore è la probabilità di realizzarsi, minore è il contenuto informativo. Ogni scelta

binaria corrisponde a un bit di informazioni e l’unità d’informazione- bit- permette di eliminare l’incertezza

circa il verificarsi di due alternative, quando queste sono equiparabili. In generale: davanti a una scelta fra n

alternative egualmente probabili, la quantità di informazione (ovvero il numero di scelte binarie)

corrispondente sarà uguale al logaritmo in base 2 di n. poter confrontare l’efficacia dei diversi sistemi di

codificazione, operando una scelta al fine di ottenere una trasmissione condizionata il meno possibile

dall’effetto rumore e dalla distorsione.

La cibernetica propone un concetto unificante di comunicazione, premessa per porre la comunicazione al

centro della società e al centro della vita degli esseri umani. Si propone di abbattere le barriere tra la

dimensione biologica e quella culturale, tra le scienze della natura e quelle dell’uomo. Un organismo

vivente quale è l’uomo è immerso in un mondo che egli percepisce con i suoi organi sensori. Questa

informazione si coordina attraverso il suo cervello e il suo sistema nervoso finché, dopo, un processo

appropriato di immagazzinamento, di collazione e di selezione, emerge attraverso gli organi esecutori.

Agiscono sul mondo esterno. Cosicché le informazioni ricevute dagli organi cinestetici si combinano con la

quantità già accumulata di informazione per influenzare l’azione futura. L’informazione è dunque un

termine per indicare il contenuto di ciò che è scambiato con il mondo esterno non appena noi ci adattiamo

ad esso. I bisogni della vita moderna hanno accresciuto esigenze di tale processo. Il timoniere con il suo

computer crea una società che non ha più bisogno del comando centralizzato, di un sistema che annulla

ogni forma di comunicazione e che non prevede alcuna forma di feedback, e quindi di partecipazione

dell’utente. Il recupero di un ruolo attivo dell’umano, anche quando asseconda un progresso tecnologico

che può minacciarne l’identità e autonomia, si introduce nel più profondo della civiltà. Il linguaggio, la

parola, assume un ruolo inedito, originale e trainante.

IPERTESTI E INTERNET

Ipertesti e internet sono due teorie elaborate negli anni Trenta. L’ipertesto sconvolge il modello fondante la

civiltà umana, afferma un paradigma che non è più quello logico- sequenziale. Homo Ubiquitous, connesso

da ogni luogo ogni momento. L’ipertesto è una tecnologia che ha bisogno di un approccio multiculturale e

interdisciplinare; ben presto darà origine alla multimedialit&a

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
17 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher xj6-600 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Sbardella Marco.