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LO SVILUPPO DEGLI AUDIENCE STUDIES

Le diverse idee di audience hanno portato a produrre teorie

e modelli molto diversificati. Le diverse teorie si basano su:

• L'evoluzione delle condizioni sociali e tecnologiche.

• Lo sviluppo storico delle teorie sulla comunicazione e

sui media.

Esistono quattro idee di audience:

1. massa manipolabile di individui più o meno passivi

(teoria ipodermica-funzionalista-Scuola di

Francoforte)

2. pubblico di cittadini consapevoli dei loro diritti

(opinion leaders-uses and gratifications)

3. insieme di mercati con caratteristiche socio-

demografiche

4. partner interattivi capaci di avere un controllo attivo

dei processi comunicativi (teorie attuali)

Mayhew individua tre usi del termine “pubblico”:

1. pubblico generale (corpo unitario)

2. pubblico statistico (media di individui)

3. pubblico attivo (discussione)

Herbert considera il “pubblico dei media” come risultato

dell'interazione intermediale (media->attivatori di un

dibattito prima ancora che produttori di effetti)

LE RICERCHE SULL'AUDIENCE (2 tipi di

classificazione)

1. Alasuutari - tripartizione diacronica (tre fasi)

2. Ricerca sulla ricezione

3. Ricerca etografica

4. Nuove tendenze

5. Abercrombie e Longhust - paradigma concettuale

6. Behavioural paradigm (teorie della trasmissione)

7. Incorporation/Resistance paradigm (encoding/

decoding)

8. Spectacle/Performance paradigm (supera l'idea del

potere)

Alasuutari->prospettiva storica

Abercrombie&Longhust->relazioni concettuali e

metodologiche

LA RICERCA SULLA RICEZIONE

Studia le pratiche dell'audience nel processo di decodifica e

interpretazione, le relazioni tra audience attive e significato

mediale ed inoltre utilizza un approccio di tipo qualitativo.

Si fonda sue due concetti chiave:

Decodifica

Pratica discorsiva

Debolezza:

Audience viene vista come una “costruzione” del

ricercatore e non vengono osservate le persone ma ciò che

dicono.

Morley - ricerca su “Nationwide” (si fonda

sull'applicazione del modello encoding/decoding)

Aveva l'obiettivo di studiare le forme discorsive del

programma e di individuare quale parte dell'audience era in

linea con il programma.

• 29 gruppi di vari ambiti socio-culturali

• 2 puntate del programma registrate

• al termine->discussione (si definisce un vocabolario

comune per capire valori attribuiti ai temi e poi si

definisce la natura dei sistemi lessico-referenziali usati

dai gruppi e come questi si collegano al programma)

Conclusione:

Non esistono solo tre posizioni come per Hall->bisogna

usare un continum da un audience quasi passiva ad un

attivismo mediale.

INCORPORATION/RESISTANCE PARADIGM

Si fonda sull'idea che i membri dell'audience possano

essere “incorporati” nell'ideologia sociale dominante

tramite l'uso dei media oppure possono opporsi a questa

incorporazione producendo una sorta di resistenza.

Fiske-> il testo è aperto e polisemico (la stessa persona può

porsi in modo diverso difronte ai soliti contenuti)

La TV non propone semplicemente programmi ma

un'esperienza semiotica, offre anche la possibilità di

evadere.

Brown-> fruizione femminile della soap opera. Individua

due forme di fruizione attiva (basata sul piacere estetico):

• Active pleasure (in opposizione ai modelli dominanti)

• Reactive pleasure

L'attivismo mediale però non implica la capacità di

resistenza e non ha alcuna connessione con la qualità del

testo televisivo.

LA RICERCA ETNOGRAFICA

Studio più articolato sul contesto.

Ricerche sul rapporto tra media e vita quotidiana

Fasi standard della ricerca etnografica: etnografia della

produzione, dei testi mediali, del consumo mediale.

Malinowski-> fondatore dell'etnografia

Sviluppò un metodo che gli consentisse di realizzare

resoconti scientifici su luoghi e persone sconosciute tramite

il realismo etnografico.

Goffmann-> ricerca etnografica sulla vita quotidiana

Mostra come le abitudini della vita quotidiana

contribuiscono a creare la nostra identità

Hymes-> studio della pragmatica del linguaggio

Elbora il modello “SPEAKING”:

Setting

Participants

Ends

Art characteristics

Key

Instrumentalities

Norms of interaction and interpretation

Genres

Lull-> quattro fasi della ricerca etnografica:

campionatura

scelta delle tecniche d'osservazione

raccolta dei dati

organizzazione e presentazione dei risultati

Morley-> “Family television” (1986)

Ricerca di tipo etnografico, approccio qualitativo, doppio

livello di analisi. Lo scopo non era quello di arrivare a

risultati generalizzabili ma individuare meccanismi di

fruizione dei soggetti.

Silverstone, Hirsch, Morley (1991)

Ricerca sull'uso delle tecnologie in ambiente domestico.

Obiettivo= analizzare le relazioni tra membri della famiglia

e tecnologie comunicative.

20 famiglie- interviste,diagrammi,analisi di album di

famiglia

“Triangolazione”= armonizzazione di tecniche diverse

basate su diversi presupposti epistemologici

Casetti (1993)-> studia i rapporti tra famiglia, televisione e

uso dei mass media in generale. 32 famiglie con figli (8/18

anni)

Stratificazione interna a livello socio-culturale:

fascia medio-alta

fascia medio-bassa

Rappresenta un'evoluzione originale delle ricerche di Lull

SPECTACLE/PERFORMANCE PARADIGM

Studia se è possibile considerare l'audience non solo

oppositiva. Prende in considerazione il concetto di Identità:

essere membro di un audience è connesso con la

costruzione della persona.

Tende a studiare anche i processi di formazione delle

identità all'interno di un approccio auto-riflessivo.

Individuano tre tipi di audience:

1. Simple audience

2. Mass audience

3. Diffused audience (si fonda sulla capacità del pubblico

di percepire se stesso come tale)

Competenze del pubblico (=skills):

Tecniche-> comprendere i meccanismi delle grammatiche

mediali

Analitiche-> comprendere le linee di coerenza interna dei

prodotti dei media

Interpretative-> comprendere i meccanismi extratestuali

CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI

AUDIENCE STUDIES

• Analisi multilivello-> pone al centro la decodifica

• La ricerca sull'audience non è oggettiva

• Impostazione olistica allo studio dei processi

DIFFERENZE TRA RICERCA SULLA RICEZIONE

E ETNOGRAFICA

Ricezione-> studia come i testi mediali vengono

decodificati

Etnografica-> analizza come l'audience usa i testi mediali

REALISMO DISCORSIVO

= fonde approcci quantitativi e qualitativi. Non assume né

la posizione empirista né quella interpretativa.

INNOVAZIONE, GLOBALIZZAZIONE E NUOVI

STILI DI CONSUMO MEDIALE

Volontè-> “Globalizzazione” caratteristica della società

contemporanea per la quale, per la prima volta, gli

individui percepiscono la finitezza del globo. Trova nei

media uno straordinario territorio di applicazione. I media

possono essere sia strumenti funzionali al controllo sociale

sia strumenti di articolazione delle libertà personali.

Quattro teorie sulla globalizzazione:

1. teorie e approcci della società globale

2. approccio alla cultura globale

3. teorie del sistema mondo

4. approccio del capitalismo globale

Thompson (1995) elenca le caratteristiche della

globalizzazione dei media:

• l'industria dei media è dominata da un piccolo numero

di conglomerati transnazionali

• le nuove industrie possiedono un controllo sulla

produzione dell'informazione

• cresce la deregolamentazione dei contesti di mercato

• incrementa la standardizzazione dei prodotti mediali

• promozione di una vera e propria ideologia del

consumo

“Digitalizzazione”= caratteristica tecnica dei nuovi media,

è la possibilità di trasformare i segnali in sequenze

numeriche. Collegata alla tecnica di “compressione” dei

segnali.

Van Dijk-> la digitalizzazione svolge anche un ruolo

sociale, incrementa la possibilità di: standardizzazione e

differenziazione della cultura, accelerazione culturale,

visualizzazione culturale e maggiore quantità di cultura.

DIGITALIZZAZIONE-> processo tecnico

GLOBALIZZAZIONE-> precedente alla svolta digitale

PROFILO STORICO

3 momenti:

1. Sviluppo reti telegrafiche (dalla comunicazione

materiale a quella immateriale)

2. Nascita delle grandi agenzie di informazioni

internazionali

3. Formazione di grandi organismi internazionali che

hanno regolamentato la distribuzione delle frequenze e

determinato tutti gli standard distributivi

AGENZIE DI STAMPA (Es. di proto-globalizzazione)

= reti di comunicazione globale

Nasce nel 1853 a Parigi con Charles Havas

1869 Agency Alliance Treaty= patto con il quale si

decidono i campi di influenza di ogni agenzia.

1906 la International Telegraph Union comincia a

pianificare frequenze e usi delle trasmissioni radio.

Bell (1973)-> l'avvento della nuova società è interpretato

dalla materializzazione del lavoro e dalla trasformazione da

un'economia di produzione a un'economia di servizi.

Richeri-> tema dell'accesso

La maggiore disponibilità di risorse favorisce l'accesso

diffuso ai media ma la concentrazione di servizi limita un

reale accesso generalizzato.

“Sviluppo globale”:

imprese mediali-> impegno su aree macroregionali

internet-> “net economy” e incremento di prodotti e servizi

DALL'INFORMATION SOCIETY ALLA NETWORK

SOCIETY

L'era digitale accentua la funzione di rappresentazione

dell'uso delle tecnologie.

Società Industriale-> scambio di merci trasformato nello

scambio di connotatori simbolici degli oggetti.

Information Society-> il bit diventa l'unica unità di

scambio.

Le tecnologie informative sono pervasive e influenzano i

processi produttivi, sociali, di identità e politici.

“Glocal”= produzione+distribuzione

Touraine (1971)-> Società Post Industriale

• riduzione del peso economico della produzione

materiale (i colletti bianchi superano i colletti blu)

• centralità della produzione del sapere

• ruolo di potere assunto dalla pianificazione e

dall'organizzazione di processi complessi

Negli stessi anni i computer e le macchine permettevano di

superare l'organizzazione rigida e gerarchica della fabbric

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
27 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bibale98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche della comunicazione di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Bonini Tiziano.