Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Teorie delle politiche pubbliche Pag. 1 Teorie delle politiche pubbliche Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teorie delle politiche pubbliche Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Teorie sullo studio delle politiche pubbliche

Le teorie sullo studio delle politiche pubbliche possono essere suddivise in base a diversi criteri:

  • Unità di analisi: individuo, gruppo, istituzioni
  • Metodo di analisi: deduttivo o induttivo

Le teorie deduttive includono:

  • Public Choice
  • Marxismo
  • Neo-istituzionalismo

Le teorie induttive includono:

  • Economia del benessere
  • Pluralismo e corporativismo
  • Statalismo

Public Choice

La teoria del Public Choice si focalizza sull'individuo e applica i principi dell'economia classica al comportamento politico. Gli attori politici sono considerati razionali e agiscono per massimizzare la propria utilità e i propri interessi personali. Questo comporta un continuo aumento dell'intervento pubblico, in particolare attraverso l'azione monopolistica della burocrazia. La teoria sottolinea l'importanza del ciclo elettorale e prescrive di favorire gli interessi collettivi anziché quelli individuali, seguendo il concetto di "mano invisibile" di Adam Smith. La teoria del Public Choice sostiene che il ruolo dello Stato sia quello di completare il mercato anziché sostituirlo, garantendo i diritti di proprietà.

Critiche alla teoria del Public Choice includono:

  • Non solo

comportamenti razionali;

  • Semplicistica – scarsa capacità predittiva
  • Non sorretta da evidenza empirica (paesi in cui l'intervento pubblico è in calo)
  • Riguarda solo i paesi con elezioni
  • Rilevanza fattori istituzionali nell'influenzare comportamenti e preferenze
  • Teoria normativa neoliberista

MARXISMO

  • Focus su gruppi (classi sociali - oggettive)
  • Modi di produzione (struttura) determinano relazioni fra classi (conflitto)
  • Primato dell'economia
  • Stato strumento di dominio di classe; p.p. riflettono interessi classe dominante;- ma; stato strumento o autonomia relativa (ruolo burocrazia)?
  • Critiche: - eccessivo determinismo (fattori politici)- def.ne 'classe?; classi intermedie (no dicotomia)- come si spiegano esiti diversi in paesi capitalistici?

NEO-ISTITUZIONALISMO

  • Focus sulle istituzioni (ma non descrizione, storico-giuridica)
  • Riduzione dei costi di transazione (info, scambi):

ist.ni frutto di disegno razionale

  • 2 tipi: mercato e gerarchia

Sfera politica: nominano e legittimano attori e comportamenti; R. Keohane: insiemi duraturi e connessi di regole formali e informali → comportamenti, aspettative, preferenze- danno forma a interpretazioni problemi e scelta soluzioni, definiscono il ‘possibile’, limiti

  • Autonomia ist.ni politiche rispetto alla società

Non riesce a spiegare origini ist.ni (funzionalismo), spiega vincoli ma non cause p.p.

ECONOMIA DEL BENESSERE

  • Focus sugli individui

Assunto: le scelte dovrebbero essere affidate agli individui attraverso il mercato, ma fallimenti del mercato (monopoli, info imperfetta, monopoli naturali, esternalità, tragedy of the commons, concorrenza distruttiva) che le ist.ni debbono quindi sostituire per evitare danni sociali

  • Efficienza (tecniche come costi/benefici - emula mercato -; criteri Pareto o Kaldor; ma: effetti distributivi); ma le scelte vengono

Fatte in base a criteri diversi, anche le analisi tecniche sono "argomenti".

  • Fallimenti dello Stato: distorsione organizzativa, aumento costi, esternalità derivate

TIPOLOGIA BENI

RIVALITÀ ESCLUDIBILITÀ
ALTA PRIVATI
BASSA COLLETTIVI PUBBLICI

Es.: infrastrutture a pedaggio

Es.: pesce mare

Es.: difesa

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
10 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi delle politiche pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lewanski Rodolfo.