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DEFICIT UDITIVO

L'audioleso vive un rapporto con il mondo che costruisce su messaggi alternativi a quelli sonori, utilizzando canali di comunicazione diversi da quello verbale, sviluppando meccanismi di apprendimento plurisensoriali basati prevalentemente sul canale visivo e fondati sull'uso trasversale dell'intelligenza spaziale. Il corpo è protagonista dei processi di comunicazione inter-personale con azioni mimico-gestuali e dattilo-logiche, usa codici meno complessi di quello verbale ma altrettanto efficaci che hanno un universalità d'impiego. L'immagine sostituisce la parola.

Nei processi di integrazione scolastica bisogna far riferimento a un quadro di osservazione che comprende 3 elementi:

  • La conoscenza delle fasi di sviluppo auxologico e psicomotorio è indispensabile per collegare l'età alle caratteristiche del soggetto, considerando costantemente gli aspetti morfologici, gli atteggiamenti e i comportamenti corporei.
composizione di un quadro d'insieme indispensabile per la definizione del Profilo Dinamico Funzionale. Francesca Happè sostituisce il termine "deficit cognitivo" con quello di "diverso stile cognitivo"; essa apre la strada ad una nuova prospettiva scientifica che considera importante non solo la patologia ma anche la conoscenza delle vie e dei meccanismi cerebrali utilizzabili dall'uomo per attivare sistemi alternativi della conoscenza. Simon Baron Cohen definisce la "diversità di un soggetto" come la differente abilità nel sistematizzare le informazioni che arrivano al nostro cervello. Caso di Gennaro Morra affetto da handicap "tetra-paresi-spastica" dovuto ad un danno procurato durante il parto. Le profonde modificazioni scientifiche, tecnologiche e culturali hanno aperto la strada alla lotta contro le discriminazioni e all'affermazione della parità dei diritti di tutti gli esseri umani. L'utilizzo delle NT hafavorito lo sviluppo e la creazione di software specifici per ogni singola esigenza.

DISLESSIA = disturbo del linguaggio verbale relativo all'apprendimento della lettura e scrittura.

Fonologica incapacità di leggere avverbi, preposizioni, presenza di errori derivazionali (modificazione della parte finale o iniziale della parola).

Superficiale incertezza verso parole che possiedono lo stesso suono; difficoltà nel discriminare le singole lettere.

Con lettura lettera per lettera la lettura della parola avviene solo dopo l'elenco delle singole lettere che la compongono.

Profonda effetto di un danno cerebrale; difficoltà di lettura e comprensione seguite da errori ortografici.

Iperlessia difficoltà per avverbi, articoli, aggettivi; assenza di comprensione del testo.

Nella dislessia si evidenziano difficoltà nel riconoscimento di lettere simili graficamente (p/q, d/b, m/n), lettere simili fonologicamente (f/v, d/t, b/p), inversione di

lettere (cinema/cimena), inversione di sillabe (alto/lato), sostituzione di parole (pigro/grigio), pronuncia di una slconsonante al posto di 2, omissione o aggiunta di lettere, lettura nn espressiva.

DISGRAFIA = incapacità di produrre un testo scritto, graficamente accettabile, pur avendo ricevuto un'istruzione adeguata e svolto le necessarie esercitazioni.

DISORTOGRAFIA = situazione problematica sul piano del linguaggio verbale scritto.

Il trattamento dei disturbi dell'apprendimento deve seguire un programma che prevede alcune fasi:

  • Presentazione degli esercizi in modo sistematico (in base alla difficoltà)
  • Allungamento progressivo dei tempi di attenzione e impegno
  • Rispetto del ritmo di apprendimento di ciascun soggetto
  • Passaggio ad un esercizio successivo solo quando il precedente è stato interiorizzato.

Le attività motorie in genere consistono in:

  • Esercizi di Pre-Grafismo = per il miglioramento della prensione e per favorire la direzione
Esercizi relativi alla formazione dello schema corporeo = x il riconoscimento delle parti del prpcorpo e delle reciproche relazioni nello spazio; <2^FASE: Programma IDENTIKIT x>sostenere il problema specifico della dislessia limitatamente alla difficoltà di decodificare ed elaborare l'informazione visiva. Prima gli alunni realizzano giochi di drammatizzazione nei quali costruiscono una storia interpretata dai loro corpi e secondo regole scritte da loro.
  1. 3^fase: Programma VIRGINIO si basa sulla tecnica del fading, inserire un suggerimento x poi toglierlo gradualmente.
  2. 4^fase: Uso del Computer al sogg vengono presentate 2 figure; ogni parola è associata ad una figura che la rappresenta e serve x aiutare il lettore ad effettuare la discriminazione; la completezza del disegno va diminuendo via via.
STUDIO sulle ABILITÀ TATTILI E MANUALI: la conoscenza che si realizza con il tatto si presenta con caratteristiche proprie, tali da contrapporsi spesso a quella visiva. George Rêvêsz fu il primo a svolgere uno studio comparato sui sensi del tatto (dimensione aptica) e della vista (dimensione ottica). Secondo questo studio la funzione visiva sarebbe

presente prevalentemente nel processo di creazione della forma, mentre la tattile si esplicherebbe nel processo di identificazione della struttura dell'oggetto.

10 principi generali caratteristici della dimensione APTICA:

  1. Stereoplastico = inizialmente si cerca nell'oggetto una generica impressione plastica senza procedere verso particolari discriminazioni della forma.
  2. Della percezione successiva = la percezione della forma avviene attraverso la successione di azioni tattili frammentarie (non si può comporre una vivida rappresentazione globale come per la percezione visiva).
  3. Cinematico = la percezione della forma può avvenire solo mediante il movimento dell'apparato sensoriale.
  4. Metrico = l'identificazione strutturale di un oggetto presuppone un orientamento rispetto alla posizione e alle relazioni quantitative delle parti (non c'è una percezione immediata come per la funzione visiva, ma un processo di misurazione comparativa).
  5. Ricettivo e Intenzionale = questi
atteggiamenti (sincronici nella funz visiva) sn diacronici nellafunz aptica; dall’attegg ricettivo provengono le qualità della forma, da qllo intenzionale qlledella struttura. 6. Dell’analisi strutturale = la percezione aptica nn tende alla percezione della forma ma dellastruttura; ciò implica una determinazione verbale delle parti osservate separatamente. All’immediatezza, simultaneità, precisione, velocità della percez visiva si contrappongono ilmodo indiretto, la lentezza e imprecisione della perc aptica. 7. Della sintesi costruttiva = dp le imprecisioni preliminari inizia un procedimento costruttivo ketende ad unire le componenti di forma in un tt omogeneo. 8. Tendenza a stabilire tipi e schemi = la percezione aptica si concentra sull’intenzione diconoscere i lineamenti generali dell’ogg e di classificarlo a seconda di tipi e gruppi ben noti. 9. Tendenza alla trasposizione = ottimizzazione dei dati aptici. 10. AttivitàLa ricerca è stata effettuata su una serie di osservazioni sistematiche effettuate nella scuola materna e dell'obbligo in classi in cui vi erano soggetti ciechi o ipovedenti. La finalità era quella di accertare le abilità tattili e manuali nei soggetti non vedenti nelle più svariate circostanze didattiche, grazie allo studio della sensibilità tattile. Queste abilità, se presenti, consentirebbero al soggetto di avvicinarsi con la massima partecipazione ad attività sia plastiche che grafico-pittoriche. La ricerca ha affrontato anche la questione della creatività e dell'espressione in quanto il minorato della vista trasferisce al segno grafico pensieri, emozioni e affetti. FASI dello SVILUPPO CREATIVO: 1. Scarabocchio (2/4 anni) 2. Preschematica (4/7 anni) 3. Schematica (7/9 anni) FUNZIONI LEGATE ALLE ESPRESSIONI GRAFICO-PITTORICHE E PLASTICHE: a. Espressive = campo della creatività e immaginazione (disegno spontaneo).

Psicodiagnostiche = grado di sviluppo raggiunto (esplorazione globale, conoscenza della personalità).

Terapeutiche = liberarsi dell'irrequietezza interiore trasferendo e alleviando lo stato di piacevolezza.

Comunicative = la traccia è la rappresentazione di una narrazione.

Pratiche = opportunità di acquisire tecniche artistiche utili.

L'approccio con i materiali ha costituito un'esperienza importante per una maturazione intellettiva dell'alunno; attraverso tali materiali, il non vedente ha appreso molto su alcune proprietà fisiche dell'ambiente in cui è immerso, conoscendo leggi e proprietà in base alle quali classifica gli elementi come stabili o instabili, asciutti o bagnati, caldi o freddi.

Il bambino non vedente a scuola vive in un ambiente eterogeneo carico di offerte educative. Il docente deve avere una grande capacità professionale non disgiunta da una preparazione scientifica sulle esigenze particolari che

L'handicap specifico richiede.

Nel 1887 Langdon Down coniò

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
14 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria, tecnica e didattica delle attività motorie e sportive preventive e compensative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Sibilio Maurizio.