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La teoria sociale cerca di capire quali sono i concetti validi per parlare del mondo sociale, “teoria sociale” è
“riflettere su quale sia il modo migliore per concettualizzare l’uomo nel contesto sociale.
La teoria sociale deve occuparsi del ruolo che ha il linguaggio nella vita umana.
Continua Giddens: Per converso, intendo la “sociologia” non come una disciplina generica che ha a che
fare con lo studio delle società umane, ma come quella branca delle scienze sociali che si focalizza in
particolare sulle società moderne o “avanzate”. (Dal libro “Le conseguenze della modernità)
La sociologia è nata per riflettere sulle società moderne nate in Europa. Giddens nel 1984 ha ancora
quest’idea, ma oggi non funziona.
La teoria sociale va intesa come la pratica attraverso sui si mettono a punto e si discutono in modo
ricorrente i presupposti, i concetti fondamentali ed i procedimenti conoscitivi delle scienze sociali.
Si discutono concetti, presupposti e metodi, e si ridiscutono; è un continuo mettere in discussione quello
che già pensavamo.
MODERNITA’
Si prenda come riferimento sempre il libro di Giddens “Le conseguenze della modernità” che contiene un
concetto generale di modernità, importante per tutte le scienze sociali; si tratta di un concetto che
dev’essere discusso. Giddens presenta una visione molto standard di cosa sia la modernità, è da qualche
decennio che si discute del fatto che noi forse siamo in una post-modernità.
Anthony Giddens sviluppa la concezione della modernità offerta dai classici del pensiero sociologico, ma
resta anche all’interno del loro modo di intenderla.
Il termine modernità si riferisce, per Giddens, a quei “modi di vita e di organizzazione sociale” che
affiorarono in Europa fra il XVII ed il XIX secolo, e che successivamente si diffusero o influenzarono ogni
parte del globo.
Questa definizione associa la modernità ad un’epoca e ad una collocazione geografica di partenza
determinate.
Questa è proprio una visione che enfatizza la discontinuità tra la modernità, intesa come epoca, e tutto ciò
che la precede. Novum che si contrappone e quindi spinge a mettere insieme tutto il resto.
Giddens dice che il primo aspetto della modernità è che da un certo momento in poi le cose cominciano a
cambiare incessantemente e con un passo accelerato. Comincia una situazione di vita che ha come
caratteristica quella di essere always changing: continuamente in cambiamento.
Nella modernità si intende che è bene cambiare, il che significa che la parola modernità è intrisa di questo
senso; è rimasta la concezione positiva del nuovo. La novità è in sé un valore, anche se l’aspetto valoriale
non lo scrive espressamente Giddens. Egli nota che vi sono alcune cose che esistono dalla modernità in
avanti, altre cose no. Giddens pensa sempre e solo all’Europa occidentale, esprime bene la visione
standard.
Per la situazione attuale, Giddens parla di una modernità “radicale” o “riflessiva”: una modernità che ha
a che fare con gli esiti di processi che essa stessa ha avviato.