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TEORIA DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO
I principali ambiti di validità dell'ordinamento giuridico sono temporali, spaziali e materiali.
Si intende per procedimento di analogia iuris quello con cui si ricava una nuova regola per un caso imprevisto da tutto il sistema o da una parte del sistema. Questo procedimento non è nulla di diverso da quello che si impiega nel ricorso ai principi generali del diritto.
La procedura di analogia consiste nell'attribuire ad un caso non regolato la stessa disciplina di un caso regolato, sulla base di una somiglianza rilevante. La somiglianza non deve essere una somiglianza qualunque, ma una somiglianza che abbia un significato giuridico.
L'antinomia di secondo grado si verifica quando si ha un conflitto di criteri, ovvero quando due norme si trovano in rapporto tale che siano applicabili due criteri, ma l'applicazione di un criterio dia una soluzione opposta all'applicazione dell'altro criterio.
L'antinomia giuridica è quella situazione che si verifica tra due norme incompatibili, appartenenti allo stesso ordinamento e aventi lo stesso rango.
ambito di validità, esse possono essere distinte in tre tipi diversi. Perché possa accadere occorrono due condizioni: Che le due norme debbono appartenere allo stesso ordinamento; Che le due norme debbono avere lo stesso ambito di validità. Si distinguono quattro ambiti di validità di una norma: Non temporale, spaziale, personale, materiale. Costituiscono antinomia due norme che non coincidano rispetto alla: validità temporale, validità spaziale, validità personale, validità materiale. Se due norme incompatibili hanno ambito di validità in parte eguale, antinomia parziale-parziale: e in parte diverso, l'antinomia sussiste solo per quella parte che esse hanno in comune. Se di due norme incompatibili, una ha un ambito di validità in parte eguale ma anche in parte diverso rispetto a quello dell'altra, l'antinomia è totale da parte della prima norma rispetto alla seconda, e solo.parziale da parte della seconda rispetto alla prima. Faparte del criterio della specialità.
Secondo il Ross si chiamano così quando due norme incompatibili hannoAntinomia totale-totale:ambito di validità;eguale Fanno parte della distinzione delle antinomie proprie e sono anche detteAntinomie insolubili:reali. Sono quelle in cui l’interprete è abbandonato a se stesso per la mancanza di unAntinomie reali:criterio. Fanno parte della distinzione delle antinomie proprie e sono dette ancheAntinomie solubili:apparenti. Nella teoria della gerarchia delle fonti, questo è il grado più basso in quanto sonoAtti esecutivi:solo esecutive e non produttive. Avviene mediante la moltiplicazione delle fonti sottraendo aAutolimitazione del potere sovrano:se stesso una parte del potere normativo per attribuirlo ad altri organi dipendenti. Si può parlare inquesto caso di del potere normativo originariolimite internoquelle che l’uomo non è in
grado di compiere, nonostante ogni sforzo.
Azioni impossibili: Cioè azioni che l'uomo compie per necessità naturale e indipendentemente dalla sua volontà.
Azioni necessarie: Giurista tradizionalista o positivista che insieme al Romano fu fautore della teoria dello spazio giuridico contraria alla sociologia giuridica.
Vds metodo di eterointegrazione e di autointegrazione.
Carnelutti: È la proprietà per cui un ordinamento giuridico ha una norma per regolare qualsiasi caso "mancanza di lacune". Il dogma della completezza nell'ordinamento giuridico era stabilito dall'art. 113 c.p.c. il quale dice: "Nel pronunciare sulla causa il giudice deve seguire le norme del diritto, salvo che la legge gli attribuisca il potere di decidere secondo equità". Questo dogma nasce probabilmente nella tradizione romanistica medioevale, ed era enunciato nel Corpus Iuris, al quale non c'è.
nulla da aggiungere e nulla da togliere. Ovvero antinomia di secondo grado e possono essere tre. Conflitto di criteri: Prevale quello di specialità. Conflitto tra criterio di specialità e quello cronologico: La soluzione dipende dall'interprete. Conflitto tra criterio gerarchico e di specialità: Prevale quello gerarchico. Conflitto tra il criterio gerarchico e quello cronologico: Per i giusnaturalisti viene stipulato durante il passaggio da stato di natura a stato Contratto sociale: civile, ma vi sono due modi di concepirlo. Il primo, secondo Hobbes il quale dice che coloro che stipulano il contratto rinunciano completamente a tutti i diritti dello stato di natura e il potere civile nasce senza limiti, ogni futura limitazione sarà un'auto-limitazione, in questo caso il diritto naturale scompare completamente nel dar vita al diritto positivo. Il secondo pensiero viene da Lock il quale dice che il potere civile viene fondato allo scopo di assicurare meglio il.Il godimento dei diritti naturali nasce originariamente limitato da un diritto preesistente, mentre nel caso del diritto positivo esso è uno strumento per la completa attuazione del preesistente diritto naturale.
In una costituzione come la nostra, vi sono norme che attribuiscono direttamente diritti e doveri ai cittadini, e norme che regolano la procedura che il parlamento deve seguire per esercitare il potere legislativo.
Secondo i principi generali esposti da Crisafulli, il criterio cronologico stabilisce che, tra due norme incompatibili, prevale quella successiva. Questo principio è enunciato nell'art. 15 delle Disposizioni preliminari, che elenca anche la causa di abrogazione derivata dalla emanazione di una legge incompatibile con una legge precedente. È una delle regole per la soluzione delle antinomie.
La teoria che considera giuridiche quelle norme che sono poste dal
potereCriterio del soggetto: sovrano. Secondo questo criterio, giuridica è la norma che viene eseguita con la convinzione o credenza della sua obbligatorietà (opnio iuris ac necessitatis). Questo criterio detto della obbligatorietà è quello dove in due normeCriterio di specialità: lex specialisincompatibili, una generale e una speciale, prevale la seconda: lex specialis derogat generali. Questo criterio si specialità si trova, ad esempio, enunciato nell’art. 15 c.p. “Quando più leggipenali o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che siaaltrimenti stabilito. Uno dei tentativi compiuti per caratterizzare il diritto attraverso qualcheCriterio formale:elemento della norma giuridica. Con esso si ritiene di poter definire ciò che è diritto attraverso qualche elemento strutturale delle norme che siSolitamente si fa riferimento al criterio gerarchico delle norme giuridiche, secondo il quale una norma superiore prevale su una norma inferiore in caso di incompatibilità. La superiorità delle norme costituzionali sulle norme ordinarie è sancita dall'articolo 134 della Costituzione. La superiorità delle leggi ordinarie sui regolamenti è stabilita dall'articolo 4 delle Disposizioni Preliminari al Codice Civile. La superiorità delle leggi ordinarie sulle sentenze del giudice è prevista dall'articolo 360 del Codice di Procedura Civile. Infine, la superiorità delle leggi ordinarie sugli atti dell'autonomia privata è stabilita dall'articolo 1343 del Codice Civile.
Esiste anche il criterio materiale, che si basa sul contenuto delle norme giuridiche e sulle azioni che regolano. Tuttavia, questo criterio non è sempre conclusivo, poiché se una norma comandasse un'azione necessaria o proibisse un'azione impossibile, sarebbe inutile o irrealizzabile. Tuttavia, una volta escluse le azioni necessarie, cioè quelle azioni che l'uomo compie per necessità, si può fare riferimento al criterio materiale per determinare la prevalenza di una norma su un'altra.
naturale e indipendentemente dalla sua volontà, e le azioni impossibili, cioè quelle che l'uomo non è in grado di compiere, nonostante ogni sforzo, il campo delle azioni possibili è vastissimo. Permette di risolvere le antinomie tra due norme
Criterio secondo la forma: contemporanee; sullo
Mediante questo criterio si stabilisce una graduatoria di stesso livello; entrambe generali. prevalenza tra le tre forme della norma giuridica, se di due norme incompatibili una è imperativa o proibitiva e l'altra è permissiva, prevale la permissiva. Questo criterio da prevalenza all'interpretazione su quella favorabilis odiosa.
Fonte indiretta. Avviene mediante la delegazione del potere di produrre Delegazione del potere: norme giuridiche a poteri o organi inferiori per far fronte al fabbisogno di regole di condotta che nessun potere o organo da solo è capace di soddisfare. (vds anche ricezione di norme). Tipico esempio è il rispetto alla
legge.regolamentoImpartite dal legislatore, sono norme molto generiche che tracciano solo le linee generaliDirettive:dell’azione da compiere, ma lasciano la determinazione dei particolari a chi le deve eseguire oapplicare. É un ordinamento in cui la consuetudine ha maggior forza che negli ordinamentiDiritto canonico:statuali moderni. Il can. 27 presenta tre casi:
- Un consuetudine contraria al diritto divino e1)naturale Una consuetudine contraria al diritto umano ecclesiastico a2)non prevale; prevalecondizione che sia e abbia avuto una durata di quarant’anni;
- Una consuetudine3)rationabiliscontraria ad una legge umana ecclesiastica che escluda la validità di qualsiasi futura consuetudine:a condizione che abbia avuto una durata di almeno cento anni o sia immemorabile.prevale,
- Il termine sistema è usato per indicare un ordinamento della materia, compiutoDiritto moderno:con procedimento induttivo, cioè partendo dal contenuto delle singole norme allo
Scopo di costruire concetti sempre più generali, e classificazioni o partizioni dell'intera materia. Indica un tipo di sistema normativo, non un tipo di norma.
Diritto: Fautore della teoria secondo cui non ci sono lacune per il fatto che il diritto non manca mai, in contrapposizione ai giuristi tradizionalisti, questa teoria viene sostenuta anche dal tedesco Zitelmann. Eliminare due norme in contrasto tra loro;
Doppia abrogazione: Rappresentante della sociologia giuridica.
Ehrlich: È il potere originario punto di riferimento dell'ordinamento.
Fonte delle fonti: Sono quei fatti e quegli atti da cui l'ordinamento giuridico fa dipendere la produzione di norme giuridiche. Vi sono norme di comportamento accanto a norme di struttura, queste norme di struttura possono anche essere considerate come norme per la produzione giuridica.