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Conoscenze ed aspettative

Per evitare gli effetti di disturbo si userà il controllo sperimentale, qualsiasi procedimento atto a neutralizzare le potenziali minacce alla validità di una ricerca. Al gruppo sperimentale si può affiancare un gruppo di controllo la cui caratteristica fondamentale è quella di essere omogenea al gruppo sperimentale. La funzione di questo gruppo è di offrire un punto di paragone fisso per verificare l'efficacia della variabile indipendente.

Strategie di controllo hanno lo scopo di eseguire un controllo generale nella ricerca tramite:

  1. Controllo nel laboratorio: definisce in modo chiaro l'ambiente (setting) della ricerca e permette di eliminare variabili estranee o di confusione (stimoli visivi e uditivi, presenza di altre persone).
  2. Misura delle risposte: consiste nella qualità degli strumenti di misura adoperati.
  3. Ripetizione: si divide in...
  1. Ripetizione esatta (che consiste nel rifare l'esperimento nel modo più fedele possibile all'originale)
  2. Ripetizione sistematica (che ha lo scopo di verificare se un dato fenomeno ha luogo anche in situazioni lievemente differenti da quelli originali)

CONTROLLO SUGLI EFFETTI DEI SOGGETTI E DELLO SPERIMENTATORE:

  • Metodo del singolo cieco consiste nell'evitare di dare informazioni sull'esperimento
  • Metodo del doppio cieco consiste nell'evitare il contatto con i soggetti
  • Automazione consiste nell'automatizzare le istruzioni da impartire ai soggetti e i procedimenti di raccolta delle risposte
  • Presenza di osservatori e valutatori molteplici che osservano contemporaneamente per oggettivare il più possibile

CONTROLLO ATTRAVERSO LA SELEZIONE DEI SOGGETTI:

  • Campionamento casuale si ha quando ogni elemento di una popolazione ha la stessa possibilità di essere scelto per formare il campione
  • Campionamento casuale stratificato
consiste in una preliminare suddivisione della popolazione in sub-popolazioni da cui verrà estratto un campione ad hoc. Il campione è costituito da soggetti facilmente reperibili e disponibili, spesso interessati alla ricerca. CONTROLLO ATTRAVERSO L'ASSEGNAZIONE DEI SOGGETTI: una volta che è stato estratto il campione, questo va assegnato alle condizioni richieste dai disegni sperimentali attraverso: - Il pareggiamento si ha quando dobbiamo formare due o più gruppi equilibrati, pareggiati in modo che qualunque variabile non prevista venga tenuta sotto controllo. È valido per un numero esiguo di soggetti, al di sotto delle 50 unità. - Il matching consiste nel fare un pre-test in cui si può osservare se è presente una certa variabile. A questo punto si ordina la performance dei soggetti in ordine crescente o decrescente, in base alla presenza o meno di questa variabile, si formano delle coppie e di queste coppie un soggetto.

Viene assegnato al gruppo sperimentale un soggetto e un soggetto viene assegnato al gruppo di controllo; dopodiché si applicano i trattamenti e si esaminano le differenze fra i membri delle coppie. La randomizzazione o assegnazione casuale libera è valida per grandi numeri di soggetti e permette di assegnare casualmente ma anche in modo pilotato (cioè i 2 gruppi devono essere omogenei) i soggetti ai gruppi, dopo che sono state osservate certe caratteristiche.

L'INTERVISTA E IL QUESTIONARIO

L'intervista è una relazione a due tra un intervistatore e un intervistato; sembra simile al colloquio ma differisce da questo per alcuni aspetti:

  • Motivazione: nell'intervista è estrinseca in quanto uno dei soggetti subisce l'incontro, mentre nel colloquio i soggetti sono disposti ad interagire
  • Polo di centratura: nell'intervista è orientato sul cosa, sulla raccolta di informazioni, sulla strutturazione delle domande, mentre nel colloquio è orientato

sul come, sull'importanza della relazione- strutturazione: l'intervista è strutturata, mentre il colloquio no- atteggiamento valutativo: è presente nell'intervista ma non nel colloquio- attenzione al contenuto: è presente nell'intervista, mentre nel colloquio l'attenzione è rivolta alla persona- direttività: è presente nell'intervista in quanto vi sono delle domande precise per ottenere informazioni sul soggetto ma non nel colloquio- non esplicitazione dello scopo: è presente nell'intervista ma non nel colloquio- utilizzo di materiali specifici: è presente nell'intervista ma non nel colloquio, dove invece si ha la flessibilità delle ipotesi.

Vi sono 3 tipi di intervista:

  1. INTERVISTA ERMENEUTICA si ha la libertà di porre le domande rispettando l'obiettivo;
  2. NON DIRETTIVA è usata nell'ambito antropologico-sociale, nel counselling e nella selezione del

INTERVISTA PERSONALE; CENTRATA SULL'INTERVISTATO è consigliata per un massimo di 50 soggetti proprio o perché non è strutturata per cui l'intervistatore INTERVISTA LIBERA deve essere molto preparato per ottenere ciò che desidera, deve essere abbastanza breve nei tempi e usare un linguaggio chiaro e comprensibile.

INTERVISTA SEMI-STRUTTURATA seppure vi siano delle domande strutturate, ve ne sono alcune non stabilite, dettate dalla risposta del soggetto stesso; è usata nell'ambito della ricerca, della selezione professionale e nell'orientamento scolastico e professionale.

Può essere divisa in 3 fasi:

  1. fase esplorativa che ci permette di ottenere informazioni sui dati personali del soggetto
  2. fase diagnostica che ci permette di ottenere informazioni relative al rapporto fra soggetto ed esperienza formativa e lavorativa, e sul potenziale individuale del soggetto
  3. fase progettuale che consiste nella restituzione al soggetto e
nell'elaborazione di un progetto personalizzato. 3. INTERVISTA STRUTTURATA Nell'ambito dell'intervista strutturata, non vi è libertà in quanto vi sono delle domande precise stabilite a priori a cui il soggetto deve rispondere. Questo tipo di intervista viene utilizzata nella selezione del personale, ma anche nella ricerca sociale e di intervento. Vi sono vari modi di condurre un'intervista: - INTERVISTA A DUE: da una parte vi è l'intervistatore e dall'altra l'intervistato. - INTERVISTA A TANDEM: da una parte vi sono due intervistatori e dall'altra l'intervistato. - INTERVISTA A PANEL: vi sono vari intervistatori, ognuno con un ruolo ben preciso. - INTERVISTA IN GRUPPO: i soggetti fanno a turno l'intervistatore e il ricercatore fa da coordinatore. - INTERVISTA DI GRUPPO: viene data una consegna precisa, un argomento che i soggetti devono discutere ed è utile per selezionare gruppi che devono lavorare in equipe, per cui bisogna vedere se emerge un leader. - INTERVISTA COLLETTIVA: consiste nei.sondaggi di opinione. L'intervistatore deve avere una competenza comunicativa che non prescinda dall'ascoltare e dal parlare. Egli deve avere acquisito conoscenze di base sulla comunicazione verbale e non verbale: quindi deve possedere le abilità relazionali, ossia la complessa rete di variabili e processi che consentono di stabilire relazioni. Si distinguono, infatti, 6 abilità fondamentali: 1. analisi/diagnosi della situazione (lettura dell'altro e del contesto, identificazione dei problemi) 2. definizione di un obiettivo (adeguato all'altro e al contesto) 3. individuazione di strategie operative appropriate (comportamenti per raggiungere l'obiettivo) 4. controllo del proprio comportamento (mettere in atto quanto elaborato) 5. influenza sul comportamento altrui 6. verifica del comportamento dell'interlocutore (controllo sul risultato dell'interazione) L'intervistatore, inoltre, deve essere consapevole di alcuni limiti riguardanti il sondaggio di opinione.

suooperare; egli, infatti, può rischiare di incorrere in alcuni effetti erronei, quali:

  • effetto alone che si verifica quando si giudicano caratteristiche personali, per cui ci siallontana dall’obiettivo principale ( un ex è quando si deve valutare la cultura di una11persona e ci si lascia influenzare dal modo di parlare, dalla simpatia tralasciandol’obiettivo principale )
  • effetto indulgenza cioè la tendenza ad emettere un giudizio molto benevolo
  • stereotipi sociali che si verifica quando ci si lascia influenzare da luoghi comuni oquando si hanno pregiudizi nei confronti del soggetto da valutare

QUESTIONARIO è un insieme di domande strutturate e di risposte stabilite a prioritra cui il soggetto può scegliere risposte dicotomiche ( per ex. si/no, vero/ falso ) erisposte a scala likert ( per ex. mai, quasi mai, spesso, sempre).

Il questionario è usato:per impostare programmi d’intervento ( per ex. quando a scuola vi sono

PREPARAZIONE DEL QUESTIONARIO: 1. IDENTIFICAZIONE ARGOMENTO: Identificazione dell'argomento che consiste nell'oggetto da valutare. 2. FORMULAZIONE ITEM: Formulazione degli item che consiste nel formulare le domande (possono essere di opinione, di conoscenza, fattuali), evitando domande eccessivamente personali, domande caricate che suggeriscono la risposta da scegliere, domande introdotte da negazione che possono indurre ambiguità. 3. SUCCESSIONE DEGLI ITEM: Successione degli item che consiste nel collegamento tra gli item per garantire il raggiungimento degli obiettivi, per cui si dovrebbe iniziare con item filtro e finire con item carichi emotivamente. 4. STANDARDIZZAZIONE: Standardizzazione che verrà fatta su un piccolo campione prima di applicarlo su vasta scala. 5. SOMMINISTRAZIONE: Somministrazione che può essere tramite intervistatore, telefonica o postale. MODALITÀ DIRISPOSTA DEL QUESTIONARIO DICOTOMICA (si/no, vero/falso); a questa si aggiunge la risposta SEMI-FILTRATA (non so) che è utile per non perdere informazioni item chiusi in cui la risposta può essere o FILTRATA: da queste risposte dipendono quelle delle altre domande e permettono di capire se il soggetto ha le conoscenze utili per il questionario CHIUSA item semi-chiusi in cui la risposta può essere o APERTA item aperti in cui la risposta è APERTA: viene chiesto di motivare la risposta o  utilizzando il proprio vocabolario, ottenendo così risposte spontanee e diversificate gli item di controllo sono utili per valutare se il soggetto risponde all
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu1312 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecniche dei test e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Miragliotta Antonino.