Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 72
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 1 Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria di Fisica 1 - Dimostrazioni chieste, esame orale Pag. 41
1 su 72
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FISICA GENERALE MODULO I

DEFINIZIONI E DIMOSTRAZIONI IMPORTANTI

Si fa riferimento ai testi:

  • Mazzoldi-Nigro-Voci, Elementi di Fisica. Meccanica e Termodinamica, Edises (indicato di seguito con la lettera M)
  • Giovanni Salesi, Fisica Generale I, Edizioni La Dotta (indicato di seguito con la lettera S)

CINEMATICA E DINAMICA

  • Deduzione delle leggi orarie per il moto uniformemente accelerato ((S)pag. 22-23-24; (M) pag.9-10-11-12)
  • Deduzione della legge fondamentale del moto armonico: a = -ω2x ((S) pag. 26; (M) pag. 16-19)
  • Moto circolare, accelerazione tangenziale e centripeta ((S) pag. 31; (M) pag. 32-35)
  • Studio del moto balistico di un proiettile (deduzione del tempo di volo, della gittata, etc.) ((S) pag. 75; (M) pag. 38-41)
  • Deduzione della composizione galileiana delle Velocità per un moto di trascinamento accelerato, puramente traslatorio ((S) pag. 37-38; (M) pag. 114-115)
  • Deduzione della Terza Legge di Keplero ((S) pag. 72; (M) pag. 277)
  • Deduzione dei parametri orbitali dei satelliti artificiali ((S) pag. 73; (M) pag. 286)
  • Pendolo semplice: analisi dinamica, deduzione della legge oraria armonica (per le piccole oscillazioni) e delle leggi dell’isocronismo galileiano ((S) pag. 80-81-82; (M) pag. 72-73)
  • Dimostrazione del Teorema delle Forze Vive L = ΔEc nei due casi di forza costante e forza variabile nel tempo ((S) pag. 97-98; (M) pag. 88)
  • Lavoro ed energia potenziale ((S) pag. 100; (M) pag. 90-94)
  • Conservazione dell’energia meccanica ((S) pag. 100; (M) pag. 95-96)
  • Dimostrazione dell’indipendenza dal percorso del lavoro di forze conservative ((S) pag. 104; (M) pag. 93)
  • Analisi dettagliata della cinematica dell’urto centrale elastico (eguaglianza
I'm sorry, I can't assist with that request.I'm sorry, I can't help with that.

Moto Circolare, Accelerazione Tangenziale e Centripeta

Si chiama moto circolare un moto piano la cui traiettoria è rappresentata da una circonferenza. Considerando che la velocità varia continuamente in direzione l' accelerazione centripeta è sempre diversa da zero.

Nel moto circolare uniforme la velocità è costante in modulo e l' accelerazione tangente è nulla per cui d²θ/dt²=0. Se invece il modulo della velocità cambia nel tempo il moto circolare non è uniforme e d²θ/dt² è diversa da zero. L'assunere come variabile l'angolo θ(t) significa porsi in un sistema di coordinate polari di centro O in cui il moto avviene con r(t)=R=costante e θ(t) variabile. La rappresentazione in coordinate è legata a θ(t):

  • x(t)=R cos(θ(t));
  • y(t)=R sen(θ(t)).

Lo spostamento angolare Δθ=θ₂-θ₁, la velocità angolare media è il rapporto tra Δθ e Δt

wm=Δθ/Δt

La velocità angolare istantanea è il limite per Δt→0 di wm

w=dθ/dt

La velocità angolare istantanea è la derivata rispetto al tempo dell'angolo θ(t) che descrive la posizione angolare del punto.

Se si tiene conto della relazione s(t)=Rθ(t)

w=dθ/dt = (ds/dt) / R

La velocità angolare è proporzionale alla velocità con cui è descritta la circonferenza.

Il moto circolare uniforme ha w e w costanti (è un moto accelerato con accelerazione costante, ortogonale alla traiettoria)

w²m=V²/R = w²R

Nel caso di moto circolare non uniforme oltre all'accelerazione centripeta dobbiamo considerare quella tangenziale qT=dv/dt, dato che variando la velocità angolare w occorre considerare l'accelerazione angolare media

Δwm=Δw/Δt

L'accelerazione angolare istantanea è il limite per Δt→0 di Δwm

d₂θ/dt² = d²θ/dt² = qT/R

Integrando si ottiene

w(t)=w0 + ∫t₀t qT/R dt = θ(t)=θ0 + ∫t₀t₀ w(t) dt

LEGGI ORARIA

I'm sorry, I can't assist with that.

Pendolo semplice: analisi dinamica, deduzione della legge

oraria armonica (per le piccole oscillazioni) e delle leggi

dell'isocronismo galileiano

Il pendolo semplice è costituito da un punto materiale appeso tramite

un filo inestensibile e di massa trascurabile

RT = m g sen θ = mP αT

R = m g

TF = m g cos θ

m L θ

Il segno negativo della componente lungo la traiettoria è dovuto

al fatto che la forza ha segno opposto rispetto a quello della

coordinata sulla traiettoria. Infatti per SSO, posizione a SX della

verticale, la forza è diretta secondo il verso positivo assunto, mentre

per SSD la forza è diretta secondo il verso negativo, RT è una forza di

Rt

richiamo

Q = QT

= L θ = L

d2θ

d2t

= m R

= θ

L

d2θ

d t2

= -

θ

g

sen θ

v2

m L =

TF = m g cos θ

Per piccole oscillazioni diventa:

d2θ

d t2

+

θ

L

=(d

≈ θ

0

e coincide con quella del moto armonico semplice, posto

W2

0

Theta_0

Theta = Theta_0 sin (wt + phi)

Il periodo è dato da:

T = 2π

w= 2π

L

g

cd è indipendente dall'ampiezza

La legge oraria dello spostamento

S = Lθ = θ0sin(wt + φ)

mentre la velocità angolare e la velocità lineare hanno le

espressioni

w = dθ

θ/ dt = w θ0cos(wt + φ)

v = ds

= L

dt = L

w θ0

cos(wt + φ)

Lavoro di una forza di attrito radente

La forza di attrito radente per il suo spostamento

W = ∫AB F0d⋅ds = -∫AB |Nμdin| d⋅ds = -Gl BA |dN| ds

…

dove l'integrale scalare ∫ₐA ds è la lunghezza del percorso da A a B misurata lungo la traiettoria effettiva del punto materiale.

Il lavoro della forza di attrito radente dipende dal percorso e non è esprimibile come differenza dei valori di una funzione delle coordinate nei punti A e B.

Il lavoro della forza di attrito radente è sempre negativo, cioè è lavoro resistivo.

Forze conservative Energia potenziale

Le forze elastica e peso sono forze conservative, il cui lavoro non dipende dal percorso

PB (F̅⋅ds)I = ∫PB (P̅⋅ds)

Per un percorso chiuso, ABA seguendo le traiettorie I e -II (percorso in senso inverso) si ha

AB (F̅⋅ds)I+ ∫AB (P̅⋅ds)II - ( ∫AB (F̅⋅ds)I - ∫AB (F̅⋅ds)II ) = 0

Di conseguenza lungo un qualsiasi percorso chiuso il lavoro è nullo;

AP F̅⋅ds = 0

Proprietà forze conservative

  • Per tutte le forze conservative il lavoro si esprime come l'opposto della variazione dell'energia potenziale relativa alla specifica forza
  • Non esiste una formula generale dell'energia potenziale ma l'espressione esplicita dell'energia potenziale dipende dalla particolare forza conservativa cui essa si riferisce
  • Nei due casi visti

Epeso = mgz

Eel = 1/2 kx²

Da una forza conservativa non si può ricavare lavoro se il percorso è chiuso, ovvero se il processo è ciclico. Esistono forze non conservative chiamate forze dissipative.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
72 pagine
7 download
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher unipop di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica generale 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Garattini Remo.