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Corso di meccanica razionale
6 cfu
LEZIONE 1
lunedì 25 febbraio 2019
Libro di testo "Meccanica razionale per l'ingegneria" Biscarini/Luperi/Vianello editore "Monduzzi" (IV edizione)
Cercate il fra pdf della 1a edizione e su zep ci sono i pdf delle parti e spiegate male nel libro della 1a ediz.
Per esercizi: Gabriele Respl sin "es. di meccanica razionale" L-> noi: interessa la parte su dinamica
Indicazione operativa: Ricaverà il caso di talone e anche decio fare riferimento solo a questo per la tesi
MODALITÀ ESAME!
- 2 esercizi in 2 ore
- 1 dom di teoria in 30 min
-> per preparazioni cercare file su zep coi dom. di teoria (zo cerca tra cui sceglierà per l'esame)
LEZIONI: -> (tendenzialmente) LUNEDÌ: 14:15 _17:00 GIOVEDÌ: 8:30 _10:00/15
NO RIPOSI
Quantità scalare
a ⋅ r̅ a² + b n̅a a² da (possono fare questa dimostrazione perché a non interessa la direzione, non il valore)
r̅ = da̅ + b n̅a a² con d ∈ ℝ
Cinematica del punto materiale
t ∈ [t₁, t₂] il punto si muove in un certo intervallo P(t) descrive la posizione del punto in funzione del tempo v̅ = dP̅ deriva temporale dei vett. posizione dt a̅ = d²P̅ dt² P̅ - O vettore posizione (P̅ - O) = x(t)î + y(t)ĵ + z(t)ḱ dipendono da t v̅ = dP̅ = ẋ î + ẏ ĵ + ż ḱ (con moto nullo) dt x, y, z a̅ = d²P̅ = ẍ î + ÿ ĵ + z̈ ḱ dt² |dP̅| = |v̅| dt = dS misura arco infinitesimo
Per il moto circolare la convenzione per rotazioni positive è quella di rotazioni antiorarie.
antiorario positivoorario negativo
Passaggio alle coord. polari
x = r cos θy = r sen θ
cos2 θ + sen2 θ = 1
x2 + y2 = r2
r = √(x2 + y2)
Per tan θ x = r cos θy = r sen θ
y/x = r sen θ/r cos θ = tan θ
che vale comunque
trovare un vettore che ha la stessa direzione di P - O, e sia alle stesse
Sono due vettori che dipendonodal tempo, (Perché P - O si muovee loro con esso)
Scrivere i versori n̂ e θ̂ rispetto ai versori del serr. fisso.
n̂ = ——— n̂ + ——— î + ——— ĵ
= [n̂·î] î + [n̂·ĵ] ĵ
def. geom. pr. scalaren̂·î = cos θ · 1 . 1n̂·ĵ = cos(π/2 - θ) = sen θ
Da ciò distinguiamo:
VINCOLI BILATERI (vincoli descritti da equazioni) [asta ideale]
VINCOLI UNILATERI (vincoli descritti da disequazioni) [palo ideale]
Allora CHE COSA È IL CORPO RIGIDO? È uno sistema di punti in cui ciascuna coppia di punti mantiene a distanza costante.
detto VINCOLO DI RIGIDITÀ INTERNO
Per il corpo rigido, il numero di aste risulta:
\( \frac{1}{2} N (N-1) \)
(ma che non è il numero di vincoli indipendenti)
es.: con 3 punti [detti "base"]
\( P_1 \), \( P_2 \), \( P_3 \)
\( \Rightarrow \quad \frac{1}{2} N (N-1) = 3 \) aste Totali
Ma tale espressione dà traccia del numero corretto di aste solo se \( N=3 \)!
Se aggiungo un 4°/5° punto
+ \( P_R \)
dovrei utilizzare anche l'asta che congiunge \( P_4 \) e \( P_v \) ma là permette euristica a dire che l'asta tra \( P_R \) e \( P_4 \) è superflua perché la loro dist è auto determinato.
Nella geom. euclidea infatti, la distanza di un punto da un'altra si trova facendo dist da tal punto da 3 punti non alinh.
Dunque, fissata la distanza da far e \( P_R \) da 3 punti base (\( P_1 \), \( P_2 \), \( P_3 \)) la dist \( P_R \) e \( P_4 \) è determinato.
ω ∧ ê₁ = * (dê₃/dt ê₃) ê₃ + (dê₁/dt . ê₂) ê₂
Sfrutto il fatto che ||ê|| = 1 perché vettore
ê∙ê = 1
derivo rispetto al tempo
(dê/dt) ê₁ = 0
ω ∧ ê₁ = (dê₁/dt) ê₁ + (dê₁/dt_ê₁) ê₁ +
Il talo è vero
0, ma sparigio
o troppo nulla
* Lo riscrivo sfruttando il fatto che
(ê₁ e ê₃ sono 1)
ê₁ ∙ ê₃ = 0
(dê₁ . ê₃ + ê₁ dê₃)/dt = 0 = - dê₁ . ê₃ - ê₁ dê₃/dt
ω ∧ ê₁ = (dê₁/dt) ê₁ + (dê₁/-ê₂) ê₂ + (dê₁ . ê₃) ê₃
Tale scrittura è equivalente a scrivere la
derivata rispetto al tempo di ê?
[dê₁/dt = ω∧ê₁
...ritornando un attimo alla definizione di
\[\vec{\omega} = \left( \frac{d\vec{e}_2}{dt} \cdot \vec{e}_3 \right) \vec{e}_1 + \left( \frac{d\vec{e}_3}{dt} \cdot \vec{e}_1 \right) \vec{e}_2 + \left( \frac{d\vec{e}_1}{dt} \cdot \vec{e}_2 \right) \vec{e}_3\]
\[\vec{V}_P = \vec{V}_Q + \vec{\omega} \wedge \overrightarrow{PQ}\]
Riduciamo il discorso al
CASO PIANO
θ angolo di rotazione del corpo rigidol'angolo formato tra una direzione fissa (\(\vec{j}\)) e il vettore marcato solidale al corpo (\(\vec{e}_j\))
Data tale definizione, la scelta di θ non è univoca - stili θ soddisfano tale definizione, come:
\[\hat{e}_1 = \cos \theta \hat{i} + \sin \theta \hat{j}\]
\[\hat{e}_2 = -\sin \theta \hat{i} + \cos \theta \hat{j}\]
- Sostituiamo e mettiamo nella definizione di (\(\hat{e}_3\))
\[\hat{K} \equiv \hat{e}_3 \] - vettore uscente dal piano, non varia perché la rotazione avviene nel piano.
\[\vec{\omega} := ?\]
\[\frac{d\hat{e}_1}{dt} = - \dot{\theta} \sin \theta \hat{i} + \cos \theta \dot{\theta} \hat{j} \]
\[\frac{d\hat{e}_2}{dt} = -\cos \theta \dot{\theta} \hat{i} + (-\sin \theta) \dot{\theta} \hat{j}\]
- \[\vec{\omega}\text{ NEL PIANO} = \left( \frac{d\vec{e}_2}{dt} \cdot \vec{e}_3 \right) \vec{e}_1 + \left( \frac{d\vec{e}_3}{dt} \cdot \vec{e}_1 \right) \vec{e}_2 + \left( \frac{d\vec{e}_1}{dt} \cdot \vec{e}_2 \right) \vec{e}_3\]
\(\vec{e}_3\) costante nel tempo
\[\vec{\omega} \text{ NEL PIANO} := \left[ \frac{d\hat{e}_1}{dt} + \hat{e}_2 \right] \hat{K}\]
\(\omega\) SEMPRE ORTOG. AL PIANO
Possiamo ora formulare il seguente TEOREMA
Un A.d.M ruototraslatorio si riduce ad A.d.M rotatorio se e solo se I=O (Invariante cinematico nullo)
In questo caso, la posizione dei punti C (v(C)=0) che costituiscono l'asse di ist. rotazione è data da (C-Q) con
(C-Q)= w∧v(Q) / w2 + 2 w⨁
* con Q-v(Q)=0 se euro a velocità non nulla
(C-Q) = - 2 w⁎
Ora ci mettiamo nel caso più generale
v(C) = v(Q) + w∧(C-Q) con I≠0
Sono che c e Q appartengono ad una retta così,
(C-Q) = – w∧v(Q) / w2 + 2 w⨁
1ª parte: E richiedo che proprio questi punti abbiano
v(C) = v(Q) + w∧( w∧v(Q) / w2 + 2 w⨁)
Proprietà di linearità col prod. vettore
w∧ αw=0