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Ad oggi, CVII ha evidenziato come l’essere e l’agire della Chiesa stessa siano radicati proprio nella

dimensione trinitaria, e quindi al livello comunionale e personale.

* * * 2

Quale via ha indicato lo Pseudo-Dionigi per applicare il linguaggio umano alla realtà

di Dio?

Una triplice via: alla prima fase, costituita dall’affermazione di una qualche perfezione che riguarda

Dio o nell’applicazione a Lui di un certo concetto come la processione o la generazione, deve seguire

immediatamente una negazione, in quanto quella realtà non si dà in Dio con i limiti che si trovano in

natura, per culminare poi nell’ultima fase, con l’eminenza, nella quale Dio è riconosciuto come

sorgente di utte le realizzazioni parziali di quella realtà, che però è posseduta da Lui in modo

perfettissimo e al di là di ogni possibile concezione umana.

 Dio è grande, non lo è in senso materiale, ma è grande in quanto sorgente eterna di ogni grandezza

Spiegare CCC, 251: «Per la formulazione del dogma della Trinità, la Chiesa ha dovuto

sviluppare una terminologia propria ricorrendo a nozioni di origine filosofica:

“sostanza”, “persona” o “ipostasi”, “relazione”, ecc. Così facendo, non ha sottoposto la

fede ad una sapienza umana, ma ha dato un significato nuovo…».

Il nuovo significato teologico con cui sono stati arricchiti questi termini in forza del loro uso

plurisecolare li rende specialmente adatti ad essere usati nel compito di esporre la dottrina cristiana,

poiché per la loro lunga storia, sono dei termini più accessibili al popolo cristiano delle parafrasi

speculative.

Quante processioni ci sono in Dio? come si differenziano? che cosa differenziano?

In Dio esistono 2 processioni immanenti: una per via di generazione (Figlio generato dal Padre,

principio dal quale procede e che genera) e una per via di spirazione (Spirito Santo che procede dal

Padre e dal Figlio). Il Padre non procede da nessuna Persona.

Il Padre genera, il Figlio è generato dal Padre, lo Spirito Santo procede dal P&F

Processione è emanazione che un essere ha da un altro essere.

È immanente quando il termine che procede permane in quello dal quale procede (ma se ne distingue

realmente; vedi conoscenza e amore).

È transeunte quando il termine si trova fuori di Dio (vedi creazione)

Tutti questi elementi si devono assumere in senso analogico data la semplicità di Dio

Quale differenza c’è tra processione e operazione in Dio?

Ogni processione presuppone un’azione che la origina: il Figlio procede dal Padre perché questi lo

genera mediante l’azione di generare.

Ogni processione immanente in Dio conduce all’esistenza di operazioni immanenti in Dio.

Le operazioni che danno origine alle processioni assumono le medesime caratteristiche delle

precessioni cui danno origine: hanno luogo senza movimento, priorità né posteriorità, né diversità di

natura, né mutamento di alcun genere.

Rispetto alle operazioni di conoscere e amare: il Verbo procede dal Padre per via di intelligenza; lo

Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio per via di amore. 3

Che cosa si intende per atti nozionali? A che cosa si contrappongono?

Gli atti nozionali sono atti nei quali si fondano le processioni immanenti e sono esclusivi delle persone

che sono l’origine e il termine della processione: dire che il Padre – e solamente il Padre – genera

veramente il Figlio equivale ad affermare del Padre un atto proprio ed esclusivo di Lui, un atto eterno

ne, quale il Figlio riceve la sua origine. La generazione, quindi, è un atto nozionale.

Designano le origini delle Persone divine, e sono 4: generazione attiva, generazione passiva, spirazione

attiva, spirazione passiva. Si identificano con le relazioni di paternità, filiazione e spirazione. Quindi

origini, atti nozionali e persone sono propriamente e formalmente identici

In quanto esclusivi delle Persone, si contrappongono alle operazioni essenziali, che sono invece

comuni a tutta la Trinità.

Quali sono i nomi della prima Persona divina (Padre)?

Principio: principio e causa di tutto il mondo extradivino; si applica in senso proprio solo al Padre per

il fatto di essere principio senza principio (Figlio è principio da principio).

Padre: Dio è Padre degli uomini, del popolo eletto, del re, del Messia. È principio della seconda

Persona mediante un’autentica generazione; analogamente alla generazione umana. Il Padre esiste

come Persona in tanto in quanto genera il Figlio; quindi è esclusivamente relazionale (è Padre in

relazione al Figlio). Non si può ammettere che ci sia stato un momento nel quale il Padre non avesse

un Figlio: la paternità non è qualcosa che si aggiunge al Padre, ma qualcosa che lo costituisce.

Ingenito: O ingenerato: non procede da nessuno. I teologi greci considerano tale innascibilità del Padre

come il fondamento delle attività vitali della generazione e della spirazione.

Che cosa significa “generazione”, in Dio? Che cosa si intende per azione vitale?

In Dio c’è un Padre e c’è un Figlio e, di conseguenza, esiste generazione in Dio: un’azione immanente,

intradivina, poiché generare significa donare realmente, con una azione vitale, l’esistenza ad un essere

distinto dal proprio essere ma nella stessa natura.

L’azione vitale è l’unico modo con il quale un essere vivente può comunicare ad un altro essere vivente

la sua propria natura. È essenziale al concetto di figlio il fatto che questi scaturisca dal padre, nel

ricevere da lui la sua stessa natura, perché Questi gliela dona.

I nomi della seconda Persona (Figlio): Figlio, Verbo e Immagine

Figlio si dice in quanto relativo al Padre, Verbo in quanto relativo a Colui che lo dice, Immagine in

quanto relativo all’esemplare che rispecchia.

Non si tratta di note personali distinte, ma come una stessa e unica nota considerata sotto diversi

aspetti: il Figlio è Verbo in quanto Figlio ed è Immagine in quanto Verbo (essere immagine

perfettissima della cosa conosciuta). 4

Nella generazione divina è incluso l’Amore?

Si. Il Figlio, nella sua processione eterna, è anche il Figlio prediletto, generato in quanto amato. Dio è

Amore; il Padre è fonte e origina di tutta la Trinità; il Padre dona al Figlio, nel generarlo, tuta la sua

sostanza. Amante e Amato sono una stessa cosa nell’unità dell’Amore, nello Spirito Santo, il

condilectus, il vincolo di comunione intratrinitaria, colui che procede dalla communis spiratio di Padre

e Figlio.

Verbo che spira l’Amore; ciò significa che nella realtà stessa della sua generazione divina va incluso

l’Amore. Dio è essenzialmente Amore, ma solamente lo Spirito Santo è amore personale.

Chi è il condilectus?

Il condilectus è lo Spirito Santo (seconda processione immanente in Dio; processione dell’Amore),

l’amico comune

Quali sono i nomi, gli appellativi e i simboli dello Spirito Santo?

Non esistono nomi che si possano attribuire esclusivamente allo SS; i tre che gli si applicano con

maggiore frequenza – Spirito, Amore, Dono – si applicano anche all’essenza divina. Comunque Cristo

lo designa col nome proprio di Spirito Santo.

Altri appellativi: Paraclito, Consolatore, Spirito di Verità, della promessa, di adozione, di Cristo, di

Dio, di gloria

Amore: indica l’amato in quanto presente nell’amante.

Dono: attitudine ad essere donato

Signore (che non appartiene al mondo servile delle creature) e Datore di vita (vivificante, implica il

potere di dare la vita, che possiede con il Padre e il Figlio)

Simboli: acqua (nel Battesimo, rinascita per l’azione dello SS); unzione (con l’olio); fuoco (energia

trasformante); nube e luce (teofanie dell’AT, Trasfigurazione); sigillo (vicino a quello dell’unzione);

mano (imposizione che guarisce e ci viene donato); dito (Gesù scaccia i demoni con il dito di Dio);

colomba (Battesimo di Gesù).

Quale è l’interpretazione valida del Filioque (lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio)?

Chiarificazione del PCPUnitàdeiCristiani per rispondere alle obiezioni provenienti dal campo

ortodosso (pericolo di concepire lo SS come inferiore al Padre e al Figlio, come un’appendice aggiunta

alla relazione Padre-Figlio):

Affermare che lo SS procede dal Padre equivale ad affermare che procede dal Padre in quanto ha un

Figlio. Il Figlio va incluso nella menzione del Padre; il Figlio è una cosa sola con il Padre nella

spirazione dell’Amore. Data l’unità esistente tra le tre Persone, anche lo SS caratterizza la generazione

del Figlio, perché il Padre genera eternamente il Figlio come Colui che eternamente spira lo Spirito.

E ancora: Il Padre genera il Figlio soltanto spirando per mezzo di Lui lo Spirito Santo, e il Figlio è

generato dal Padre soltanto nella misura in cui la spirazione passa attraverso di lui. Il Padre è Padre del

Figlio unigenito soltanto essendo per lui e per mezzo di lui l’origine dello Spirito Santo.

Catechismo: lo SS procede dal Padre e dal Figlio come da un solo principio (salvaguardando la

monarchia del Padre, unico principio di tutta la Trinità). 5

Che cosa si intende per teologia delle relazioni divine?

Viene incontro alla soluzione di un paradosso legato alle processioni divine: quelli che procedono sono

lo stesso e unico Dio di quelli da cui procedono e tuttavia si distinguono realmente tra di loro.

Quindi, non si distinguono nella sostanza ma solamente nella loro relazione interpersonale, e qui si

trova la chiave per risolvere l’antinomia tra unità di sostanza in Dio e distinzione reale di persone

(nelle relazioni).

Le relazioni sono l’altra faccia della moneta delle processioni; ciascuna di esse genera due relazioni

opposte tra loro: quella che va dal termine che procede fino al principio dal quale procede, e quella che

va da questo principio fino al termine che procede da lui (4): paternità, filiazione (generazione/Figlio),

spirazione attiva e spirazione passiva (SS), ma solo tre di esse costituiscono Persone.

Padre, Figlio e Spirito sono solamente ed esclusivamente questo: P, F. S. Il loro essere si esaurisce

nella loro relazione: il Padre si costituisce per la sua paternità, il Figlio per la sua relazione filiale e lo

Spirito per la sua processione come amore.

La Trinità ci si rivela come la più perfetta comunione tra distinti e, come tale, è luce che illumina lo

schermo umano delle nostre relazioni interpersonali e ci permette di comprendere a quale comunione

reale di conoscenza e di amore siamo chiamati.

Che cosa si intende per teologia delle Persone divine?

Si tratta di tu

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Publisher
A.A. 2018-2019
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tridente di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teologia dogmatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto superiore di Scienze Religiose - Issr o del prof Gammarelli Ettore.