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Nella neocortex, strato più sviluppato, vi sono 6 strati.

innanzitutto i neuroni presenti sono:

- neuroni piramidali, che comprendono le anche le piramidali giganti o cellule di betz,

presenti in maggior parte nell’area motoria primaria; in generale le piramidali

possiedono un folto sviluppo dendritico con un assone lungo che da origine a diversi

rami collaterali prima di penetrare nella sostanza bianca subcorticale; essi utilizzano

glutammato come neurotrasmettitore;

- piramidali giganti o c. di betz, presenti escusivamete nell’area 4, possiedono un

assono particolarmente sviluppato;

- cellule fusiformi, poste negli strati più profondi, atipiche, possiedono un corpo

cellulare irregolarmente fusiforme;

- neuroni di von economo, fusiformi, posti nello strato 5 di determinate zone di

corteccia.

Bisogna considerare inoltre che gli assoni di tali cellule si connettono con altri neuroni

in 3 modi:

- neuroni di proiezione, trasmenttono impulsi ai centri subcorticali;

- neuroni di associazione, stabiliscono connessioni con i neuroni di tutte le aree

corticali nell’ambito dello stesso emisfero; (contenuti nella sostanza bianca)

- neuroni commessurali proiettano a strutture poste nella corteccia dell’emisfero

opposto. (la maggior parte forma il corpo calloso, altre passano attraverso la

commessura anteriore).

Tra gli interneuroni corticali si identificano le cellule stellate, eccitatorie, poste nel 4

strato;

cellule dei canestri, che avvolgono le c. piramidali lateralmente;

cellule di retzis-carjal, poste nello strato superficiale e le c. di martinotti localizzate

negli strati più profondi.

Analizzando singolarmente i vari strati della neocortex, tralasciando le differenze

regionali si identificano:

1. Strato molecolare, formato principalmente dai rami terminali di dendriti e assoni;

tali ramificazioni provengono delle varie aree dalla corteccia cerebrale controlaterale

e dal talamo.

2. Strato granulare esterno, dove vi sono cellule piramidali piccole e interneuroni.

3. Strato delle cellule piramidali medie e grandi;

4. Strato granulare interno, composto quasi totalmente da cellule stellate;

5. Strato delle c. piramidali giganti o di Betz.

6. Strato delle cellule polimorfe o fusiformi; fibre efferenti qui originate terminano nel

talamo e nel claustro.

Gli assono della neocortex possono essere organizzati in fasci ad andamento radiale e

fasci a direzione tangenziale. I primi contengono assoni che giungono e assoni che

lasciano la corteccia, i secondi invece sono costituiti da gran parte dei rami collaterali

e terminali delle fibre afferenti.

I vari strati possono essere quasi sempre localizzati nelle varie aree della corteccia, ad

eccezione dell’area visiva primaria, parte dell’ area acustica, e somatosensitiva

primaria.

E’ stato dimostrato inoltre che la corteccia è funzionalmente distinta in unità verticali

colonne o moduli

note come che includono i neuroni di tutti gli strati. Tutti i neuroni in

un modulo sono selettivamente attivati da un determinato stimolo periferico e

ciascuno di questi risulterà essere composto da un elevato numero di microcolonne a

sua volta formate da una banda di neuroni formata dalla migrazione verso la superfice

durante lo sviluppo.

In base all’identificazione di regioni deputate ad assolvere determinati compiti, sono

state descritte secondo uno schema specifico, delle determinate aree localizzate nel

mantello cerebrale poste sia internamente che esternamente caratterizzate da un

determinato numero previsto dal modello di brodmann.

le aree sensitive primarie sono riconosciute per la sensibilità somatica generale,

l’olfatto, l’udito e la visione ed aree più piccole deputate alla percezione del gusto e il

senso dell’equilibrio.

le aree motorie rappresentano quelle aree corticali che a seguito di un adeguata

stimolazione determinano la contrazione dei muscoli somatici.

la restante porzione di neocortex prevede la presenza di aree associative

funzionalmente in stretta relazione con aree sensitive o con livelli più complessi di

comportamento, come la comunicazione l’intelletto. Esse inoltre interpretano e

utilizzano i dati pervenuti alle strutture adiacenti.

Le aree sensitive primarie sono contenute rispettivamente nei lobi temporale,

parietale e occipitale.

l’area somestesica primaria occupa parte del giro postcentrale sulla superfice laterale

e la parte posteriore del lobulo paracentrale sulla superfice mediale. È costituita dalle

are 3,1,2 di brodman. La stimolazione di quest’are provoca la percezione di stimoli

sensitivi, ma è possibile anche avocare stimoli motori come è anche possibile avocare

stimoli sensitivi stimolando l’area motoria primaria.

entrambe le strutture funzionalmente si sovrappongono per alcuni aspetti e per tale

motivo l’area che comprende le due porzioni è nota come corteccia sensorimotoria.

la principale fonte di fibre afferenti proviene dell’area somestresica primaria è

localizzata nel nucleo ventrale posteriore del talamo che convoglia gran parte delle

afferenze caudali tramite il lemnisco mediale e i fasci spinotalamici che giungono a

questa struttura.

le fibre talamo corticali per la sensibilità cutanea(esterocettiva) proiettano alla parte

anteriore dell’area somestesica;

mentre quelle per la sensibilità propriocettiva proiettano alla parte posteriore.

in questa regione la metà controlaterale del corpo risulta essere capovolta e ogni

regione corporea avrà un estenzione corticale dedicata in base al tipo di sensibilità e

quindi al numero di recettori presenti, secondo il modello dell’ homunculus sensitivo.

Se quest’area viene danneggiata o totalmente distrutta persisterà un forma di

percezione sensitiva grossolana con difficile localizzazione spaziale.

una certa capacità di percezione di alcuni stimoli in caso di distruzione di questa

area somostesica aggiuntiva

regione, risulta essere spiegata dalla presenza di un

localizzata nella parete dorsale della scissura laterale. La corteccia somestesica

associativa ha sede principalmente le lobo parietale e corrisponde alle aree 5 e 7 di

Brodmann; i dati relativi alla sensibilità generale sono integrati in quest’area.

L’area visiva primaria circonda la scissura calcarina sulla superfice mediale del lobo

occipitale, si estende molte volte nel temporale e corrisponde all’area 17. La principale

corpo genicolato laterale

fonte di fibre afferenti a quest’area è costituita dal che

proietta tramite il fascio genicolo-calcarineo.

quest’area riceve così dati dalla metà temporale e della metà nasale della retina

controlaterale. La metà visiva del campo di sinistra è pertanto rappresentata nell’area

corteccia visiva associativa

visiva dell’emisfero di destra e viceversa. Vi è una che

circonda l’area visiva primaria sulle superfici mediale, laterale e inferiore degli emisferi

e si estende dalle aree 18 e 19 alla parte posteriore del parietale. Il ruolo di questa

corteccia è quello di integrare gli aspetti complessi della visione come la relazione tra

le esperienze visive presenti e passate e il riconoscimento di ciò che si è visto.

fibre corticotettali

le connettono la corteccia visiva primaria , quella associativa e la

parte posteriore del parietale con il collicolo superiore.

L’area uditiva, situata nella parte ventrale della scissura laterale, è delimitata dai giri

temporali traversi o giri di heschl che costituiscono strutture specifiche dell’area

uditiva e corrispondono alle aree 41 e 42 secondo brodmann. La principale fonte di

assoni afferenti è rappresentata dal corpo genicolato mediale . in quest’area vi è

inoltre una distribuzione spaziale tonotopica, in quanto gli impulsi per le basse

frequenze si localizzano anterolateralmente, e quelli per le alte frequenze sono

localizzate posteromedialmente.

L’area del gusto, localizzata nell’area 43 e si estende nell’insula. L’impulso sensitivo

origina nei calici gustativi per poi passare nei nuclei gustativi del TE e giungere cosi

nel nucleo ventrale posteriore del talamo e ascendere alla corteccia tramite i fasci

talamocorticali.

Per quanto riguarda la percezione dell’olfatto sappiamo che il facio olfattivo termina

nel limen insulae e dell’uncus corrispondente all’area 34 e nel sottostante nucleo

dell’amigdala.

……

L’area motoria primaria è localizzata nel lobo frontale, nel giro precentrale, in

corrispondenza dell’area 4.

La componente neuronale predominante corrisponde alla cellule piramidali, in piccola

parte vi sono anche cellule piramidali giganti ed è inoltre difficile distinguere altre

categorie cellulari.

le pricipali afferenze a questa porzione sono rappresentate dalle aree motorie della

corteccia, dalla corteccia somestesica e la divisione posteriore del nucleo ventrale

laterale. Le efferenze di maggiore significato sono rappresentate dalle vie piramidali

farmate dai fasci cortico-spinale e cortico-bulbare.

alla costituzione del primo contribuiscono le cellule di betz che per via della presenza

del lungo assone si pensa possano prendere contatto diretto con i motoneuroni delle

corna anteriori.

la stimolazione dell’area 4 scatena il movimento nella metà controlaterale del corpo,

inoltre quest’ultimo in corrisondenza di questa struttura appare rappresentato

rovesciato secondo uno schema noto come homuncus motorio. L’estenzione di una

regione dedicata a una determinata zona corporea varierà in base all’importanza

funzionale della porzione considerata e alla complessità del movimento svolto da essa.

sono state identificate inoltre un’area motoria supplementare e un area motoria del

cingolo. La prima ha sede nella parte mediale dell’emisfero che occupa l’area 6 ,

entrambe ricevono afferenze talamiche e corticali e gli assoni efferenti si portano nei

fasci piramidali e all’area motoria primaria.

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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher doc11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e neuroanatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Milardi Demetrio.
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