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CONGIUNZIONE
La congiunzione combina due relazioni aventi un attributo in comune generando una nuova relazione.
INNER JOIN (join interno)
Si abbinano le sole righe con valori identici negli attributi comuni
JOIN naturale: se gli attributi hanno stesso nome, es. codfornitore e codfornitore
EQUI-JOIN: se gli attributi hanno nomi diversi, es. codfornitore e codice
OUTER JOIN (join esterno)
LEFT-JOIN: se dalla tabella del verso 1 si prendono comunque tutte le righe
RIGHT-JOIN: se dalla tabella del verso MOLTI si prendono comunque tutte le righe
FULL-JOIN: se da entrambe le tabelle si prendono tutte le righe
SELF-JOIN
Righe di una tabella vengono combinate con righe della stessa tabella
Operazioni insiemistiche: Unione
Unione tra due tabelle è possibile solo se le due tabelle hanno lo stesso grado. Il risultato sarà costituito da tutte le righe della prima tabella + tutte le righe della seconda tabella eliminando duplicazioni. A U B A Union B→Operazioni
insiemistiche: Intersezione
L'intersezione tra due tabelle è possibile solo se le due tabelle hanno lo stesso grado. Il risultato sarà costituito dalle righe comuni alle due tabelle.
A ∩ B → 57
Operazioni insiemistiche: Sottrazione
La sottrazione tra due tabelle è possibile solo se le due tabelle hanno lo stesso grado. Il risultato sarà costituito dalle sole righe della prima tabella che non sono contenute nella seconda.
A - B → A Minus B
Operazioni insiemistiche: Prodotto
Il prodotto di due tabelle, chiamato prodotto cartesiano, è la concatenazione di ogni riga di una tabella con ogni riga della seconda tabella. Il prodotto della tabella A (che ha M righe) e della tabella B (che ha N righe) è la tabella C (che ha M*N righe). Il prodotto è denotato come A x B.
Integrità referenziale
Sappiamo che una base di dati è un insieme di relazioni che varia nel tempo e che è soggetto a continue modifiche.
Inutile l'uso di spazio e memoria per il loro mantenimento all'interno del database.
Vantaggi modello relazionale:
- Memorizzano la sola informazione necessaria, limitando al massimo la ridondanza dei dati
- Sono scarsamente soggette ad errori accidentali durante le procedure di popolamento
- Sono efficienti nelle operazioni di inserimento e modifica dei dati
- Definendo la struttura del database, si impostano i domini validi per ogni campo come pure l'univocità del dato ammesso e l'obbligatorietà del campo
- I DBMS si fanno carico della congruenza dei legami tra le tabelle, cioè tramite opportuni vincoli si assume che i valori indicati in un certo campo sono solo quelli assunti da un altro specifico campo di un'altra tabella (es. nel campo Articolo tabella Movimenti magazzino si inseriscono solo i valori che siano presenti nel campo Codice della tabella Articoli)
- Rendono efficienti le ricerche tramite l'uso di...
- Caratteristiche delle basi di dati costruite sul modello relazionale
Il modello relazionale è particolarmente adeguato per la rappresentazione della base di dati dei Sistemi Operazionali, in quanto fornisce informazioni ottimizzate per l'esecuzione delle procedure:
- Di alimentazione (o funzioni di input): si inseriscono dati relativi a nuovi clienti o si modificano dati preesistenti (es. registrazione di un pagamento inserisce solo dati relativi al pagamento e modifica della scadenza evasa)
- Di interrogazione (o estrazione dei dati): ossia procedure che estraggono informazioni sulla base delle richieste da parte dell'operatore grazie anche all'aiuto di indici (es. estremi anagrafici del fornitore, composizione di un ordine)
- Di elaborazione: ossia procedure che lavorano con funzioni complesse sui dati memorizzati e che producono informazioni di sintesi (es. situazione del magazzino) oppure originano nuovi flussi di dati (es. elaborazione MRP di un piano)
a quello successivo.
Il modello Data Flow Diagram (DFD)
Il modello nasce prima della diffusione spinta del PC e il suo obiettivo era quello di rappresentare formalmente il flusso dei dati tra i processi. Un sistema informativo è visto come una rete di processi funzionali interconnessi da Depositi di dati, mettendo in evidenza il concorso dei singoli passaggi elementari o sotto processi nel trattamento delle informazioni e le dipendenze funzionali che si generano tra un passaggio e il successivo. I processi possono essere definiti a qualunque livello di astrazione, raffinabili mediante scomposizione in processi più semplici.
Si basano su una notazione grafica che mostra il flusso dei dati e le trasformazioni applicate ad essi dall'ingresso all'uscita del sistema. I DFD enfatizzano le operazioni effettuate sui dati e le dipendenze che vengono a crearsi tra i vari processi in base ai flussi di informazione.
Ciascun elemento è identificato da un nome
(etichetta) che deve essere univoco e che deve rappresentare in modo chiaro per il lettore del diagramma l'uso dell'elemento nel sistema:- Processo: rappresentano le funzioni del nostro sistema.
- Flussi di dati: rappresentano le informazioni scambiate tra i processi.
- Agente o interfaccia: rappresentano solitamente individui, gruppi di individui e in generale qualsiasi entità esterna al nostro sistema che ha rapporti con questo.
- Depositi di dati: rappresentano i dati che il sistema deve conservare, necessari all'elaborazione.
Un FLUSSO rappresenta un passaggio di informazione tra elementi del sistema: tra processi ed agenti e tra processi e depositi di dati, il Flusso è una linea attraverso cui l'informazione si propaga. Uno dei due elementi è necessariamente un processo o un agente esterno che produce il flusso o lo acquisisce. I flussi sono dotati di un nome che serve a descrivere l'azione da cui derivano.