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CAP. 3 PROGETTARE AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO IN RETE

Skateholders: sono le persone coinvolte nello sviluppo di un prodotto, persone o anche

organizzazioni che quindi verranno influenzate dal sistema o che hanno un’influenza

diretta sui requisiti dello stesso sistema.Fortech: è un caso di partecipatory design (ovvero

di quei sistemi dove viene richiesta la collaborazione degli studenti anche nella

progettazione dell’ambiente, e diventano quindi parte integrante del team). In questo

sistema di continuo scambio collaborativo tra studenti e docenti deve essere sempre attivo

un monitoraggio sia verso gli studenti (osservazione degli e-tutor, tracciamenti,

questionari) sia verso i docenti (colloqui per l’adeguamento dei loro metodi all’ambiente,

interviste sulle problematiche). 22

GLOSSARIO

Multimedialità e interattività [modifica]

Talvolta la multimedialità viene confusa con l'interattività, con la quale invece non ha niente a che

fare, almeno non direttamente. La confusione nasce dal fatto che spesso la multimedialità è

affiancata dall' interattività: ad esempio, la citata enciclopedia multimediale sarà molto

probabilmente anche interattiva, ovvero permetterà all'utente di interagire con essa (ovvero

comunicare delle indicazioni al programma che gestisce l'enciclopedia, tramite il mouse o la

tastiera, e ricevere da esso delle risposte sul monitor.

Multimedialità e ipertestualità [modifica]

Altro termine che spesso crea confusione parlando di multimedialità è l' ipertestualità:

l'ipertestualità è la caratteristica di un documento di utilizzare la struttura dell'ipertesto; il prefisso

iper sta ad indicare la maggiore valenza di un documento ipertestuale rispetto a un documento

"tradizionale" (cartaceo), dovuta al fatto che un documento ipertestuale non deve essere

obbligatoriamente letto in modo sequenziale, ma si può saltare da una parte all'altra senza seguire

nessun ordine prestabilito. Per intenderci, la differenza tra un testo classico e un ipertesto è la stessa

che passa tra un'audiocassetta e un compact disc: nel primo caso, per ascoltare un qualunque brano

dovremo prima posizionarci opportunamente sul punto desiderato del nastro, mentre nel secondo

potremo in qualunque momento ascoltare il primo, l'ultimo o un qualunque altro brano. A questo

proposito, si utilizza a volte il neologismo "ipermediale" o "ipermedialità" per indicare più

precisamente la fusione dei contenuti multimediali in una struttura ipertestuale.

Apprendimento

« L’apprendimento nell’uomo avviene per circa l’83% attraverso la vista, soltanto per il 10%

dall’udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un

soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30%

»

di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta.

( )

Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969

L'apprendimento è il processo di acquisizione di conoscenza, di una competenza o di una

particolare capacità attraverso lo studio, l'esperienza o l'insegnamento. L'apprendimento è un

processo "esperienza-dipendente". Infatti le nostre esperienze possono influenzare

significativamente le nostre connessioni neuronali e le nostre strutture cerebrali. Dal punto di vista

psicologico l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto,

risultato da una esperienza. Primo punto importante di questa definizione: l'apprendimento come

legato ad un cambiamento. Questa caratteristica del processo risulta anche una definizione operativa

misurabile negli studi sull'apprendimento stesso. Secondo punto chiave di questa definizione:

l'apprendimento come legato all'esperienza e all'esposizione ad uno stimolo. È possibile distinguere

l'apprendimento dalla maturazione (che non considera l'esposizione a nessuno stimolo, ma è basata

sullo sviluppo e l'affermarsi di variabili interne all'individuo e alla specie). L'apprendimento tende

ad aumentare le differenze tra gli individui, mentre la maturazione tende ad assimilarli ad un unico

23

standard. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad esempio la

stanchezza, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo termine, viceversa,

non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'età (maturazione) e dal proprio personale

sviluppo. L'educazione risulta il tentativo cosciente di promuovere l'altrui apprendimento.

Elementi dello Sviluppo che consentono l'apprendimento

Il neonato apprende in modo inconscio ad adoperare il proprio corpo e il linguaggio.

L'apprendimento diventa intenzionale dal momento in cui sono disponibili:

• maggiore capacità di immagazzinamento delle informazioni;

• strategie di memorie sviluppate

• metacognizione , capacità di riflettere sul proprio modo di pensare;

Il condizionamento classico di Ivan Pavlov

Il primo approccio comportamentista di studio dell'apprendimento fu il cosiddetto apprendimento di

tipo associativo per contingenza temporale (o condizionamento rispondente, o altrimenti detto

condizionamento classico) di Ivan Pavlov. Questo approccio, fatto proprio dal paradigma

comportamentista studia il processo dell'apprendimento mediante l'associazione stimolo-risposta, e

ne rappresenta la forma più semplice. Pavlov, un fisiologo, studiò il condizionamento rispondente

osservando in laboratorio una reazione di salivazione di un cane, non solo di fronte al cibo, ma

anche di conseguenza del campanello che introduceva il cibo. L'elemento centrale di questo

modello è l'associazione di uno stimolo condizionato (per sua natura neutro e non rilevante, come

per esempio il suono di un campanello) ad una risposta riflessa (salivazione per il cibo, detta

risposta incondizionata, poiché è innata, e non deve essere appresa). Il cibo rappresenta invece lo

stimolo incondizionato, poiché è l'elemento che causa la risposta (stimolo) naturale spontanea, non

appresa (incondizionato). Se tale associazione avviene in un breve lasso di tempo, questo porta ad

una risposta condizionata (salivazione) anche di fronte allo stimolo condizionato (campanello) e

non solo allo stimolo incondizionato (cibo).

Attraverso questi studi, Pavlov delineò una curva di apprendimento (forza del condizionamento in

asse verticale per numero di associazioni stimolo condizionato-stimolo incondizionato in asse

orizzontale) dal profilo tipico, entro la quale prima l'apprendimento aumenta rapidamente dopo

l'esposizione a poche associazioni, poi si stabilizza, mentre le associazioni successive influiscono

sempre meno (vedi la curva della memorizzazione di Hermann Ebbinghaus) La caratteristica che

distingue questi studi dai processi mnestici identificati da Ebbinghaus è il fatto che Pavlov applica il

suo apprendimento rispondente a dati sensoriali e non verbali.

Attraverso l'associazione stimolo-risposta, è possibile costruire lunghe catene di condizionamenti,

per esempio uno stimolo condizionato associato ad uno stimolo condizionato, associato ad uno

stimolo condizionato, e così via, finché non si arriva alla parte terminale della catena, sempre

rappresentata da uno stimolo incondizionato.

Di particolare interesse risulta il fenomeno della generalizzazione dello stimolo, grazie al quale la

risposta condizionata viene estesa anche ad altri stimoli condizionati aventi proprietà simili ma

diverse (cosa che per esempio, secondo l'approccio comportamentista, genera tutte le nevrosi

fobico-ossessive). Si è sviluppata la teoria del condizionamento classico come base per la terapia 24

verso questo tipo di nevrosi, terapia che mira a desensibilizzare lo stimolo condizionato generatore

di ansia.

Il condizionamento operante di Burrhus Skinner

Questa forma di apprendimento, insieme al condizionamento classico, rappresenta la base

dell'approccio comportamentista allo studio delle funzioni psichiche. Inoltre, questo

condizionamento è detto operante perché basato su operazioni legate ai muscoli volontari. In questo

caso infatti l'apprendimento non avviene a livello di riflessi come nel condizionamento rispondente,

ma di operazioni motorie più complesse.

Il setting di ricerca entro cui Skinner ha sviluppato questa teoria, prende il nome da questo

ricercatore, la Skinner Box. Nel suo interno c'è un topo che necessita di premere un tasto o spingere

una leva per aprire una dispensa di cibo. L'animale affamato, in condizione di alta attivazione

motivazionale viene spinto alla ricerca del cibo. Per prove ed errori inavvertitamente il topo

premerà il giusto meccanismo per arrivare al cibo, che funge da rinforzo positivo. Questo

comportamento, rinforzato, tende ad essere sempre più frequente, fino quando l'animale arriva a

premere direttamente la leva giusta. A questo punto l'animale ha appreso, anche senza

comprenderla, un'operazione (interazione volontaria complessa) condizionata dal rinforzo positivo

del cibo. È possibile inserire in questo tipo di sperimentazioni anche un rinforzo negativo, come per

esempio la scossa elettrica associata a un'altra leva.

Una particolare tecnica di apprendimento, detta modellamento (in inglese shaping) è stata

sviluppata a partire dal condizionamento operante di Skinner. Questa tecnica, largamente testata

sull'apprendimento dell'uomo risulta utile per modificare gradatamente un comportamento. La

prima volta viene premiato (attraverso un rinforzo positivo) un comportamento che si avvicina

gradualmente a quello che si vuole sviluppare (anche se solo approssimativo), la seconda solo le

esecuzioni che progrediscono in una situazione più corretta, la terza si premiano solo le prestazioni

ancora più corrette, e così via. È importante, per sviluppare uno shaping efficace, che i rinforzi

siano continui. Sono tuttavia possibili anche rinforzi intervallati, ma essi risultano più utili per

riapprendere comportamenti già appresi. È comunque importante che sia premiato sempre lo stesso

comportamento.

Gli studi sul modello del condizionamento operante, hanno, in estrema sintesi, portato a postulare

una serie di condizioni che rendono più efficace l'apprendimento:

• L'apprendimento è più veloce se il rinforzo segue immediatamente la prestazione motoria.

• Il rinforzo ad intervalli costruisce un'apprendimento meno veloce, ma tende ad essere più

stabile nel tempo.

• Il rinforzo positivo, a parità di tempo, è più valido ed attivo del rinforzo negat

Dettagli
A.A. 2013-2014
38 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia.furcas.1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie della formazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Garavaglia Andrea.