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Tecnologie dei Polimeri

Introduzione

  • Differenza principale fra termoplastici e termoindurenti

Termoplastici: retroano a flusione ne formano (liquid shaping stage) e si induriscono raffreddando il fuso. Il processo liquido → solido è reversibile grazie ad un fisso intervallo di reammollimento, pertanto è possibile riutilizzare eventuali scarti. Il processo di lavorazione per flusione solitamente orienta le catene polimeriche.

Termoindurenti: sono a viscosità maggiore, vengono induriti attraverso una reazione chimica che permette formazione di cross-links pertanto il processo liquido → solido è irreversibile (il riscaldamento eccessivo comporta degradazione). Gli scarti non possono essere riutilizzati direttamente. Resistono ad alte temperature in genere e possono essere riorganizzati con poco orientamento delle catene.

  • Viscosità di taglio

Una superficie è in movimento: il liquido in quiete si muoverà seguendo la velocità delle pareti mobili ma le particelle a contatto con le pareti ferme rimarranno ferme.

Il profilo di velocità è lineare. In questo caso è il fluido ad essere in movimentazione mentre le pareti sono ferme. Il profilo di velocità sarà parabolico quindi:

Introduciamo lo sforzo di taglio τ = -μ dux/dy

Shear rate (velocità di deformazione)     ˙γ = dux/dy

⇒ τ = -μ ˙γ

Il comportamento del fluidoma influenza la distribuzione di velocità la quale dipende sia da geomtria delle superfici e sono movimentazione. La viscosità influenza sULO sforzo di taglio

  μ è la viscosità (dinegenze μ per i mentorniani ad η nei nomi newtoniani): per i fluidi newtoniani è costante. Se il fluidoma è newtoniano η=η(˙γ), la viscosità esprime resistenza di fase

di interazione e di urti relativi tra le molecole che consentono di dissipare energia. Forze di interazione deboli permettono movimento tra le molecole e dunque viscosità: al contrario forze forti determinano deformazione elastica e dunque rigidità.

Definiamo per fluidi non newtoniani:

Unità di misura della viscosità:

Poise (dime, n/cmq)Pa·s(10 poise = 1 Pa·s)1cPoise = 1mPa·s

Tipi di fluidi

NEWTONIANO:

Pseudoplastico

es. fluidi polimerici

es. acqua, gel, sostanze a basso pH

μ(T,P) = μ0(T0,P0)exp1/R(1T₁ - 1T₀)expβ(P-P0)

β = compressibilità isotema

all'aumentare dello shear rate lo sforzo cresce inizialmente in modo lineare ma poi devia, perchè le catene saranno più orientate ed è più facile lo scorrimento. Infatti anche la viscosità diminuisce.

DILATANTE:

Mescando velocemente questo fluido si irrigidisce. Normalmente si tratta di colloidi: se mescolando si ha flocculazione.

es. amido di mais/acqua, sabbia completamente bagnata

BINGHAM:

Prima si comportano come solidi elastici, oltre ad un certo valore di sforzo si comportano come un fluido viscoso. Il comportamento elastico considera viscosità →∞. es. dentifricio.

passando da pressione maggiore a pressione minore bisogna abbassare la temperatura secondo la reazione:

T = (-ΔT/ΔP )P ⋅ P

Poiseuille calcolato come -(ΔT/ΔP )ln ⋅ 107

*Dilatazione di temperatura

Sono sufficienti pochi gradi di temperatura per variare notevolmente la viscosità.

Δηg/η0 = - ΔE/RT2 ⋅ ΔT di Nicolei

ΔE = 104÷105 J/mol

se ΔE = 105 J/mol e T = 400 K

Δηgg0 = 25 ΔT/T

Per temperature massime a Tg serve teoria WLF.

V = 1/V δV/δT |P

ΔV = αV0ΔT

Vl - Vl0 = αVl0 ΔT

Vm - Vl = Vg ΔT (αg - αg)

consideriamo ΔT = T - Tg

Vl = Vg + VgαΔT = Vg(1 + αl ΔT)

Vw = Vg(1 + αg ΔT)

Volume libero Vg = V – Voccupato

Vf,T = VF,Tg + Vg Δα ΔT

Frazione di volume libero f = V/Vg => f = f0 + Δα ΔT

αloccittte: Vf = Aexp(β/Vg + α ΔT)

Aexp(β/Vg + α ΔT)

log η/ηg = C1(T-Tg)/C2 + (T-Tg)

con in genere C1=40 e C2=52 (ma tabulati)

(se log η/ηg C1=17,4 e C2=52)

(P)1/4 2,0736 R

32

K: 2,0736 = 67,392 = k

Qe: 125 - 0,3ΔP

Qf: 67,392 ΔP / 100 = 0,67392 ΔP

Q = 85 kg/h, ΔP = 120 bar

ΔP = 200 bar

N: ?

Qe: 2,5 N - 0,3 200

V Qf: 0,67392 200 - 134,784 kg/h = Qe im eq. point

134,784 = 2,5 N - 0,3 200

N = 78 RPM

Rilievo non Newtoniano - portata stimata sarà superiore

50 RPM, ΔP = 200 bar, Q = 65 kg/h

K diverso?

ΔP = 65 kg/h + 0,67392 ΔP

ΔP = 96,05 bar

Fletto in cui ΔP = 103,55 bar

QIS: V. - QDAS: V.D

Qdas: Qe: 20 D 0,8 NPa

Fsdm: 0,2 0,8 - 100.10 NPa m2 = 503 N

ES TEMA ESAME

HQPE, N=70 RPM

T=220°C

Q = 210 Kg/h senza flusore testa aperta

Q/max = 300 bar (Qmax)

Newtomanu

1) Scrivere e rappresentare graficamente la caratteristica di un generico estrusore normale. Determinare a, b dell'

estrusore indicato a T=220°C.

2) +Pliese con Q (Kg).ZQ1 (B/NQ)/AP(bar) (B/N=0,5

Q? P? nell'ipotesi di operare a N=80 RPM

3) Descriversi anche sul grafico) l'effetto dell'inserimento

di una fliera con sezione di negliaggio inferiore e una maggiore perdita di carico

espressione minima = DP maggiore

Qe = QDEAQ - QP

Qe = a Ngiqi - b DP/N

Qe = Q max

O Ngiqi

DPmax

Qe = a 70 RPM - b DP/N

Qmax = a 70

a = 210 Kg/h = 3 70 RPM

DPmax = 300 bar = 3 70 - b 300 = 0 b/N 0,7

Dettagli
A.A. 2014-2015
17 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/27 Chimica industriale e tecnologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lapestiferafuriaally di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie dei polimeri e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Di Landro Luca.