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STRUTTURE DI ELEVAZIONE
hanno il compito di sostenere i carichi verticali e orizzontali trasmettendoli alle sottostanti strutture
di fondazione. Si distinguono in:
strutture di elevazione verticale, costituite da elementi puntiformi (pilastri) o componenti
– piana o da elementi tridimensionali (pareti ad angolo e/o incrociate)
strutture di elevazione orizzontali e inclinate, costituite da elementi (travi) o da elementi
– piani (solai) o da elementi tridimensionali (insieme pareti-solaio)
strutture di elevazione spaziale, costituite sia da strutture composte da elementi piani
– variamente articolati e interconnessi, sia superfici curve la cui geometria complessa viene
generalmente progettata attraverso una modellazione costituita da insiemi di aste e nodi.
Le strutture di elevazione devono rispondere a diversi requisiti:
resistenza meccanica: devono sostenere carichi trasmettendola agli elementi della struttura
• di fondazione. Devono essere considerate sia le caratteristiche dei materiali, sia le modalità
di collegamento. Essi devono evitare il cedimento strutturale e successivamente il collasso.
Questo può determinare eventi traumatici quali lo schiacciamento, oppure una flessione o
uno svergolamento (deformazione di una trave snella). Le travi se non correttamente
progettate possono avvenire deformazioni elasto-plastica.
Sicurezza al fuoco: tali condizione vengono salvaguardate attraverso l' organizzazione degli
• spazi e dai sistemi impiantistici di protezione antincendio. La reazione al fuoco è una
caratteristica intrinseca del materiale, definita come il grado di partecipazione alla
combustione. La resistenza al fuoco, è assegnata ad un elemento costituito per definire la sua
attitudine a conservare stabilità, tenuta e isolamento termico per un tempo determinato. La
sigla REI rappresenta l'unità al valore in minuti primi (15,30,45,60,90,120,180).
benessere termo-igrometrico, i materiali che costituiscono in prevalenza le strutture di
• elevazione, calcestruzzo e acciaio, possiedono caratteristiche di elevazione conducibilità
termica e possono rappresentare punti di criticità della prestazione, generando flussi termici
fra esterno e interno, a volte, la formazione di condense superficiali o interstiziali. Occorre
progettare corretti dispositivi di isolamento mediante l'applicazione di materiali e strati
isolanti.
Benessere acustico: richiede la realizzazione di elementi di discontinuità fra le strutture e gli
• elementi di finitura superficiale o strati di materiali fonoassorbenti o fono-isolanti, tali da
interrompere la propagazione del rumore.
La durabilità: l'attitudine a mantenere nel tempo inalterate le proprie caratteristiche di
• resistenza meccanica e tutte le prestazioni. Esso è fortemente dipendente dalle condizioni
esterne: agenti atmosferici o eventi sismici.
Protezione degli agenti esterni, climatici ed atmosferici, carichi accidentali. Le soluzioni di
• protezione sono adottate con specifico riferimento alle caratteristiche dei diversi materiali.
Per le strutture in calcestruzzo armato e il compattamento per renderli meno impermeabili
all'umidità.
L'integrabilità degli elementi tecnici, gioca un ruolo importante nelle prestazioni del sistema
• strutturale: all'integrazione fra i vari elementi e infatti demandata la capacità di trasmissione
dei carichi verticali verso il terreno sottostante. Le tecnologie di realizzazione dei
collegamenti assumono pertanto un'importanza fondamentale nella garanzia di sicurezza
statica: nelle strutture in muratura il collegamento fra gli elementi e assicurato dalle malte
fra i ricorsi degli elementi e degli incastri tra elementi. Nelle strutture in calcestruzzo armato
i collegamenti sono garantiti dalla continuità dei ferri di armatura e dei getti.
Requisito di conformazione degli spazi, è il rapporto con il contesto geografico, con il sole,
• con il fluire delle stagioni climatiche. Fornire risposte alle esigenze di rispetto all'ambiente e
di uso virtuoso delle risorse: scegliendo i materiali, definendo la morfologia, la posizione e
dimensioni degli elementi.
Le strutture di elevazione a telaio in calcestruzzo armato: sono realizzate da elementi lineari,
pilastri e travi, connessi rigidamente tra loro attraverso la continuità delle armature in acciaio e del
calcestruzzo.
I pilastri predisposti di armature costituite da barre di acciaio poste longitudinalmente all'asse del
pilastro, collocate a realizzare una gabbia rigida che viene successivamente annegata nel getto di
calcestruzzo realizzato all'interno di casseforme. (sono sezioni quadrate, rettangolari e circolari)
le travi sono realizzate sempre attraverso una gabbia di armatura con basse longitudinali e staffe
trasversali.
Per quanto riguarda i modi di produzione delle strutture di elevazione a telaio C.a. Possono essere
realizzate secondo 3 diverse opzioni:
completamente in opera tramite le casseforme, il getto avviene in 2 momenti: per la
– realizzazione delle travi e i pilastri e il getto di completamento;
realizzazione in opera con elementi semi-prefabbricati, che mantengono le funzionalità dei
– cantieri velocizzandone le lavorazioni;
prefabbricate, miglior qualità e velocità. L'assemblaggio può essere tramite bullonatura o
– saldatura oppure a umido con il getto di calcestruzzo.
Il telaio in acciaio: le caratteristiche strutturali dell'acciaio dipendono dalla quantità di carbonio è
presente nella lega con il ferro.
Le leghe di ghisa, quando il carbonio varia fra il 2,5 e il 5%; e le leghe di acciaio quando la
percentuale varia fra il 0,06% e il 5%.
l'impiego dell'acciaio richiedono resistenza, leggerezza, snellezza. Gli elementi utilizzati per la
realizzazione di strutture di elevazione in acciaio sono a dimensione standardizzata. Le sezioni
comuni sono a T, a doppia T e a L e a C.
vengono giunti tra loro tramite bullonatura o la saldatura (richiesto maggiore tempo)
strutture di elevazione a parti portanti:
in muratura: limiti di questa tecnologia da una parte è data alla scarsa rapidità dall'altra alla
– trascurabile resistenza agli sforzi di trazione e taglio del sistema strutturale, comportando il
rischio all'integrazione in calcestruzzo. Le pareti in muratura sono realizzate da piccoli
blocchi in pietra o blocchi idi laterizio o blocchi in calcestruzzo.
Calcestruzzo armato: gettate in opera:
– 1. casseri a perdere in lastre: prevede l'utilizzo di pannelli modulatori di legno o lastre di
polistirene espanso a spessori variabili da 3 a 9 cm.
2. Elementi semi-prefabbricati: costituite da 2 lastre sottili in calcestruzzo armate con rete
metalliche elettro-saldate.
3. Casseri a perdere in blocchi: elementi di legno polistirene espanso e sono prodotti con
giunti ad incastro.
4. Casseri reimpiegabili: tipologia più diffusa. Le armature dovranno essere messe in opera
ponendo attenzione e fissare le gabbie in modo tale da impedire movimenti durante le fasi di
getto e della vibratura del conglomerato.
Prefabbricate:
1. pannelli monostrato pieni: realizzati in stabilimento in casseri in acciaio orizzontali. Prima
del getto vengono predispose le contro-maschere per la realizzazione di eventuali vani
(ponte o finestre) successivamente viene effettuato un 1°getto, poi posizionata e fissata la
gabbia di armatura e viene poi il 2° getto.
2. Pannelli monostrato alveolari: rappresentano un evoluzione delle forature. Diminuire
notevolmente il peso degli elementi e i vuoti possono essere riempiti di schiume poliuretiche
per conferire caratteristiche di isolamento termico.
3. pannelli pluristrato tipo “sandwich”, costituito da uno strato interno con funzione
portante, uno strato di isolamento termico e ulteriore strato di calcestruzzo esterno a
protezione dell'isolamento.
Strutture di elevazione orizzontali e inclinate (impalcati): trasferiscono i carichi, sia verticali che
orizzontali alle strutture di elevazione verticali. A seconda delle loro collocazioni svolgono funzioni
di chiusura orizzontale (superiore o inferiore) oppure funzioni di partizione interna orizzontale
(solaio). i solai costituiscono il piano di calpestio e di distribuire le sollecitazioni cui vengono
sottoposti.
STRUTTURE DI CONTENIMENTO
hanno la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno. Impiegate qualora lo richiedono le
caratteristiche geomorfologiche ed orografiche dell'ambiente oggetto di intervento edificato, oppure
quando le scelte progettuali richiamano la realizzazione di ambienti posti al di sotto del piano di
campagna.
le strutture di contenimento verticale: sono progettate per rispondere a sollecitazioni
– orizzontali, ad esempio muri contro terra, muri di contenimento: esse sono costituite da parti
che contrastano la spinta del terrapieno.
La struttura verticale non è sottoposta a sforzi di trazione essa viene generalmente realizzata
in muratura eventualmente armata o in calcestruzzo.
Le strutture di contenimento orizzontali sono realizzate quando si è in presenza di
– sollecitazioni a prevalente componente verticale ad esempio nelle gallerie. Generalmente
costituite da solai contro terra.
LE CHIUSURE
le chiusure verticali, hanno il compito di separare verticalmente lo spazio interno dell'organismo
edilizio dall'ambiente esterno.
La sua scelta deve essere sviluppata in relazione alle richieste di prestazione al contesto ambientale,
climatico e di esposizione dell'organismo che dovrà essere realizzato.
Si distinguono in pareti verticali e infissi esterni verticali (finestre).
Le principali classi di esigenze che interessano le pareti perimetrali verticali e gli infissi esterni
verticali fanno riferimento alla sicurezza, al benessere e alla gestione in esercizio.
Le pareti perimetrali verticali opache: sono costituite da materiali e da superfici non trasparenti .
Sono caratterizzate generalmente da una serie complessa di stratificazioni, a ciascuno strato
funzionale il soddisfacimento di uno i più requisiti di prestazione tra quelli precedentemente
definiti.
Il posizionamento dello strato a isolamento termico rispetto agli altri strati che costituiscono la
parete perimetrale verticale contribuisce in maniera sostanziale al diverso comportamento termo-
igrometrico della chiusura. Anche la scelta del materiale isolante scaturisce dal suo eventuale
contatto con un ambiente umido, perciò utilizzeremo materiali idrofili (assorbono acqua) quando lo
strato isolante si trovi in ambiente protetto dall'umidità, in grado di resistere alle azioni dell'acqua.
strato resistente
– strato di isolamento termico
– strato di tenuta all'acqua
– strato di tenuta all'aria
– strato di barriera al vapore
– strato di diffusione del vapore
– strato di protezione e