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OPPORTUNITÀ
o Monti Pisani
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Finanziamenti esterni (sul solare, eolico ecc…)
MINACCE
o Arno
Piani di sviluppo economico
Crisi economica (non si investe sull’ambiente)
Porto di Livorno
Inquinamento marino
Questa analisi ha un punto di debolezza che prende una analisi media esempio il traffico può
essere significativo in determinate aree e no in altre per cui l’analisi mi dà solo una visione
generale. Posso contemplare questa analisi ad esempio con un GIS potendo così caratterizzare le
aree meglio.
Una SWOT ha una sua utilità su una prima fase conoscitiva del problema: la nostra SWOT fa
schifo ma perché abbiamo un piano conoscitivo schifoso. Ci dà un quadro generale della nostra
cosa al seguito del quale possono poi partire ad esempio dei monitoraggi più precisi. È solo un
cappello iniziale, è importante perché mi permette di inquadrare il problema in maniera semplice
ed è uno strumento divulgativo di facile comprensione per i vari target di riferimento. Non è
esauriente la analisi SWOT, devo compiere altri analisi perché se no avrei troppi errori.
Io potrei anche farla nei vari traguardi su un percorso così da riuscire a capire se sono in linea con
il trande che mi ero prefissato. La potrei applicare anche in un’analisi di scenario: potrei definire lo
scenario, l’obbiettivo, è quindi un po’ il futuro, possiamo costruire e utilizzar un paio di strumenti
per vedere quali possono essere gli scenari futuri. Posso fare queste con numerose tecniche ma
per tutte vale il principio di vedere in quale scenario sono oggi e quali sono le variabili in gioco e a
seconda di come si modificano queste allora posso vedere come si modifica lo scenario. Nella
pianificazione settoriale questo è molto utilizzato. Per cui ad esempio un’analisi più dettagliata è
multicriteri. Analisi Multicriteri:
che cosa è? Analisi con tanti criteri: utilizza molti criteri per scomporre situazioni più complesse.
Vado a costruire quindi un albero gerarchico che mi possa permettere di scomporre il mio
problema.
Quali possono essere i criteri che stanno al di sotto di comune di Pisa? Ambientale, sociale e
economico. Questi tre tuttavia sono criteri complessi per cui dovrò dividerli in attributi, i quali
potranno essere ancora divisi in altri sotto attributi per cui arrivo sempre di più a questioni semplici
da analizzare. I sotto attributi (che saranno misure come ad esempio T, ozono e PM 10) dovranno
essere uniti per definire l’attributo, ma metterli insieme non è facile perché non sono sempre la
stessa cosa (non si possono sommare mele con le pere). Dovrò quindi normalizzarli, fare una
funzione di normalizzazione per tutti i miei attributi e sotto attributi andando a fare una scala in
maniera di convertire i miei dati dei sotto attributi in dei valori normalizzati, la scala sarà dettata
dalla precisione del dato che abbiamo, dalla qualità del dato. Il valore dell’attributo sarà dato dalla
somma dei valori normalizzati dei sotto attributi. Posso migliorare la mia analisi andando a dare dei
“pesi” diversi ad ogni sotto attributo in maniera che l’attributo possa essere meglio rappresentato
dal sotto attributo che ha un peso maggiore. La pesatura mi permette di capire qual è il più
importante e farlo valere: la faccio attraverso ad esempio un’analisi a coppia dei criteri che stiamo
analizzando, confrontandoli quindi due a due. Scala di Saty utilizza 9 valori e mi serve per
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determinare chi è più importante fra due criteri. Una scala semplificata mi permette di dare 1 al
criterio più importante, 0.5 quando sono di uguale importanza e 0 è quando è meno importante.
C C C FATTO SOMM PES
1 2 3 RE A O
C - 1 0. 1 2.5 2.5/
1 5 6
C 0 - 0 1 1 1/6
2
C 0. 1 - 1 2.5 2.5/
3 5 6
Nel mio caso, se ho un peso 0 io perdo quel criterio per cui sommo un valore arbitrario il quale poi
può essere normalizzato nuovamente a 1. L’attributo dato che l’ho voluto introdurre nella mia
analisi è importante che ci sia.
A questo punto posso fare una somma pesata. Posso introdurre dei criteri di esclusione i quali
prendono valori 0 o 1 per cui mi escludono l’obbiettivo (p.e. io voglio una macchina al disotto di 20
euro e tutto ciò che sta al di sopra dei 20 euro le escludo).
Quindi ora ho il mio valore dell’obbiettivo: posso spazializzarla tramite il pixel (ogni obbiettivo può
essere associato a un pixel che compone il territorio del comune di Pisa p.e.) e questi
rappresentano un’alternativa, così facendo zonizzo il mio territorio e ho così evitato il problema che
mi portava la SWOT che non riuscivo a caratterizzare il suolo.
Immaginiamo di dover dire dove poter istallare un impianto di pannelli fotovoltaici sul comune di
Pisa con il minor impatto ambientale: è un problema complesso quindi potrei utilizzare lo stesso
concetto andando a dare un valore per ogni pixel. Posso mettere un criterio di vincolo che mi farà
valere il pixel 0 quando non posso costruire li oppure 1 quando ci posso costruire, quando vale 0
non varranno tutti gli altri criteri.
Come posso utilizzare questa tipologia di analisi per fare un’analisi di scenario?
Introduco una variabile e quindi devo andare a variare i pesi andando a designare possibili futuri
scenari.
Il problema sta sempre nella soggettività anche se ho delle tecniche per ridurre questo ed è il
metodo “Delfy”: prevede di sottoporre a degli esperti i criteri in maniera che questi possano arrivare
alla definizione di un albero gerarchico e una pesatura condivisa.
Multicriteri è funzionale ma quello che interessa principalmente però è riferire nello spazio la mia
analisi quindi vada ad aggiungere una georeferenziazione attraverso uno strumento GIS così da
avere una informazione più completa.
Sovrappongo criteri e avrò come risultato una caratterizzazione dello spazio con conseguente
assegnazione di valore. La mia area sarà quini rappresentata da un pixel dove ogni pixel avrà un
valore che caratterizzerà nel complessivo la mia area.
Passaggi dell’analisi e i possibili risultati che possiamo avere:
Obbiettivo della multicriteri: devo definire un obbiettivo della mia analisi. Nel mio esempio è la
scelta del sito più idoneo per l’istallazione di un impianto eolico. Questo è il mio problema
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complesso e devo quindi scomporlo in problemi più semplici. Ad esempio inizio con l’uso del suolo
attraverso i piani della Regione e in particolare Geoscopio che però ha una scala molto piccola per
cui analizzo solo aree molto grandi (province e regioni). Se non ho un’informazione alla scala
adeguata posso utilizzare una foto aerea satellitare per poter digitalizzarla e quindi capire da
questa l’uso del territorio, ma devo completare questa operazione, di costruzione di una carta
dell’utilizzo del suolo, andando sul luogo per poterla validare e capire l’errore della mia carta
costruita. Oltre all’uso del suolo posso acquisire dati inerenti al vento i quali si possono avere
anche a diverse quote attraverso atlanti e del vento mi interessa soprattutto l’intensità e la
costanza. Un altro criterio è quello geologico in quanto la costruzione deve stare su un suolo
stabile. Un altro criterio che mi interessa è quello del vincolo che automaticamente mi fa
permettere o meno la costruzione: vincolo paesaggistico, vincolo delle aree protette (SIC SIN
ecc…), vincolo idrogeologico ecc… Poi mi servirà un altro parametro che è quello dell’accessibilità
e lo dovrò analizzare attraverso lo studio delle strade e in particolar modo attribuisco un valore ad
ogni pixel in funzione della distanza dalla strada. Un altro criterio è quello alla vicinanza all’accesso
alla rete nazionale per la rete elettrica. Impatto dalla popolazione viene già fatta a priori quando ho
i vincoli o meno, oppure posso fare uno studio di visibilità perché se la popolazione lo vede poco
automaticamente non gli recherà grosso danno. Un altro criterio importante è la pendenza in
quanto in determinate aree non riesco a lavorarci.
Nel nostro esempio l’obbiettivo è stato diviso in due criteri uno economico e uno ambientale. La
pendenza e le strade sono state inserite nel criterio economico in quanto vanno ad aggravare sui
costi della realizzazione. Per ciascun criterio vado a costruire una carta partendo da una carta di
base, dopo di che inizio a lavorare con le mie matrici. A questo punto che ho la mia matrice adesso
devo andare a definire l’importanza di ogni attributo quindi attraverso una analisi a coppie. Quindi
nel mio caso avrò tre matrici una per gli attributi di C1, una per gli attributi di C2 e una che mi
relaziona C1 e C2. A questo punto mi devo costruire le funzioni di utilità per normalizzare i valori
dei vari attributi (non posso sommare i km delle distanze dalla strada con le % della pendenza). In
genere è il DTM a limitare i valori dei miei dati in quanto stabilisce la dimensione del pixel. Ogni
attributo avrà una carta di base diversa (shape, raster, poligonale ecc…) per cui devo riportare tutti
allo stesso strumento quindi devo compiere una rasterizzazione delle carte di base. Quindi ora ho
le mie carte raster ma le quali devono essere normalizzate (cosa che faccio insieme in genere,
mentre normalizzo rasterizzo). A questo punto procedo facendo una somma pesata andando ad
acquisire i dati di C1 e C2 e al seguito di questa farò la somma pesata di questi due e avrò il valore
per la realizzazione di un pianto eolico di ciascun pixel. In questo caso potremmo però utilizzare
due tipologie di criteri: criteri di quantificazione e criteri di esclusione. (SLIDE). Si può lavorare sul
vincolo attraverso la valutazione di incidenza ambientale, devo farla sia se il mio progetto ricade
all’interno del parco ma anche se sono fuori posso esser tenuto a farlo nel caso in cui gli effetti del
progetto possono andare ad intaccare sul SIR o SINCA (Sigle varie controllare). Se invece sono
nel vincolo paesaggistico devo fare la relazione paesaggistica che dimostra che non arreco un
danno al paesaggio. Se invece ho il vincolo idrogeologico devo fare la relazione geologica. Se io
con questi documenti riesco a superare il vincolo posso costruire, quindi il vincolo può essere un
criterio di esclusione o meno a seconda se si riesce a lavorarci su o meno.
Quando i dati iniziano ad essere tanti devo fare una costruzione di un SIT attraverso u seguenti
dati: 11
Atlante dei venti
DTM
Uso del suolo
Aree protette
Linee elettriche
Strade<