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C. La creazione di un gruppo multimediale a partire da una bottega artigianale."
D. La partecipazione di un industriale e finanziere come De Benedetti."
1976-1992 Craxi segretario del PSI e quel ’92 dove Chiesa viene sorpreso a buttare fasci di banconote
giù dagli sciaquoni."
Intini lancia contro Repubblica il giornale partito. Non ha inventato nulla perché già da tempo L’Espresso
praticava quella stessa presenza sulla scena giornalistica e politica."
14 Gennaio 1976 esce Repubblica, circa 24 pagine e vivacchia a stento i primi anni. Due anni dopo
Repubblica è uno dei giornali della fermezza; fermi contro le richieste delle Brigate Rosse. Fermo come
altri quotidiani (Corriere) a respingere le richieste di pubblicazione dei comunicati BR, quanto le proposte
di trattativa tra lo stato e i terroristi, sostenute da Craxi. "
Dalle 80.000 copie dei primi anni nel ’78 Repubblica sale a 150.000. Più avanti si supererà la soglia del
1.000.000 nella battaglia con il Corriere con giochi e premi."
Repubblica crea la sua fortuna sulle fortune della formula politica. "
C’è l’autocollocazione nella vasta area del centro sinistra. "
1976 Scalfari firma il fondo ‘Appello al voto’. Dice che tutti gli altri quotidiani ravvisano nella Dc la
colonna dell’ordinamento democratico. Egli sostiene che la DC non è più il pilastro della democrazia
italiana, anzi rischia di esserne il becchino. Pochi giorni dopo Giorgio Bocca non è per niente leggero,
era da poco passato l’appuntamento elettorale che aveva segnato il massimo avanzamento della sinistra
in Italia e scrive: “un partito che ha come vice-segretario Craxi non può seriamente pensare di
presentarsi come alternativa al governo. La sinistra ha vittoriosamente perso, è stata sconfitta nel
momento della sua maggiore crescita”. Questa sinistra è messa sotto accusa tre anni dopo da Pansa
davanti ai cancelli della Fiat. Lo aveva già fatto nel ’77 quando i terroristi assassinarono Casalegno, nel
’79 il morto è Guido Rossa. Pansa ci va giù pesante, qualcuno aveva fatto il suo dovere come
Casalegno che aveva denunciato la presenta di terroristi in fabbrica e Rossa aveva preteso nel suo
giornale rispetto per le leggi e l’istituzione. Tanti da sinistra gli sparano addosso. "
Non era possibile stare a sinistra, capire la sinistra senza leggere Repubblica. Era un giornale che
faceva politica, ma imponendo una presenza politica autonoma. "
Berselli afferma “Molti hanno iniziato a leggere Repubblica perché non era un giornale neutro, era LA
sinistra, un officina mentale, uno stato mentale in cui tutto lo schieramento di preferenze politiche
cercava di comporsi e impaginassi, confrontando le proprie ispirazioni e frustrazioni con le opinioni del
giornale”. "
Repubblica ha imposto la formula della settimanalizzazione dei quotidiani come una trasmutazione di
stili, formule e temi dal giornalismo settimanale a quello quotidiano. "
Morcellini aveva parlato di Repubblica sostenendo che Scalfari si era sforzato di trasformare la notizia in
un tema, oppure di fare di un evento-notizia un fatto-problema."
Repubblica si è sempre mossa contro il tratto di tradizione del giornalismo quotidiano italiano. Voleva
quel carattere che il giornale fosse un neutrale registratore dei fatti salienti accaduto il giorno prima. "
Repubblica rompe lo schema: sul giornale non c’era tutto, soltanto i temi o le notizie importanti. "
Oggi appare normale ma la notizia esplosa o il tema trattato su più pagine era davvero una novità. "
Le singole notizie cedevano il passo alla tematizzazione, alla costruzione di un imponente
approfondimento giornalistico attorno al tema di giornata. Così sapere tutto significava 4-6 pagine sul
medesimo argomento che aveva ovviamente aperto il giornale."
Repubblica non era il giornale cui era affidato il compito di raccontare tutto quello accaduto il giorno
prima, il nuovo quotidiano raccontava solo ciò che era realmente importante e di quei fatti raccontava
tutto il possibile."
Vengono poi nei primi anni del giornale anche gli inserti del week-end, i supplementi sull’economia, i
dossier, la pagina di cultura, ecc."
La pagina tematica, oggi comune nei quotidiani, è la cifra stilistica, la novità portata da Scalfari." 7 di 13
Per leggere Repubblica era necessaria un minimo di cultura, un minimo d’appartenenza, devi avere
certe idee."
“Finora si sono fatti dei giornali buoni per tutti i lettori. Noi, invece, vogliamo ritagliare dalla massa del
pubblico una fetta precisa: la classe dirigente, prendendo come riferimento non il reddito ma i ruoli
esercitati nella società”."
"
2 Via Solferino, il mielismo
"
I giornali italiani hanno fatto fatica a capire Repubblica e il suo successo. "
Scalfari fonda Repubblica a 50 anni e Mieli arriva al Corriere ben prima. Simile ma difforme il destino:
dalla guida di una redazione, al governo di una impresa editoriale. Scalfari ha immaginato, fondato e
consolidato un’impresa, Mieli no. Slogan di Mieli: “La modernità di Repubblica con la tradizione de La
Stampa prima e del Corriere poi”."
Anche il Corriere aveva avuto la sua ventata di modernità. La stagione della P2 aveva scosso il Corriere
e favorito il sorpasso di Repubblica arrivato nell’86. In quegli anni Pietroni aveva usato mille
accorgimenti per bruciare sul tempo Repubblica, arriva 7 che poi diventerà Sette (in lettere) a cui segue
Venerdì, controffensiva di Repubblica. Ci sono più novità e effetti duraturi all’interno della battaglia di
Sette - Venerdì che tra Portfolio - Replay. "
La prima ondata di settimanalizzazione era ancora una questione di tecnica giornalistica: Scalfati e la
sua redazione l’avevano impostata come una questione di temi e stili per la cronaca quotidiana. "
1986 Turani dirige il primo supplemento settimanale di repubblica: Affari e Finanza. La seconda ondata
ha caratteri differenti, accanto al quotidiano trovano spazio veri e propri settimanali. Quando arriva Mieli
quindi trova qualcosa che non è già più tradizione. "
Il Corriere è la vecchia signora messa in minigonna da Mieli. È il Mielismo descritto da Ceccarelli su La
Stampa: “Miscela di spirito alto e materia bassa, attenzione a tutto quanto è televisivamente popolare.
Allegra e spavalda, disponibile al gossip, al divertente, all’eccentrico, visione conflittuale della realtà.”"
1994 Caso dell’uso di foto di film per articoli di cronaca, Mieli scrive alla redazione: “Se manca la foto di
cronaca, si può usare una differente che potrebbe anche essere una tratta da film, purché sia
pertinente”."
Tre fattori decisivi:"
1. Rapporto tra stampa quotidiane e tv, che il Corriere di Mieli mette a punto per primo nella
stagione in cui viene dispiegandosi l’effetto della presenza dei Tg Mediaset nel campo dell’offerta
news in Italia."
2. La sostanza politica che è pienamente attraversata dalla direzione Mieli al Corriere e permane
ancora oggi."
3. La linea di continuità e le faglie di tortura tra la modernità romana improntata al Nord e la
tradizione al Sud."
Il metodo Mieli, ovvero gli elementi costitutivi d’uno stile di direzione radicalmente innovativo rispetto alle
tradizione del Corriere, non avrebbe potuto sedimentarsi come vero momento di svolta nel giornalismo
italiano, se non avesse incontrato sulla sua strada due elementi di radicale novità: "
Il peso assunto dalla tv nel campo giornalistico."
• La stagione di Mani Pulite."
•
Mieli realizza in quegli anni operazioni professionali di rilievo. "
Alcuni dei tanti elementi d’innovazione arrivati al Corriere: "
La costante presenza di Aldo Grasso in prima pagina, con i suoi editoriali che partivano dalla tv per
• arrivare a più vasti orizzonti."
L’introduzione delle pagine ‘In primo piano’, evoluzione delle pagine tematiche di Repubblica."
•
Con il Corriere in testa la tv diviene oggetto di riflessione culturale e antropologica per tutti i quotidiani
anche sul versante politico. "
La tv diventa luogo e strumento di approfondimento per temi politici di giornata. Questo Mieli lo
comprende bene inventando soluzioni di contenuto, stili e formati che mettono a frutto la sensibilità
acquisita presso/da Scalfari."
L’influenza della direzione Mieli, si riflette anche sul suo successore e sul peso collettivo che una
squadra di editorialisti comune ai due direttori esercita sul giornale."
" 8 di 13
3 Vengo dopo il Tiggì
"
Fioretti tiene da anni una delle rubriche più importanti e famose. Sono le interviste che escono
settimanalmente su Sette. Nel 2002 esce un’intervista su Mimun che parla di Longhi, suo predecessore
sostenendo che ci sono due tipi di giornalisti: quelli che fanno tv e quelli che vorrebbero farla. Una
settimana dopo su Venerdì esce un’intervista sul direttore del Tg3 Di Biella. Forse i due settimanali
sentono la concorrenza?"
1999 Le notizie sulle celebrità e sport hanno superato quelle della politica."
Aldo Grasso spiega: “L’informazione ha rappresentato per lungo tempo il tratto distintivo della tv in tutto il
mondo. Un network era il suo telegiornale, dagli anni ’80 con l’ampliarsi delle tv commerciali c’è stata
una crescita del genere dell’intrattenimento e una sua contaminazione con quello d’informazione”."
Berselli aggiunge “La tv pubblica produce ciò che fa la privata, le distinzioni sono dettagli”. "
Tv pubblica a privata si rivolgono alla stessa platea per ottenere il medesimo scopo. "
"
4 Cantami o diva…
"
L’obiettività è una delle componenti del giornalismo ma non l’unica."
Il grande mutamento di Repubblica e poi conseguito dal Corriere e dalla Stampa è quello di creare una
zona narrativa attorno alla cronaca quotidiana. È una zona di contaminazione, dove l’obbligo della
notizia di giornata s’incrocia con il passo più lungo del formato che mette in fila e annoda più notizie per
arrivare al racconto."
Il Tg propone una notizia in 1.30 min.? bisogna convincere il lettore a prestarne 10min. per arrivare a
fondo lettura per potergli spiegare il senso, i retroscena e le possibili conseguenze del fatto. "
Il Foglio è un racconto che si nutre di racconti, com’è dimostrato con suprema civetteria dal suo numero
del lunedì, fatto solo di rassegne stampa dei quotidiani usciti la settimana precedente. "