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• “Memorie per le belle arti”: informazioni sulla realtà romana;
• “Efemeridi Letterarie” (1772): recensioni di scritti stranieri che criticavano
l’arte italiana, perché troppo legata alla storia;
• “Antologia Romana” (1774): architettura, arti utili e arti sacre, dal taglio
enciclopedico affichè la cultura potesse essere estesa anche al pubblico più
vasto;
Ogni periodico presentava articoli di tenore storico-artistico, antiquario, scientifico e
letterario, notizie sugli scavi attivi, filosofia sulle arti, e molti dibattiti, talvolta tradotti
perché l’informazione fosse internazionale.
I temi erano:
- Scultura: attenzione ai restauri, grande fermento per l’arte di Canova (felice
rivoluzione dell’arte), necessità di ritrovare l’antico che solo a Roma può
avvenire;
- Filosofia: ruolo della filosofia nell’arte, dibattiti intellettuali sul rapporto fra
filosofia (ragionare sull’arte) e libertà artistica (capire la storia dell’arte);
- Commercio: sull’esportazione all’estero delle opere, dei generi che più
andavano di moda (es. il paesaggio);
A proposito di quest’ultimo tema, sappiamo che all’estero ci furono molte
pubblicazioni importanti: Hirt traduce molti articoli e afferma che Roma è davvero
l’unico luogo in cui l’artista può fermarsi, Fernow, un critico militante, dà una precisa
definizione dei concetti dell’arte e del gusto.
Il gusto delle collezioni
Era consuetudine pubblicare le collezioni che prima appartenevano alle famiglie
ricche, dare il libero accesso al pubblico perché potesse ammirare le collezioni
medicee e nel palazzo degli Uffizi. A Palazzo Farnese vengono esposte le sculture, e
sempre sculture, che vengono ritrovate in palazzi di aristocratici, diventano
patrimonio culturale, come quelle nella Pinacoteca Capitolina, riordinate da Clemente
XII. Ogni collezione presenta un catalogo illustrato, dove sono ordinate le opere in
ordine storico – sistematico.
Il British Museum, a differenza di tutte le grandi raccolte di opere aristocratiche, è una
collezione di antichità, naturalia di viaggi, manoscritti, incisioni, egittologia, aperta a
tutti coloro che lo desiderano, per accrescere la loro conoscenza.
Il Musèe Napoleon risiede nel palazzo del Louvre, e raccoglie collezioni sia
aristocratiche che ecclesiastiche.
Roma, con la Scuola Romana, può essere considerata la capitale del collezionismo,
considerata una biblioteca delle collezioni, che racchiude 5 tipologie di collezione:
1. Pontificie o civiche
2. Private
3. Principesche
4. Formate a Roma e possedute all’estero
5. Di amatori, archeologi e artisti
Le collezioni sono patrimonio dei ceti medi e occasione economica e sociale. Alle
volte però subiscono danni: ad esempio opere di una medesima famiglia vengono
divise in diversi musei, oppure opere vengono disperse (ad esempio durante le
spoliazioni napoleoniche). Alcuni esempi reali: