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PROGRAMMA RIABILITATIVO- RECUPERO ARTICOLARE E MUSCOLARE

Anche respiratorio perché il diaframma si inserisce anche al livello della colonna lombare e presenta un azione lordosizzante, quando si inspira si va a lordosizzare, cosa molto frequente nei lomabalgici)

RIDUZIONE COMPENSI (CINGOLO PELVICO E LOMBARI, RESPIRAZIONE)

RETRAZIONI MUSCOLARI PREGRESSE: ha nominato i test di Ely e di Thomas

PROBLEMATICHE CICATRIZIALI E FASCIALI

RIEDUCAZIONE DELLA DEAMBULAZIONE CON INTEGRAZIONE DELLA PROTESI NELLO SCHEMA MOTORIO GLOBALE, aiutandoci con l’uso delle tavolette o bilance…1°-2° giorno

  • Posizionamento a letto con cuscino sotto il Grande Trocantere o in doccia di gommapiuma con cuscinetto sono la caviglia per ottenere l’estensione completa del ginocchio, per evitare laessione antalgica facendo anche attenzione che l’arto sia dritto e non extrarotato!
  • Mobilizzazione passiva anca e ginocchio in flessione ed estensione per prevenzione complicanze

vascolari (entro 90 gradi di flessione anca)

  • Appena possibile contrazioni isometriche quadricipite, glutei, bicipite femorale, tricipite surale.
  • Recupero articolare anca già dalla prima giornata
  • Eseguire quotidianamente esercizi di stretching per evitare l'instaurarsi di una rigidità in flessione dei muscoli dell'anca, per recuperare l'estensione fino all'estensione normale fisiologica
  • Per prevenzione trombo-embolica un bendaggio elastico-compressivo per entrambi gli arti;
  • Passaggi posturali assistiti due volte al giorno sedia-letto e viceversa con divieto assoluto di carico sull'arto operato senza mai superare 85 gradi di flessione;
  • Utile ETC (esercizio terapeutico conoscitivo) (1°/5° GIORNATA) con esercizi di 1° grado di tipo conoscitivo con movimenti passivi dell'arto operato lungo traiettorie gra che.
  • Carico 10-20% immediato (2° giornata con deambulatore/canadesi) per le
cementate sebbene vadano conservate delle precauzioni sul carico totale con autorizzazione dell'ortopedico. Dal 3° giorno: - Rimozione cuscini per stiramento della capsula anteriore e distensione graduale dei flessori d'anca; va svolto 5/6 volte al giorno. - Recupero mobilità passiva in estensione entro i 90°, abduzione e adduzione non oltre 20°, extrarotazione non oltre 15°. - Mobilizzazione attiva assistita e attiva (entro i 90° di estensione e x l'estensione nei 5/7 giorni). - Esercizi isometrici 5-10 ripetizioni per n. serie, si aumentano il numero di serie non di esercizi. - Esercizi per il quadricipite: contrarre i muscoli della coscia, spingendo il ginocchio contro il letto, contare fino a 5 sec. mantenendo la posizione, poi decontrarre il muscolo. - Esercizi per i glutei: contrarre i muscoli per 5 secondi consecutivi. - Esercizi per la caviglia: esso-estensione di caviglia più volte nell'arco della giornata. - Se autorizzata deambulazione assistita con deambulatore.sottoascellari a carico sull'artooperato pari al 20% o più del peso corporeo con bilance o BioFeedBack; Fisioterapista deve spiegare bene al paziente le modalità di svolgimento degli esercizi e la loro durata. Si somministra dopo l'intervento TERAPIA FARMACOLOGICA "Eparina basso peso molecolare" no al 35° giorno vicino alla dimissione. 6-8 giorno dall'intervento- Esercizi isotonici e contro resistenza progressiva rivolti al recupero dell'estensione dell'anca (glutei, piccolo e medio per la statica della pelvi), e dei muscoli biarticolari (ischio-crurali e retto femorale che devono ritrovare la loro sinergia di contrazione). - In posizione supina, ettere il ginocchio controlaterale no al tronco, contemporaneamente estendere l'arto operato spingendolo contro il letto: TEST DI THOMAS E ALLUNGAMENTO dello Psoas da supino TEST DI ELY E MESSA IN TENSIONE del quadricipite - RIEDUCAZIONE DELLA DEAMBULAZIONE alle parallele (se siamo adomicilio possiamo usare il tavolo) e specchio. - Mobilizzazione dell'articolazione coxofemorale e del ginocchio attiva assistita (esclusivamente in esso estensione); In posizione supina far scivolare lateralmente l'arto sul letto e tornare in posizione di partenza. (Attenzione a non extraruotare il piede); In posizione eretta: portare l'arto verso fuori e tornare nella posizione di partenza. flflfl fl fi fi fi fl fl fl fl fl fl fl fi fifi Dal 15° giorno • Semipiegamenti (squat) a 90° in carico bipodalico assistiti • Continua recupero con incremento del carico no al 90% su controllo medico con 1-2 canadesi Togliere canadese omolaterale alla protesi in assenza di segno di Trendelemburg altrimenti attendere ancora e continuare a lavorare sul medio gluteo per stabilizzazione del bacino !!!!) La scelta della via d'accesso e l'approccio classico o mini invasivo modi cano le precauzioni per rischio di lussazione e il programma riabilitativo. A noi interessa

Quali muscoli sono stati sezionati. Per gli accessi: lo si sceglie in base alle possibilità della struttura: accesso anteriore: permette una buona esposizione pelvica dell'articolazione, sfrutta l'interstizio tra il sartorio e tensore della fascialata e perviene alla capsula articolare senza danneggiamento muscolare. Accesso laterale: Passa tra il tensore della fascia lata e grande gluteo, anche in questo caso come nella via antero-laterale per l'impianto della protesi, è necessario il distacco di medio e piccolo gluteo. Massaggio connettivale di scollamento della cicatrice sulla zona della ferita chirurgica dopo l'idrokinesiterapia e cycletterimozione punti. Continua il protocollo in corso ed inizia con sellino il più alto possibile usando molta cautela nel salire e scendere con l'arto sano. Sellino più alto possibile nella protesi d'anca (nel caso di protesi di ginocchio si comincia con pedalata all'indietro).

perchè se lo teniamo basso rischiamo eccessiva flessione dell'anca. Precauzioni: nelle prime settimane il medio gluteo non ha azione di contenimento della protesi quindi se si fa un movimento come accavallare le gambe o sedersi su una superficie bassa rischiamo che la protesi si lussi dalla sede. - No rotazione sotto carico: se carichi con tutto il peso e ruoti con il bacino tenendo il piede a terra quella non è una vera lussazione dell'impianto protesico di anca, ma rischio di mobilizzare lo stelo che ancora non è stato conglobato dall'osso e lo lusso all'interno del canale osseo. Questo tipo di manovra si fa con canadesi o deambulatore a piccoli passi, circa 90° per volta. - No movimento di flessione-rotazione interna-adduzione - Non accavallare le gambe - Utilizzare un cuscino tra le ginocchia Utilizzare i primi 20 giorni circa un cuscino per evitare l'eccessiva adduzione: ci si mette sul decubito sano con cuscino tra le gambe. - Insegnare al paziente a camminare con l'ausilio di stampelle o deambulatore.

paziente a salire e scendere dalla macchina a gambe accostate e solidali col tronco•

Evitare un lavoro attivo di essione d’anca a ginocchio esteso che sollecita in modo eccessivola neo-articolazione•

non dormire sul lato operato•

per alzarci da una sedia dobbiamo spostare la mesa del tronco in avanti e lo dobbiamo faregarantendo al baricentro di non cadere fuori dal poligono d’appoggio e questo è il modocorretto di alzare dalla sedia, dare al piede di accogliere il nostro peso cosi da avere un poligonod’appiglio ampio, poi spostiamo il peso in avanti (tronco + testa) e ci mettiamo in piedi.

Programma Riabilitativo nora espresso e altro:

ETC con traiettorie da supino o seduto (per es. discriminare SPUGNE di uguale altezza e diversatavolette di Freemandurezza), sotto carico ( vedi testo consigliato su programma), esercizi dibilancecarico con e specchio (vedi articolo), uso di bilance da seduto o in piedi per caricoavampiede e retropiede (vedi articolo),

Valutazione e trattamento di: rachide lombare, compensodel bacino, respirazione che deve essere diaframmatica e poi idrokinesiterapia.

ISTRUZIONI ALLA DIMISSIONE

  • Continuare a eseguire gli esercizi intrapresi in precedenza e migliorare la deambulazione.
  • Evitare movimenti bruschi a rischio di lussazione. (mettere le calze per esempio)
  • Usare rialzo per il water.
  • Usare in lacalze
  • Uso di bastoni canadesi.
  • Evitare di incrociare le gambe o accavallarle mentre si è seduti.
  • Evitare di mantenere la stessa posizione per più di un'ora.
  • Evitare di sedersi su sedie basse o divani.
  • Evitare di accovacciarsi a raccogliere qualcosa a terra.
  • Guidare dopo sei settimane se si usano i comandi senza fatica.

DISTORSIONI: GINOCCHIO-CAVIGLIA

Avviene nel momento in cui l'articolazione non riesce a sopportare l'insulto di eventotraumatico esterno.

Lesione del legamento crociato anteriore LCA

  • Trauma in valgo- ess.-rotazione esterna del ginocchio( es.
basket, sci, calcio…importante è anche la qualità del terreno, dove si svicola di meno pero massacra le ginocchia;
nello sci si rompe il crociato quando non si stacca lo sci dal piede, quindi bisogna registrare gli attacchi abbastanza aperti in modo che si stacchino più facilmente di quanto non si stacchi il crociato)
• Trauma in varo- ess.-rotazione interna: cambio brusco di direzione; Ricaduta da un salto..., vanno riabilitati per ultimi)
• Trauma in flessione o estensione massima forzata
Lesioni del legamento crociato posteriore LCP
• Trauma diretto anteriore a ginocchio esso (anche in scontro frontale in auto con tibia che viene spostata indietro, incidente in moto)
Lesioni legamentose
• Lesione di 1° grado: dolore al cammino
• Lesione di 2° grado: impotenza funzionale con versamento (la rotula viene immersa nel liquido e non si vede più; gonfiore, versamento, edema, tumefazione sono tutti sinonimi; il liquido sinoviale si
  • Raccoglie all'interno della capsula che è isolata, quindi è un versamento intrarticolare isolato, che isola le cartilagini e i condili e il piatto tibiale
  • Lesione di 3° grado: incapacità di mettere piede a terra e instabilità articolare (sente il ginocchio che va per conto suo); in più si può riscontrare un emartro (versamento interno con perdita di sangue e spesso viene aspirato).

Segni clinici:

  • Contrattura antalgica, tentativo dell'articolazione di difendersi
  • Ballottamento rotuleo, manovra che permette di verificare la presenza o meno del versamento se la rotula sprofonda verso il basso; versamento non si può distinguere dall'emartro solo tramite la palpazione, sappiamo che c'è liquido ma per poter distinguerlo si fa l'artrocentesi.
  • Test specifici per la lassità legamentosa (come Lachman)

Diagnosi lesioni legamentose:

  • Visita ortopedica
  • Anamnesi ed esame ob
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
58 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cassioli25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze tecniche riabilitative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof MInardi Alessandra.