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Calcolo a rottura delle travi inflesse
10/4/2015
ε < εy σ = Es ε
MRd,el = Hd,el = (1/2) fy bf z1 = fy bf z2/6
M = (1/x) bf fy (1/3 γ) + s (x/2 - γ) fy (R - x x2/3 = (9/3) bf z1 fy + (R2/4 - γ2) ε fy
ε fy (1 - (4γ2/3R2))
Se questo > 0
MRd,pl = bf R2 fy/4
momento flettente agente
le travi inflesse … sono …
non tutte le fibre sono …
il comportamento … sopra il peso …
sono vicine al …
Voglio definire la resistenza della trave in termini di carico:
PE = Md,el = fy b h2 / 6
Pnd,el = 4 / e fy b h2 / 6 = 4 / e Md,el
Pnd,pe = 4 / e fy b R2 / 4
Ped,pe = Md,pe / Med,el
Ped,el / Pnd,pe = Md,pe / Md,el
s_2 = 1 / parte Sefatizzata
La zona intorno alla mezzeria (1 / 3 della luce) é plastificata.
Le sezioni a 1 / e 2 / 3 della luce sono all'incurvato plastizzazione.
La sezione in mezzeria é completamente plastificata.
p / 2 = fy e R2 / 4
Sefatizzata = [fy(2L² - 2³) - 1 / parte cross ]
y = sqrt(3 / fy e (fy 2L² / 4 - ~ p / 2 ))
x(e < l < l / 2 da ambi lati)
tutta elastic وقدرتهم
Aforne alla sezione di mezzeria forte concentrazione di deformazioni=>
la plasticizzazione immagnata
rotazioni libere con più possibilità di autorizzare il momento plastico => cerniere plastiche
La sezione più sollecitata è quella dell'incastro, è la prima che raggiunge il momento plastico.
P1l1 = 16/3θ
P2l2 = 16/3θ
Mad,el
lL,θl = 32
Py θL2 = 16/3θ
Mad,pe
scarto di 1a e 1 plastificazione
Mad,pe
(formazione della 1 camera plastica)
Mad,pe
la struttura da iperstatica diventa isostatica
ϕad,pe
2 ϕad, ω - 2
P/2 = P2l2
1 2 d P
= ϕad, ω
5/3
ϕad, pe = ϕad, el
Posso andare avanti fino a quando la seconda sezione più sollecitata arriva al momento plastico.
Ma nel vecchio incastro no P1 non può più crescere → carica di più la zona della mezzeria
(RIDISTRIBUZIONE DEI MOMENTI possibile grazie alla duttilità delle sezioni più caricate)
L = L2 - MPLe/2
HPe
PL = Pe/4
= PL Pad l
= 6 MPLe/2
Pad,pe
Pad,pe = 6 MPLe/2 = Pad,ϕe
Numero di cerniere = gradi di iperstaticità + 1 (se è un meccanismo globale)
attenzione al teiso
più ccsae anche meno
18/16
Pad,pe = 6 MPLe/l = 3θ
numero delle sezioni
3θ/16H
H2
18 MPL
cancellamento delle sezioni
ulteriore contributo di sovraresistenza grazie all'iperstaticità
3)
al bordo del foro la tensione è maggiore (circa 3 volte il valore medio)
Deve cedere se c'è sua frattura perché non ha sufficiente area. (evito le rotture dell'area indebolita)
σ1 = F / (m-1) φt
≤ fyd
frattura fragile
Se ripiegamento della lamiera è un meccanismo più duttile sia della rottura del gambo che della rottura dell'area indebolita.
Voglio fare in modo che la forza che porta a rottura dell'area indebolita sia maggiore della forza che porta al ripiegamento (gerarchia delle resistenze)
Meccanismo ①
Fup = 2 fyd t φ
②
Fed, indebolita = (m-1) φ t fyd
In questo modo sono sicuro che prima avverrà il ripiegamento. Verificando il ripiegamento, garantisco anche la resistenza dell'area indebolita.
② > ①
(m-1) φ t fyd > 2 fyd t φ
⇒ m > 3 + bordi
Devo lasciare uno spazio tra foro e bordo lamiera pari a 3 volte il diametro per ciascun lato.
Anche l'intarsio fra i fori deve essere pari a 3 m!
(inserzione ortogonale alle sfiacce)
A tutela contro la frantumazione della lamiera durante fenomeni ballon e per permettere la necessaria distribuzione degli sforzi sulle piǫ successive.
Gli assi baricentrici che arrivano in un nodo devono convergere in un punto (altrimenti avremo eccentricità ⟶ momento ⟶ momento in nodi comunque non avranno previsto)
Ma con i bulloni fa problemi di ingombro (resi difficili perché l'asse baricentrico dei profili è molto basso).
I più cararno realizzati non sull'asse baricentrico (⟶ eccentricità).
Per spostare le forze in asse di bullone deve raggiungere un momento di trasporto.
Il bullone deve portare azione di taglio e momento (se per il bullone è torcente).
nella realtà è preferibile mettere più di un bullone
hp per connetti bulloni tutti uguali
hp masse puntiformi
Il momento torcente produce su un sistema di bulloni un sistema di forze.
disporre ortogonalmente alla congiungente del centro dei bulloni con il baricentro della giunzione, con deformazioni dei bulloni proporzionali alle rispettive distanze da baricentro.
componenti verticali
Ne/It . d2 = Ne/d12 = Ne/4
It = Σ1n(di)2 = 2/4 = 12/4 = 12/t
Ft = √(Nt2/4 + N2ec2)
TE = H R
si oppone al momento torcente superiore TI = G J θ'
(con h distanza tra le due ali)
L'ala si comporta come mensola, che flette nel suo piano con momento flettente
Mala = - E Iala u''
H = Mala / dz = - E Iala u'''
TII = - E Iala l2 θ'' + E
si E
sotto
= - E Iy l2 θ 4
limite
Γ
Trascurando del momento di inerzia dell'anima, Iala risulta la metà del momento di inerzia Iy di
tutta la sezione
Iala = Iy / 2
T = GJ θ' - E Γ θ''
Desant
Viérard (contributo flessionale)
vibrante nelle travi a doppia T
ΔE1 = xR1 ΔE2 = xR2
R12 EL = xR22 E
R1 = R2 √E/EL
R = R2 + R2 → R = R2 (1+√E/√EL)
R1 = (R - R1)√E/EL → R1 = R1 (1+√EL/√E)
Si ottiene quindi:
R1 = R√EL/√E+√EL
R2 = R√E/√E+√EL
Poisè E → EL R1 R2
Il momento flettente vale dunque:
M = 1/2 Δ61 β R12 3/3 R1 + 1/2 Δ62 β R2 3/3 R2
(equilibrio rispetto ad asse neutro)
Da eq. costitutive:
M = 1/3 EL x R3 β + 1/3 EL x R23
Sostituisco R1 e R2
M = 1/3 EL x β
R3 ΔEL
(√EL+√E)3 + 1/3 E x β EL N EL R3
M = 1/3 EL R3 ΔE EL/(√EL+√E) 3 + 1/3 E x β R3 4/4 =
= 1/3 EL x β R3 E EL4/12/(√EL+E)2 =
= Il Einotto
dove Eredotto = 4EEEL/(√EL + √E) 2
(Modulo elastico equivalente)