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Teoria neoclassica o del laissez-faire
Le problematiche ambientali non dovrebbero essere causa di preoccupazione, in quanto l'aumento del benessere materiale porterebbe ad una maggiore attenzione per l'utilizzo dell'ambiente. L'ambiente può essere migliorato con il miglioramento delle tecnologie, cambiamenti strutturali dell'economia, aumento della domanda di qualità ambientale.
Visione di Nicholas Georgescu-Roegen
Siccome nulla può essere distrutto o creato, ogni cosa che prendiamo dai depositi di risorse naturali ritorna all'ambiente in una forma completamente equivalente in termini quantitativi. La qualità del prodotto finale è completamente differente e può prendere 3 differenti forme:
- calore altamente dissipato
- materiali altamente dissipati
- rifiuti
Ogni forma di trasformazione della materia comporta un costo in termini di energia e materia. La degradazione qualitativa della materia deve costituire il...
Il principale problema per l'umanità. Il fatto che l'ambiente sia limitato e irreversibilmente deteriorabile è sufficiente per concludere che un declino è inevitabile nel lungo periodo.
TESI MALTHISIANE
- Limiti alla crescita: Un rapporto del Club di Roma del 1972 mette in evidenza il contrasto tra crescita economica e protezione dell'ambiente. La crescita della popolazione e l'espansione della produzione industriale determineranno nel lungo periodo l'esaurimento delle risorse naturali e un rallentamento e decremento della crescita economica.
Conclusioni dei Malthusiani:
- È necessario arrestare la crescita economica;
- È necessario arrestare la crescita della popolazione;
- La tecnologia non può sostituire il capitale naturale;
STATO STAZIONARIO
Daily (1977) formula un'alternativa proponendo un sentiero di sviluppo basato sullo "stato stazionario" o "crescita zero".
La società deve
individuare un livello desiderabile e costante di risorse fisiche e dipopolazione.
- Mantenimento di uno stock costante nel tempo di beni materiali e popolazione.
- Crescita economica Vs. Sviluppo economico
- Daily ci invita a sostituire l'obiettivo di accumulazione di beni materiali con quello di miglioramento della qualità della vita.
GREEN DEAL
Una nuova strategia per conseguire obiettivi ambiziosi entro il 2050. Introdotto nel 2019.
- Si tratta della strategia di medio termine più ambiziosa che l'UE abbia mai varato in campo ambientale.
- Una risposta agli obiettivi di Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.
I principali obiettivi sono:
- Neutralità climatica entro il 2050.
- Disaccoppiamento tra crescita economica e uso delle risorse ambientali.
GREEN DEAL: ASSORBIMENTO DI CARBONIO
Pianificata la piantumazione di 3 mld di piante entro il 2030, per favorire l'assorbimento di carbonio e una maggiore biodiversità. Aree urbane, agricole e
- forestali.GREEN DEAL: ENERGIA
- Estensione del sistema dei diritti ad inquinare al settore dei trasporti. Norme più restrittive sulle emissioni dei veicoli.
- Investimento sull'idrogeno. Aumento del numero dei punti di ricarica.
- GREEN DEAL: OBIETTIVI PER L'AGRICOLTURA
- Riduzione uso di pesticidi.
- Riduzione eccesso di nutrienti.
- Riduzione uso di sostanze antimicrobiche.
- Incrementare attività di agricoltura biologica.
- DERIUDIMENSIONE SOCIALE DA DIVERSI PUNTI DI VISTA
- Le premesse della sostenibilità: le concezioni della natura sono esse stesse dei prodotti sociali e culturali.
- L'idea stessa di sostenibilità: in quanto valore è un prodotto sociale e di per sé non ha nulla di ovvio e scontato.
- Il riconoscimento del nesso tra sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale: la capacità di garantire forme di benessere per tutti, in contrasto con le forme di violenza e sfruttamento sociale ed economico, è la migliore.
PREMESSE DELLA SOSTENIBILITÀ
La sostenibilità si definisce sul piano dell'immaginario, dell'universo simbolico, dei valori e del fondamento istituzionale di una società.
L'idea stessa di sostenibilità:
Il paradigma della sostenibilità è ambivalente. Contiene in sé due possibili interpretazioni e prospettive, fra loro non solamente differenti ma addirittura opposte:
1- Da una parte un approccio alla sostenibilità che spinge nei fatti in direzione di un sempre maggiore controllo dall'alto, rimandando implicitamente a una sorta di tecnocrazia ecologica;
2- Dall'altra un approccio alla sostenibilità basata su un'ecologia delle idee o ecologia della mente, che punta piuttosto ad una ridiscussione radicale dei fondamenti del nostro immaginario culturale e introducendo un approccio riflessivo basato sul
sensodella complessità delle interdipendenze;
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Nel primo caso, il concetto di sostenibilità rappresenta una forma aggiornata e più sottile del vecchio obiettivo scientifico e capitalistico di un controllo sulla natura da parte dell'uomo, che in questo caso si farebbe carico di amministrare i livelli di inquinamento e di degrado ritenuti "accettabili" per mantenere il nostro sistema economico e il nostro stile di vita e di consumo.
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Nel secondo caso, l'idea di sostenibilità rappresenta una possibile soglia per uscire dalla cornice ideologica in cui si trova la cultura occidentale ancora religiosamente aggrappata all'immaginario della crescita illimitata.
L'INTRECCIO SOCIO-AMBIENTALE
Possiamo approfondire la comprensione dei nessi socio-ambientali analizzando più nel specifico la questione climatica. Il riscaldamento globale in effetti produrrà un impatto molto forte sui territori e le popolazioni locali:
Innalzamento del livello marino, - Arretramento della linea costiera, - Diminuzione di terreni agricoli, - Aumento temperatura, - Desertificazione e inaridimento dei territori, - Diminuzione delle produzioni agricole, - Carenza di cibo, frequenza ed intensità di eventi climatici estremi, - Conflitti per risorse e moltiplicazione di occasioni di violenza, - Migrazioni forzate, - Sfollati e rifugiati. Dal punto di vista della percezione delle comunità o delle popolazioni locali, le trasformazioni legate al clima possono: - Accrescere sentimenti di marginalizzazione e discriminazione; - Nutrire aspirazioni territoriali all'indipendenza; Da un punto di vista degli assetti politici-istituzionali le trasformazioni indotte dal riscaldamento globale possono: - Indebolire la capacità delle istituzioni di un paese nel garantire condizioni di vita e di benessere accettabili. - Contribuire al collasso delle istituzioni viene indicato col nome "failed states". Secondoglobale.- Inoltre, la produzione di tecnologie verdi richiede l'estrazione di risorse naturali,come il litio per le batterie dei veicoli elettrici, che può causare danni ambientali e socialinelle aree di estrazione.- L'uso di tecnologie verdi può anche portare a un aumento della produzione di rifiuti,come ad esempio i pannelli solari che contengono materiali tossici difficili da smaltirecorrettamente.- Inoltre, la transizione verso tecnologie verdi richiede investimenti finanziari enormi,che potrebbero essere utilizzati per affrontare direttamente i problemi sociali edeconomici causati dal cambiamento climatico, come la povertà e l'ineguaglianza.In conclusione, sebbene le tecnologie verdi siano spesso presentate come la soluzioneai problemi ambientali, è importante considerare anche i loro impatti negativi e cercarealternative che siano più sostenibili e socialmente giuste.SOSTENIBILITÀ E DEMOCRAZIA
Per la prima volta le generazioni attuali si trovano nella condizione di poter modificare radicalmente le condizioni di vita della popolazione globale delle generazioni a venire, e anche delle altre specie viventi. Il cambiamento climatico e la crisi ecologica rappresentano una pietra miliare anche nella storia politica dell'umanità. La responsabilità ambientale intergenerazionale e interspecifica di fronte alla crisi ecologica sta diventando a tutti gli effetti la questione politica centrale del nostro tempo. La crisi ecologica oggi costituisce un attrattore epocale attorno a cui si stanno ridisegnando tutte le questioni fondamentali della politica moderna: le relazioni generazionali, di genere, di classe, le relazioni nord-sud, quelle tra specie.
CONCLUSIONI
Come la capacità di un ambiente sociale di garantire condizioni di benessere in una distribuzione equa tra territori, gruppi sociali (classi, ceti), generi e generazioni.
differenti. Occorre essere consapevoli che la sostenibilità sociale non è un punto di partenza e nemmeno semplicemente un punto di arrivo. Riflettere sulla sostenibilità da un punto di vista sociale significa interrogarsi sui processi comunicativi, di inclusione, di partecipazione, di produzione di consenso, di invenzione di processi politici adeguati ad una transizione strutturale delle società in cui viviamo, tenendo conto delle interconnessioni tra globale e locale.
I limiti ecologici possono essere riconosciuti idealmente, ma divengono politicamente significativi e stringenti solo quando sono assunti all'interno di un processo di deliberazione politica attiva e democratica. Attraverso la partecipazione democratica i cittadini devono riconoscersi come attori protagonisti di quelle scelte che definiscono i limiti da non superare e dell'assunzione di precise cornici rispetto alle proprie possibilità di azione e alla costruzione della
sostenga lo sviluppo sostenibile. Questa prospettiva si basa sull'idea di considerare l'ecosistema come il centro delle decisioni e delle azioni umane, anziché l'uomo. Ci sono diversi approcci che possiamo adottare per promuovere lo sviluppo sostenibile: - Approccio dispotico: immaginare una società in cui l'umanità vive su un pianeta B, separato dalla Terra, in modo da preservare l'ambiente naturale. - Approccio retropico: immaginare una società in cui si pratica la decrescita felice, riducendo il consumo e promuovendo uno stile di vita più semplice e sostenibile. - Approccio utopico: immaginare una società ideale in cui si adottano responsabilità precise nei confronti del futuro, promuovendo azioni e politiche che preservano l'ambiente per le generazioni future. Inoltre, la prospettiva intergenerazionale suggerisce l'adozione di una nuova categoria giuridica chiamata "economia circolare". Questo concetto si riferisce a un'industria che opera in modo rigenerativo, riproducendo i processi naturali per migliorare e ottimizzare i sistemi. Stiamo quindi cercando di costruire una prospettiva giuridica e politica che ponga l'ecosistema al centro delle decisioni e delle azioni umane, promuovendo uno sviluppo sostenibile.