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ITALO SVEVO

(ultimo autore di storia letteraria)

Nato a TRIESTE nel 1861 da una famiglia borghese.

Città peculiare; Trieste quando nasce Svevo fa parte dell'impero austro - ungarico. È una città di confine tra l'impero austro - ungarico e quello italiano. Trieste è una città multietnica: accoglieva Italiani, Ebrei e Slavi, i quali convivevano pacificamente. Quindi si ha il rapporto di religioni differenti (Ebraica, Ortodossa e Cristiano). Inoltre, esistevano i vari legami ad una culla che culturalmente aveva usi e abitudini differenti. Trieste era considerata il punto di contatto tra l'intellighenzia italiana. La città oltre ad numerose guerre mondiali aveva un'importanza non solamente economica, ma era il unico porto dell'impero sull'Adriatico. Quindi era viaggio sia commerciale di tutto l'impero.

Italo Svevo, durante la sua giovinezza è un autore di lingue tedesco, fa una formazione di tipo commerciale. Studia da ragioniere (carino delle belle lettere). Leggero autori tedeschi e Schopenhauer. Leggerà anche, i naturalisti francesi. Torna a Trieste e incomincia un'ampia attività lavorativa e culturale collaborando con il padre e bene il giornale "l'indipendente". Terminati, gli studi, Svevo inizia a lavorare in banca dove resterà per 20 anni. Egli approfondisce i classici Italiani (Carducci).

  • 1892 ➔ pubblica il romanzo "UNA VITA", totale fallimento sia a livello di critica che di pubblico.
  • 1896 ➔ Svevo si sposa e abbandona la banca.
  • 1899 ➔ Inizia a lavorare nella ditta del suocero dimostrando di essere un grande uomo di affari.
  • 1898 ➔ Scrive "SENILITÀ" ebbene stesso (successo).

Per quasi decise di smettere di scrivere e di dedicarsi al lavoro.

Di fatto, però, Svevo non abbandona del tutto la scrittura. Per 25 anni la scrittura rimane un fatto privato, scriveva per se stesso.

In questi anni continuò a leggere approfondendo la sua conoscenza dei romanzieri russi dei filosofi quali Schopenhauer e Nietzsche.

Viaggiò moltissimo e andava a Londra.

1905 —> Incontrò James Joyce insegnante di inglese.

Svevo per motivi di lavoro era incaricato a Londra, tra i due si instaurò quasi, negrande rapporto. Si scambiavano opere e le leggevano. Faceva copiare degli scritti di Svevo lo incoraggia a continuare a scrivere

1908 —> Svevo incontra Freud.

A questo incontro risale da un fatto biografico Svevo una che Freud non lo impressiona dal punto di vista terapeutico ma dal punto di vista delle diagnosi e della letteratura. Si convince, alla psicoanalisi di Freud, che spieghere anche se di sé. Questo lo porta a considerare la malattia dell'uomo come strettamente legata alla condizione della vita moderna; Svevo pensava che la società si divida in 2 categorie:

→ sani → borghesi che combattono per avere successo, coscienti del proprio status

→ malati → coloro che non si identificano in questa mondo, scappano e hanno di vivere e si rifiutano di combattere.

1923 ->

Svevo torna a scrivere e pubblica "La coscienza di Zeno". Inizialmente si rivela un fallimento. Successivamente la critica iniziale ad elaborato grazia e molti articoli fatti da Moravia e Joyce. Svevo inizia quindi ad essere apprezzo non solo in Italia, ma in tutta Europa. Con la "Coscienza di Zeno" oramai traduzioni dellaletterature e della prosa..." nelle nelle

opere di Joyce il peniero è libero e non vi è diversa delle-

Vi è una fusione tra le due figure femminili: AMALIA e ANGOLINA.

  • AMALIA - Donna madre idealizzata
  • ANGOLINA - E la FAMME FATALE (virilità e femminilità)

In Angiolina Emilio ha sempre cercato Amalia.Lei non è un’immagine oggettiva, ma l’immagine offerta dallo consulato di Emilio. Tra i due c’è un rapporto spirituale (imitazione).

Tra i personaggi c’è un RAPPORTO MEGLIO, un rapporto di specularità.RAPPORTO TRA AMALIA E BALLI - Amalia un’immagine di Balli (migliore amico di Emilio) perchè vedono il mondo attraverso il filtro della letteratura. Emilio alla amore Balli, però, dalla gelosia della donna ritrova onesto.

RAPPORTO TRA BALLI ED EMILIO - ARTISTI FALLITI

  • EMILIO Ac cette la sua stessa fallimento.
  • BALLI Dirò che ne pubblica ho non comprende niente.

Conclusione Amalia è disperato per il allontanamento di Balli, e comincia a stara mode. Emilio, il fratello espriemme è malato ma quest’ultimo morirà poeta non è altro poeta Le ragazze avevano aneli iniziato a fare uso di droga. Finisce dopo un pranzo comunque e, vediamo l’EGOISMO da parte di Emilio e di Balli.

Continua a vivere nella sua sensibilità es!!! sempre più evidente.Penso che sarebbe bello finire una cellula.

Questa personaggio riavere «Toari, libertà del tempo (Joyce, Proust, ecc).Anno iscono scasso sch re concorso fortuna anche per è uso della lingua. Stile Neorismo, assomiglia a razionar che posa vicino.

CRITICA FATTA A SVEVO - Si dice che Svevo non conosceva l'Rasismo, infatti se il litterati straniere rischeriamo a scoprire le basi lavorative.

1916 - 1920 → TEATRO

Durante una trappola in cui l’uomo agisce mascherato.

  • Dal 1916 → Pirandello ebbe il suo primo contratto con il mondo teatrale e divenne scrittore per il teatro, anche se molti abbandonarono le mostre.
  • Questi erano gli anni della I guerra (Pirandello era favorevole al rientro in guerra), ma la guerra incise sulla sua vita in maniera dolorosa: il figlio Stefano, partito volontario, fu fatto prigioniero dagli Austriaci. Come conseguenza della moglie peggiorò tanto che lo scrittore fece costruire una parte riservata in una casa di cura.
  • 1920 in poi → Il teatro di Pirandello cominciò ad ottenere sempre più fama. I drammi di Pirandello negli anni 20 e 30 furono rappresentati e acclamati in tutto il mondo. Benchè Pirandello, elaborando la vita, rielaborando la esistenza e si dedicò interamente al teatro in Europa e in America.
  • Nel 1925 assunse la direzione del Teatro d’arte a Roma.
  • Nel 1924 Pirandello, dopo la versione di Mussolini, si è iscritto al partito fascista, ben presto diverso abbastanza critico nei confronti del fascismo (Pirandello non era fascista perché era una persona delusa nei confronti di tutte le ideologie fasciste).
  • Pirandello scrisse altri volumi fra cui Novelle per un anno e Il fu Mattia Pascal.
  • Nel 1934 vinse il Premio Nobel per la letteratura. Morì nel 1936.

Scrittura come rottura → Le numerose opere di Pirandello si affiancano l’una all’altra, si sorreggono e si disegnano come in un sistema chiuso in cui circolano irrimediabilmente una folla di situazioni, 4 personaggi immutabili, immersi e schemi osservativi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadadileo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Scienze letterarie Prof.