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Asburgo a ricevere la corona a Roma, alla sua morte venne eletto il figlio, Massimiliano I. Egli
doveva reggere le redini di governo di un territorio vastissimo e più tardi ereditò il vasto stato
borgognone e la Francia sarebbe entrata in guerra con gli Asburgo al fine di migliorare la linea di
confine delle proprie frontiere orientali. Egli si trovò a fronteggiare anche gli svizzeri, ostili al suo
Impero per quanto riguarda le antiche libertà. Altro insuccesso fu la pretesa di succedere al trono
di Ungheria. In Italia venne sconfitto da Venezia.
L'unificazione della Spagna avvenne grazie al matrimonio tra Ferdinando d'Aragona e Isabella di
Castiglia, la quale essendo donna fa fatica ad imporsi, inoltre aveva un potere debole e sposando
Ferdinando unisce Castiglia e Aragona. Questa unità non è nazionale ma PERSONALE, in quanto
gli stati continuano a mantenere una propria identità. Continuarono, però, le lotte tra le cortes
(Castiglia e Aragona) assemblee che rappresentano la nazione, costituite da 3 ordini: - il clero; - il
terzo stato; - nobiltà.
Per costruire lo stato usarono dei strumenti istituzionali quali: la polizia per applicare la giustizia; Il
Consiglio reale erano collaboratori dei sovrani (dottori letrados cioè laureati all'università);
L'inquisizione spagnola la quale non deve ubbidire al papa ma al re, chi era dissidente alla
religione lo era anche alla politica. Essi affrontavano le minoranza religiose quali gli ebrei, i
moriscos cioè discendenti dagli arabi, musulmani convertiti a forza al cristianesimo dopo la
Riconquista ma non integrati, entrambi erano ceti produttivi, artigiani, agricoltura intensiva.
L'inaugurazione politica estera era in espansione in Italia e nel Mediterraneo.
Gli aragonesi a Napoli si estinguono a causa dell'arrivo degli Angioini, una dinastia francese, ma
Ferdinando si oppose dichiarando guerra ai francesi ma la Spagna uscì vittoriosa.
Nel 1504 muore Isabella, il marito era solo reggente, la corona spettava di diritto alla figlia
Giovanna (la pazza).
Nel 1516 Ferdinando muore ma non avendo eredi maschi, la corona finisce su un ragazzo di 16
anni, Carlo d'Asburgo in seguito Carlo V imperatore del Sacro romano Impero.
Carlo VIII (successore di Luigi XI ) decise di scendere nella penisola italiana per far valere i diritti
dell'eredità angioina sull'Italia meridionale. Attraversò l'Italia e nel 1495 giunse a Napoli, si creò,
poi, una vasta coalizione contro il re francese per porre fine all'invasione, ma nel frattempo al sud
vi erano gli spagnoli e Venezia occupava i porti pugliesi. Quando morì Carlo VIII, il suo successore
Luigi XII preparò una nuova spedizione, stringendo alleanza con Venezia. Nel 1504 l'armistizio di
Lione stabilì che l'Italia venisse divisa in due zone: i francesi tenevano Milano e gli Spagnoli
Napoli, Sicilia e Sardegna. Nel 1508 si formò la lega di Cambrai contro la Repubblica di Venezia,
alla quale aderirono il Papato, la Francia, il Duca di Savoia, il Marchese di Mantova, il Duca di
Ferrara, il Re di Napoli e Sicilia e le truppe alleate l'anno seguente sconfissero Venezia, ma la
scomparsa di Venezia avrebbe favorito soltanto i grandi Stati stranieri. Nel 1510 il papa ritenne che
la Francia rappresentasse per gli squilibri della penisola una minaccia ben più grave di Venezia. Fu
così che il pontefice usi dalla lega per allearsi con Venezia e in seguito si aggiunsero anche il
Sacro Romano Impero e la Spagna, portando alla creazione della lega Santa. Nel 1515 Luigi XII
morì e il successore fu Francesco I di Valois mentre Carlo d'Asburgo fu il nuovo re di Spagna.
Rinnovata l'alleanza con Venezia, Francesco I scese in Italia ma lo scontro con gli svizzeri
avvenne a pochi km da Milano, la battaglia si combatté per 2 giorni e parve che gli svizzeri
avessero la meglio ma in seguito fu Francesco I ad avere successo, mettendo in crisi il sistema
militare svizzero. La Confederazione svizzera rinunciò alle sue ambizioni italiane e da quel
momento si dichiarò neutrale.
Carlo V Nasce nei Paesi Bassi, nel 1516 diventa re di Spagna (una parte) con il nome di Carlo I,
egli ci mette un anno ad arrivare in Spagna ed è accolto come uno straniero e non capisce la
lingua perché la sua lingua madre è il francese, egli prende l'atteggiamento cattolico da Erasmo,
un intellettuale, umanista, conoscitore delle lingue antiche quali il latino e il greco. Egli diventa
imperatore nel 1519 e va in Germania per ricevere la corona, nello stesso anno scoppia la rivolta.
A Valencia, la rivolta dei contadini i quali vogliono liberare la terra, quando Carlo torna dà molta
importanza alle rivendicazioni spagnole, riorganizza l'amministrazione e la migliora aumentando il
numero dei Letrados.
La Francia è l'acerrimo nemico, invece ha buoni rapporti con il Portogallo e sposa Isabella, dal
quale nasce Filippo.
Dal 1521 al 1529, Carlo V combatté ben due lunghe e sanguinose guerre contro la Francia per il
possesso del Ducato di Milano, necessario per un passaggio dalla Spagna all'Austria senza
passare per il territorio Francese, e della Repubblica di Genova. Decisiva per la conclusione della
prima fu la battaglia di Pavia. In entrambi i conflitti, Carlo uscì vittorioso: il primo si concluse con
la Pace di Madrid e il secondo con la Pace di Cambrai.
Nel 1527, si ricorda l'invasione della città di Roma ad opera dei Lanzichenecchi. La città venne
devastata e saccheggiata e venne distrutto tutto ciò che era possibile distruggere, costringendo il
Papa ad asserragliarsi in Castel Sant'Angelo. Questa vicenda è nota come il "sacco di Roma".
Nel 1530 diventa Re d'Italia, il papa lo incorona a Bologna.
Nel 1529 i turchi assediano Vienna e Carlo risponde con 2 spedizioni, la prima nel 1535, Tunisi la
quale riesce e la seconda nel 1541, Algeri la quale fallisce.
Vi è, poi, la lotta contro i protestanti tedeschi, i quali vengono sconfitti nel 1547.
Nel 1555 Carlo V rinunciò alla corona (abdicazione) e nel 1556 cede il trono spagnolo al figlio
Filippo II e al fratello Ferdinando il titolo imperiale e i domini austro-boemi (per motivi ereditari e
che aprivano le porte verso est).
Nei primi decenni del Cinquecento Machiavelli si focalizzò sulla debolezza politica del sistema
degli Stati regionali italiani e Guicciardini constatava la notevole prosperità, la ricchezza e la
stessa importanza dell'Italia, pur divisa e debole politicamente, respingendo almeno in parte la tesi
della decadenza. L'Italia veniva politicamente dominata dalla Spagna (Napoli, Sicilia, Sardegna), a
questo si sarebbe giunto presto il Ducato di Milano. Venezia conservava la sua indipendenza
mentre la repubblica di Genova fu indipendente, la sua flotta serviva Carlo V per mantenere il
controllo del Mediterraneo.
Il segno ideologico e religioso dell'Impero ottomano era quello dell'Islam, essi riuscirono a
muoversi verso l'Ungheria. Poco tempo dopo, Ferdinando d'Asburgo venne eletto re di Boemia,
egli assunse la gestione della giustizia riguardo ai feudi nonché il potere di decidere sulle questioni
amministrative di tutte le terre poste sotto il suo governo. Nel corso degli anni Trenta, Ferdinando,
eletto re dei Romani, invocò a più riprese la riconquista dell'Ungheria. Nel 1532 l'esercito di Carlo
V giunse a Vienna senza alcuno scontro e qualche anno più tardi ci fu il trattato di Varád in cui
l'Impero ottomano avrebbe continuato a governare le terre sotto il suo controllo, ma alla morte del
re si sarebbe ricostruita l'unità dell'Ungheria a beneficio di Ferdinando e dei suoi successori. Dopo
la morte di Ferdinando, gli ottomani ripresero l'offensiva ma venne siglata ad Andrianopoli una
tregua di otto anni. La pressione turca non si faceva sentire solo sull'Europa orientale, ma anche
nel Mediterraneo. Per contrastare tale spinta offensiva del sultano, Carlo V preparò una spedizione
nel bacino meridionale del Mediterraneo, sulle coste africane. Barcellona divenne il porto di
raccolta della flotta asburgica, rafforzata da contingenti portoghesi e dalle navi di Andrea Doria.
Contro il parere dei propri consiglieri, Carlo V decise di proseguire verso Tunisi, città che fu presa
con molta fatica. Da questo momento in poi la politica di Carlo V si frantumò in 4 direzioni: la lotto
contro i Turchi nel Mediterraneo, la difesa delle posizioni raggiunte in Italia contro le ricorrenti
pretese della Francia, la riorganizzazione dello Stato spagnolo, ricco ma estenuato dalle guerre, la
volontà di liquidare i protestanti in Germania. La spedizione ad Algeri si concluse con un disastro,
vennero affondate molte navi da flotta. I Francesi, poi, sconfissero gli Spagnoli in Piemonte. Carlo
V doveva occuparsi della situazione tedesca resa instabile e nel 1529 si era tenuta la Dieta di
Spira, durante la quale era emerso un atteggiamento di condanna contro ogni innovazione
religiosa. Nella storia europea l'abdicazione di Carlo V segnava una svolta fondamentale, in
quanto la sua gigantesca eredità veniva divisa tra il fratello Ferdinando (a cui andavano le terre
tedesche) e il figlio Filippo II (a cui andavano la Spagna, i domini italiani e coloniali e le Fiandre).
Nel corso della prima metà del Cinquecento la Francia si trovò ad affrontare non solo i tradizionali
rapporti fra Stato e Chiesa, ma anche quelli nuovi col mondo protestante. In Spagna, invece, lo
Stato disponeva di un tribunale che aveva guidato la distruzione delle minoranze arabe ed
ebraiche e imposto il modello ideologico della limpieza de sangre, L'inquisizione spagnola era un
tribunale dello Stato, diverso e separato da quella romana, organizzata dalla Chiesa.
I Paesi extraeuropei alle soglie del mondo moderno
Alle soglie del mondo moderno non solo l'intera Africa mediterranea era musulmana, ma anche la
fascia più interna, la parte costiera bagnata dall'oceano indiano, a macchie nella Russia asiatica e
in Siberia, approdando persino in Cina e nell'India. Anche qui vi erano delle fratture, la più
profonda era quella fra musulmani sunnita (gli Ottomani) e quelli di rito sciita (i Persiani). L'impero
persiano deteneva il controllo di tutte le principali vie di comunicazione fra l'Europa e l'Asia, quello
ottomano dominava non soltanto l'Asia Minore, ma anche la Grecia, i Balcani e parte dei territori
russi. La Battaglia di Lepanto (1571) che vide i Turchi sconfitti dalle forze unite Spagnole e
Veneziane, precedette un significativo cambiamento della politica marinara dell'Impero ottomano.
Nei primi del Cinquecento la dinastia Ming visse una fase di crisi acuta e i principali fattori di
instabilità furono due: le grandi offensive mongole e le continue incursioni dei pirati giapponesi. La
confederazione mongola si rese protagonista in una serie di incu